Ciao Mondo 3!

kuhler 920 v4Oggi è il giorno della nuova revisione del dissipatore a liquido Antec, AIO, denominato 920 V4! Dobbiamo ammettere che era da tempo che aspettavamo questo momento, per via dell’eccellenza della “vecchia” versione, sostituita sia per fascia di prezzo che per tipologia da quest’ultima. Fornisce le massime prestazioni della tecnologia di raffreddamento a liquido per la CPU, con radiatore da 120mm, in un'unica soluzione, facile e velocissima da installare. Diversamente dai tradizionali sistemi a liquido questa unità sigillata è commercializzata già pronta per l'uso e non necessita di manutenzione. Sono fornite due ventole da 120 mm a modulazione di larghezza di impulso (PWM) ed è presente la nuova revisione ASETEK del waterblock, con alette di dissipazione interne più elaborate rispetto al passato, il che implica teoricamente un migliore comportamento termico. Il radiatore si attesta a ben 49 mm di spessore e permette quindi di gestire le CPU più potenti in commercio, con TDP molto elevati. Insomma, in parole povere, il meglio che potete acquistare sul format factor da 120mm! Scopriamo insieme come rende sulla nostra piattaforma LGA 2011. Buona lettura!

 

 

 

 

Antec, Inc. è uno dei leader mondiali nel settore delle componenti ad elevate prestazioni del computer e degli accessori per il gaming. Fondata nel 1986, Antec è considerata un pioniere nel settore ed ha mantenuto la sua posizione di leader mondiale e di fornitore internazionale di prodotti silenziosi, efficienti ed innovativi. Antec ha ottenuto grandi successi nel canale della distribuzione, rispondendo alle esigenze di qualità di attenti costruttori di sistemi, VAR ed integratori.

L’ offerta di Antec comprende un’ampia gamma di prodotti, come la sua avanzata “Performance One Series”, oppure l’ economica “New Solution Series” e la famiglia di componenti multimediali “VERIS”, progettati per il mercato PC home theater. I prodotti Antec includono anche alimentatori di prima linea, suddivisi in determinate categorie commerciali ad esempio “Signature Series”, “TruePower Quattro” ed “EarthWatts” ovvero uno degli alimentatori più ecologici disponibili. I giocatori della piattaforma PC sono consumatori sempre più interessati a componenti dalle elevate prestazioni, e molti prodotti Antec sono stati progettati a questo scopo, come il pluripremiato case Antec Nine Hundred. Antec offre anche una linea di accessori per computer composta da diversi prodotti originali, tra cui Ventole LED brevettate e soluzioni di raffreddamento per notebook. Antec ha sede a Fremont, California, con degli uffici a Rotterdam, nei Paesi Bassi, così come nel Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia, Cina e Taiwan. I prodotti dell'azienda sono venduti in oltre 40 paesi in tutto il mondo. L’azienda  californiana ha immesso nel mercato alcune delle soluzioni più interessanti sotto il rapporto prezzo/prestazioni, in ambito dei dissipatori a liquido, perché come abbiamo già appurato in passato, i modelli H2O da 120mm di questo produttore sono stati davvero eccezionali.

Il 920 V4 rappresenta una leggera rivisitazione del modello 920, aggiungendo quindi la compatibilità con i nuovi socket e tutte quelle migliorie introdotte da ASETEK nell’ultima revisione dei modelli concessi in licenza. Come tipologia è simile ai modelli Corsair H80i, anche se ci sono importanti differenze, soprattutto a livello del software e delle ventole utilizzate.

