NZXT è un marchio che molti di voi conosceranno, ed è facile comprenderne la ragione: la qualità dei prodotti è sempre stata elevatissima, i design avanzati ed il know-how invidiabile. Oggi, nella recensione del nuovissimo cabinet Enthusiast tower Phantom 630, vedremo come questo prodotto non faccia eccezione. Design superbo, prestazioni eccellenti e compatibilità impressionante con soluzioni a liquido. In tutta franchezza non ci saremmo aspettati tanto e sebbene qualche piccola pecca strutturale riconducibile ad un difetto di fabbrica, siamo davanti ad un prodotto semplicemente fantastico. E’ la rivisitazione, al ribasso, di un modello che ha avuto un grandissimo successo commerciale, il Phantom 820; si differenzia da quest’ultimo per essere leggermente più compatto, ma mantiene quasi le stesse potenzialità, costituendo una via di mezzo tra il full-tower Phantom 820 e il mid-tower Phantom 410. Buona lettura !
La scalata verso il successo di NZXT inizia nel 2004 a Los Angeles in California, lo scopo dell'azienda è stato sin da subito di realizzare i sogni dei gamers attraverso la progettazione di case in grado di soddisfare ogni esigenza. L'operato di NZXT ha riscosso, nel giro di pochi anni, un notevole apprezzamento, grazie al quale l'azienda è entrata nell'olimpo dei più importanti produttori al mondo e si è espansa costruendo molti stabilimenti negli USA e in Cina. Oltre ai case, NZXT si è fatta notare anche per sistemi di dissipazione, alimentatori e dispositivi di input come il pluripremiato mouse NZXT Avatar S. Abbiamo recensito diversi prodotti di NZXT, tra cui l’ottimo cabinet Phantom 410, l’alimentatore HALE90 da 850W Gold e delle ottime ventole da 120 e 140mm.
Al fine della recensione abbiamo utilizzato, per l’assemblaggio, anche il dissipatore a liquido AIO NZXT Kraken X40, recensito poco tempo fa:
Elenchiamo di seguito le principali caratteristiche del modello:
- design di nuova generazione “Phantom”, pluri-acclamato
- bay interni interamente modulari, capaci di un elevata customizzabilità
- motherboard tray che permette un cablaggio eccezionale, elevato spessore
- predisposizione posteriore per due SSD
- supporta soluzioni a liquido high-end e più radiatori contemporaneamente
- fan controller da 30W per singolo canale, 8 in totale
- sistema di controllo superiore per le ventole con tre selezioni
- filtri antipolvere facilmente removibili
- sistema di illuminazione delle porte I/O posteriori, con switch di accensione
- supporto a periferiche USB 3.0, 2.0 e card reader SD integrato frontalmente
- design avanzato che permette performance di raffreddamento elevatissime
- elevato numero di ventole onboard
- supporta le schede grafiche più lunghe in commercio
- Supporta i dissipatori più alti in commercio
Maggiori informazioni sono presenti sul sito dedicato: http://www.nzxt.com/new/products/crafted_series/phantom_630
Vi mostriamo un video diretto, della casa madre:
http://www.youtube.com/watch?v=YO_rNhDIIyA
Il prezzo consigliato in Italia è di circa 210 euro IVA compresa, alternativamente è possibile acquistarlo dal distributore europeo Caseking.de ad un prezzo di 190€
Specifiche tecniche
Confezione e Bundle
La confezione esterna è molto dettagliata, probabilmente una delle più dettagliate tra quelle viste fin d’ora. La finitura esterna è lucida e rispetta la normativa RoHS. L’imballo interno presenta però del classico polistirolo, che come qualità, sebbene sia valido per proteggere il cabinet, è peggiore del polietilene espanso (PET). Ovviamente, come la quasi totalità dei cabinet attualmente in commercio, all’interno c’è la classica busta di plastica antigraffio.
