Ciao Mondo 3!

gungnirOggi andremo a recensire un mouse di fascia media di TESORO, sicuramente un brand non particolarmente conosciuto in Italia e nuovo nello scenario delle periferiche da gaming, ma che sta cercando di ritagliarsi la sua fetta di mercato offrendo prodotti interessanti per le varie fasce di prezzo.

 

 

 

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Tesoro nasce nel 2011, ad opera di un gruppo di appassionati di gaming statunitense. Con simili premesse i prodotti Tesoro non potevano che essere dedicati agli appassionati di gaming su PC: troviamo pertanto tastiere, per lo più meccaniche, mouse laser ed ottici, mousepad ed headset. Tra i prodotti TESORO, menzioniamo la tastiera meccanica Durandal Ultimate, testata recentemente dalla nostra redazione.

 

Il TESORO Gungnir H5 è un mouse di fascia media, ottico, da 3500DPI. Uno degli aspetti più particolari del mouse è sicuramente il colore, viola e grigio, che lo diversifica dalla massa.

 

Non si tratta di un prodotto che vuole strafare, ma punta a convincere nella fascia media del mercato. Nelle prossime pagine vedremo nel dettaglio questo prodotto, analizzandone ogni sua caratteristica e funzionalità.

 

Tesoro Gungnir H5 Prodotto recensito da Ivan Disirò in data . Voto: 4. Prezzo medio in Italia 38€

 


 

Specifiche tecniche

 

DPI Setting: 450/900/1800/3500

Frames Per Second: 6400

Velocità massima: 60 pollici per secondo

Accelerazione: 20 G

Lift Off Distance: 2mm

Pulsanti: 7

Lunghezza cavo: 1.8M

Polling Rate : fino a 1000Hz

Dimensioni: 12.46(L) x 7.51(W) x 4.2(H) cm

Peso: 100 grammi

 

Le specifiche parlano chiaro. Si tratta di un prodotto di fascia media, ottico, di dimensioni e peso contenuti.

Il sensore ottico a bordo del Gungnir H5 è l'Avago 3090, già visto in vari mouse recensiti in passato, che in questo prodotto troviamo configurato nella sua risoluzione nativa (può anche trovarsi in mouse aventi risoluzione massima di 4000DPI).

 

La distribuzione delle risoluzioni selezionabili da parte dell'utente è simile a quanto già visto in passato su altri prodotti caratterizzati dallo stesso hardware, abbastanza omogenea nei primi 3 step con un salto importante tra il terzo e il quarto, di ben 1700dpi.

 

Ottimo il LOF di soli 2mm, il peso contento e i 7 pulsanti configurabili.

 

Non parliamo di un prodotto high end, ma il Gungnir H5 potrebbe rivelarsi un prodotto discreto nella fascia medio bassa del mercato.

 


 

Packaging e bundle

 

La confezione del TESORO Gungnir H5 riprende i colori del marchio, troviamo una predominanza di viola e nero, nella parte frontale un'immagine ci anticipa l'aspetto del mouse contenuto all'interno, poco sotto, in grande, appare il nome, Gungnir.

 

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Le parti laterali riportano alcune informazioni relative ai requisiti e al contenuto della confezione, ma è la parte posteriore quella dedicata alle informazioni tecniche. 

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Qui ritroviamo le informazioni viste nella pagina precedente; aprendo la confezione possiamo osservare il mouse protetto dal blister plastico, mentre nella parte interna della copertina sono contenute alcune immagini dei driver e della retroilluminazione LED.

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Il bundle prevede manuali introduttivi e CD dei driver, da segnalare l'assenza (al momento della stesura di questa recensione) dei driver online di questo mouse. Senza lettore CD diventa difficile poterli installare.

 

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Il mouse

 

Aperta la confezione è impossibile non notare una vaga somiglianza con il Roccat Kova+, le linee sono molto simili e la disposizione dei tasti rafforza questa impressione.

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A differenza del Kova+, però, il Gungnir H5 è caratterizzato da materiali più poveri, infatti mentre la parte superiore è in plastica soft touch, quella inferiore non offre nessun trattamento pro-grip, non sono presenti inserti in gomma come sul Roccat, né plastica soft touch.

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Non si tratta di un mouse per ambidestri nonostante la sua simmetria, infatti i pulsanti laterali sono solamente disponibili sulla parte sinistra del mouse, si tratta quindi a tutti gli effetti di un mouse pensato per destrorsi.

