Corsair è ben nota nel mercato dell’High Tech per prodotti di fascia alta, di classe e ricercati. Oggi vi presentiamo la recensione di uno dei loro dissipatori di punta per processori, il sistema AIO Corsair H100i, revisione del famosissimo H100. Questo modello, similmente al precedente, si contraddistingue per la presenza di un sistema a liquido a circuito chiuso, composto da un radiatore con lunghezza pari a 240mm, compatibile quindi con ben due coppie di ventole da 120mm, termocontrollate dalla stessa unità posizionata sopra il waterblock, che funge anche da pompa. Queste soluzioni rappresentano la punta di diamante dei moderni sistemi di dissipazione per CPU ed è ormai da diverso tempo che stiamo assistendo ad un fiorire di soluzioni simili, anche se ultimamente c’è più diversità di progetti rispetto al passato, soprattutto da parte di marchi storici della dissipazione ad aria, che stanno cominciando ad immettere soluzioni AIO a liquido. Questa tipologia comincia a presentarsi anche per le moderne schede grafiche. Per via del processo produttivo più raffinato tuttavia segnaliamo che i limiti di Thermal Design Power (TDP) da specifica AMD ed Intel, con l’avvento dei nuovi processori a 28 e 22nm, saranno di tipo conservativo e non sarà lecito probabilmente aspettarsi delle nuove vette di consumo energetico, almeno a default. Il discorso cambia in overclock, in cui questo genere di soluzioni di dissipazione termica si rende spesso non solo utile, ma anche necessaria. Il dissipatore in questione è stato ideato per dissipare CPU dal consumo energetico di 130W, ma data la sua struttura, le caratteristiche tecniche e l’avanzatissimo know-how del produttore, possiamo aspettarci delle eccellenti prestazioni complessive per questa categoria, anche a TDP ben più elevati. Vi auguriamo una buona lettura.
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Corsair è un'azienda globale che ha portato componenti innovative e ad elevate prestazioni per il mercato dei giochi per PC. Specializzata nelle memorie ad altissime prestazioni, alimentatori ultra-efficienti e altri componenti chiave del sistema personal computer, i nostri prodotti sono la scelta di overclockers, appassionati e videogiocatori in tutto il mondo. Nata come Corsair Microsystems nel 1994, Corsair ha sviluppato originariamente moduli di cache di livello 2 per gli OEM. Dopo che Intel ha incorporato la cache L2 del processore con il rilascio della sua famiglia di processori Pentium Pro, Corsair ha focalizzato la sua attenzione sui moduli DRAM, soprattutto nel mercato dei server. Nel 2002, Corsair ha iniziato la commercializzazione dei moduli DRAM che sono stati specificamente progettati per rivolgersi agli appassionati di overclocking per computer. Dalle sue radici nella memoria ad alte prestazioni, Corsair ha ampliato la propria gamma di prodotti per includere alimentatori ultra-efficienti, cabinet dal facile assemblaggio, innovativi dissipatori per CPU, velocissime unità a stato solido ed infine altri componenti chiave del sistema. Corsair ha sviluppato un’estesa infrastruttura globale con operazioni di marketing e rapporti con il canale di distribuzione. I prodotti Corsair sono venduti agli utenti finali in oltre sessanta paesi del mondo, principalmente attraverso principali distributori e rivenditori.
Abbiamo testato il dissipatore sulla nostra nuova e potente piattaforma di test, avente il socket LGA 2011, con un processore SB-E 3930K. Sono stati eseguiti diversi test per replicare le diverse condizioni di utilizzo eal fine di offrirvi un servizio migliore e più completo. Il processore è stato messo sotto carico con il programma Prime95, alle seguenti impostazioni: a default, a 4.2GHz ed a 4.5GHz. Sarà analizzata la configurazione stock, comprendente due ventole proprietarie da 120mm in Push.