 

Antec-logo

 

 

Riportiamo una presentazione del produttore:

“Il Kühler h₂o 920 v4 Antec fornisce le massime prestazioni della tecnologia di raffreddamento a liquido per la vostra CPU in un'unica soluzione facile e veloce da installare. Diversamente dai tradizionali sistemi a liquido questa unità sigillata è commercializzata già pronta per l'uso e non necessita di manutenzione. Le due ventole da 120 mm a modulazione di larghezza di impulso (PWM) e il dissipatore in rame di terza generazione assicurano un raffreddamento efficiente e silenzioso mentre il radiatore da 49 mm di spessore è pronto per supportare tutte le CPU a più elevate prestazioni presenti sul mercato. Il software incluso infine vi aiuta a monitorare e controllare le prestazioni del vostro Kühler h₂o 920 v4 permettendovi anche di personalizzare il colore de suo elegante led RGB. Progettato per permettervi di spremere al massimo la vostra CPU, il Kühler h₂o 920 v4 Antec fornisce un raffreddamento della CPU eccezionale proprio quando ne avete più bisogno.”

 

Abbiamo testato il dissipatore sulla nostra nuovissima piattaforma di test con socket Intel LGA 2011. Al fine di garantire una suite di test simile a quella dell’utente finale, è stato utilizzato su un processore della famiglia Sandy Bridge-E ovvero il modello 3930K. Dato che il nostro interesse è  replicare le diverse condizioni di utilizzo ed offrirvi un servizio migliore, sono stati eseguiti diversi test approfonditi. Il processore è stato messo sotto carico con il programma Prime95 alle seguenti impostazioni: default, a 4.2GHz e a 4.5GHz.  Sarà analizzata la configurazione stock, comprendente due ventole proprietarie da 120mm in Push/Pull, le quali sono state testate con più impostazioni di velocità:

  • 800 RPM
  • 2220RPM

Siamo su XtremeHardware quindi poteva bastare? Certo che no! Verrà analizzato anche il comportamento con queste ventole, a 4.5GHz:

  • 2x Noctua NF-F12 a 1500RPM
  • 2x Noctua NF-S12A a 1300RPM
  • 1x Noctua NF-S12A a 1300RPM
  • 1x Arctic Cooling F-12 1450RPM
  • 1x Noctua NF-A15 a 1200RPM
  • 1x Noctua NF-A14 con convogliatore a 12cm, 1200RPM

 

Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate ed i dettagli. Data la tipologia di dissipatore, sarà consigliabile utilizzarlo in cabinet di grandi dimensioni, ma dato il peso relativamente contenuto, non serviranno schede madri aventi PCB particolarmente elaborati, dotati di un numero elevato di layer.

Qui di seguito riportiamo il link al produttore e alla pagina di presentazione del modello.

Prezzi a partire da circa 90€, IVA compresa.

 Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4,5.Prezzo medio in Italia 90€.

 

 


 

Caratteristiche Tecniche e datasheets

 

specifiche

 

specifiche ventole

 

 

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Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordiamo inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10%. A titolo informativo riportiamo il metodo di conversione tra portata in CFM e in metri cubi orari: m^3/h = CFM / 0.589

NOTA MISURAZIONI DELLA CASA MADRE: non sono da considerare i valori di targa perché non sono note le procedure di campionamento, quindi commentiamo solo ed esclusivamente quanto visto in prima persona, ma soprattutto quanto valide sono le performance sui dissipatori. Questo discorso vale sia per il CFM che per l’analisi in dBA. Noi testiamo direttamente la rumorosità e vi rimandiamo al capitolo dedicato alla descrizione della strumentazione utilizzata. Il CFM quindi è un parametro soggetto a molta diversità, e che può essere comparato solo con modelli della stessa casa produttrice.

