Cari lettori di Xtremehardware, oggi è il giorno del dissipatore per CPU di un marchio non eccessivamente famoso, ma davvero interessante in quanto il produttore primario è un certo “Kolink”, una corporazione internazionale che possiede il famosissimo brand austriaco “Noctua”, un biglietto da visita di tutto rilievo. Il brand del dissipatore recensito oggi è denominato “Coolink” ed il dissipatore in esame è il Corator DS. Presenta un design a doppia torre ed è fondamentalmente studiato per un utilizzo semipassivo. Scopriamo insieme le sue caratteristiche tecniche, anche perché nel prossimo roundup delle ventole saranno analizzati molti modelli del medesimo marchio, più precisamente l’intera serie Coolink SWiF2! Buona lettura!
Kolink International Corporation è un marchio specializzato in soluzioni di raffreddamento, dal 1996 e ben conosciuto tra gli specialisti del settore. Nel corso degli anni ha rilasciato in commercio numerosi modelli top di gamma, sotto diversi marchi, che hanno avuto un grande successo commerciale. Un team di ricerca e sviluppo esperto, assieme a fabbriche ed impianti allo stato dell’arte in Taiwan hanno permesso un progresso continuo, standard qualitativi elevati e processi di produzione efficienti.
Abbiamo testato il dissipatore Corator DS sulla nostra nuovissima piattaforma di test socket Intel LGA 1366. Al fine di garantire una suite di test simile a quella dell’utente finale, è stato utilizzato con un processore della famiglia Nehalem i7920, revisione D0. Dato che il nostro interesse è replicare le diverse condizioni di utilizzo ed offrirvi un servizio migliore, sono stati eseguiti diversi test. Il processore è stato messo sotto carico con il programma Prime95, alle seguenti impostazioni: a default, a 3.4GHz ed a 4.0GHz. Sarà analizzata la configurazione stock, comprendente due ottime ventole proprietarie da 120mm in Push/Pull, le quali sono state testate con più impostazioni di velocità.
Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate ed i dettagli. Data la tipologia di dissipatore, sarà consigliabile utilizzarlo in cabinet di grandi dimensioni, ma dato il peso relativamente contenuto, non serviranno schede madri aventi PCB particolarmente elaborati, dotati di un numero elevato di layer.
Qui di seguito riportiamo il link al produttore:
http://www.coolink-europe.com/
Qui il link alla Kolink International Corporation:
http://www.kolink.com.tw/index.php?page=2
Qui invece la pagina di presentazione del modello:
http://www.coolink-europe.com/en/categories/15_32.html
Il prezzo proposto ammonta a circa 40 euro.
Caratteristiche Tecniche e datasheets
*La compatibilità con il Socket LGA 2011 è vincolata all’acquisto del kit di montaggio SecuFirm2 NM-I2011
Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordiamo inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10%. A titolo informativo riportiamo il metodo di conversione tra portata in CFM e in metri cubi orari: m^3/h = CFM / 0.589
NOTA MISURAZIONI DELLA CASA MADRE: non sono da considerare i valori di targa perché non sono note le procedure di campionamento, quindi commentiamo solo ed esclusivamente quanto visto in prima persona, ma soprattutto quanto valide sono le performance sui dissipatori. Questo discorso vale sia per il CFM che per l’analisi in dBA. Noi testiamo direttamente la rumorosità e vi rimandiamo al capitolo dedicato alla descrizione della strumentazione utilizzata. Il CFM quindi è un parametro soggetto a molta diversità, e che può essere comparato solo con modelli della stessa casa produttrice.
Confezione e Bundle
La confezione è una scatola di cartone colorato, lucido e con un grande numero di informazioni e dettagli. Già da questa presentazione si comprende che non si ha a che fare con un prodotto di fascia bassa, anche se il prezzo di acquisto proposto sembra indicarlo. L’imballo è praticamente speculare alle soluzioni Noctua. Vale lo stesso per il manuale; insomma, siamo dinanzi alle medesime caratteristiche quindi lasciamo a voi i commenti. Già ci stiamo pregustando la sessione di test ! Il manuale in dotazione è ottimo ed il bundle è molto ricco, comprende anche un tubetto di ottima Chillaramic, ovvero la nuova pasta termica in casa Coolink.
Segnaliamo che è presente la dicitura RoHS; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Lista del materiale che troverete all’interno della confezione:
- il dissipatore
- il manuale, sia per AMD che INTEL
- il backplate per i sistemi Intel / AMD
- un tubetto di pasta termoconduttiva Chillaramic
- le viti per il montaggio e frontplate di installazione
- distanziatori specifici per diversi socket
- clip metalliche per un Push centrale
- 1x ventola da 120mm
Riportiamo le foto dettagliate del manuale:
Corator DS: analisi strutturale
Doppia torre e design semi passivo, cosa si può volere di più ? Se consideriamo il prezzo di vendita proposto, si comincia a comprendere quanto possa essere interessante. Procediamo !