Il bundle in dotazione è veramente ottimo perché è anche suddiviso in molte bustine ripartite per tipologia, il tutto all’interno di una scatolina di cartone posta all’interno del cabinet:
Assieme al cabinet è fornito in dotazione:
- un manuale eccellente
- un libricino informativo NZXT
- molti sacchetti per viti, ripartiti per tipologia
- un sacchetto contente molte viti a testa lunga per soluzioni a liquido
- molte fascette di cablaggio
Vi mostriamo le fotografie del manuale
E’ presente anche un libretto che illustra tutte le recenti soluzioni NZXT:
Segnaliamo che è presente la dicitura RoHS per entrambi i modelli; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Phantom 630, analisi dell’esterno
La versione che abbiamo ricevuto è la “Gunmetal” quindi presenta una colorazione tendente al grigio scuro (o grigio canna di fucile, appunto), con dettagli in nero. Dobbiamo ammettere che è particolarmente riuscita e dona al case una graniticità ed un’eleganza notevole. Sono presenti in commercio diverse varianti, caratterizzate dalle seguenti colorazioni: nera, bianca e quella oggi recensita, “Gunmetal”. La prima impressione è di aver davanti un cabinet molto robusto, solido, di elevata qualità ma con dettagli tecnici avanzati, che certamente gli permetteranno di conquistare posizioni di assoluto rilievo rispetto a modelli della concorrenza. La verniciatura è molto buona e non sono presenti profili taglienti. Procediamo all’analisi dei dettagli.
Fronte e Porzione superiore
La parte frontale è caratterizzata da un profilo caratteristico della serie, con un pannello superiore apribile ed una ventola inferiore, con filtri antipolvere, da 200mm. Lo sportello superiore ci permete l’accesso ai 4 bay 5,25” e al lettore di memorie SD integrato. Nella parte inferiore del cabinet è presente il filtro dell’aria in ingresso per le due ventole opzionali da 140mm,estraibilie frontalmente, Facciamo presente però che impugnando il cabinet e spostandolo, il posizionamento di quest’ultimo è leggermente scomodo perché si tende ad estrarlo automaticamente dalla sede. Sarebbe opportuno fissarlo con un sistema di sblocco a molla. Comunque sia la praticità è elevatissima e ci si metterà pochissimo per levarlo. Non sono presenti LED quindi non risulterà essere fastidioso di notte. La compatibilità con ventole è elevatissima perché è possibile montare fino a due ventole da 140mm in sostituzione della 200mm preinstallata. Sono dotate di filtri antipolvere in ingresso, removibili però solo tramite la rimozione dello scudo anteriore. La parte frontale è caratterizzata da una struttura in plastica dura con finitura opaca e colorazione “Gunmetal”. La finitura e la realizzazione, sono molto valide.
Da notare il fatto che qualora fosse installato un fan controller con potenziometri sporgenti (Lamptron FC5V2), non ci sarebbe nessun problema di sorta:
Potete notare la parte posteriore del rivestimento frontale, ed alcuni dettagli del telaio superiore, tra cui i due blocchi di selezione smontati:
Ingressi superiori
Nella parte superiore troviamo gli ingressi USB, inseriti in una struttura incassata nella paratia superiore removibile, similmente al fan controller laterale dalla parte opposta. Qui troviamo il pulsante di accensione frontale, reset, il selettore degli RPM delle ventole con tre impostazioni ed infine uno switch per spegnere i LED di installazione posteriori, feature davvero molto pratica a nostro avviso. Nella parte superiore è presente il sistema di dissipazione passiva con una grande apertura ventilata e sotto di essa è preinstallata una ventola da 200mm; facciamo presente che è possibile installarne addirittura una seconda, o molte configurazioni diverse. Il rivestimento superiore può essere rimosso partendo da quello frontale.
Retro
Posteriormente abbiamo una configurazione classica, ma maggiorata, con alimentatore nella parte inferiore, 9 slot di espansione PCI che presentano delle aperture d’aerazione ma nessuna fessura per l’installazione di tubazioni a liquido nella parte posteriore. Se vogliamo questa può essere una pecca, ma data l’enorme compatibilità interna non sarà necessario adattare radiatori esternamente. C’è la predisposizione per una ventola da 120/140mm (è preinstallata una 140mm) ed infine sono presenti delle aperture laterali per la ventilazione passiva del cabinet. Da notare il filtro antipolvere nella parte inferiore e la possibilità di modificare a piacimento il posizionamento verticale della ventola.
