Ciao Mondo 3!

00027 CORSAIR LINKPer tutti gli appassionati di modding e tuning del PC, oggi analizzeremo un prodotto molto particolare, che sulla carta permette una fine regolazione della gestione termica (e non solo) del nostro computer. Stiamo parlando del Corsair Link, ovvero di una unità che permette, tramite l’adozione di sensori di temperatura e di controller per ventole in serie, di impostare velocità di rotazione, profili di gestione termica ed anche, come vedremo, di avere un feedback visivo o una semplice personalizzazione tramite LED RGB. Corsair ci ha gentilmente spedito il kit top di gamma della serie e quindi lo analizzeremo sia sotto il punto di vista funzionale che strutturale. Oltre a questo, se non bastasse, abbiamo una sorpresa: verrà analizzato il modello Corsair H50 sulla piattaforma Intel LGA2011 Questo ci servirà come parametro di test per mostrare l’evoluzione dei modelli AIO a liquido, partendo dal primo di questo marchio, l’H50 appunto, fino al modello H100i, già recensito sul nostro portale. E’ probabile che non sia mai stato fatto fin d’ora da nessuna testata giornalistica, a livello mondiale, quindi sarà certamente interessante; precisiamo che ciò è possibile grazie all’installazione dell’ultima tipologia di bracket Asetek, acquistabili separatamente. Al fine dei test è stato utilizzato anche un Corsair H70 piuttosto datato per il quale potremo analizzare l’impatto del “tempo” e dell’usura sulle prestazioni.

 

 

 

 

 

 

 

corsair logo

 

 

Corsair è un'azienda globale che ha portato componenti innovative e ad elevate prestazioni per il mercato dei giochi per PC. Specializzata nelle memorie ad altissime prestazioni, alimentatori ultra-efficienti e altri componenti chiave del sistema personal computer, i nostri prodotti sono la scelta di overclockers, appassionati e videogiocatori in tutto il mondo. Nata come Corsair Microsystems nel 1994, Corsair ha sviluppato originariamente moduli di cache di livello 2 per gli OEM. Dopo che Intel ha incorporato la cache L2 del processore con il rilascio della sua famiglia di processori Pentium Pro, Corsair ha focalizzato la sua attenzione sui moduli DRAM, soprattutto nel mercato dei server. Nel 2002, Corsair ha iniziato la commercializzazione dei moduli DRAM che sono stati specificamente progettati per rivolgersi agli appassionati di overclocking per computer. Dalle sue radici nella memoria ad alte prestazioni, Corsair ha ampliato la propria gamma di prodotti per includere alimentatori ultra-efficienti, cabinet dal facile assemblaggio, innovativi dissipatori per CPU, velocissime unità a stato solido ed infine altri componenti chiave del sistema. Corsair ha sviluppato un’estesa infrastruttura globale con operazioni di marketing e rapporti con il canale di distribuzione. I prodotti Corsair sono venduti agli utenti finali in oltre sessanta paesi del mondo, principalmente attraverso principali distributori e rivenditori.

 

Abbiamo testato l’unità sulla nuovissima piattaforma di test con socket Intel LGA 2011 ed abbiamo anche una piccola sorpresa per voi, che speriamo sia gradita: i test termici del dissipatore H50 è stato testato anche il modello H70 ma c’è stato un problema con il sample in nostro possesso). Verrà testato in orizzontale sul banchetto di test, in modo identico a quanto fatto per le consuete suite di test dei dissipatori per CPU, su socket 1366 o 2011. Al fine di garantire una suite di test simile a quella dell’utente finale, è stato utilizzato su un processore della famiglia Sandy Bridge-E ovvero il modello 3930K. Dato che il nostro interesse è  replicare le diverse condizioni di utilizzo ed offrirvi un servizio migliore, sono stati eseguiti diversi test approfonditi. Il processore è stato messo sotto carico con il programma Prime95 alle seguenti impostazioni: default, a 4.2GHz e a 4.5GHz.  Sarà analizzata una configurazione che abbiamo preso come punto di riferimento ovvero una ventola Noctua NF-F12 da 120mm in Push, ad 800 ed a 1500 RPM circa.

 

Il prezzo proposto per il kit Corsair Link completo con Cooling e Lightning ammonta a circa 75 euro IVA compresa.

