Ciao Mondo 3!

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Dopo aver recensito molti dissipatori AIO, potremmo cominciare a pensare che il mercato sia saturo di prodotti, ed in parte è vero. Oggi vi presentiamo la recensione del nuovo dissipatore AIO in casa Cooler Master, il Seidon 120V: si caratterizza per un design del radiatore identico al modello Seidon 120M, recensito in passato sul nostro portale, però l’unità waterblock/pompa presenta notevoli differenze, innanzitutto la base di contatto. Dato che siete in portale decisamente pignolo, per quanto concerne le misurazioni termiche, troverete ben 9 test di carico, per un totale di 6.75 ore! Abbiamo eseguito la consueta suite di test, più misurazioni con una singola e doppia ventola Noctua NF-F12, oltre a test relativi alla pompa.  Procediamo all’analisi di questo interessante modello, che risulta anche molto economico per essere un AIO. Buona lettura!

 

 

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coolermaster logo

 

Cooler Master non ha certo bisogno di presentazioni, essendo uno dei marchi più famosi nel settore High-Tech per PC. Componenti top di gamma, grande qualità ed attenzione per i dettagli, ma soprattutto longevità delle componenti e soluzioni all’avanguardia. Abbiamo recensito poco tempo fa un dissipatore eccezionale, il TCP-800 e quindi la nuova evoluzione AIO made by Cooler Master non potevamo fare altro che accoglierla a braccia aperte. Fanno parte della medesima serie il Seidon 120M (CLICCA PER LA RECENSIONE), il modello XL (CLICCA PER LA RECENSIONE) ed il 240M, che sarebbe molto interessante recensire, e comparare con questi radiatori.

 

Abbiamo testato il dissipatore sulla nostra nuovissima piattaforma di test con socket Intel LGA 2011. Al fine di garantire una suite di test simile a quella dell’utente finale, è stato utilizzato su un processore della famiglia Sandy Bridge-E ovvero il modello 3930K. Dato che il nostro interesse è  replicare le diverse condizioni di utilizzo ed offrirvi un servizio migliore, sono stati eseguiti diversi test approfonditi. Il processore è stato messo sotto carico con il programma Prime95 alle seguenti impostazioni: default, a 4.2GHz e a 4.5GHz.  Sarà analizzata la configurazione stock, comprendente una ventola proprietaria da 120mm in Push, testata con più impostazioni di velocità. Dato che siete su Xtremehardware, potevano bastare i test standard? Certo che no! Abbiamo eseguito quindi anche un test con una ventola Noctua NF-F12, e dato che abbiamo disponibilità, con due ventole della medesima serie, in configurazione Push/Puill. Per dovere di completezza abbiamo ritenuto opportuno anche eseguire un test con le diverse impostazioni della pompa, per ovviare al rumore. Si badi bene che quest’ultimo test, assieme ai test a parità di ventola Noctua NF-F12, sono più unici che rari, nel panorama mondiale delle recensioni dei dissipatori.

 

Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate ed i dettagli. Data la tipologia di dissipatore, sarà possibile utilizzarlo in tutti i cabinet aventi una predisposizione per ventola da 120mm, con un minimo di tolleranza laterale per il radiatore e le tubazioni. A tal proposito vi invitiamo a confrontare le tolleranze in base al capitolo dell’analisi strutturale, dove sono riportate precise misurazioni laterali.

 

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NOTA MISURAZIONI DELLA CASA MADRE: non sono da considerare i valori di targa perché non sono note le procedure di campionamento, quindi commentiamo solo ed esclusivamente quanto visto in prima persona, ma soprattutto quanto valide sono le performance sui dissipatori. Questo discorso vale sia per il CFM che per l’analisi in dBA. Noi testiamo direttamente la rumorosità e vi rimandiamo al capitolo dedicato alla descrizione della strumentazione utilizzata. Il CFM quindi è un parametro soggetto a molta diversità, e che può essere comparato solo con modelli della stessa casa produttrice.

 

NOTA MISURAZIONE TOLLERANZE: precisiamo che c’è qualche piccola diversità nella misurazione perché a partire dagli ultimi sample, e quindi dal Seidon 120V, abbiamo utilizzato uno strumento digitale dotato di una migliore precisione. Per questa ragione non abbiamo ancora integrato una misurazione delle tolleranze laterali dei radiatori, ma appena sarà possibile, state certi che verrà aggiunta (misurazioni che non trovate in nessun altro portale di recensioni, sia chiaro).