In questo caso si è scelto di utilizzare slot PCI perforati quindi potrebbe essere presente il fenomeno del “negative loop” orizzontale, tale per cui le temperature della scheda grafica possono aumentare a causa del potenziale ricircolo di aria calda dall’esterno. Ciò si verifica quando c’è un fenomeno di pressione negativa, ovvero sbilanciamento tra ventole in estrazione e in immissione, in favore delle prime. Il Phantom 630 è a pressione positiva quindi non ci saranno problemi, per come viene fornito dalla casa madre.
Paratia laterale sinistra e destra
La tipologia delle paratie è interessante perché sono molto rigide, ma si bloccano ad incastro lateralmente e non presentano problemi all’atto della chiusura. Lo spessore posteriore molto elevato certamente aiuta a non avere difficoltà. La durevolezza è elevata, come la verniciatura, a tal proposito infatti vi mostriamo delle fotografie per farvi capire quanto possano incidere le impronte digitali sul pannello laterale: nulla!
Sono presenti delle fessure di ventilazione solo nella parte sinistra, precisamente in prossimità della grande ventola da 200mm laterale, con filtri antipolvere preinstallati. Non è presente materiale fonoisolante e questo se vogliamo è un peccato, ma d’altronde date le grandi fessure di aerazione non sarebbe stato possibile fare altrimenti.
Particolari della paratia sinistra:
Particolari della paratia destra:
Paratia Inferiore
La configurazione, sebbene sia classica, permette l’estrazione di due filtri antipolvere molto validi, oltre all’installazione di due ventole da 120 o 140mm! Si caratterizza per la presenza di quattro supporti laterali con gomma antiscivolo ed antivibrazioni. C’è il supporto interno per cage di hard disk, che mostreremo nei prossimi capitoli. Non è possibile montare rotelle per lo spostamento. I quattro supporti sono di altezza superiore allo standard, favorendo il pescaggio di aria dal basso e limitando l’ingresso della polvere. Sarà quindi possibile posizionare il cabinet anche su una moquette o un tappeto.
Ora passiamo all’analisi della parte interiore.
Phantom 630, analisi dell’interno, pt.I
Il design è particolarmente moderno e come vedrete presenta innumerevoli caratteristiche degne di nota. Certamente NZXT ha un asso nella manica e si comprende la ragione per cui il design della serie Phantom sia relativamente costante, con le dovute differenze relative alle fasce di prezzo. Ci sono molti elementi innovativi, soprattutto per quanto riguarda il cablaggio posteriore ed anteriore, il che quindi permetterà una facilità di montaggio superba.
Piatto scheda madre e CPU
Il piatto della scheda madre è interamente in acciaio, e diversamente da alcuni modelli di cabinet top di gamma degli anni passati, non è removibile. Sono presenti quattro grandi aperture dotate di gomma antitaglio, di ottima fattura e molto resistenti alla rimozione accidentale. La paratia è molto robusta e si evince l’ottima qualità complessiva già solo guardando le finiture. Sono presenti anche altri tre fori passacavi a destra ed in basso mentre per il connettore EPS12V è stato adottato un sistema con fori verticali, che però rende leggermente difficoltoso l’inserimento. Avremmo preferito l’adozione di un sistema convenzionale, orizzontale. Sono presenti numerosissime feritoie e sporgenze per l’installazione di fascette di cablaggio!
Vi mostriamo la parte frontale:
E qui invece la parte posteriore:
La fessura d’installazione per il backplate posteriore è molto spaziosa e permetterà tranquillamente il montaggio di dissipatori complessi. Lo spazio tra la scheda madre ed eventuali ventole superiori è ottimo, anche se però nel caso di radiatori spessi ci sarà sempre qualche leggera complicazione.