Corsair Link Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4. Prezzo medio in Italia 75€

 

 


 

Caratteristiche Corsair link e specifiche tecniche H50/H70 a confronto

 

Vi riportiamo una piccola presentazione del Corsair Link da parte del produttore:

 

Corsair Link: un controllo completo e personalizzato del sistema.

Corsair Link Commander è rivestito in alluminio estruso e viene montato in alloggiamenti per unità da 3,5”. Il dispositivo si connette ai nodi di illuminazione e raffreddamento, ai componenti compatibili con Corsair Link e ai sensori di temperatura e comunica con il PC tramite un header USB 2.0 sulla scheda madre.

Corsair Link sancisce la fine della gestione manuale delle ventole di case e componenti e dell'illuminazione, eliminando manopole e interruttori e offrendo un controllo sofisticato, nonché opzioni di espansione superiori rispetto alle impostazioni BIOS della scheda madre. Grazie all'interfaccia software intuitiva e avanzata tutto viene gestito dalla schermo.

 

Monitoraggio preciso

La panoramica sul funzionamento del sistema è completa e dettagliata. È possibile visualizzare la temperatura di raffreddamento e la temperatura ambiente in più punti, tenere traccia della velocità delle ventole del case e di quelle integrate nei componenti del sistema compatibili. Nel Corsair Link Dashboard tutto viene visualizzato in un'interfaccia personalizzabile e semplice da utilizzare.

 

Un nuovo livello di controllo

Gestire la velocità delle singole ventole, impostare profili di raffreddamento personalizzati o programmare le ventole per reagire alle variazioni della temperatura dell'ambiente sono tutte operazioni facili da eseguire. È possibile programmare le luci affinché segnalino informazioni critiche sul sistema, indichino visivamente il profilo di raffreddamento in uso o per semplice divertimento. Il tutto senza dover aprire il case del PC grazie a Corsair Link Dashboard.

 

Aperto ed espandibile

I kit Corsair Link includono i controller delle ventole compatibili con le ventole per case PC e i sensori di temperatura standard installabili in un punto qualunque del case. È possibile aggiungere altre periferiche compatibili per ampliare la potenza. Gli sviluppatori di hardware possono attenersi all'interfaccia Corsair Link Digital e cimentarsi nello sviluppo aperto di componenti monitorabili e controllabili dal Corsair Link Dashboard.

 

Corsair ha realizzato un video di presentazione, ve lo mostriamo:

http://www.youtube.com/watch? v=i5auv8UvYn0

 

Come unità è certamente interessante, perché sulla carta in sostanza permette di regolare via software, ed immediatamente, tutti i parametri più importanti di raffreddamento, come se fosse un fan controller digitale integrato nel computer ! A conti fatti, è il primo tentativo serio di realizzare una unità del genere e quindi siamo curiosi di provarlo sul campo.

Nelle tabelle di seguito mostriamo le caratteristiche tecniche dei modelli H50 ed H70, utilizzati durante i test. Questi modelli non sono direttamente compatibili con il Corsair Link, al contrario di tutti i prodotti che presentano nel nome il suffisso “i”. Tuttavia sarà comunque possibile regolare la velocità della ventola collegandola al modulo Cooling del Corsair Link.

 

h50 specifiche

 

*: viene richiesto il kit di compatibilità aggiuntivo per i socket 2011, per questi modelli, acquistabile a parte.

 


 

Confezione e Bundle Corsair Link

 

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La confezione è una comune scatola di cartone, abbastanza anonima e senza informazioni aggiuntive; certamente non è user-friendly però perlomeno non ci si perde tra imballi e bundle inutili. Come potete chiaramente osservare dalle fotografie, abbiamo ricevuto diverse unità. Come riportato da Corsair questi sono i prodotti a listino:

  1. “Kit base di raffreddamento Corsair Link”: include il “Corsair Link Commander”, fulcro del sistema, interamente in alluminio spazzolato
  2. “Nodo di raffreddamento Corsair Link” che consente di controllare dal desktop un massimo di cinque ventole per case CC o PWM. Il kit contiene inoltre tre sensori per la misurazione della temperatura dell'ambiente all'interno del case ed i cavi “Corsair Link Digital” per il collegamento di componenti compatibili, quali i dispositivi di raffreddamento a liquido per CPU Hydro Series H80 e H100.
  3. “Kit di illuminazione e raffreddamento Corsair Link”, contenente quanto previsto dal kit di raffreddamento con in più un “Controller dell'illuminazione Corsair Link” a due canali e tre strisce di LED RGB. Ogni canale alimenta un massimo di 33 strisce di LED (disponibili separatamente).
  4. Ovviamente potete scaricare da internet il software di controllo “Corsair Link Dashboard”