 

NOTA CONDUCIBILITÀ TERMICA: (Al = 260 W·m-1·K-1), (Cu = 350 W·m-1·K-1). Dopo il rame, troviamo l’argento (Ag = 460 W·m-1·K-1 ) e infine il diamante (una delle forme allotropiche del carbonio = 1600). Da notare la poliedricità del Carbonio (C), capace delle seguenti forme allotropiche: grafite, diamante, fullerene, nanotubo, etc, etc. Qualora foste interessati: http://it.wikipedia.org/wiki/Allotropia_(chimica)

 

Qui di seguito riportiamo il link al produttore:

http://www.coolermaster.com/

 

Ecco invece il link alla pagina di presentazione del modello:

http://www.coolermaster.com/product/Detail/cooling/seidon/seidon-120v.html

 

Il prezzo proposto ammonta a circa 45 euro, un valore sulla carta incredibilmente contenuto.

 

Cooler Master Seidon120V Prodotto recensito da Matteo Trinca in data 07 Gennaio 2014. Voto: 5. Prezzo medio in Italia 45

 


La confezione esterna del dissipatore è quanto di più elementare si possa proporre: una comune scatola di cartone con i dettagli tecnici e le caratteristiche del modello, impressi sullo sfondo con una colorazione nera. Poco male, è un semplice confezionamento e ciò che conta, oltre alle informazioni esterne presenti in gran numero, è l’imballo interno, conforme agli standard passati e soprattutto derivante da sostanze riciclate; questa procedura è identica alle soluzioni della concorrenza marchiate CoolIt, Asetek e SilverStone. Ciò rende possibile ovviare in parte ai seri problemi derivanti dagli imballi di prodotti informatici, che per la loro natura inquinante sono problematici nello smaltimento. Una volta aperta la confezione però è presente un sottile strato di polietilene espanso (PET) e il radiatore è avvolto in una bustina di plastica protettiva, assieme alle singole componenti. Il manuale in dotazione è un semplice foglietto illustrativo, ma alla fine poco importa dato che la procedura di assemblaggio, oltre ad essere elementare, è spiegata correttamente. Oltretutto, come vedremo, è facilissima e molto veloce.

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Lista del materiale che troverete all’interno della confezione:

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  • il dissipatore AIO
  • il foglietto illustrativo
  • il foglio illustrativo della garanzia
  • una ventola da 120mm
  • un tubetto di pasta termoconduttiva proprietaria
  • le staffe e viti per l’installazione

 

Segnaliamo che è presente la dicitura RoHS; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

 


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Dinanzi alla molteplicità dei dissipatori AIO presenti in commercio, per cosa si distingue il nuovo modello Cooler Master? Prendiamo come punto di riferimento, innanzitutto, quello che teoricamente va a sostituire: il Seidon 120M. Quest’ultimo, recensito qui (CLICCA), si caratterizza per un design del combo waterblock/pompa particolare, proprietario, ma anche per un sistema di montaggio simile ai modelli di fabbricazione Asetek, quindi con sistema di aggancio circolare. Precisiamo un punto però, il waterblock era totalmente di fabbricazione Cooler Master ed infatti presenta degli elementi in comune con il combo del modello che analizzeremo oggi. Il waterblock del Seidon 120V sembra aveere un design del tutto innovativo rispetto a quanto visto finora anche in prodotti della concorrenza. In sostanza comunque, eccetto questa diversità, la struttura del radiatore e delle tubazioni sembra essere praticamente identica. 

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Analizziamo le differenze strutturali tra questi due modelli:

CONFRONTO SEIDON

NOTA MISURAZIONE TOLLERANZE: precisiamo che c’è qualche piccola diversità nella misurazione perché a partire dagli ultimi sample, e quindi dal Seidon 120V, abbiamo utilizzato uno strumento digitale dotato di una migliore precisione. Per questa ragione non abbiamo ancora integrato una misurazione delle tolleranze laterali dei radiatori, ma appena sarà possibile, state certi che verrà aggiunta (misurazioni che non trovate in nessun altro portale di recensioni, sia chiaro).

 

Cosa ne esce fuori? Osservate le tolleranze laterali, c’è differenza, quindi il modello “M” sarà leggermente più tollerante in cabinet di piccole dimensioni.

