Ciao Mondo 3!

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Oggi vi presentiamo una interessantissima recensione, in cui verrà analizzato il nuovo dissipatore VGA Raijintek Morpheus. Come test termici veri e propri, inoltre, troverete l’analisi termica del dissipatore Reference AMD della R9 290, con varie impostazioni, poi l’analisi termica dello stesso ma con pasta termica aftermarket (Arctic Cooling MX4), ed infine ovviamente il test con il modello Raijintek. Oltre alla temperatura del chip grafico, verrà analizzata anche la sua frequenza sotto carico, la temperatura delle fasi di alimentazione onboard (VRM), il consumo elettrico della scheda video con le varie impostazioni ed il powertune, della serie AMD R9 290/x. Se non bastasse, vi verrà mostrato un test (molto utile per il mining delle criptomonete) in overclock e in UNDERclock con modifica del Powertune. Oltre alla recensione, se non bastasse, troverete anche un piccolo lavoro di modding del prodotto analizzato (che consigliamo di guardare perché rimarrete stupiti). La struttura del radiatore non è rivoluzionaria, e sebbene presenti alcuni punti in comune con diverse soluzioni uscite fin d’ora in commercio, permette un drammatico abbattimento della rumorosità in esercizio qualora fosse accoppiato a ventole di alto livello. Avendo analizzato diversi modelli di dissipatori per CPU, fino ad ora, abbiamo molte aspettative sul Morpheus, quindi bando alle ciance perché di carne al fuoco ce ne sarà molta quest’oggi. Chi vi scrive, vi sfida a trovare una recensione per un dissipatore tanto complessa. Dunque, alle parole facciamo seguire immagini e fatti, si comincia ! Fateci sapere cosa ne pensate al termine della lettura, grazie ! 

Innanzitutto sappiate che abbiamo scelto una Sapphire R9 290 come base per i test termici dei futuri dissipatori ad aria; diversamente dalla 6870 scelta in precedenza, che purtroppo non è più tra noi (R.I.P.). É un modello molto impegnativo sotto il punto di vista termico e dei consumi, ed essendo il PCB reference sono presenti ben due sensori termici per la sottosezione VRM. Troverete quindi l’analisi delle temperature del Core, dei due sensori VRM, dei dBA generati dal sistema di dissipazione ed anche l’analisi con diverse impostazioni di velocità delle ventole. Raijintek non ne include nessuna, lasciando quindi libera scelta all’utente ed abbassando leggermente il costo di acquisto. Abbiamo scelto due Noctua NF-F12 Focused Flow, tra le migliori in commercio se non LE migliori.

 

Il dissipatore odierno è stato progettato ed immesso in commercio dal produttore Asiatico Raijintek, una nuova realtà nel mondo della dissipazione termica per i Personal Computer. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo analizzato diverse soluzioni, che si sono sempre contraddistinte per un prezzo aggressivo, performance decisamente valide ed una buona qualità costruttiva. Il Morpheus odierno, non sembra essere da meno. In questo articolo vi presenteremo il Raijintek Morpheus in anteprima, pertanto non è ancora presente la pagina di presentazione del prodotto, sul portale del produttore, e non possiamo darvi altre informazioni ufficiali, se non quelle che verranno prodotte direttamente da noi.

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Facciamo presente che d’ora in poi creeremo nuovamente una comparativa tra dissipatori per GPU, e questo primo modello quindi sarà solo l’inizio.

 

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NOTA CONDUCIBILITÀ TERMICA: (Al = 260 W·m-1·K-1), (Cu = 350 W·m-1·K-1). Dopo il rame, troviamo l’argento (Ag = 460 W·m-1·K-1 ) e infine il diamante (una delle forme allotropiche del carbonio = 1600). Da notare la poliedricità del Carbonio (C), capace delle seguenti forme allotropiche: grafite, diamante, fullerene, nanotubo, etc, etc. Qualora foste interessati: http://it.wikipedia.org/wiki/Allotropia_(chimica)

 

 

Chi riuscirà a prevalere?