Prima di tutto, però, analizziamo brevemente le caratteristiche principali del Corsair H100i:
- Elevata potenza dissipante
- Possibilità di un Push/Pull doppio, capace di spremere al massimo la CPU in overclock
- Pompa low profile che permette una massima compatibilità con RAM ad elevato profilo, dissipatori invadenti della scheda madre o della GPU, o persino con dissipatori aftermarket delle RAM.
- Design in collaborazione con CoolIt
- Longevità elevata, compatibile anche con il socket LGA 2011.
- Design accattivante, logo illuminato sopra il waterblock
- Lunghezza dei tubi elevata per facilitare l’installazione in case di grandi dimensioni.
- Due ventole fornite in dotazione, modello SP120L High Performance
- Fornito in dotazione un cavo USB per la compatibilità con il “Corsair Link”
- Liquido refrigerante sicuro, ecologico ed anti-corrosione quindi, diversamente da sistemi dedicati non a circuito chiuso, non dovrete preoccuparvi della pulizia dell’impianto o della presenza di microfilm batterici all’interno dei tubi.
- Possibilità di controllo estrema grazie all’utility, da acquistare separatamente, Corsair Link Digital.
- E’ stato ottimizzato per CPU aventi un TDP di 130W, ed oltre
- Il kit di montaggio universale permette un facile montaggio rotazionale ed un backplate per il socket INTEL LGA 2011/1155/1156/11366 e AMD FM1 / AM3+ / AM3 / AM2+ / AM2.
- Possibilità nativa di un Push/Pull, performance elevate già a default ma migliorabili
Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate ed i dettagli. Data la tipologia di dissipatore, sarà consigliabile utilizzarlo in cabinet di grandi dimensioni, ma dato il peso relativamente contenuto, non serviranno schede madri aventi PCB particolarmente elaborati, dotati di un numero elevato di layer.
Qui di seguito riportiamo il link al produttore ed al prodotto.
Il prezzo proposto ammonta a circa 119.90 dollari americani, certamente elevato, ma bisogna tener conto dell’eccellenza del prodotto e delle interessantissime caratteristiche e potenzialità.
Caratteristiche Tecniche e datasheets
Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordiamo inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10%. A titolo informativo riportiamo il metodo di conversione tra portata in CFM e in metri cubi orari: m^3/h = CFM / 0.589
Confezione e Bundle
Il dissipatore si presenta innanzitutto in una bellissima confezione nera con dettagli in bianco e rosso fuoco. Il quantitativo di informazioni è molto elevato, come la ricercatezza. All’interno è presente il classico confezionamento Corsair ovvero derivante da sostanze riciclate, similmente a soluzioni della concorrenza e similmente ai prodotti immessi da CoolIt ed Asetek. Ciò rende possibile ovviare in parte ai seri problemi derivanti dagli imballi di prodotti informatici, che per la loro natura inquinante sono problematici nello smaltimento. Una volta aperta la confezione però è presente un sottile strato di polietilene espanso (PET). La scatola, di forma rettangolare, è molto rigida, ed all’esterno sono riportate tutte le informazioni necessarie, assieme persino a dei test specifici su di una CPU i7 3770K in overclock a 4.6 GHz. Il manuale in dotazione è ottimo, a forma di libricino e multilingua, mentre il bundle, similmente alle soluzioni precedenti, è completo e curato.
Segnaliamo che NON è presente la dicitura RoHS; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche. E’ un vero peccato che Corsair non rispetti questa certificazione, e sarebbe il caso che cominciasse a farlo !