 

Il dissipatore, per chi non conoscesse la tipologia in questione, si presenta come un corpo dissipante dalla larghezza ed altezza grossomodo di una singola ventola da 120mm, questo significa che sarà compatibile con la quasi totalità dei case ATX. Dal radiatore partono due tubi contenenti del liquido refrigerante, sostanzialmente acqua e sostanze sia anticorrosive, sia antibatteriche (o anti-fungine), che finiscono la loro corsa all’interno di una struttura circolare, costruita questa volta non dall’eccellente ditta Asetek (come molti altri modelli della concorrenza), ma direttamente in casa Cooler Master. Analizziamolo nel dettaglio.

 

Radiatore, superficie dissipante e tubi

Avendo già fatto presenti le specifiche tecniche e molti dettagli approfonditi, che difficilmente potete trovare in altre recensioni anche di calibro mondiale, vi mostriamo alcune fotografie del radiatore e dei dettagli strutturali:

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Similmente al modello Seidon 120M, nel V, dato lo spessore ridotto, non saranno necessarie ventole dalla pressione statica estrema, però bisogna precisare che le alette sono di alluminio, e quindi l’utilizzo di ventole con RPM elevati gioverà, per via dell’inferiore conducibilità termica dell’alluminio rispetto al rame. Partendo da questi presupposti, analizziamo la struttura stessa del radiatore. É molto robusta, presenta 4 fori per lato per l’installazione di due ventole da 120mm, in una configurazione Push/Pull. Le alette sono più spaziate rispetto ad altri modelli della concorrenza, il che giova a bassi flussi d’aria, però dato lo spessore complessivo del radiatore, come già preventivato qualora fossero utilizzate delle ventole potenti, la situazione permetterà un interessante decremento di temperature sotto carico.

 

I tubi appartengono alla prima tipologia immessa in commercio, quindi in FEP (Etilene Fluorato di Propilene), presentando quindi un profilo frastagliato che se da un lato non comporta problematiche relative alla strozzatura delle tubazioni, dall’altro purtroppo ne pregiudica la flessibilità. Le giunzioni con il radiatore e con il combo pompa-waterblock risultano essere molto simili alle precedenti Asetek, ragion per cui potete stare certi che non verrà persa nemmeno una singola goccia. Durante una passata esposizione fieristica, addetti della marca produttrice del dissipatore in questione hanno volteggiato un dissipatore simile come se fosse stato una fionda, senza ottenere la minima perdita o problemi derivanti da questo movimento; figuriamoci quindi se il normale utilizzo in un case possa portare a questi problemi!

 

NOTA TUBI FEP: i tubi FEP sono hanno la caratteristica flessibilità delle prime soluzioni Corsair, ovvero molto rigidi, ma resistenti e totalmente isolanti. Il FEP (Etilene Fluorato di Propilene) si caratterizza anche per una estrema resistenza agli attacchi chimici ed è trasparente (sebbene venga colorato successivamente in base ai desideri di chi lo commercializza); insieme al PFA, viene solitamente usato per plastica e tubi da laboratorio che coinvolgono processi critici o altamente corrosivi.

Qualche misurazione diretta dello spessore del radiatore e dei tubi:

 

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Essendo una soluzione avente un MSRP contenuto, non c’è nessun controllo diretto via software tramite un connettore USB di controllo della pompa, che avrebbe quindi permesso eventuali regolazioni di velocità in modo accurato e liberamente configurabile. L’MTBF della ventola è leggermente superiore allo standard mentre quello della pompa risulta molto elevato (70.000h).

NOTA AIO: non ci sarà nessun problema di peso e deformazione del PCB posteriore della scheda madre con dissipatori AIO, a patto che vengano installati come da manuale.

Similmente ad altri modelli Asetek, non c’è differenza nello spessore delle tubazioni, identiche al Seidon 120M.

 

Waterblock, base di contatto

La base non presenta della pasta termica preapplicata ma è fornito in bundle un piccolo tubetto. Rispetto ad altre soluzioni il combo waterblock-pompa, e più precisamente rispetto al Seidon 120M, il modello V si differenzia per un design riprogettato, che prevede un sistema di aggancio con supporti angolari a base quadrata, differente per tipologia da quello precedente. Presenta un design originale, tra cui l’aggiunta di un LED di funzionamento (Blu) direttamente sopra l’unità centrale.

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NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO spesso viene spalmato un sottile strato pre-applicato nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.