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Preannunciamo che in futuro ci sarà qualcosa di simile, anche se facciamo notare che il format dimensionale è diverso

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Raijintek Morpheus Prodotto recensito da Matteo Trinca in data 28 Aprile 2014. Voto: 4.5. Prezzo medio in Italia 55


Raijintek Morpheus: confezione e bundle

La confezione esterna è decisamente basilare ma nonostante questo ciò non è affatto un fattore negativo, poiché l’imballo è discreto e non ci sono stati danni al sample, né alla confezione esterna. Troviamo una lista delle caratteristiche tecniche e delle specifiche, lateralmente. Niente test termici o anteprime del prodotto, insomma, bisogna fidarsi del produttore, e non a torto.

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Il bundle è ottimo anche se c’è una mancanza per quanto riguarda le schede video della serie R9 290: sarebbero stati necessari almeno 10 dissipatori per RAM quadrati invece degli 8 forniti, ma non ultimo per importanza sarebbe stato assolutamente necessario inserire dei dissipatori passivi con una base non superiore a 4/5mm, poiché purtroppo per come viene fornito non sarà possibile dissipare una serie di chip posti in alto a sinistra, sul PCB della R9 290/X. A conti fatti è un grave handicap, a cui abbiamo ovviato con altri modelli, ma per utenti medi/esperti sarà comunque necessario porre rimedio. Abbiamo già segnalato il problema a Raijintek, pertanto ci auguriamo che tale mancanza verrà risolta molto presto. 

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Questa è la lista completa del materiale che troverete nella confezione:

  • 9x Dissipatori tipo A, 13.4 x 11 x 15mm (WxHxD)
  • 9x Dissipatori tipo B, 13.4 x 5 x 15mm (WxHxD)
  • 6x Dissipatori tipo C, 5.9 x 11 x 20mm (WxHxD)
  • 1x VRM type, 28 x 18.5 x 94mm (WxHxD)
  • 4x Spacer di plastica
  • 4x Distanziatori metallici
  • 4x Viti M3 a testa piatta
  • 4x Viti a molla per il fissaggio della base
  • 3x Pad termici lunghi e sottili
  • 40x Pad termici per i chip quadrati
  • 20x pad termici adesivi per chip rettangolari sottili
  • 4x clip delle ventole (2x 120mm supportate nativamente)
  • 1x bustina di pasta termoconduttiva
  • 2x clip di montaggio della base

 

 

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Consigliamo l’acquisto di pad termici del marchio Akasa, poiché sarà uno dei migliori considerando la dimensioni dei chip precedentemente menzionati. Servono pad molto adesivi, per sopportare il peso dei dissipatori in alluminio/rame quindi prima di acquistare il dissipatore munitevi di pad termici simili e di dissipatori passivi in alluminio molto piccoli, e non eccessivamente alti. Nel capitolo del montaggio verrà spiegato tutto con dovizia di particolari. Vi ricordiamo che queste procedure di smontaggio potrebbero invalidare la garanzia, della vostra scheda video, specialmente se trovate un bollino a protezione delle viti del dissipatore.

 

Diamo uno sguardo al manuale:

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Raijintek Morpheus: analisi strutturale

Il radiatore non si discosta molto dai concorrenti attualmente in commercio, ciò nonostante però presenta dimensioni relativamente contenute, un montaggio valido, un bundle serio ed una struttura avanzata con heatpipes saldate sulle alette dissipanti. Insomma, in poche parole un prodotto molto valido sulla carta.

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Struttura

La superficie dissipante è elevata ed è certificato fino a 360W, ma l’aspetto decisamente interessante su cui vogliamo porre l’attenzione è il dissipatore per le fasi VRM della GPU, che è perfettamente compatibile con i fori del PCB delle schede video della serie R9 290. Presenta una struttura unica ed è necessario predisporre, nella parte inferiore, un pad termico (fornito dal produttore), di modo che non sia necessario montare dissipatori passivi classici, con adesivo. Questa sezione è critica per il corretto funzionamento delle moderne schede video quindi il fatto di aver progettato un dissipatore ad hoc, è certamente una nota molto positiva. Quanto al dissipatore stesso, sappiate che è interamente nichelato e che si caratterizza per un fitto corpo lamellare, con degli incavi delle alette molto simili alla controparte dei dissipatori CPU del medesimo produttore. Supporta fino a due ventole da 120mm, o 140mm se aventi gli stessi fori di installazione. Di seguito una nuova tabella, con specifiche tecniche che difficilmente troverete su altri portali. Vi sarà d’aiuto nella progettazione di sistemi, per via delle misure di tolleranza. Verrà utilizzata per i presenti modelli ad aria, ma anche per i modelli a liquido.