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Vi mostriamo qualche fotografia dei diversi elementi presenti nel bundle completo, soprattutto dei cavi di installazione. Ecco il primo Kit ovvero il CL-9011101-WW, che contiene il modulo centrale, il Corsair Link Commander:

 

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Ora il secondo Kit, CL-9011102-WW, con il Cooling Node:

 

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Infine il terzo Kit, CL-9011103-WW, con il Lightning Node:

 

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Una fotografia del manualino per il terzo elemento:

 

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Lista del materiale che troverete all’interno delle confezioni:

 

elenco materiale

 

 


 

Corsair Link: analisi e montaggio

 

Il Corsair Link Commander ha un format factor di 3.5” quindi sarà perfettamente installabile nella parte frontale di un cabinet, oppure al posto di un hard disk; nel corso della recensione verrà montato proprio in uno slot per dischi rigidi. In questo capitolo forniremo una breve descrizione della struttura delle componenti, separandole per tipologia e fornendo una descrizione anche del montaggio. Nel seguente diagramma, creato da Corsair stessa, vediamo uno schema di montaggio delle componenti, dove vengono mostrati questi elementi:

  • A - Corsair Link Commander
  • B – Nodo di raffreddamento
  • C - Controller dell'illuminazione
  • D – Connettori
  • E – Led di illuminazione
  • F - Sensori termici
  • G - Ventole

 

diagram

 

Struttura Corsair Link Commander

La struttura è robusta ed elementare, presenta come vedete delle paratie in alluminio spazzolato mentre nella parte posteriore gli ingressi dedicati. E’ il cuore del sistema, l’interfaccia tra il software Dashboard ed il PC. Necessita di una connessione USB e permette l’inserimento di 8 connettori proprietari Corsair nella parte posteriore: i Corsair Link Digital Connectors, a cui potremo collegare non solo i “Nodi” presenti nel bundle, ma anche tutti i dispositivi Corsair disponibili in commercio (Alimentatori AX-i, memorie Dominator Platinum, AIO Hydro Series)

 

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Abbiamo smontato l’unità, ecco come si presenta sotto la scocca metallica:

 

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Il Corsair Link è realizzato in esclusiva per Corsair da CoolIt Systems, azienda con cui Corsair collabora da anni per la realizzazione di molti dei suoi AIO. Il cuore del Corsair Commander è un microcontrollore che si occupa di gestire i vari ingressi e le varie uscite, interfacciandosi al software presente nel PC tramite la connessione USB interna.

Facciamo notare che è possibile installarla in un comune vano per periferiche da 3.5”:

 

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Struttura nodo di raffreddamento Corsair Link

L’unità si connette al Corsair Link Commander e necessita di un connettore di alimentazione a quattro pin Molex; permette la regolazione di 5 ventole e l’installazione di quattro sensori di temperatura (3 forniti nella confezione) .La struttura è robusta ed elementare, presenta come vedete delle paratie in alluminio spazzolato mentre nella parte posteriore troviamo gli ingressi dedicati. Questa unità può essere usata per il controllo diretto di una qualsiasi ventola del nostro sistema, a patto che si utilizzi un connettore a tre o quattro pin. Può essere montato su qualsiasi superficie interna del case mediante una striscia adesiva, inclusa nel bundle; per ovvie ragioni si consiglia di effettuare questa operazione all’ultimo.

 

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Controller dell'illuminazione Corsair Link

Anche questo sottosistema deve essere connesso al Corsair Link Commander e similmente al “Nodo di raffreddamento” necessita di un connettore Molex. Possiede due controller LED per l’accensione di 33 LED cadauno, quindi 66 in totale (a gruppi di due) e può essere regolato con i due pulsanti superiori, direttamente sul telaio e quindi integrati, oppure mediante il software “Corsair Link Dashboard”. Anche in questo caso è fornito del biadesivo in dotazione.