 


 

Confezione e Bundle

 

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Il dissipatore, similmente alle altre soluzioni ASETEK e COOLIT fornite in licenza di produzione, è racchiuso in un confezionamento derivante da sostanze riciclate. Ciò rende possibile ovviare in parte ai seri problemi derivanti dagli imballi di prodotti informatici, che per la loro natura inquinante possono risultare impegnativi nelle procedure di smaltimento ambientale. La scatola esterna, di forma rettangolare, è decisamente rigida ed all’esterno è riportato un ottimo quantitativo di informazioni, tra cui alcune specifiche tecniche avanzate. Nella parte superiore c’è  del polietilene espanso (PET); facciamo presente che la pasta termica è preapplicata alla base del waterblock. Da notare la dicitura Kuhler 920 “V4”, che ci permetterà di distinguerlo dalla vecchia versione, del tutto simile per caratteristiche e per aspetto esteriore. Generalmente nei negozi è già disponibile da circa due mesi la nuova versione, quindi se non si tratta di un fondo di magazzino riceverete sicuramente il modello oggetto di questa recensione.

 

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Segnaliamo che è presente la dicitura RoHS; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

 

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Lista del materiale che troverete all’interno della confezione:

  • il dissipatore AIO
  • due piccoli manuali
  • il backplate per i sistemi Intel / AMD
  • pasta termoconduttiva preapplicata alla base
  • le viti per il montaggio e frontplate di installazione vari
  • 8x viti lunghe filettate per il Push/Pull nativo
  • 2x ventole da 120mm
  • 1x CD di installazione per i driver

 

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Riportiamo le foto dettagliate del manuale:

 

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ANTEC 920 V4: analisi strutturale

 

Il modello 920 V4 presenta un radiatore da 120mm avente 49mm di spessore, una spaziatura delle alette di 1.55mm, uno spessore delle alette di 0.1mm, un numero di setti del radiatore pari a 9, una spaziatura dei setti di 1.17cm, una lunghezza dei tubi di 33cm ed infine di tolleranze a sinistra di 1.24cm e a destra di 1.31cm. Dato l’elevato spessore possiamo aspettarci un comportamento termico differente rispetto ai modelli testati fin d’ora, anche se possiamo notare che rispetto all’H70 Corsair presenta un orientamento delle alette meno denso, il che implica una migliore propensione per ventole dalla bassa pressione statica; questo in teoria, perché in realtà dato l’enorme spessore e la densità comunque elevata, saranno utili ventole potenti per ottenere eccellenti prestazioni.

 

Il dissipatore, per chi non conoscesse la tipologia in questione, si presenta come un corpo radiante della larghezza ed altezza grossomodo di una singola ventola da 120mm, questo significa che sarà compatibile con la quasi totalità dei case ATX. Dal radiatore partono due tubi contenenti del liquido refrigerante, sostanzialmente acqua e sostanze sia anticorrosive che antibatteriche o fungine, che finiscono la loro corsa all’interno di una struttura circolare, costruita dall’eccellente ditta Asetek, che funge sia da waterblock che da pompa. Le particolarità di questa soluzione sono molteplici, ma andiamo per ordine :

  • lunghezza dei cavi decisamente elevata 33cm,, anche se nelle nuove versioni il minimo mai riscontrato è costituito da i 31cm dell’H100i
  • tipologia dei tubi particolarmente flessibile, gommata e dall’ottima resistenza
  • tecnologia di gestione delle ventole proprietaria, software di controllo Chillcontrol VI
  • ampie regolazioni sia di CFM che di dBA emessi dalle ventole
  • ampia customizzabilità, è possibile cambiare le ventole e controllare la temperatura del liquido, attraverso il software di controllo dedicato, da installare mediante un CD
  • estetica curata nei minimi dettagli, è presente un LED frontale con il nome della marca che si illumina con diverse colorazioni, controllabile via software, similmente alle soluzioni NZXT

 

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Radiatore, superficie dissipante e tubi

 

Avendo già fatto presenti le specifiche tecniche e molti dettagli approfonditi, che difficilmente potete trovare in altre recensioni anche di calibro mondiale, vi mostriamo alcuni dettagli del modello. Vi mostriamo alcune fotografie del radiatore e dei dettagli strutturali:

 

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Partendo da questi presupposti analizziamo la struttura stessa del radiatore. La struttura è molto robusta, presenta 4 fori per lato per l’installazione di massimo due ventole da 120mm. Le alette sono più spaziate rispetto ad altri modelli della concorrenza, il che giova a bassi flussi d’aria, però dato lo spessore complessivo del radiatore, come già preannunciato, utilizzando delle ventole potenti sarà possibile ottenere un interessante decremento delle temperature sotto carico.