 

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Le alette presentano una buona rifinitura e saranno deformabili, qualora servisse per ovviare a problemi di compatibilità.

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La base di contatto presenta una lavorazione omogenea, una stagnatura interna che non eccede i bordi e quindi si attesta su livelli elevati. Non è stata pre-applicata della pasta termica fortunatamente.

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 Raijintek Morpheus: montaggio

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In ogni prodotto ci sono i lati positivi e gli aspetti negativi, e purtroppo siamo dinanzi ad un prodotto che sulla carta presenta una compatibilità ottima, nel mondo reale però ci troviamo impossibilitati a montarlo, per come viene fornito, sulle AMD R9 290/x.

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Per quale ragione? AMD specifica indirettamente la necessità di dissipare quattro componenti sul PCB di questi modelli:

 

1) Il core, e qui il modello Raijintek è molto valido

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  2. 2) Le fasi di alimentazione, ed anche qui si può essere relativamente soddisfatti
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  4. Le RAM, ed anche qui nessun problema eccessivo, se non si esclude il classico adesivo ballerino, che comporta qualche accidentale distaccamento dei dissipatori passivi qualora non si dovesse pulire correttamente il chip utilizzato
  5. Tre chip presenti sulla sinistra, in alto, ovvero la fasi di alimentazione dedicata alle VRAM.
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  7. Bene, i dissipatori passivi forniti dal produttore non sono compatibili dimensionalmente con questi tre chip. Ne possiamo dissipare massimo due, il che potrebbe comportare un problema di overheating. Non ci siamo presi il rischio di testare senza dissipazione passiva, il che significa che abbiamo dovuto effettuare una modifica.

 

Procediamo dunque. Vi ricordiamo innanzitutto di controllare sempre l’impronta della pasta termica, di modo che non ci siamo problemi dovuti ad un errato montaggio, il quale non è eccessivamente macchinoso, ma come preventivato richiede alcune accortezze:

  • verificate il posizionamento corretto dei distanziatori
  • verificate che ci sia contatto tra la base del dissipatore e l’IHS/DIE della scheda video
  • verificate che la tipologia dei distanziatori sia corretta
  • verificare l’adesione dei dissipatori passivi
  • se possibile riverificare il contatto del pad termico dei VRM con i VRM.

 

Di seguito alcune fotografie del montaggio su una Sapphire R9 290 con PCB reference:

Base vergine

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Base vergine del Chip AMD

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Da notare il verso, la freccia verso destra (nella direzione dei connettori di alimentazione)

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RAM nude, che devono essere pulite per la corretta applicazione dei dissipatori passivi

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Fotografia di gruppo, fase di montaggio dei dissipatori suddetti

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Ecco il problema del kit in dotazione, non abbiamo un modello di dissipatore passivo che possa dissipare tutti e tre i chip contemporaneamente

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Ad esempio..

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A tal proposito abbiamo dovuto utilizzare i soliti, eccellenti ma pesanti dissipatori per chipset Enzotech, interamente in rame (i migliori in commercio)

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Consigliamo i seguenti

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Qualche lavoro di pulizia supplementare si rende necessario, tagliando l’eccesso dei pad termici della casa, che però non sono adatti per questa categoria di dissipatori, per via della scarsa adesione al substrato. Con dissipatori in rame, questi ultimi tendono a cadere se posti verticalmente. Una situazione da evitare assolutamente.

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Cosa consigliamo di acquistare? Akasa Thermal Adesive Tape !

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Fatto questo passiamo all’applicazione della pasta termoconduttiva, della casa madre o di produttori terzi; in questo caso l'Arctic Cooling MX-4.

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C’è qualcosa che non va, notate il contatto con l’heatpipe. Per molteplici ragioni, si deve evitare una cosa del genere. Dobbiamo quindi adottare una misura cautelativa, e qui Raijintek ci aiuta:

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Fare questo mestiere è una faticaccia, giudicate voi (foto utile al caporedattore !!!)