Vi mostriamo alcune fotografie della base di contatto:

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NOTA QUALITA’ BASE:  una base di contatto che abbia un’elevata efficienza di dissipazione termica richiede una qualità intrinseca della superficie di scambio molto elevata. Ciò è possibile con procedure di lavorazione della base avanzate, che permettano di minimizzare le discrepanze orizzontali della base, che vengono colmate dalla pasta termoconduttiva. In questo campo viene utilizzato il termine “lappatura”, che quindi rappresenta proprio la qualità finale di questo processo. Con il termine “finitura a specchio” si indica invece una particolare lavorazione che porta ad avere una superficie di contatto perfettamente lucida, che rispecchia quindi la luce senza produrre deformazioni locali. Viene ottenuta con tecniche di lavorazione che utilizzano superfici abrasive molto sottili ed è comune in diversi marchi molto famosi, quali Scythe ad esempio.

 

Un particolare della rotazione delle tubazioni sul combo waterblock-pompa:

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Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordiamo inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10%. A titolo informativo riportiamo il metodo di conversione tra portata in CFM e in metri cubi orari: m^3/h = CFM / 0.589

 

NOTA MISURAZIONI DELLA CASA MADRE: non sono da considerare i valori di targa perché non sono note le procedure di campionamento, quindi commentiamo solo ed esclusivamente quanto visto in prima persona, ma soprattutto quanto valide sono le performance sui dissipatori. Questo discorso vale sia per il CFM che per l’analisi in dBA. Noi testiamo direttamente la rumorosità e vi rimandiamo al capitolo dedicato alla descrizione della strumentazione utilizzata. Il CFM quindi è un parametro soggetto a molta diversità, e che può essere comparato solo con modelli della stessa casa produttrice.

 

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E’ presente il modello A12025-24RB-4CP-F1, che si caratterizza per un MTBF leggermente superiore allo standard; la tipologia delle pale è buona. Nel complesso è valida, ma c’`e di meglio. Lo sleeving è eccellente e la ventola è PWM.

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Rumorosità:

Senza perderci in inutili feeling personali, vi invitiamo a visionare il valore di dBA dal grafico delli risultati del test di carico termico, e trarre le vostre conclusioni. Sappiate che la velocità di rotazione della ventola, essendo quest’ ultima PWM, è perfettamente configurabile quindi qualora si fosse in possesso di un fan controller, ad ogni modo però al massimo del regime sarà una soluzione rumorosa, sebbene comunque ci siano modelli della concorrenza più molesti. È presente del ticking con bassi RPM purtroppo, però il prezzo è ridotto all’osso quindi è comprensibile che non sia presente qualche ottima ventola proprietaria Cooler Master, migliore sotto il punto di vista qualitativo. Ne viene fornita una nella confezione ed ha un sistema di blocco identico a vite, classico. Oltre a questo è anche isolata a livello vibrazionale. Consigliamo di tenere il dissipatore in un range intermedio, al fine di bilanciare prestazioni e rumore, a maggior ragione se con un leggero abbassamento degli RPM della pompa, come vedremo tra poco.

 

Cosa possiamo aspettarci quindi da questo dissipatore? Performance valide, silenziosità relativa alle impostazioni della ventola e della pompa.

 


Prima di procedere vi invitiamo a rileggere la compatibilità nei capitoli precedenti.

 

La procedura d’installazione, in questo caso inerente a sistemi Intel, data la natura AIO del dissipatore è immediata e non presenta problemi di sorta. Innanzitutto bisogna procedere seguendo questi passaggi:

  • smontare il dissipatore boxato INTEL
  • ripulire la pasta termica sopra la CPU
  • posizionare il case orizzontalmente (se avete dei case con l’apertura posteriore dietro alla scheda madre, consigliamo invece di riporto verticalmente e fissare prima il radiatore)
  • In base ai diversi case ed alle vostre configurazioni, dovreste fissare prima le ventole al radiatore, poi installare il radiatore sul cabinet facendo attenzione al posizionamento dei cavi delle ventole e se necessario dotarsi di un comodo connettore binato ad Y che permette l’inserimento in un solo cavo in un connettore a 3 / 4 PIN, qualora foste interessati ad una configurazione a doppia ventola.