Lista del materiale che troverete all’interno della confezione:
2x ottime ventole da 120mm (PH-F120HP PWM)
1x dissipatore Corsair Hydro Series H100i
1x Kit di montaggio magnetico multi-piattaforma
1x manuale introduttivo
Due ventole SP120L ad alte prestazioni
Cavo USB per la compatibilità con Corsair Link
Viti di montaggio per ventola e radiatore
Pasta termoconduttiva (preapplicata)
Corsair H100i: analisi strutturale, pt-I
La nuova revisione dell’H100 è destinata a tutti coloro che desiderano acquistare un prodotto molto potente in partenza, addirittura migliorabile ma anche interessante per via del controllo termico dell’intero sistema, grazie all’utility “Corsair Link”.; l’efficienza dei sistemi a liquido rispetto a quelli ad aria teoricamente è maggiore, per tutta una serie di discorsi che affronteremo a tempo debito in un articolo dedicato, già in lavorazione. Il feeling immediato dell’unità è ottimo, sebbene la struttura e la tipologia siano le medesime del precedente, con qualche dettaglio nuovo tra cui il plate superiore di plastica lucida. Rispetto al passato non siamo dinanzi ad una rivoluzione, ma certamente queste novità gli permetteranno di consolidare la grande fama acquistata fin d’ora. C’è da far presente comunque che ormai, diversamente rispetto al passato, la situazione è più complessa e la concorrenza, di conseguenza, agguerrita. Da poco tempo a questa parte sono stati rilasciati, e lo saranno presto, anche molti altri modelli, tra cui il Thermaltake Water 2.0 Extreme (versione Asetek del radiatore da 240mm, la sigla OEM è 570LX), i Cooler Master Eisberg (che presenta un sistema modulare e che utilizza il radiatore Alphacool ST30, e probabilmente anche waterblock e pompa del medesimo produttore), e Seidon (soluzioni Asetek da 120mm e 240mm) ed infine la nuova serie di NZXT denominata “Kraken” (quarta generazione Asetek, modelli da 140 e 280mm),senza contare le proposte di Swiftech e Zalman. In parole povere, diversamente da pochi anni fa, c’è stata una piccola rivoluzione in questo settore, e c’era da aspettarselo date le potenzialità. Procediamo dunque all’analisi.
Radiatore, superficie dissipante
Inizieremo l’analisi partendo dal radiatore. Questa struttura, lunga ben 240mm per via delle due ventole da 120mm in parallelo, può ospitare fino a 4 ventole, in molteplici configurazioni:
- 1x Push oppure 1x Pull
- 2x Push oppure 2x Pull
- 1x Push + 1xPull
- 1x Push + 2xPull oppure 2x Push + 1x Pull
- 2x Push + 2x Pull
Questo perché potrebbero esserci casi in cui per ragioni di compatibilità sarà possibile fissarlo solo da una estremità. Sebbene la configurazione più utilizzata sia quella con due ventole sullo stesso lato (eventualmente in configurazione a 4 ventole Push/Pull), per ovviare a qualche incompatibilità sarà comunque possibile installare il dissipatore nelle altre configurazioni sopra citate. Ad esempio, accettando un evidente calo di prestazioni, sarebbe teoricamente possibile installare il radiatore in un case predisposto per una sola ventola da 120mm, ovviamente con opportuni accorgimenti per assicurarne la stabilità. La lunghezza molto elevata permette l’utilizzo di ventole con pressione statica non eccessiva, anche se a conti fatti sarà comunque necessario per via del loro gran numero, e della distanza contenuta tra di esse.
Il progetto è valido ed il peso sulla scheda madre molto contenuto quindi se rapportato ad altri modelli AIO a singolo radiatore da 120mm, sembra davvero un colosso. La tipologia, e conseguentemente lo spessore, del radiatore è SLIM quindi in una configurazione a doppia ventola per lato (Push o Pull che sia) non occupa uno spazio eccessivo. Consigliamo comunque l’utilizzo di due ventole per lato, quindi quattro in totale.
In merito alla compatibilità possiamo dire, senza ombra di dubbio, che qualche problemino potrebbe esserci qualora non si scegliesse un cabinet adatto. Per radiatori da 120mm questo problema generalmente non sussiste, ma per modelli da 240mm bisogna verificare in modo opportuno le tolleranze specifiche. La facilità all’atto dell’installazione dipende ovviamente dal cabinet, ma precisiamo che non è eccessivamente difficile adattarlo a modelli che formalmente non lo supportano, si legga ad esempio quanto detto prima in relazione alla moddabilità di queste soluzioni. Nel corso della precedente recensione dell’H100 riuscimmo ad installarlo, con qualche inevitabile compromesso, persino in un Silverstone Raven 3.