 

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I tubi sono davvero realizzati con cura e sono di ottima fattura, non presentano le fastidiose ondulazioni presenti in altri modelli della concorrenza, che ne pregiudicano la flessibilità. Le giunzioni con il radiatore e con il combo pompa-waterblock, sono davvero eccellenti. Potete stare certi che non perderà una singola goccia. Durante una passata esposizione fieristica, addetti della marca produttrice del dissipatore in questione hanno volteggiato il dissipatore come se fosse stato una fionda, senza ottenere la minima perdita o problemi derivanti da questo movimento; figuriamoci quindi se il normale utilizzo in un case possa portare a questi problemi!

 

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NOTA AIO: la tipologia, essendo molto diversa dai comuni dissipatori a torre, dovrebbe permettere in linea teorica di ottenere performance di dissipazione davvero molto elevate, se non addirittura il massimo possibile. Un radiatore di questo spessore per la sola CPU potrebbe arrivare a gestire un carico di lavoro pari e superiore a 250W, con il giusto connubio di ventole (caso estremo). Dissipatori a torre, per ottenere performance simili, devono essere o di dimensioni gigantesche, oppure di un materiale con più elevata dispersione termica, quale ad esempio il rame. Questo fu il caso, ad esempio , del Thermalright TRUE Copper, dal peso di due kilogrammi circa; un tale peso può essere in grado di spaccare completamente il socket di una scheda madre, se in posizione verticale. Non è questo il caso con dissipatori AIO, che quindi non portano a nessuna deformazione del PCB della scheda madre, a patto che vengano installati come da manuale.

 

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Come potete osservare il diametro dei tubi, reale, è inferiore a quello che potete osservare esternamente ed è comune nelle recensioni di questo prodotto menzionare i tubi di maggiore diametro, quando in realtà non è così! Confrontiamo ad esempio il diametro del vecchio H70 con questo nuovo 920 V4: quest’ultimo misura 0.63cm, l’H70 invece ? 5.8mm ! Un diametro dell’8% inferiore! Una differenza di soli 0.5mm, per quanto riguarda le tubazioni di ingresso a partire dal radiatore è quasi trascurabile, anche se però la tipologia è diversa, a favore della soluzione Antec. In molti casi viene riportato solo il diametro della superficie in gomma, che per via della minore densità del materiale ammonta a 10.5mm in totale. Riportare una differenza del 66% avrebbe significato prestazioni decisamente superiori, ed è palesemente errata, similmente a quanto riscontrato nelle recensioni passate dei modelli AIO. Da notare lo spessore laterale, sinistro e destro:

 

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Waterblock, base di contatto

 

 

La base non presenta una finitura a specchio ma non è un problema funzionale, bensì solamente estetico. Inoltre non è presente una curvatura della base di contatto, diversamente da quella presente in prodotti Thermalright. Sulla base è stata preapplicata inoltre della pasta termica a base argentata ; in fase di test comunque utilizzeremo un tubetto di pasta termica MX-4 della svizzera Arctic Cooling. La base stessa, secondo quando viene riportato da Antec, è stata ottimizzata e revisionata per la quarta volta, di modo che in questo caso le prestazioni siano ancora migliori, soprattutto a livello delle alette di raffreddamento interne al waterblock (cold plate). Il contatto sarà ottimo.

 

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NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene rimossa, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO inoltre viene spalmato un sottile strato pre-applicazione nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.