Gestione slot 5.25’’ e dischi rigidi da 3.5’’ e 2.5’’
La gestione dei dischi rigidi è ottima in quanto presenta dei cage removibli e liberamente configurabili; facciamo subito presente però che sarebbe il caso di adottare un tipo di rail di inserimento più rigido, nonostante quello fornito permetta un’installazione facile e veloce. E’ persino possibile installare due cage e mantenere la compatibilità con un radiatore da 240mm posto frontalmente in basso, il che la dice lunga sulle potenzialità a liquido di questo modello! NZXT può vantare di una compatibilità con sistemi a liquido eccezionale, e questo case ne è la testimonianza diretta.
Qui troviamo un dettaglio del sistema di blocco della ventola diretta verso la VGA e come vedremo sarà possibile installare anche un radiatore da 140mm in questa posizione!
Facciamo presente che purtroppo in questo sample c’è stato un difetto strutturale (una piccola deformazione trasversale di una vite), anche se all’atto pratico non incide sul montaggio o sulla rimozione dei cage:
La rimozione dei cage è immediata, come l’installazione dei dischi rigidi nelle apposite rail di sblocco, anche se dobbiamo fare presente che queste ultime sono forse troppo poco rigide perché tenderanno ad uscire fuori dalle guide metalliche del cabinet con facilità, qualora non fossero installati hard disk. Qui troviamo un particolare di questi ultimi, assieme al sistema di bloccaggio posteriore degli SSD, binato:
Per quanto riguarda le periferiche frontali da 5.25” l’installazione è immediata. Mostriamo alcune fotografie di questi compartimenti:
Phantom 630, analisi dell’interno, pt.II
Gestione PSU e dissipazione accessoria
Il posizionamento dell’alimentatore è classico, quindi nella parte posteriore bassa dello chassis. Sono presenti sei distanziatori gommati antivibrazione e la lunghezza massima consentita è fondamentalmente irrilevante, dato che potrete installare anche i modelli più lunghi in commercio. Non c’è la predisposizione per un sistema a doppio alimentatore ridondante, però. L’alimentatore si inserisce facilmente ed il fissaggio avviene tramite consuete viti filettate posteriori, tool-less. Il cablaggio è sensazionale, punto. Poche volte è stato possibile un tale livello di organizzazione quindi si merita il massimo della valutazione. E’ un elemento molto importante nella valutazione di un case quindi non possiamo che rimanere assolutamente colpiti dalla tipologia e dalla facilità con cui si gestisce la caotica matassa di connettori e cavi di alimentazione. Un plauso a NZXT per questo ottimo design.
Integrazione di sistemi a liquido
Il cabinet è stato progettato per l’integrazione di avanzati sistemi a liquido e quindi presenta una grandissima predisposizione per questa tipologia di soluzioni. Nella seguente tabella analizzeremo nel dettaglio cosa è possibile montare, e dove.
E’ certamente un cabinet da consigliare per questi sistemi. Lo spazio a disposizione sul tetto è molto grande, data l’installazione di una ventola da 200mm e la potenziale adozione di una gemella, la compatibilità è sensazionale. Vi mostriamo alcune fotografie dedicate, con in particolare l’installazione di un radiatore Phobya da 280mm ed un Alphacool da 360mm:
Al fine della recensione abbiamo utilizzato un dissipatore a liquido NZXT Kraken X40, che risulta l’accoppiata perfetta per la dissipazione con il NZXT Phantom 630, per via delle tubazioni lunghissime e dell’eccellente qualità complessiva di questo modello. Qui trovate dei dettagli dell’installazione del radiatore da 140mm posto dinanzi alla VGA:
Nell’ultima foto potete notare una certa distanza tra il cage e la struttura, abbiamo risolto utilizzando una vite lunga per radiatori, bloccando così il cage:
Phantom 630, ventilazione e dissipazione
Organizzazione Flussi d’aria - Features
In questo paragrafo riporteremo alcune caratteristiche a livello termico dei cabinet in esame:
LOOP TERMICO ? NO: in questo caso si è scelto di utilizzare slot PCI perforati quindi potrebbe essere presente il fenomeno del “negative loop” orizzontale, tale per cui le temperature della scheda grafica possono aumentare a causa del potenziale ricircolo di aria calda dall’esterno. Ciò si verifica quando c’è un fenomeno di pressione negativa, ovvero sbilanciamento tra ventole in estrazione e in immissione, in favore delle prime. Il Phantom 630, grazie alle due ventole da 200mm in immissione (una laterale e una frontale) è a pressione positiva quindi, per come viene fornito dalla casa madre, il problema non si presenta.