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Nella parte superiore sono disposti i pulsanti per la regolazione della risoluzione del sensore (configurabile), è possibile associare una retroilluminazione per ogni profilo, inoltre sul dorso troviamo il logo del produttore retroilluminato.

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Lo scroll è caratterizzato da un profilo dentellato che offre un buon feedback tattile, in fase di rotazione gli scatti non sono particolarmente distanziati ma complessivamente il risultato è soddisfacente.

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Il cavo, in treccia di tessuto, è terminato da un connettore placcato oro con filtro in ferrite. Possiamo osservare anche la parte inferiore del mouse dove è presente l'Avago 3090.

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Di seguito il video unboxing del mouse ottico TESORO Gungnir H5.

 http://www.youtube.com/watch?v=-lLORa2kfgQ

 


 

I driver

 

L'interfaccia grafica dei driver è decisamente intuitiva; sono molte le funzioni permesse dal software, nonostante si parli di un prodotto di fascia media.

 

La schermata principale è dedicata alla mappatura dei 7 pulsanti presenti sul Gungnir H5, per ogni tasto possiamo scegliere tra un elenco decisamente corposo di funzioni, che vanno da quelle di Windows/multimediali a quelle di regolazione del sensore. Troviamo ovviamente anche la possibilità di assegnare Macro, mappare altri tasti, lanciare applicazioni o disabilitare il tasto. Davvero molto completo sotto questo punto di vista.

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Usando la freccia laterale sinistra possiamo espandere il menù dei driver, da cui ci appaiono tre nuove Tab. Macro è la Tab dedicata alla creazione delle macro, i passaggi per costruire la propria macro sono abbastanza intuitivi ed è possibile editare la sequenza generata sotto ogni aspetto.

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Advance è invece la Tab dedicata alla configurazione dei LED, del sensore e del polling rate. Possiamo scegliere in una tavolozza dei colori davvero importante e impostare un colore diverso per ogni area del mouse. Gli step di risoluzione del sensore sono 4.

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La terza Tab riporta semplicemente le informazioni del produttore.

 

Il mouse supporta 5 profili on board, è inoltre presente una gestione dei profili (per esportarli o importarli).

 

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TESORO Aegis

 

Accompagnato al mouse ci è stato fornito anche un mousepad facente parte del catalogo TESORO, si tratta dell'Aegis, un tappetino in tessuto dai colori sgargianti.

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La confezione, completamente chiusa, ci indica alcune informazioni relative al mousepad in essa contenuto. Nella parte laterale è presente un inserto in tessuto per valutare al tatto la superficie del prodotto, mentre nella parte posteriore troviamo le specifiche tecniche

 

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Al di là delle indicazioni del produttore, il tessuto con cui è realizzata la parte superiore del mouse non sembra particolarmente diverso da altri prodotti recensiti in passato, come i mousepad di QCK ad esempio, ma ci sono alcune peculiarità particolari che lo differenziano dalla massa.

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Il primo aspetto interessante, metro anche qualitativo del prodotto se vogliamo, sono le finiture. Il profilo del tappetino è infatti completamente cucito al fine di preservare la durata del prodotto ed evitare sfilacciature o distacco delle parti nelle zone periferiche. 

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Questo aspetto porta però (probabilmente) alla seconda particolarità di questo mousepad, il retro. A differenza di quanto siamo abituati a vedere, il retro del Aegis è si gommato, ma sembra trattarsi di un tessuto gommato (molti mouse sono realizzati al 100% in gomma nella parte inferiore). Dalle foto purtroppo è praticamente impossibile valutarne le differenze, che invece sono presenti al tatto.

 

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In virtù degli aspetti sopra citati, l'Aegis risulta molto flessibile e una volta srotolato tende ad assumere molto rapidamente la distensione completa, che di solito nei mousepad tradizionali avviene dopo qualche giorno (nella foto il mousepad era appena stato estratto). Di contro, tuttavia, sulla nostra superficie di test (legno laccato) il grip è risultato leggermente inferiore rispetto ad altri mousepad testati in precedenza, senza però dare reali problemi durante l'uso.