NOTA QUALITA’ BASE:  una base di contatto che abbia un’elevata efficienza di dissipazione termica richiede una qualità intrinseca della superficie di scambio molto elevata. Ciò è possibile con procedure di lavorazione della base avanzate, che permettano di minimizzare le discrepanze orizzontali della base, da colmare con pasta termoconduttiva. In questo campo viene utilizzato il termine “lappatura”, che quindi rappresenta proprio la qualità finale di questo processo. Con il termine “finitura a specchio” si indica invece una particolare lavorazione che porta ad avere una superficie di contatto perfettamente lucida, che rispecchia quindi la luce senza produrre deformazioni locali. Viene ottenuta con tecniche di lavorazione che utilizzano superfici abrasive molto sottili ed è comune in diversi marchi molto famosi, quali Scythe ad esempio.

 

Ventilazione

 

Come ventola è stato scelto un modello che non presenta un seriale specifico, ma solo lo sticker Antec. Possiamo dire che è valido, sebbene rumoroso; presenta 9 pale che risultano essere leggermente spaziate ed angolate, quindi forse più adatte per un utilizzo con questa tipologia di radiatore rispetto a modelli generici da 7 pale. E’ capace di generare un eccellente CFM e le performance sono molto valide.

 

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Come potete osservare nell’ultima fotografia, sarà necessario connettere un buon quantitativo di cavi, tra cui quello per la regolazione della pompa via USB, quello per le due ventole binato ed infine quello di alimentazione della pompa, a 3 PIN classico.

 


 

Software Chillcontrol VI

 

In questo capitolo vi mostreremo alcune immagini del software di controllo Chillcontrol VI. L’unità integra un meccanismo di regolazione via software della pompa e dei LED integrati nell’unità waterblock-pompa. Come possiamo notare ci sono molti parametri a disposizione, tra cui la regolazione della ventola PWM, poi la visualizzazione della temperatura interna del liquido mediante un sensore integrato di temperatura, ma soprattutto la velocità degli RPM sia della ventola che della pompa, che è possibile regolare in base a profili configurabili dall’utente finale. I controlli a disposizione sono simili a quelli visti la prima versione dell’Antec 920. Senza dilungarci troppo nella spiegazione delle funzioni, praticamente idiot-proof, facciamo presente che è quasi identico al software presente nelle soluzioni NZXT, che abbiamo già trattato qui: http://www.xtremehardware.com/cooling/air/scontro-fra-titani-corsair-h90-vs-nzxt-x40-due-cooler-aio-da-140mm-201303078362/?start=6

 

Schermata principale:

 

chillcontrol VI 1

 

Schermata di regolazione degli RPM della ventola/ventole annesse

 

chillcontrol VI 3

 

Schermata di regolazione delle impostazioni del software

 

chillcontrol VI 5

 

Schermata di visualizzazione grafica, x/y, delle temperature e degli RPM

 

chillcontrol VI 2

 

Schermata di controllo dei LED dell’unità waterblock/pompa:

 

chillcontrol VI 4

 

Schermata della regolazione delle skin

 

chillcontrol VI 6

 


 

Montaggio – AIO 2011

 

Prima di procedere vi invitiamo a rileggere la compatibilità nei capitoli precedenti.

La procedura d’installazione, in questo caso inerente a sistemi Intel, data la natura AIO del dissipatore è davvero immediata e non presenta problemi di sorta. Presenta lo stesso montaggio delle soluzioni NZXT Kraken e dei Corsair H90/H110, essendo il medesimo produttore, e quindi la procedura è assolutamente identica. Innanzitutto bisogna procedere seguendo questi step:

  • smontare il dissipatore boxato INTEL
  • ripulire la pasta termica sopra la CPU
  • posizionare il case orizzontalmente (se avete dei case con l’apertura posteriore dietro alla scheda madre, consigliamo invece di riporto verticalmente e fissare prima il radiatore)

 

In base ai diversi case ed alle vostre configurazioni, dovreste fissare prima le ventole al radiatore, poi installare il radiatore sul cabinet facendo attenzione al posizionamento dei cavi delle ventole e se necessario dotarsi di un comodo connettore binato ad Y che permette l’inserimento in un solo cavo in un connettore a 3 / 4 PIN.