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Lavoro ultimato

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Olè, il gioco è fatto, finalmente ! Scordiamoci qualsiasi compatibilità con connettori Crossfire e SLI però, salvo modelli non rigidi e lunghi minimo 10 cm

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Ce le vogliamo mettere due ventole? Noctua NF-F12, tra le migliori in commercio:

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Qualche fotografia dell’impronta termica, reference AMD

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È ora di pulire l’interfaccia di dissipazione termica

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Ottenendo questo

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Rimettiamo la pasta termica

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Invitiamo Raijintek a fornire in dotazione questo materiale:

Chip di dissipazione per le tre componenti mostrate in precedenza, è inammissibile che sia fornita la compatibilità con modelli quando in realtà non si possono dissipare componenti critiche per il funzionamento dell’unità.

Pad termici leggermente più adesivi e facilmente removibili, da tagliare ed applicare sotto i dissipatori passivi. Quelli forniti in dotazione dobbiamo ammettere che sono molto validi, ma si può sempre migliorare.

Un backplate? Sarebbe una utopia !

Un kit anti-bending del PCB non guasterebbe

 

NOTA BENDING PCB VGA: dato l’elevato peso dei moderni sistemi di dissipazione aftermarket, consigliamo di utilizzare dei sospensori partendo dalla base, ad esempio modelli simili “PowerColor Professional Graphics Interface Card Supporter Model POWER JACK”.

 


Sistema e metodologia di test

 

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CONFIG TEST FAN

Da notare il bending, quasi assente

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Il dissipatore verrà rapportato alla soluzione di riferimento AMD ovvero il dissipatore con ventola radiale reference, e con lo stesso ma con la sostituzione della pasta termica, con una aftermarket di qualità. Verranno testati in load con diverse impostazioni, sia di velocità che di Powertune AMD, che incide sulle frequenze che una VGA può raggiungere sotto carico. La Tamb di riferimento su cui verrà estrapolato il delta è pari a 24 gradi centigradi. Abbiamo misurato le temperature in full load con il software GPU-Z, riportando le temperature dei sensori Core e VRM1/2, grazie ai sensori presenti sull’eccellente PCB proprietario, reference, AMD. Le temperature in full load sono state misurate dopo 15-20 minuti di stress con il noto software Furmark (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la GPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4.

 


Analisi acustica, fonometro Lutron

In questo capitolo analizzeremo brevemente la procedura di test e l’hardware utilizzato per le passate, presenti e future misurazioni fonometriche. Al fine di darvi un prodotto finale professionale, nei limiti imposti dall’assenza di una camera anecoica, è stato scelto il modello Lutron SL-4013, avente le seguenti caratteristiche tecniche:

  • Sonda separata, facile da usare
  • Pesatura A & C, a norme IEC 651 tipo 2
  • Microfono standard da 0.5"
  • Tempo di pesatura dinamico (Fast & Slow)
  • Uscita AC per espansione del sistema
  • Interfaccia seriale RS-232
  • Selezione portata automatica o manuale
  • Disponibile per regolazione calibrazione esterna
  • Microfono a condensatore per un'alta precisione e stabilità termica
  • Funzione memoria per registrare il valore minimo e massimo
  • Ritenuta e massima ritenuta dati
  • Ampio display LCD per una basso consumo e facile lettura anche in ambiente luminoso
  • Componenti a lunga durata ed involucro in plastica ABS leggero e robusto, manovrabile con una sola mano
  • Fornito con sonda, custodia per sonda e manuale
 
Spechtech fonometro
 

Lo strumento si è rivelato davvero molto buono per queste misurazioni, ed ha offerto valori comparabili e interessanti, il tutto nella completa riproducibilità dei test e nel rispetto delle procedure standard di misurazione, che nel nostro caso risultano essere le seguenti:

utilizzo di un cavalletto per il montaggio diretto dell’unità

posizionamento della sonda a 30cm dal campione di test

test eseguito in un ambiente a dBA fisso di circa 33.2

settaggio dell’unità in “Slow mode” e pesatura “A”, con un range da 30 ad 80 dBA

Lo strumento è quindi in classe 2 ed è dotato di un’uscita RS-232 che ci permetterà, si spera, in futuro, di analizzare anche le frequenze. La rumorosità viene registrata in relazione agli RPM, derivanti da un Fan controller dedicato della marca Lamptron, il modello FC5-V2.