ISOLAMENTO TERMICO PSU ? SI: similmente a quanto riscontrato in molte altre soluzioni, l’organizzazione dei flussi non permetterà l’immissione di aria calda all’interno del cabinet quindi isolerà termicamente lo scompartimento inferiore. Tale scelta costruttiva incide parzialmente sulle performance di raffreddamento, in quanto limiterà l’areazione dal basso.
VENTILAZIONE LATERALE ? SI: è presente una ventola laterale da 200mm che permette un’ottima areazione per le schede grafiche. E’ anche dotata di filtro antipolvere..
Il design del modello permette performance di dissipazione notevolissime, tanto da guadagnare una posizione semplicemente invidiabile, ma lo vedremo fra poco.
Tipologia di ventole utilizzate
La dotazione potenziale del case è sensazionale e quella standard ottima in quanto sono presenti ben tre ventole da 200mm ed una da 140mm posteriore. Nella seguente tabella vi riportiamo i dettagli dei modelli:
Il sistema di ventilazione potrà essere customizzato a piacimento: ben 10 le ventole installabili: due nel frontale da 140mm, due nella parte inferiore da 140mm, una laterale da 200mm, tre da 120mm nella parte superiore ed una da 140 posteriormente, più tutte le varianti precedentemente menzionate. Il rumore generato dalle ventole è basso quindi non c’è nessun problema, anche perché c’è un fan controller dedicato.
Phantom 630, assemblaggio e cablaggio
In questo paragrafo analizzeremo velocemente il montaggio di un sistema Intel, ed il conseguente cablaggio posteriore ed anteriore. Anche per gli utenti poco esperti la procedura è molto facile: per prima cosa dovrete montare l’alimentatore alla base del cabinet, facendo attenzione a passare il connettore di alimentazione supplementare della scheda madre, da 4/8 pin direttamente sopra la VGA. Date le dimensioni generose, probabilmente saranno necessarie delle prolunghe per il connettore CPU 4+4 pin e per il connettore della scheda madre e ne consigliamo sempre l’adozione. Fatto questo consigliamo l’installazione dei dischi rigidi, facendo attenzione a posizionarli in serie nei cage predisposti a scorrimento. Fatto questo sarà necessario montare il lettore ottico/fan controller, se non fosse sufficiente quello stock: dovrete togliere una mascherina frontale, una procedura davvero immediata, che è possibile visionare nei capitoli precedenti.
Fatto questo, e bloccato il lettore tramite viteria laterale si passa all’installazione della scheda madre. Se si possiede un dissipatore Intel, tramite il solito sistema Push-Pin, sarà possibile installarlo successivamente, altrimenti se volete potete già procedere ad installare il backplate del dissipatore della CPU, facendo attenzione a stendere un sottile velo di pasta termica alla base della CPU stessa. In sostanza, se la vostra scheda madre non è mini-ITX, dovrete prima montare i distanziatori nei fori per il formato ATX, serrarli molto bene – consigliamo una pinza larga 1cm durante quest’operazione, su ogni cabinet – e poi apporre la scheda madre, serrandola con le viti fornite nella confezione. Se avete un dissipatore aftermarket potete utilizzare il foro posteriore, che è molto pratico e vi aiuterà non poco all’atto della procedura. Dopo aver montato il dissipatore sulla scheda madre, sarà necessario montare la scheda video, le RAM ed infine procedere all’assemblaggio dei cavi di connessione del cabinet alla scheda madre. Per fare un lavoro pulito consigliamo l’utilizzo delle fascette restringenti fornite in bundle.
NOTA: l’illuminazione interna deriva da due ventole Prolimatech Bluevortex Led.
Cablaggio
Come già preventivato, il cablaggio è sensazionale. Lo spessore è elevatissimo quindi non ci saranno problemi. Le paratie laterali si chiudono senza intoppi e sono fornite molte fascette di cablaggio. Consigliamo sempre di avere una prolunga per il connettore di alimentazione supplementare della CPU a portata di mano, e di installarla subito sulla scheda madre, per poi farla passare posteriormente tramite l’apertura e poi connetterla all’alimentatore.