 

La scorrevolezza del mouse sulla superficie è decisamente elevata e la tracciatura del mouse risulta precisa. Il modello della nostra prova è stata la versione X4, ovvero quello che il produttore indica come versione XL ( 43.94 (L) x 37.08 (W) x 0.31 (H) cm ), ma sono ovviamente disponibili 3 versioni minori: Large, Medium e Small. Il prezzo d'acquisto è contenuto, circa 18€.

 


 

Impressioni d'uso

 

A livello ergonomico il Gungnir H5 è decisamente un mouse flessibile. Abbiamo provato il mouse nelle tre prese tipiche (claw grip, flat finger e palm grip) trovando sempre un grip convincente con il prodotto. È comunque da dire che grazie ai tasti sufficientemente arretrati e alla forma particolare del corpo del mouse il feeling migliore è stato trovato nella presa flat finger.

 

I tasti laterali, ben posizionati e con la giusta resistenza alla pressione, risultano comodi e rapidi da usare. Le superfici laterali a contatto con i polpastrelli tendono a diventare leggermente viscide durante le sessioni di gioco più lunghe (in particolare con queste temperature) tuttavia meno di quanto immaginassimo inizialmente.

 

A livello di performance, il sensore da 3500DPI non implica particolari limitazioni nel gaming anche a risoluzioni FullHD ma è il salto tra il terzo e quarto step a minare maggiormente l'elasticità del mouse. Tutti i giocatori che tipicamente usano il mouse a 2200-2400 DPI (come noi) patiscono l'assenza di questo stepping intermedio e occorre regolare la velocità del cursore via software.

 

Soggettivamente, inoltre, durante le sessioni di Battlefield 3 abbiamo sentito la mancanza di risoluzioni più elevate durante l'uso di alcuni mezzi da terra, questo comunque è un aspetto molto soggettivo e dipende dalle abitudini del giocatore.

 

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Il Lift Off molto contenuto gioca a favore del Gungnir H5, che lo rende molto performante per tutti quei giocatori che tendono a riposizionare il mouse durante il gioco.

 

Le performance sono complessivamente allineate a quelle dei prodotti concorrenti, il software è risultato molto completo per un mouse di questa fascia.

 


 

Conclusioni

 

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Prestazioni 4 stelle - copia Il TESORO Gungnir H5 non si candida per il prodotto più performante dell'anno, ma risulta abbastanza bilanciato. Il software è decisamente completo, curiosa però l'impossibilità di scaricarlo direttamente dal sito, occorre il CD.
Qualità 4 stelle - copia La qualità del prodotto è accettabile, il mouse è solido e le plastiche ben assemblate ma da l'impressione di un prodotto economico. I materiali laterali potevano essere migliori.
Design 3,5 stelle - copia Le linee ricordano un po' troppo il prodotto concorrente, solo più squadrato. Non ci sono particolari innovazioni sotto il profilo tecnico né estetico, fatta eccezione per il colore, decisamente originale.
Prezzo 4 stelle - copia Il prezzo è di circa 38€, decisamente proporzionato all'offerta, i mouse concorrenti di pari specifiche si trovano ad un prezzo simile.
Complessivo 4 stelle - copia

 

 

Il TESORO Gungnir H5 non è un prodotto che vuole eccellere in modo particolare, ma rappresenta una buona proposta per un gamer che desidera si un mouse adatto all'uso ludico, ma senza spendere cifre elevate.

 

Il sensore da 3500DPI è sufficiente per giocare anche in fullHD senza particolari limiti, ma come spesso capita nei mouse di questo tipo, pecca un po' dal punto di vista della regolazione.

 

È bene precisare che non si tratta di un difetto specifico di questo mouse, come abbiamo visto anche in passato, ma alcune implementazioni hanno dimostrato che si può far meglio.

 

Il software è decisamente completo ed intuitivo, buona l'ergonomia e l'aspetto estetico, il mouse è caratterizzato da LED e colori particolari, ma le finiture potevano essere migliori.

 

Il prezzo d'acquisto risulta abbastanza contenuto, si tratta di circa 38€ ed è una cifra allineata all'offerta dei concorrenti. L'acquisto del Gungnir H5 piuttosto che altri modelli simili dipende quindi più da aspetti estetici/ergonomici che dalle specifiche tecniche.

 

Pro:

- Software completo

- Solidità costruttiva

- Prezzo

 

Contro:

- Linee non troppo originali

- Materiali migliorabili

 

Si ringrazia TESORO per aver reso possibile questa recensione.

Ivan Disirò

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