Raijintek Morpheus : risultati del test

 

Ricordiamo alcuni punti chiave: la frequenza della GPU in IDLE è pari a 300MHz mentre sotto carico ammonta a 947MHz. Questa frequenza, su questa serie di schede grafiche, può essere raggiunta e mantenuta solo se la temperatura in esercizio non supera i 93 gradi e solo se il powertune è proporzionato alla validità del sample in esame. Ad esempio, giusto per informazione, sappiate che ogni VGA presenta un comportamento di overclock differente, e quindi anche a default possono esserci differenze per quanto riguarda il rapporto Voltaggio/Frequenza minima rilevata sotto carico. Questo significa che ad esempio impostare un powertune al +15% permette al Chip di lavorare fisso alla frequenza di 947MHz nel caso della R9 290. Analizzando invece il modello 290x, nel nostro sample è stato necessario impostare il Power Tune al 15% minimo per ottenere i 999MHz poiché con il 10% ha raggiunto massimo i 972MHz. Troverete questi dettagli nel secondo grafico. Da notare che per PT viene inteso il Power Tune AMD, ed è espresso in termini percentuali. 

 

La Tamb (Temperatura ambiente) è stata fissata a 24 gradi centigradi ed il software utilizzato è l'ultima versione di Furmark, uno strumento tra i più micidiali per le schede grafiche, che in passato è stato capace di mandare in RMA numerosi modelli di schede video per via dello stress termico, e di carico, sulle componenti secondarie. Le impostazioni sono standard, xtremeburning mode e risoluzione 1080p. Test eseguiti su WIN7 64bit con i driver AMD 13.2 WHQL.

 

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In ordine di temperatura, e frequenza:

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Da notare che il dissipatore reference AMD risulta essere molto valido nella gestione dei VRM e persino in overclock permette di non andare in overheating con powertune maggiori e frequenze più impegnative, sotto furmark (ricordiamo !). In game, con un utilizzo non sempre pari al 100%, la gestione della ventola sarà tale che il rumore generato non sarà affatto eccessivo. Ciò nonostante, un dissipatore aftermarket permette di diminuire sensibilmente la temperatura sul core, ma per quanto concerne i VRM? Il morpheus dimostra che sebbene siano adottate misure di contenimento della sottosezione di alimentazione, è necessario comunque mantenere un elevato regime di rotazione. A conti fatti persino con due NFF12 al massimo i VRM sfiorano i 100 gradi centigradi, che comunque non sono un problema su questo modello. Diversi produttori, tra cui XFX, vantano di GPU con VRM che arrivano anche a 120 gradi centigradi, mantenendo due anni di garanzia. In ogni caso, meglio prevenire che curare; consigliamo l'utilizzo di frequenze stock e di elevati giri di rotazione, con le migliori ventole in commercio. La rumorosità in questo caso sarà sempre molto inferiore alla soluzione AMD in modalità automatica, sotto Furmark. Da notare che con la placca Arctic Cooling, presa in prestito dall'Hybrid 2 che verrà recensito prossimamente, si ottengono performance eccezionali anche sotto overclock. Insomma, un dissipatore finalmente perfetto, dimensioni a parte. Un piccolo assaggio del prossimo capitolo?

 


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Come preventivato, ecco un test relativo alle frequenze sui nostri sample. Da sinistra a destra: modello / numero modello / marca / frequenza core / frequenza ram/ voltaggio (senza Vdrop) / Power Tune / percentuale di rotazione della ventola

 

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Come alimentatore è stato utilizzato un Nilox SRM-850W 80Plus Bronze. Da notare, nel caso della R9 290 numero 2, che non è la temperatura ad essere la discriminante nell'ammontare finale delle frequenze, ma il power tune stesso di AMD. 

 

Rumorosità:

Non c’è nessuna ventola in dotazione. Al fine dei test abbiamo utilizzato un paio di Noctua NF-F12 Focused Flow. Senza perderci in inutili feeling personali, vi invitiamo a visionare il valore di dBA dal grafico dei risultati del test di carico termico, e trarre le vostre conclusioni. Abbiamo effettuato un test di rumorosità con due impostazioni velocità delle ventole: al massimo degli RPM e ad 800RPM, simulando un utilizzo quasi inudibile, semi-fanless. È stata misurata la rumorosità frontalmente a 30cm di distanza. La rumorosità ambientale all'atto della misurazione è stata pari a 34.1 dBA. I dissipatori reference sono perfettamente gestibili con MSI Afterburner quindi la regolazione è fantastica, se non fosse che il valore in dBA è elevatissimo con valori superiori al 50%. È questa la ragione per cui esistono due BIOS, il powertune, il calo delle frequenze e non ultimo il valore massimo della temperatura pari a 94 gradi centigradi.