 

Per installare il waterblock sulla CPU, una volta posto un sottile strato di pasta termoconduttiva sulla CPU stessa, è necessario inserire i quattro distanziatori filettati sul socket di montaggio 2011 INTEL. Fatto questo si passa all’apposizione del waterblock. La procedura è immediata quindi non ci soffermiamo oltre. Ecco un particolare del sistema di blocco sul waterblock:

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Sarebbe opportuno ricontrollare l’impronta ma se la procedura è standard e siete certi di una corretta applicazione potete procedere all’accensione, dopo aver collegato i cavi della pompa e dell’alimentazione ausiliaria della pompa mediante tramite il cavo femmina da 3 PIN sul connettore maschio presente sulla scheda madre.

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La compatibilità è garantita con tutte le schede madri e con tutte le RAM, ad elevato e basso profilo senza che verranno occupati slot PCIE / RAM

 


Abbiamo testato il dissipatore sulla nuova piattaforma Intel X79, con socket LGA 2011. Il tutto è stato montato su di un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 24°C. Abbiamo scelto di utilizzare come CPU il nuovissimo Core i7 3930K da 130W di TDP, in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore. La massima temperatura sostenibile dalla CPU, prima di entrare in Thermal Throttling è 90°C. La superficie di contatto dell’IHS della CPU è pari a 38x38mm:

CPUSPEC 38X38

Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load.

 

NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.

 

NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO spesso viene spalmato un sottile strato pre-applicato nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.

 

Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.

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Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.

 

Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro :

Moltiplicatore             V CPU-Z idle VTT CPU       HT e Intel VTT

CPU@3200MHz       100x32                        1.21V              1.137V            ON

CPU@4200MHz       100x42                       1.28V              1.137V            ON

CPU@4500MHz       100x45                        1.33V              1.137V            ON

 

I test per il socket 2011 sono stati effettuati con la ventola in dotazione, in queste modalità:

  • in Push al massimo dei giri di rotazione
  • in Push ad 800RPM
  • Poi, se non bastasse:
  • in Push con una NF-F12
  • in Push/Pull con due NF-F12
  • con la pompa settata a 1200RPM

 

NOTA NUMERO TEST: precisiamo che se non doveste trovare dei test ad 800RPM ripartiti per le tre frequenze campione, questo significherebbe che il test termico è fallito, e che quindi non è consigliabile utilizzare questo preset; facciamo presente questo perché altrimenti potrebbe sembrare che il test non sia stato fatto, ma è vero l’opposto. In casi del genere consigliamo di elevare il regime di rotazione e controllare direttamente le temperature, per evitare danni da surriscaldamento della CPU.

 


In questo capitolo analizzeremo brevemente la procedura di test e l’hardware utilizzato per le passate, presenti e future misurazioni fonometriche. Al fine di darvi un prodotto finale professionale, nei limiti imposti dall’assenza di una camera anecoica, è stato scelto il modello Lutron SL-4013, avente le seguenti caratteristiche tecniche:

 

  • Sonda separata, facile da usare
  • Pesatura A & C, a norme IEC 651 tipo 2
  • Microfono standard da 0.5"
  • Tempo di pesatura dinamico (Fast & Slow)
  • Uscita AC per espansione del sistema
  • Interfaccia seriale RS-232
  • Selezione portata automatica o manuale
  • Disponibile per regolazione calibrazione esterna
  • Microfono a condensatore per un'alta precisione e stabilità termica
  • Funzione memoria per registrare il valore minimo e massimo
  • Ritenuta e massima ritenuta dati
  • Ampio display LCD per una basso consumo e facile lettura anche in ambiente luminoso
  • Componenti a lunga durata ed involucro in plastica ABS leggero e robusto, manovrabile con una sola mano
  • Fornito con sonda, custodia per sonda e manuale

SPECHTECHFONOMETRO

 
 

Lo strumento si è rivelato davvero molto buono per queste misurazioni, ed ha offerto valori comparabili e interessanti, il tutto nella completa riproducibilità dei test e nel rispetto delle procedure standard di misurazione, che nel nostro caso risultano essere le seguenti:

 

  • utilizzo di un cavalletto per il montaggio diretto dell’unità
  • posizionamento della sonda a 30cm dal campione di test
  • test eseguito in un ambiente a dBA fisso di circa 33.2
  • settaggio dell’unità in “Slow mode” e pesatura “A”, con un range da 30 ad 80 dBA
  • Lo strumento è quindi in classe 2 ed è dotato di un’uscita RS-232 che ci permetterà, si spera, in futuro, di analizzare anche le frequenze. La rumorosità viene registrata in relazione agli RPM, derivanti da un Fan controller dedicato della marca Lamptron, il modello FC5-V2.