Tubazioni e compatibilità con RAM ad elevato profilo
Le tubazioni permettono un’installazione particolarmente agevole, complice sia l’elevata lunghezza delle stesse, 30cm, che la sostituzione del modello precedente; questi ultimi erano caratterizzati da una struttura in FEP (Etilene Fluorato di Propilene), che grazie alla sua flessibilità, alla sua estrema resistenza agli attacchi chimici ed alla sua trasparenza ottica, insieme al PFA, veniva solitamente usato per plastica e tubi da laboratorio che coinvolgono processi critici o altamente corrosivi.
Le particolarità di questa soluzione erano molteplici :
- Tipologia dei tubi purtroppo non particolarmente flessibile, ma dall’eccellente resistenza
- Lunghezza dei cavi decisamente elevata rispetto agli altri modelli in commercio
- Lunghezza dei tubi superiore alla norma, quasi 30 cm
In questo caso, in modo simile al precedente quindi troviamo una grande lunghezza dei tubi ma anche una tipologia più flessibile. Facciamo presente che la strozzatura nel dotto di immissione sul waterblock è simile all’H100, sebbene il diametro di quest’ultimo, nella parte centrale del tubo sia inferiore all’H100i recensito oggi.
Vi mostriamo le fotografie di quella che reputiamo un’ottima stesura della pasta termica, procedete in questo modo. La tipologia dei tubi è stata cambiata, per far si che la rigidità complessiva sia inferiore alla precedente, che poteva causare qualche problemino.
Corsair H100i: analisi strutturale, pt-II
Waterblock, base di contatto
La struttura del waterblock presenta notevoli differenze, per lo più estetiche, con il modello precedente, anche se si nota ancora l’uso di una soluzione CoolIt. Oltre a questo, per ragioni che potete comprendere facilmente, non è possibile osservare dall’interno le scanalature di raffreddamento dell’unità stessa perché qualora lo dovessimo smontare, si andrebbe ad intaccare la tenuta stagna del blocco, uscirebbe fuori il liquido refrigerante e l’unità sarebbe da buttare. La base di contatto è decisamente larga e ciò consentirà un contatto perfetto con IHS di CPU particolarmente impegnative, dal TDP elevato.
Nell’ultima fotografia potete notare lo strato della pasta termica Corsair, ben superiore a quella applicata da noi come standard di test. Facciamo presente che la scudatura superiore in plastica può essere rimossa, svitando due viti laterali. La rimozione mostra il PCB inferiore, come vedremo in un capitolo dedicato (purtroppo).
Corsair Link Digital
Corsair ha pensato bene di introdurre l’utility di controllo Corsair Link all’interno dei dissipatori della serie Hydro H80i ed H100i, e successivi. Questo programma, liberamente scaricabile da qui (CLICCA), come si evince dalle schermate permette una regolazione delle ventole, la visualizzazione della temperatura delle componenti del sistema ed il settaggio di molti parametri interessanti, tra cui limiti termici dopo i quali il sistema viene automaticamente spento, oppure che notificano all’istante via e-mail il superamento della soglia prefissata. Permette anche di gestire i LED del sistema! L’utility funziona perfettamente con il solo dissipatore H100i però ha un funzionamento limitato. Con lo strumento “Corsair Link” vero e proprio, acquistabile per circa 59.99 USD, sarà anche possibile monitorare direttamente le temperature mediante apposite sonde, controllare grafici ed il loro sviluppo con funzionalità log, settare profili di funzionamento e molto altro. Vi mostriamo alcune fotografie tratte dal sito principale Corsair:
Oltre a questo vi mostriamo alcuni nostri screenshot, durante l’utilizzo del dissipatore:
Ventilazione
Sono presenti due ventole Corsair SP120L, che non abbiamo ancora avuto modo di provare nei nostri roundup di ventole da 120mm. I dati di targa potete trovarli nel capitolo delle specifiche tecniche ma sappiate che sono un modello valido, anche se rumoroso a pieni giri. Bisogna ammettere però che la rumorosità sembra essere leggermente inferiore al modello corredato con la vecchia versione H100. Corsair ha a listino altri modelli di ventole simili, quello incluso però appartiene ad una linea entry level, probabilmente per ovviare al costo elevato in partenza del dissipatore stesso, e forse anche per permettere l’acquisto dei modelli più remunerativi per Corsair. Il CFM è elevato, come la pressione statica dichiarata. Lo sleeving è assente purtroppo ed il cavo è slim. Non sono dotate di controllo PWM perché vengono regolate dal software Corsair Link.