 

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Ora invece vi mostriamo delle fotografie inerenti le varie colorazioni dell’unità, selezionabili sia tramite il software dedicato che tramite i pulsanti sul controller dell’illuminazione:

 

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Qui sotto trovate uno screen relativo alla funzionalità LED:

 

n4

 

E’ possibile cambiare il nome, il gruppo e la modalità di funzionamento ovvero “Normale” (colore fisso), “rotante” (si possono selezionare più colori, che verranno mostrati dal LED in sequenza) ed infine “Temperatura” (si può configurare il gradiente di temperatura desiderato, associato al gruppo di controllo specifico).

Il montaggio dell’unità centrale, come potrete ben immaginare, è davvero immediato in quanto è compatibile con qualsiasi slot da 3.5” ed i sensori posteriori possono essere fissati con del semplice adesivo, a diretto contatto con le unità oggetto della misurazione termica.

Ora procediamo all’analisi del software Dashboard, sul PC. Facciamo notare che utilizzeremo il dissipatore Corsair H50 per i test e la visualizzazione grafica.

 


 

Qualche dettaglio sul Corsair H50/H70

 

Vi mostriamo delle fotografie dirette del manuale dell’H50 in nostro possesso:

 

1B

 

 

2B

 

 

3B

 

 

4B

 

 

QA

 

Qui vi mostriamo una fotografia che mette a confronto diretto, da sinistra a destra, il Corsair H70, l’H50 e l’Antec 920 V1:

 

IMG 9114

 

Qui un particolare del radiatore dell’Antec 920 V1, in alto, e del Corsair H70, in basso. Come potete notare, sono esattamente identici, se non per le tubazioni differenti. Ad ogni modo l’unità pompa e waterblock è differente, come è differente la lunghezza e la tipologia dei tubi.

 

IMG 9116

 


 

Funzionamento e montaggio

 

A questo link, nella tab di download troverete l’ultima versione disponibile del software di controllo, con supporto al nuovo Sistema Operativo Windows 8. E’ presente inoltre l’ultimo firmware per il Corsair Link Commander, che potrete aggiornare sempre tramite software.

Corsair ha deciso di introdurre l’utility di controllo Corsair Link all’interno dei dissipatori della serie Hydro H80i ed H100i quindi qualora foste in possesso di questi modelli, e non foste a conoscenza di questa possibilità, vi invitiamo caldamente a provarlo. Il software permette una regolazione delle ventole, la visualizzazione della temperatura delle componenti del sistema ed il settaggio di molti parametri interessanti, tra cui limiti termici dopo i quali il sistema viene automaticamente spento, oppure che notificano all’istante via e-mail il superamento della soglia prefissata. Permette anche di gestire i LED del sistema tramite il “Nodo di illuminazione”, come vedremo. La versione fornita in bundle con i dissipatori Hydro però non permette l’analisi del comportamento termico, data l’assenza sia del “Corsair Link Commander”, sia del controllo secondario dedicato “Nodo di raffreddamento”, ed ovviamente del “Nodo di illuminazione”. Permette quindi il settaggio delle ventole via software, l’analisi della temperatura della CPU, degli RPM delle ventole e della pompa, assieme agli RPM della scheda grafica, della sua temperatura e del carico di lavoro della CPU. Ecco qui un particolare del Corsair Commander installato esternamente, su di un CoolerMaster Cosmos S:

 

00003 CORSAIR LINK

 

Il software è molto pratico ed elementare e sono presenti quattro schermate principali:

 

System: da qui potrete osservare direttamente sullo schermo le temperature, ripartire con delle icone che possono essere spostate e posizionate sopra le componenti. Sono disponibili diversi sfondi, raffiguranti cabinet Corsair, ma possono essere importate immagini personali, come vedrete a breve. Da qui, cliccando su ogni icona, è possibile selezionare molti parametri; un particolare degno di nota, oltre alla presenza di diversi profili customizzabili (ad esempio “Silence” o “Turbo”), è la possibilità di settare diverse icone, e quindi componenti, all’interno di gruppi, come vedremo nella prossima schermata denominata appunto “Groups”. Nella seconda fotografia potete osservare che è possibile fissare sulla schermata i dettagli relativi alle opzioni ed alla temperatura e l’utilizzo in % della CPU. Facciamo notare che la temperatura della CPU corrisponde a quella massima rilevata da Coretemp mentre quella della GPU è relativa al “GPU Core”, rilevabile da GPU-Z. Senza scendere in inutili dettagli, è particolarmente lampante il loro utilizzo quindi vi mostriamo direttamente le fotografie:

 

G

 

 

h

 

Groups: qui, come preventivato, è possibile posizionare i sensori all’interno di gruppi di controllo. Ad esempio è possibile associare i LED ad un particolare gruppo, per regolare i colori in base alla temperatura; essendo una funzionalità Drag&Drop il funzionamento è intuitivo.