 


 

 

3.2high3.2low4.2high4.2low4.5high4.5noctua

 

NOTA per gli RPM: il primo valore indica la velocità della ventola, il secondo quella della pompa.

 

Analizzando la situazione in termini puramente numerici, si evince che il nuovo modello “V” purtroppo non riesce a competere con il modello “M” precedentemente recensito. I numeri parlano chiaro quindi c’è poco da aggiungere. Un particolare degno di nota è però il comportamento con elevati carichi termici in overclock, in quanto il Seidon 120V riesce a surclassare, di poco, il modello M. In sostanza, più aumenta l’overclock, più il modello V rende meglio, specialmente a minori RPM. Date le temperature complessive, scegliere l’una o l’altra soluzione è quasi irrilevante, poiché siamo ampiamente entro i limiti consentiti da Intel.

 

Bisogna escludere la ventola, identica in entrambi i modelli, quindi probabilmente il design del waterblock, unito alla pompa, ha comportato questo delta prestazionale. Ricapitolando è molto valido per CPU aventi un TDP anche di molto maggiore a 130W; cosa possiamo dire del test condotto sugli RPM della pompa? Abbassandoli, il rumore generato da quest’ultima diminuisce sensibilmente, il che significa che purtroppo siamo dinanzi ad un problema. Il costo di commercializzazione, anche qui, probabilmente ne è la causa. Possiamo ritenerci soddisfatti? Decisamente sì, a questo prezzo non è possibile chiedere altro ed è un acquisto eccellente.

 

Un particolare dell’impronta:

IMPRONTA

 

Modifiche e test accessori

Abbiamo eseguito dei test con una singola e doppia ventola NF-F12, oltre ad un test sulla velocità della pompa. Consigliamo di abbassarla, per via della rumorosità elevata. Diminuendo gli RPM, diminuiranno anche le prestazioni ma si ovvierà al problema del rumore del combo waterblock-pompa. Più precisamente, nel test a 4,5 GHz, abbiamo abbassato la velocità della pompa da 2290 a 1200 RPM, passando da 70°C a 74°C.

 

Singola ventola:

SEIDON 120V00008

Doppia ventola:

SEIDON 120V00008b

 


B

orobest buy

 

Prestazioni

4,5 stelle - copia

Molto valide dato il prezzo di 45 euro IVA compresa

Prezzo

5 stelle - copia

Semplicemente eccezionale

Design

4 stelle

Valido, ma elementare

Bundle

5 stelle - copia

Ottimo !

Ventola

4 stelle

Discreta

Montaggio

5 stelle - copia

Eccellente !

Complessivo

4,5 stelle - copia

 

Cooler Master, ormai sta sfoggiando costanza ed estrema conoscenza del mercato, perché il rilascio di questo modello non è casuale.  Il Seidon 120V permette una ottimizzazione dei design precedenti, il rilascio di una delle soluzioni più interessanti AIO mai commercializzate, ed un prezzo di acquisto formidabile. Se rapportato al modello Seidon 120M perde in prestazioni con carichi bassi ed intermedi, ma con carichi elevati riesce ad allinearsi sulla medesima fascia. Insomma, a conti fatti è un modello valido e potente, sebbene ovviamente abbia qualche problema dovuto al contenimento dei costi di produzione. A tal proposito, purtroppo la pompa è rumorosa e sebbene sia possibile settarla a 7V, si perde in prestazioni. Oltre a questo la ventola presenta un ticking a bassi RPM, il che comporta che per un utilizzo silenzioso, sarà necessario sostituirla e depotenziare la pompa. Per quanto riguarda il montaggio, non abbiamo avuto problemi, non ci sono complicazioni dovute alla compatibilità con RAM ad elevato profilo (data la tipologia AIO) ed il valore reale è molto elevato. Ne consigliamo l’acquisto.

 

Punti di forza:

  • prestazioni elevate nel complesso
  • lavorazione proprietaria del combo waterblock-pompa
  • discreta ventola in dotazione
  • push/pull potenziale
  • pasta termica in tubetto, non preapplicata
  • base che non necessita di modifiche
  • sistema di assemblaggio delle ventole stabile

 

Dato il prezzo complessivo, non crediamo che la ventola e la pompa siano un problema, perché Cooler Master, già così, ha imposto un MSRP politico.

Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.

 

Si ringrazia Cooler Master per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo

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