Per installare il wateblock sulla CPU, una volta posto un sottile strato di pasta termoconduttiva sulla CPU stessa, è necessario inserire le quattro clip ai lati del frontplate di ritenzione, da apporre alla base del waterblock. Fatto questo si incastrano le due componenti illustrate nel manuale e si inseriscono le grandi viti filettate necessarie per il fissaggio sul socket LGA 2011 INTEL. Fatto questo si passa all’apposizione del waterblock. Al fine di darvi una mano nella procedura, mostriamo le foto dirette del manuale, perché spiegarlo a parole potrebbe sembrare difficoltoso.

 

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Ricapitolando in sostanza è necessario inserire un sistema di blocco formato da quattro supporti di plastica a forma ovale, fare in modo che si incastrino sui quattro fori del frontplate e che si girino verso l’esterno per l’installazione sul socket LGA 2011. Fatto questo, sarà necessario inserire le quattro viti, di grandi dimensioni, e far si che si blocchino con un sistema simile al Push-Pin INTEL. Sono fornite quattro viti per socket, quindi 4 per INTEL e 4 per AMD. Infine è necessario avvitare le quattro viti fino a fine corsa, senza eccedere. Sarebbe opportuno ricontrollare l’impronta ma se la procedura è standard e siete certi di una corretta applicazione potete procedere all’accensione, dopo aver collegato i cavi della pompa e dell’alimentazione ausiliaria della pompa mediante tramite molex 4 PIN / tramite il cavo femmina da 3 PIN sul connettore maschio presente sulla scheda madre.

 

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La compatibilità è garantita con tutte le schede madri e con tutte le RAM, ad elevato e basso profilo senza che verranno occupati slot PCI-E / RAM. Vi mostriamo delle fotografie inerenti lo spessore, con una e due ventole installate:

 

Una ventola:

 

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Due ventole:

 

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Sistema e metodologia di test 2011

 

Abbiamo testato il dissipatore sulla nuova piattaforma Intel X79, con socket LGA 2011. Il tutto è stato montato su di un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 24°C. Abbiamo scelto di utilizzare come CPU il nuovissimo Core i7 3930K da 130W di TDP, in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore.

 

sistema di prova

 

Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load;

 

NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.

 

NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO spesso viene spalmato un sottile strato pre-applicato nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.

Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.

 

piattaforma X79

 

Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.

Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro :

 

parametri

 

I test per il socket 2011 sono stati effettuati con la ventola in dotazione, in queste modalità:

  • Push stock per come viene fornito, ad 800RPM ed al massimo dei giri di rotazione

Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordando inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10% quindi sono puramente indicativi. Differenze minime tra i regimi di rotazione sulla stessa ventola, non cambiano generalmente il risultato complessivo.

 

elenco dissipator

 


 

Risultati del test e Rumorosità

 

test1

 

test2

 

test3

 

test4

 

Questo dissipatore riesce a classificarsi molto bene, data la tipologia e l’ingombro, e risulta un acquisto davvero sensato se consideriamo la sua rumorosità complessiva, particolarmente bassa. E’ molto valido per CPU aventi un TDP anche di molto maggiore a 130W; da notare che la differenza prestazionale tra le due impostazioni di velocità è molto bassa. Possiamo ritenerci soddisfatti? Decisamente sì, è non poteva essere altrimenti dato il successo riscontrato dalla prima versione.