Struttura e base di contatto
La struttura fa parte della classica tipologia a doppia torre di raffreddamento, costituita da due corpi dissipanti attraversati da 4 heatpipes ad “U” aventi un diametro di 8mm ed anche HDT quindi a contatto diretto; precisiamo che questa caratteristica appartiene alla seconda categoria di HDT, quindi moderna e senza spaziature in alluminio. Le heatpipes sono ben distribuite sull’intero volume. Al centro è presente una serie di rientranze orizzontali squadrate, caratteristica simile ad altri modelli (necessaria per migliorare il profilo di ventilazione interno in associazione alla zona morta di ventilazione, derivante dal diametro elevato del motore). La larghezza del dissipatore è notevole ma non tale da poter causare qualche problema. Il feeling iniziale è eccellente in quanto si nota fin da subito una forte rigidità strutturale. La finitura non è in nichel ma la lavorazione è molto buona e le alette non sono taglienti. La base è perfettamente planare. Precisiamo che le due torri sono leggermente asimmetriche, secondo quanto riportato da coolink infatti questo design permette la massima efficienza di raffreddamento con la ventola fornita nel bundle.
NOTA BASE CONVESSA: la base leggermente convessa è stata un marchio di fabbrica della ditta Thermalright. E’ stata adottata in quanto il socket di ritenzione delle moderne CPU, a partire dalle soluzioni aventi socket 775, era solito presentare una curvatura leggermente concava, il che ovviamente era deleterio per l’efficienza massima di scambio termico. Con il dissipatore Thermalright Ultra-120 è stata introdotta in commercio ed è ormai molto comune l’adozione di questo sistema. Precisiamo però che con il moderno socket Sandy Bridge-E non è più presente nessuna concavità nel sistema di ritenzione, che risulta essere perfettamente lineare.
Lateralmente sono presenti degli incavi che permetteranno il montaggio del particolare sistema di aggancio delle ventole, che reputiamo valido, anche se leggermente scomodo ed inferiore al sistema proprietario Noctua. Facciamo presente inoltre che la base non presenta spaziature interne, il che migliora quindi l’efficienza di dissipazione termica.
NOTA QUALITA’ BASE: una base di contatto che abbia un’elevata efficienza di dissipazione termica richiede una qualità intrinseca della superficie di scambio molto elevata. Ciò è possibile con procedure di lavorazione della base avanzate, che permettano di minimizzare le discrepanze orizzontali della base, che vengono colmate dalla pasta termoconduttiva. In questo campo viene utilizzato il termine “lappatura”, che quindi rappresenta proprio la qualità finale di questo processo. Con il termine “finitura a specchio” si indica invece una particolare lavorazione che porta ad avere una superficie di contatto perfettamente lucida, che rispecchia quindi la luce senza produrre deformazioni locali. Viene ottenuta con tecniche di lavorazione che utilizzano superfici abrasive molto sottili ed è comune in diversi marchi molto famosi, quali Scythe ad esempio.
Heatpipes e superficie dissipante
La struttura del corpo dissipante è avanzata e presenta ottimizzazioni per i flussi d’aria. L’ordinamento delle heatpipes, presenti in basso numero ma con un elevato diametro (4 da 8mm), è perfetto, la solidità strutturale è molto elevata, lo spessore delle alette leggermente superiore alla media ma la spaziatura decisamente poco serrata.
Non è presente nessuna scudatura finale delle heatpipes, che sono in rame. Presenta una configurazione stock in configurazione push centrale ed è possibile aggiungerne altre due, avanti e dietro; si otterrà quindi una soluzione modulare in base alle vostre necessità. La superficie dissipante è decisamente elevata e preannunciamo che sarà in grado di gestire CPU particolarmente potenti, quindi risulta un eccellente modello anche per CPU dal basso consumo, soprattutto a causa della configurazione semi-passiva.
Compatibilità con RAM ad elevato profilo
La compatibilità con RAM ad elevato profilo è davvero ottima, grazie alla profondità relativamente contenuta del dissipatore.
Presenta un altezza della ventola discreta rispetto alla scheda madre, quindi siamo dell’idea che non ci sia pericolo nella compatibilità con schede madri aventi sistemi di dissipazione particolarmente grandi.
Ventola
E’ presente il modello SWiF2-120P. I dati di targa potete trovarli nel capitolo delle specifiche tecniche ma sappiate che è un modello decisamente valido, innanzitutto per la natura PWM, che le permette una fine regolazione dalla scheda madre, poi per silenziosità, tipologia delle pale e non ultimo per le ottime performance a causa del design avanzato. La silenziosità è elevata, ma ovviamente al massimo regime inizia a farsi sentire. Le performance sono molto valide considerando la singola ventola e la pressione statica è nella fascia media. Lo sleeving è buono, anche se questa tipologia sembra essere di qualità inferiore rispetto a quella presente nelle ventole Noctua.
Cosa possiamo aspettarci quindi da questo modello? Performance di livello, possibilità semi-passiva, silenziosità molto elevata, nessun problema nel montaggio, pochi problemi con le RAM.
Montaggio
Prima di procedere vi invitiamo a rileggere la compatibilità nei capitoli precedenti.