Cosa possiamo aspettarci quindi da questo modello? Performance elevatissime, silenziosità modulabile, massima compatibilità anche con RAM ad elevato profilo.
Montaggio e manuale di installazione
Prima di procedere vi invitiamo a rileggere la compatibilità nei capitoli precedenti. In merito a quest’ultima però Corsair precisa che è necessario un case avente almeno lo spazio per l’installazione di un radiatore da 240mm con uno spazio tra le ventole di 15mm (caratteristica standard della maggior parte dei radiatori). Ovviamente, come è lecito aspettarsi, tutti i case Corsair sono compatibili con questo sistema. Diversamente dall’H80i, che richiede lo spazio per una sola ventola da 120mm, occorre controllare bene le dimensioni del vostro case prima di procedere con l’acquisto.
La procedura d’installazione, in questo caso inerente a sistemi Intel con socket 2011 è praticamente immediata. Il sistema di ritenzione è stabilissimo e bisogna procedere in questo modo:
- installare le ventole sul radiatore
- fissare il radiatore al cabinet, o fissare le ventole con il radiatore sotto
- installare le quattro visi sul sistema di ritenzione Intel
- applicare un sottile velo di pasta termica qualora fosse usato, o posizionarlo sopra (se nuovo)
- posizionare il sistema di ritenzione ad X superiore, proprio sul frontplate/waterblock
- serrare le quattro viti sul waterblock
- smontare, controllare l’impronta termica e rimontare
- connettere le ventole al waterblock negli appositi connettori posteriori
- connettere il connettore di alimentazione della pompa all’alimentatore
- connettere il connettore di controllo USB al waterblock
- avviare il PC ed installare il driver Corsair Link
- regolare i profili
La compatibilità è garantita con tutte le schede madri e con tutte le RAM. Mostriamo le fotografie dirette della zona intorno al socket ed il dissipatore installato, oltre all’impronta termica finale:
Vi mostriamo delle fotografie del manuale:
Sistema e metodologia di test 2011
Abbiamo testato il dissipatore sulla nuova piattaforma INTEL X79, con socket LGA 2011. Il tutto è stato montato su di un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 24°C. Abbiamo scelto di utilizzare come CPU il nuovissimo Core i7 3930K da 130W di TDP, in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore.
Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software CoreTemp. Le temperature in full load sono state misurate dopo 25 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4.
Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro :
I test per il socket 2011 sono stati effettuati con la ventola in dotazione, in queste modalità:
- in 2xPush al massimo dei giri di rotazione (per come viene fornito da Corsair)
- in 2xPush a 1900RPM
- in 2xPush ad 800RPM
Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordando inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10% quindi sono puramente indicativi. Differenze minime tra i regimi di rotazione sulla stessa ventola, non cambiano generalmente il risultato complessivo.
Risultati del test e Rumorosità
Questo dissipatore riesce a classificarsi nella parte più alta della comparativa, risultando il migliore di tutti. Cionostante, il devario con le altre soluzioni non è così elevato ed il rumore complessivo generato a 2500RPM è eccessivo se rapportato ad i benefici conseguiti, rispetto ad RPM più contenuti. Essendo un radiatore necessita di RPM elevati per funzionare correttamente ed a bassi RPM la situazione si complica, per via del fatto che il calore non viene smaltito correttamente. E’ molto valido per CPU aventi un TDP anche di molto maggiore a 130W ed a 4.5GHz ha raggiunto un valore interessantissimo ovvero 61 gradi a 2500 RPM e 64 a 1900RPM; possiamo ritenerci soddisfatti? In parte, perché ci saremmo aspettati molto meglio. Ad ogni modo è stato conquistato il primato termico e l’obbiettivo di questo modello era proprio eccellere in questo settore. Le ventole Noctua NF-F12 non sono adatte per radiatori slim, come già dimostrato nella recensione dell’Arctic Cooling Hybrid, anche se dobbiamo dire che sono decisamente interessanti sotto il profilo della rumorosità e temperature conseguite.