 

i

 

Graph: in questa schermata invece è presente una rappresentazione grafica delle variabili, purtroppo però non è possibile selezionare l’intervallo in secondi, feature che dovrebbe sinceramente essere inserita. Sarebbe opportuno anche poter cambiare i colori delle linee di temperatura.

 

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Qui potete osservare che è possibile fissare le opzioni lateralmente tramite la grappetta virtuale in alto a destra. E’ notevole il fatto che è possibile far spegnere il PC qualora fosse raggiunta una temperatura elevata, come mandare una E-mail o settare le ventole al 100%. Il Lightning Node permette anche di attivare i LED posizionati nello chassis, sempre con una termoregolazione fino a 70 gradi centigradi. Potrete scegliere il colore da assegnare ai LED, e mostrare ad esempio un bel rosso acceso nel caso in cui il PC sta per andare in fiamme!

 

l2

 

Qui invece potete osservare i vari profili preimpostati:

 

l3

 

Options: qui infine potete settare le opzioni principali, l’account E-mail ed i profili di utilizzo. E’ presente anche una schermata per le periferiche principali, i dettagli per il log dei parametri ed anche una schermata generica della versione del software:

 

m

 

n  n2  n3  n4

 

Nel caso in cui abbiate un alimentatore appartenente alla serie AXi, sarà disponibile anche un’ulteriore schermata Power in cui verranno mostrati tutti i parametri di interesse dell’alimentatore, dai voltaggi, all’efficienza, passando per assorbimento, velocità della ventola e molti altri parametri che probabilmente avremo modi di mostrarvi nel dettaglio in futuro.

Vi mostriamo il link diretto al portale Corsair dove vengono spiegate alcune caratteristiche di questa modalità di controllo:

http://www.corsair.com/blog/using-link-with-a-corsair-axi-digital-power-supply/

 


 

Sistema e metodologia di test 2011-H50

 

Abbiamo testato il dissipatore Corsair H50 sulla nuova piattaforma Intel X79, con socket LGA 2011. Facciamo subito presente che sono stati effettuati anche i test sull’H70 solo che evidentemente questo sample presenta un comportamento leggermente dissimile da quello teorico, attestandosi sui livelli dell’H50. Vi riportiamo ugualmente i test ma precisiamo immediatamente che non sono indicativi del risultato reale, che in sample normali risulta essere leggermente migliore; utilizzate i test per l’H70 come lo scenario peggiore dopo anni di funzionamento. Sono stati testati diverse volte e l’H50 invece si è dimostrato perfettamente in linea con la tipologia e le potenzialità. Il tutto è stato montato su di un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 24°C. Abbiamo scelto di utilizzare come CPU il nuovissimo Core i7 3930K da 130W di TDP, in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore. Ringraziamo Corsair per aver inviato delle staffe compatibili con questo nuovo socket, ecco qui alcune foto della confezione che riceverete qualora foste interessati ad ordinare il kit di compatibilità:

 

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sistema prova

 

Un particolare delle due piattaforme X79 ed X58 appaiate, mostrate insieme all’occasione (quando è necessario fare i test termici, vengono spostate nel laboratorio):

 

IMG 9482

 

Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load.

NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.

NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO spesso viene spalmato un sottile strato pre-applicato nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.

Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.

 

Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.

Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro :

 

parametri

 

I test per il socket 2011 sono stati effettuati con la ventola Noctua NF-F12, in Push con queste modalità:

  • al massimo dei giri di rotazione
  • ad 800RPM

 

NOTA NUMERO TEST: precisiamo che se non doveste trovare dei test ad 800RPM ripartiti per le tre frequenze campione, questo significherebbe che il test termico è fallito, e che quindi non è consigliabile utilizzare questo preset; facciamo presente questo perché altrimenti potrebbe sembrare che il test non sia stato fatto, ma è vero l’opposto. In casi del genere consigliamo di elevare il regime di rotazione e controllare direttamente le temperature, per evitare danni da surriscaldamento della CPU.

Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordando inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10% quindi sono puramente indicativi. Differenze minime tra i regimi di rotazione sulla stessa ventola, non cambiano generalmente il risultato complessivo.

 

elenco

 

 


 

Risultati termici del Corsair H50 ed H70

 

test1-1

 

 

test2

 

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test4

 

Il modello H50, essendo stato il primo AIO mai rilasciato in commercio, ovviamente presenta un design ormai superato, che però come vediamo riesce comunque a migliorare la situazione rispetto a dissipatori di fascia bassa. Confrontandolo con un dissipatore analogo, emerge quanto il design e la modernità delle attuali soluzioni possa essere interessante, ad esempio il Coolermaster Seidon 120M. L’H70 siamo dell’idea che presenti un comportamento strano, frutto probabilmente di un utilizzo prolungato e quindi non conforme a quello in versioni nuove. Comunque sia le performance sono da intendersi leggermente migliori di questo modello, quindi saranno unità interessanti, dato l’approccio AIO. I sample in nostro possesso non presentano rumorosità sulle pompe e quindi se sono utilizzate ventole silenziose, la rumorosità sarà particolarmente bassa. L’H50 è valido per CPU aventi un TDP pari a 130W e non consigliamo di andare troppo oltre questo valore; possiamo ritenerci soddisfatti? Certamente sì e siamo anche stupiti in quanto ipotizzavamo che il comportamento fosse leggermente peggiore.

 

Rumorosità 

Senza perderci in inutili feeling personali, vi invitiamo a visionare il valore di dBA dal grafico e trarre le vostre conclusioni. La velocità di rotazione della ventola è la discriminante, ed essendo stata utilizzata una Noctua NF-F12 si comprende facilmente che siamo su ottimi livelli. Essendo quest’ultima PWM, è perfettamente configurabile qualora si fosse in possesso di un fan controller, ad ogni modo però al massimo del regime sarà una soluzione leggermente rumorosa, sebbene comunque ci siano modelli della concorrenza molto più molesti. Consigliamo di tenere il dissipatore in un range intermedio, al fine di bilanciare prestazioni e rumore.

 


 

Conclusioni Corsair Link - H50/H70 (2011)

 

oro

Prezzo 4 stelle Appropriato
Design 4,5 stelle Accurato e preciso
Bundle 5 stelle

Eccellente

Montaggio 4,5 stelle Cavetti leggermente corti, specialmente per i sensori termici
Complessivo 4 stelle

 

 

Il Corsair Link è una unità peculiare, ma interessante e promettente. L’analisi delle temperature via software ed il meccanismo di controllo LED sono caratteristiche importanti, uniche nel suo genere, la cui utilità è però fortemente limitata dall’utilizzo che si deve fare del proprio sistema. Se è necessario giocare solamente, è irrilevante avere un controllo del genere; al contrario se serve una unità di monitoraggio esemplare e dedicata, non c’è altra scelta che il Corsair Link. La possibilità di regolare alcuni prodotti realizzati da Corsair è un’altra caratteristica esclusiva. Il sistema è ovviamente proprietario ed incita chiaramente alla fidelizzazione del cliente. Ad un primo sguardo potrebbe far pensare ad una tecnica simile a quella attuata da Apple, tuttavia ciò che Corsair offre all’utente sono delle funzionalità più uniche che rare. Difficilmente il Corsair Link sarà compatibile con prodotti di altri brand in futuro, ed è un vero peccato, perché il Corsair Link permette di mettere in atto un sistema di controllo davvero completo.

Tornando al prodotto in sé, la struttura è robusta, non ci sono problemi di funzionamento, il montaggio è immediato ed il prezzo in linea con l’offerta. E’ consigliato a tutti coloro i quali vogliono monitorare i parametri termici di funzionamento del proprio sistema, via software ed in una maniera molto pratica. Il prezzo ammonta a circa 75 euro per l‘unità top di gamma e la disponibilità è immediata.

 

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Punti di forza:

  • Lavorazione eccellente
  • Finitura in Alluminio spazzolato
  • Grande controllo via software
  • Ottimo numero di ventole e LED

 

Aspetti da migliorare:

  • Sarebbe opportuno potenziare il software, migliorando il grafico delle temperature e potendo settare i secondi di intervallo di misurazione
  • Aumentare la lunghezza dei sensori termici

 

Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.

 

Si ringrazia Corsair per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo

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