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Reeven Six Eyes RFC-01, sei occhi per tenere sotto controllo il PC - Analisi strutturale

Indice articoli


 

Analisi strutturale

 

Il mercato dei rheobus o fan controller è in continua evoluzione e si è passati da dispositivi molto limitati a modelli sempre più sofisticati, complessi e visivamente d’impatto. Da diversi anni a questa parte ci sono molti pannelli multimediali, con varianti anche touch screen e con una particolare predisposizione verso il modding del case. Essendo il primo modello di fan controller prodotto da Reeven, sarà interessante vedere l’evoluzione di questo marchio, perché le soluzioni di questa giovane realtà, sebbene forse scarne nella presentazione, sono ricche di sostanza. Il Six Eyes è disponibile in colorazione nera ed argento, in formato da 5,25”.

Un altro aspetto su cui si sono concentrati gli sforzi dei produttori è la potenza per singolo canale, in quanto diversi fan controller sono capaci ormai di reggere addirittura 30W o superiori. In questo modo si possono controllare pompe di sistemi a liquido dedicati, evitando quindi la connessione tramite i classici connettori di potenza. In questo caso Reeven non ha optato per la scelta di un comparto di alimentazione tanto potente, il che significa che questo fan controller è dedicato a tutti coloro i quali vogliono tenere sotto controllo solamente le ventole del proprio sistema. Questo compito sarà facilitato dai circa 12W per canale che questo modello ha a disposizione, un valore intermedio ma bilanciato, rispetto alle normali esigenze della maggior parte dell’utenza interessata.

 

 

Struttura anteriore e posteriore

 

Il fan controller Six Eyes permette di controllare tutte le sue funzioni attraverso sei display molto piccoli, tramite le sei comode manopole poste sul frontalino. Queste ultime sono retrattili quindi si potrà ovviare a potenziali problemi di compatibilità con cabinet aventi paratie frontali serrate. La struttura principale del fan controller è costituita da uno strato esterno in plastica dura, il quale, purtroppo, sia al tatto sia visivamente non è proprio il massimo, anche se riesce a colpire l’attenzione grazie all’aspetto monolitico che gli conferisce. La colorazione nera, unità al design retrò, dona al controller un’estetica leggermente inquietante, che ricorda la grata di una prigione.

 

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Al lato dei potenziometri sono impressi i numeri  romani, da I fino a VI. Frontalmente quindi i sei selettori permettono la regolazione delle rispettive ventole e temperature, se associate tramite il sensore specifico posteriore. I sei “occhi” del Six Eyes, permetteranno di visualizzare le temperature rilevate dai sensori e la velocità di rotazione delle ventole.  

Nella parte posteriore troviamo l’elettronica dell’unità, ed è possibile osservare due PCB, uno orizzontale e uno verticale; il primo è utilizzato per la regolazione e l’interconnessione delle ventole e dei sensori, mentre il secondo è dedicato all’alimentazione degli LCD frontali. Sono presenti, e chiaramente visibili, i sei dissipatori passivi dell’unità, necessari per dissipare i soli 12W di carico di ciascun canale, quindi sono perfettamente rapportati alle basse temperature in gioco. Oltre a questo poi ovviamente c’è il connettore a 4 PIN di alimentazione, i PIN di inserimento per i sensori di temperatura ed infine gli switch dei LED, tramite un classico, e scomodo selettore posteriore. Purtroppo viene permessa la regolazione delle colorazioni solo tramite questi sistemi, anche se c’è da dire che in questo caso la procedura è più pratica, in quanto persino in alcuni fan controller Lamptron sono presenti solamente dei jumper. E’ stato utilizzato uno switch doppio con una coppia di tre selettori “DIP Switch” in sequenza, che permettono di regolare l’allarme, la rappresentazione in gradi Celsius o Fahrenheit, oppure le colorazioni frontali, come abbiamo già fatto presente. E’ possibile anche selezionare sul PCB il jumper per spegnere o accendere lo speaker onboard.

 

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Funzionalità e controllo

 

La parte posteriore del rheobus è quindi ben organizzata e presenta la classica conformazione aperta, senza protezioni. Il controllo delle ventole risulta pratico ed immediato, ed il cambiamento dei colori dell’LCD è migliore rispetto a modelli della concorrenza. C’è ancora da lavorare in quanto sarebbe carino se ci fosse la possibilità di selezionare il colore frontalmente, ma siamo certi che sarà uno degli aspetti delle future versioni dei moderni fan controller. L’allarme interviene nel caso di temperature troppo alte oppure semplicemente quando vi è assenza del segnale di rotazione (RPM) da parte dalle ventole collegate al controller, il che significa che se si dovesse rompere sarebbe riportato tramite un suono molto forte; una cosa del genere è molto utile in ambito server.

 

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