Ciao Mondo 3!

Alphacool NexXxoS NVXP Nvidia GTX780/Titan, GK110 sotto controllo ad un prezzo competitivo - Alphacool NexXxoS NVXP Nvidia GTX780/Titan, analisi in dettaglio

Indice articoli


 Alphacool NexXxoS NVXP Nvidia GTX780/Titan, analisi in dettaglio

 

Una volta estratto il waterblock dal suo involucro lo possiamo osservare da vicino.

 

DSC08209-001

 

Senza titolo-1323 cut

 

Al primo impatto conferisce una sensazione di solidità e di qualità pur essendo decisamente leggero rispetto agli altri fullcover. Ciò è dovuto al fatto che Alphacool stessa afferma che la quantità di rame utlizzata per costruire il waterblock è stata ridotta, questo ha permesso evidentemente di risparmiare sui costi di produzione riuscendo così a garantire un prezzo finale più basso della concorrenza, pur senza andare a influire sulle prestazioni o sull’affidabilità.

Insomma ci troviamo di fronte ad un prodotto molto semplice e ben realizzato, funzionale e senza fronzoli, pur essendo comunque esteticamente curato.

Il top in questa versione è realizzato in acetal e impreziosito da una placca in acciaio inossidabile (che conferisce anche un elegante effetto “a specchio”)  su cui è stampata la grafica in color oro. Questa è molto semplice e pulita, seppur non molto originale in quanto il disegno scelto ricorda decisamente il dissipatore reference della GTX TITAN e della GTX 780 con la classica ventola radiale. La grafica riporta sia la scritta GTX 780 (quella TITAN come si può notare è nera e realizzata in basso rilievo, cosi come nel dissipatore reference) che la dicitura “powered by αCOOL”.

Nella parte superiore l'Alphacool NexXxoS NVXP Nvidia GTX780/Titan presenta due ingressi e due uscite filettati secondo lo standard G1/4, contraddistinti dalle scritte IN e OUT. Ovviamente ne vanno utilizzate solo due, chiudendo quelle inutilizzate con i tappi in dotazione. Questo permette di fare configurazioni diverse a seconda di come ci tornerà più comodo nel nostro impianto a liquido.

 

780

 

780 2

 

Il waterblock è realizzato in rame e nickelato. Come afferma Alphacool stessa la quantità di rame utilizzato è stata ridotta, essendo stato utilizzato solo dove è effettivamente necessario, quindi sul chip grafico e nelle zone di contatto con le memorie ram e le fasi di alimentazione.

Il waterblock presenta delle soluzioni tecniche sicuramente interessanti.

 

780 3

 

Osservando più da vicino la base del fullcover (quella che andrà a contatto con la nostra scheda video) si può capire come il flusso interessi l’intera struttura del waterblock andando quindi a raffreddare attivamente ogni parte.

Analizzando il waterblock possiamo vedere come sia previsto che su ogni singola fonte di calore si trovi un piccolo dissipatore di rame (estensione del waterblock stesso) che andrà a poggiare sul chip da raffreddare, sia esso un regolatore di tensione oppure un chip di memoria RAM. Questo distanza tra i singoli blocchi dissipanti (invece di prevedere un blocco unico per tutti i chip) permette, a detta di Alphacool, di raggiungere migliori prestazioni. Come si può osservare, il flusso di acqua fresca attraversa prima le VRAM posizione in alto e sul lato posteriore della scheda, prima di giungere al blocco GPU.

Per quanto riguarda la base a contatto con il die del chip GK110,  è realizzata in microcanali secondo la tecnologia SP3 che Alphacool utilizza per i suoi waterblock per CPU.

Una volta rimossa la pellicola protettiva, la possiamo osservare da vicino e notiamo subito che la parte a contatto con il die è lappata a specchio e presenta sicuramente un'ottima lavorazione. 

 

Senza titolo-aasd

 

Togliamo la base del waterblock svitando le 4 viti, per vedere come è costruito all’interno.

 

780 4

 

La base nella parte di contatto con il die è lappata a specchio, mentre all’inerno come vediamo è formata da 17 microcanali orizzontali e 17 verticali che intrecciandosi perpendicolarmente realizzano 16x16 micropin.

 

780 5780 5 2

 

Il top invece contiene sia la scanalatura che ospita l’oring e poi un vero e proprio jetplate (formato da due micro canaline che formano due “H”) che ha la funzione di indirizzare il flusso in entrata nel waterblock sulla matrice formata dai microcanali.

Accanto si può notare il foro di uscita del liquido che proseguirà il suo percorso su 3 chip di RAM e sui VRM, prima di raggiungere il foro di uscita del nostro fullcover, dopo aver raffreddato gli ultimi due chip di RAM.

 

Pubblicità


Corsair

Articoli Correlati - Sponsored Ads