 

Rumorosità 

 

Senza perderci in inutili feeling personali, vi invitiamo a visionare il valore di dBA dal grafico e trarre le vostre conclusioni. La velocità di rotazione delle ventole, essendo queste ultime PWM, è perfettamente configurabile qualora si fosse in possesso di un fan controller, ad ogni modo però al massimo del regime sarà una soluzione forse eccessivamente rumorosa, sebbene comunque ci siano modelli della concorrenza addirittura più molesti; siamo rimasti delusi dal comportamento acustico di questo modello perché generalmente la rumorosità tende ad essere troppo marcata rispetto a modelli della concorrenza. A bassi RPM purtroppo è presente il fenomeno del “ticking”, d’altronde sono ventole generiche e quindi c’era da aspettarselo. Sono ventole valide nel complesso, dalle grandi prestazioni, dato anche il controller PWM, certamente però qualora fossero utilizzati modelli di fascia alta, magari di marche concorrenti con RPM importanti, sarebbe tutt’altra cosa. Consigliamo di tenere il dissipatore in un range attorno ai 1100RPM, al fine di bilanciare prestazioni e rumore.

 

Modifiche e test accessori

 

Sarebbe possibile cambiare la ventola in dotazione ed in sostanza, se possibile, lo consigliamo: quelle fornite sono gestibili, anche se come già fatto presente troppo rumorose. Consigliamo di tenerlo a 1100/1200RPM e scordarsi dei programmi di rilevazione delle temperature.

 


 

Conclusioni

 

oro  performance

 

Prestazioni 4,5 stelle - copia 2 Molto valide considerando la tipologia a 120mm
Prezzo 4 stelle Elevato, ma proporzionato
Design 4 stelle Qualche miglioria strutturale è possibile
Bundle 5 stelle Eccellente, anche un sofware in dotazione
Ventola 4 stelle Potenti ma rumorose, a voi la scelta. Essendo PWM 4/5 se lo meritano
Montaggio 5 stelle Esemplare
Complessivo 4,5 stelle - copia 2

 

 

Antec è nota nel mercato enthusiast per soluzioni quasi sempre top di gamma, potenti ed affidabili ed anche in questo caso ha dato prova di sé, rilasciando un prodotto che rappresenta il top per categoria a livello prestazionale e strutturale. I dissipatori AIO infatti vengono separati in base alla compatibilità con ventole da 92, 120 e 140mm, oltre che per lo spessore del radiatore stesso; questo modello ha uno spessore nominale di 49mm, il top per la categoria, ed un diametro massimo consentito di 120mm, quindi una via di mezzo tra i differenti standard attualmente in commercio. Questo format dimensionale dobbiamo precisare che è il più diffuso, e quindi laddove ci sia la possibilità di inserire una ventola da 120mm, questo prodotto è teoricamente compatibile, e l’elevata lunghezza dei tubi, sebbene inferiore a certi modelli della concorrenza, permette una grande compatibilità interna al cabinet. Non ci sono problemi strutturali, il montaggio è quanto di più semplice si possa chiedere e le performance sono davvero elevate. Il problema se vogliamo è l’elevata rumorosità sotto carico, però ricordiamo che è possibile sostituire le ventole, o regolarle via software tramite il programma ChillControl VI. Il prezzo medio di mercato si attesta a circa 90 euro IVA compresa, quindi abbastanza elevato, però d’altronde la qualità si paga.

 

Punti di forza:

  • prestazioni molto elevate
  • lavorazione ottima
  • spaziatura delle alette interessante
  • due ventole molto potenti e PWM in dotazione
  • push pull nativo
  • base che non necessita di modifiche
  • sistema di assemblaggio delle ventole stabile
  • installazione ultra-veloce !
  • software di controllo Chillcontrol VI !
  • LED RGB selezionabili via software !

 

Aspetti da migliorare:

  • rumorosità elevata delle ventole a pieno regime, ma basta cambiarle
  • consigliabile aumentare il diametro dei tubi sullo stile dell’H100i
  • pasta termica preapplicata, meglio un classico tubetto

 

Si ringrazia Antec per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo

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