 

Cosa possiamo aspettarci quindi da questo dissipatore ? Performance molto elevate sulla carta, per il core ed i VRM, data la grande placca dissipante fornita in dotazione. Silenziosità molto elevata, complice però l’adozione di ventole dal migliore rapporto dBA/ perfromance possibile.

 

 

Per chi se lo stesse chiedendo: no, non avete letto male, c'è scritto proprio "piastra Hybrid 2". Che significa? Abibamo fatto una piccola modifica, niente di sostanziale.. Prossimo capitolo, please.

 


 Raijintek Morpheus Xtremehardware Edition !

Al fine di massimizzare le prestazioni, è stata installata la piastra posteriore delle ultime soluzioni Arctic Cooling. Se Il produttore Raijintek adottasse un sistema simile, ma con un montaggio leggermente meno ostico, sfruttando quindi i fori di installazione del dissipatore originale AMD, sarebbe eccezionale. A voi:

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Lo spessore ovviamente è più elevato, di seguito le foto delle tolleranze laterali (utili in caso di soluzioni multi-GPU o per l'inserimento in case speciali, tra cui ad esempio il Project Mercury http://www.xtremehardware.com/forum/showthread.php?t=43454)

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Vista laterale, da notare la tolleranza con il dissipatore dei VRM Raijintek, eccellente se paragonato a versioni della concorrenza.

 

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Qualche foto dei test estremi, a noi tanto cari (test mostrati in precedenza)

 

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Tolleranze laterali

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Impronta termica

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Raijintek Morpheus : conclusioni

 

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Prestazioni

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Valide, anche se bisogna ovviare al problema dei dissipatori passivi mancanti

Prezzo

4 stelle - copia 2

55 euro IVA compresa , un prezzo certamente elevato ma che risulta essere bilanciato se si considerano le potenzialità, anche in considerazione del modding per massimizzare le performance termiche sui VRM

Design

4,5 stelle - copia

Molto valido, specialmente il dissipatore per i VRM. Finalmente troviamo un sistema con blocco posteriore, che sarebbe da replicare anche sulle RAM

Bundle

4 stelle - copia 2

Incompleto purtroppo nel caso della R9 290, perfetto per la quasi totalità delle altre

Ventola

4,5 stelle - copia

Assente, ma ottima predisposizione (2x120mm)

Montaggio

4 stelle - copia 2

Classico, ma valido

 

Complessivo

4 stelle - copia 2

 

 

 

Sebbene ci sia stata quella grave mancanza relativamente alla serie R9 290/x, non ci sentiamo di soffermarci eccessivamente su questo punto poiché per il resto è un modello davvero molto valido, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni complessive. Garantire la compatibilità con tutti i modelli in commercio è problematico quindi siamo certi che d'ora in poi la questione verrà affrontata con più attenzione. É già stato sollevato il problema a chi di dovere; il prezzo è in linea con le aspettative, le performance anche e la struttura è ottima. Un particolare molto interessante è la dissipazione dei VRM sulla serie R9 290, che permette l'installazione del gigantesco dissipatore con doppi fermi di ritenzione. Fino ad ora sono sempre stati usati biadesivi con capacità di scambio termico ma finalmente è stato affrontato il problema alla radice. Un plauso a Raijintek per questa scelta. Quanto a voi, se avete necessità di un dissipatore potente, poliedrico e con un numero elevato di dissipatori, facente parte di una tipologia classica, potrebbe essere la vostra soluzione ideale.

 

Punti di Forza:

  • Design avanzato del radiatore
  • Design avanzato sui VRM
  • Numero elevato di dissipatori passivi
  • Montaggio facile e veloce

 

CONTRO

  • problema riscontrato con un chip nella serie R9 290 quindi consigliamo di adottare le misure consigliate nel capitolo del montaggio
  • compatibilità molto limitata con connettori Crossfire e Sli

 

Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.

 

Si ringrazia Raijintek per il prodotto fornitoci in test

Trinca Matteo

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