Sistema e metodologia di test
Abbiamo testato il cabinet con una piattaforma X58, installando sulla CPU core i7 920 il dissipatore Thermalright TRUE Spirit 120, con temperatura ambiente di circa 24.0°C all’interno del cabinet (potrebbe esserci la variazione di un grado in senso positivo o negativo). L’utilizzo di questo dissipatore sarà esclusivamente in modalità high performance con due ventole Prolimatech BlueVortex da 1550RPM. Verranno effettuati i test esclusivamente in configurazione Push/Pull (P/Pull) al fine di verificare le performance di dissipazione termica all’interno del cabinet, e conseguentemente verificare la tipologia dei flussi d’aria dedicati. Sarà utilizzata anche una GTX 480 EVGA con backplate ed EVGA HighFlowBracket, con dissipatore reference; in sostanza è la scheda video che scalda più di tutte e quindi candidato ideale per la sessione di prova. Al fine di valutare nel miglior modo possibile l'efficienza della dissipazione termica del case, è stato utilizzato un profilo della ventola della GTX 480 con RPM fissi all’85%, tale da permettere una valutazione più accurata della comparativa e dei singoli modelli presi in esame.
Verrà confrontata la sua efficienza di dissipazione termica con altri modelli di cabinet di ultima generazione.
Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software Realtemp. Le temperature in full load sono state misurate dopo 25 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4. Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.
E’ stata utilizzata una sessione di test, alla seguente frequenza di lavoro:
Risultati del test e rumorosità
Senza parole, non servono altri commenti. Un assoluto vincitore per quanto riguarda le performance termiche. Bisogna tenere a mente però che le soluzioni Silverstone con tray della scheda madre ruotato, con schede grafiche in SLI, rende molto meglio della concezione ATX, presente in questo caso. Se poi consideriamo che le performance sono anche potenziali migliorabili, si capisce che è un modello eccellente.
Rumorosità
La rumorosità del modello è variabile in base ai preset utilizzati, ed in funzione delle ventole installate. A default è molto silenzioso ed al massimo del regime si farà sentire leggermente, ma non come altri modelli della concorrenza. L’adozione di modelli da 200mm ha permesso di abbassare la rumorosità, garantire performance eccellenti e diminuire il numero di modelli preinstallati.
Conclusioni
Prestazioni | Senza parole | |
Prezzo | Certamente elevato, ma che potenzialità | |
Design OUT |
Molto bello, ottima verniciatura |
|
Design IN | Moderno, qualche pecca ma nulla di sostanziale | |
Bundle | Ottimo, molte viti lunghe per sistemi a liquido | |
Ventole | Eccellenti ! Sia per numero che tipologia | |
Montaggio | Quasi perfetto | |
Complessivo |
NZXT ha sfornato un prodotto semplicemente fantastico. Ci sono tutte le premesse affinché abbia un grande successo commerciale e con queste caratteristiche si differenzia molto dalla concorrenza, che sebbene molto agguerrita avrà pane per i suoi denti. Qualche piccolo problemino c’è, ma complessivamente siamo rimasti molto soddisfatti. Il prezzo di vendita è elevato ma le performance sono eccezionali, e la rumorosità gestibile. E’ immediatamente disponibile a circa 210 euro IVA compresa.
Punti di forza:
- gran numero di ventole installate ed elevato diametro delle stesse
- silenziosità gestibile
- performance elevatissime
- qualità costruttiva valida
- design innovativo e moderno
- paratie laterali molto scorrevoli
- ottima verniciatura
- fan controller da 30W complessivi, con 8 connettori
Contro
- rails degli hard disk poco rigide
- nessun hot swap di serie
- dimensioni in linea con il Phantom 820
- prezzo non troppo distante dall’820
- nessun supporto per soluzioni HPTX
- filtro frontale inferiore che si leva facilmente
- singolo canale delle ventole
Si ringrazia Caseking e NZXT per il prodotto fornitoci in test.
Trinca Matteo