La procedura d’installazione, in questo caso inerente a sistemi Intel, è davvero veloce ed il sistema di ritenzione è lo stesso utilizzato per le soluzioni Noctua, quindi il SecuFirm 2 ! Stabilità eccellente e pressione più che adeguata, assieme ad un montaggio immediato. Putroppo il kit Secufirm2 presente in bundle nel Corator DS non è compatibile nativamente con il socket LGA 2011 utilizzato solitamente nelle nostre sessioni di test. Sarà infatti necessario acquistare separatamente il kit di montaggio NM-I2011. Il Corator DS è stato pertanto testato sulla nostra piattaforma di test LGA 1366.
Analizzeremo brevemente la procedura di montaggio per il socket LGA 1366, seguiteci punto per punto:
- controllare la compatibilità nel secondo capitolo
- spalmare un sottile strato di pasta termoconduttiva sulla CPU
- levare, per il socket 1366, la parte centrale gommata
- inserire le quattro staffe verticali nel backplate posteriore, come da manuale, nelle apposite fessure
Mostriamo il sistema di ritenzione Noctua/ Coolink Secufirm 2:
La compatibilità è garantita con tutte le schede madri e con tutte le RAM, ad elevato e basso profilo però nel caso di schede tipo la RIIE X58 sarebbe consigliabile utilizzare moduli low-profile.
Sistema e metodologia di test 1366
Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default. Il tutto è stato montato su di un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 24°C.
Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load;
NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.
NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO inoltre viene spalmato un sottile strato pre-applicazione nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.
Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.
Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro :
I test sono stati effettuati con le ventola in dotazione, con le seguenti impostazioni:
- in Push al massimo dei giri di rotazione
- in Push ad 800RPM
Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordando inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10% quindi sono puramente indicativi. Differenze minime tra i regimi di rotazione sulla stessa ventola, non cambiano generalmente il risultato complessivo.
Risultati del test e Rumorosità
Dato il prezzo di commercializzazione molto contenuto, sarebbe giusto aspettarsi performance mediocri, ma dato il target e la tipologia qualche dubbio sorge spontaneo. La struttura a doppia torre di raffreddamento, unita alla tipologia semi-passiva, ha permesso di ottenere performance valide, soprattutto a bassi carichi di lavoro; la tipologia della base è moderna, anche se abbiamo notato che generalmente le soluzioni non HDT tendono a raggiungere livelli di performance maggiori, anche se dipende molto dal produttore, dalla tipologia e da alcune finezze tecniche che ovviamente non possono essere presenti in modelli tanto economici. Con 37 euro sarà possibile overcloccare il processore anche a frequenze elevate, sebbene però ciò sia possibile ad RPM della ventola importanti. E’ un modello consigliato per settaggi della CPU non eccessivi, indicativamente sui 150W di TDP massimo, con RPM contenuti.
Possiamo ritenerci soddisfatti? Decisamente sì dato l’MSRP pari a 50$, o 40 euro.
Rumorosità
La ventola fornita nel bundle è di ottima qualità, silenziosa ed anche a regolazione mediante la Pulse Widht Modulation, altresì denominata PWM. La velocità di rotazione delle ventole, essendo queste ultime PWM, è perfettamente configurabile quindi qualora si fosse in possesso di un fan controller ed al massimo del regime di rotazione non sarà eccessivamente rumorosa; per l'analisi tecnica e fonometrica dettagliata vi rimandiamo all'articolo che sarà pubblicato entro non molto tempo. Arriva fino a 1700RPM il che gli permette di avere un ottimo CFM, ed un quantitativo di dBA interessante se parametrato alle performance assolute. E' un modello molto valido, perfetto come abbinamento a questo dissipatore. Ne viene fornita una nella confezione ed hanno un sistema di blocco per certi versi rudimentale, ma efficace.
Conclusioni
Prestazioni | Valide | |
Prezzo | Eccelso | |
Design | Quasi perfetto | |
Bundle | Eccellente | |
Ventola | Ottimo modello, sarebbe stato meglio però da 140mm | |
Montaggio | Da plagiare | |
Complessivo |
Nel corso delle prossime settimane verrà portato avanti il quarto roundup delle ventole, da 80/92/120/140 e 150mm. Qui potete trovare una piccola preview di alcuni modelli Coolink che saranno analizzati:
Tornando al dissipatore, è un modello quasi perfetto nella sua tipologia. Si monta velocemente, è discretamente potente, è semi-fanless, è dotato di un eccellente bundle e costa poco. Il know how è avanzato e quindi non possiamo fare altro che dare 5 stelle a questo piccolo gioiello. Il prezzo proposto è pari a 40 euro !
Punti di forza
- prestazioni interessanti
- lavorazione ottima
- eccellente ventola in dotazione
- push centrale
- buona compatibilità nativa
- base che non necessita di modifiche
- sistema di assemblaggio delle ventole stabile
- pasta termica Chillaramic in dotazione
Si ringrazia Coolink per il prodotto fornitoci in test.
Trinca Matteo