Rumorosità
La velocità di rotazione delle ventole, essendo queste ultime PWM, è perfettamente configurabile quindi qualora si fosse in possesso di un fan controller e fortunatamente ciò è possibile grazie al controller integrato nella pompa, ed al software Corsair Link. Le ventole, per quanto valide, sono entry level e sono rumorose sotto carico, anche se lavorando a 1900RPM si ottiene un profilo di funzionamento decisamente più interessante.
Problematiche di gioventù, qualcosa di già visto in passato con l’H100 rev.1
All’atto dello smontaggio dell’unità è successo che il connettore laterale interno alla pompa, che permetteva il regolamento di due ventole, si è sfilato completamente. Osservando da vicino ci siamo resi conto che si sono create due piccole dissaldature puntiformi al lato e, peggio, la rimozione ha leggermente sfilato un connettore di una ventola. Oltre a questo, all’atto di rimetterlo correttamente in posizione, un pin doppio montato sul PCB si è storto, facendo partire la saldatura inferiore dello stesso e facendolo staccare dalla sede. Ci viene un dubbio: dato che in sostanza è successo tre volte, che partisse una saldatura, siamo certi che la qualità di queste ultime sul PCB della pompa sia di buona qualità ? Che si rompa con una facilità disarmante, invalidando la garanzia all’istante, non è affatto una buona notizia, anche perché così facendo l’unità permette la regolazione solo di due ventole su quattro. Il vecchio Corsair H100 perlomeno aveva quattro canali separati, qui invece due doppi, dall’attacco decisamente troppo fragile. Giudicate voi stessi:
Smontando la plastica protettiva ci rendiamo conto che il problema è relativamente grave, anche se sarebbe opportuno un miglioramente della saldatura con lo stagno, al fine di evitare di garantire il corretto funzionamento del fan controller integrato. Consigliamo agli utenti di fare molta attenzione all’atto dello smontaggio, perché potrebbe succedere lo stesso.
In diversi portali inoltre sono stati riportati casi di dissipatori aventi filettature delle ventole troppo fragili, mancanza di viti nel bundle, malfunzionamenti del LED bianco con il logo Corsair ed infine anche problemi alla pompa, sia di rumorosità che funzionamento. E’ molto probabile che questo modello, come il predecessore, abbia dei seri problemi di gioventù. Facciamo presente però che nel nostro modello l’unico problema è stata la grande fragilità dei connettori per le ventole ed anche la scarsa qualità delle saldature sui connettori, che con una moderata e continua tensione potrebbero staccarsi e non fare più contatto. Eccetto questo, durante il tempo limitato di test, non ci sono stati altri problemi degni di nota.
Conclusioni
Prestazioni | Elevate, anche se ci saremmo aspettati qualcosa di più a default | |
Prezzo | Leggermente eccessivo | |
Design esterno | Ammodernato, elegante | |
Design PCB | Da riprogettare assolutamente ! | |
Bundle | Appropriato, manca però la pasta termica, anche se c’è il Corsair Link ! | |
Ventola | Due ventole in dotazione, anche se entry level | |
Montaggio | Perfetto | |
Complessivo |
Corsair è uno dei marchi più noti nel settore enthusiast e l’H100 è stato uno dei suoi primi grandi successi. L’H100i rappresenta quindi una miglioria, una piccola evoluzione se vogliamo. Le differenze rispetto al modello precedente sono principalmente la gestione termica integrata, un lieve miglioramento di performance assolute ed una nuova procedura di assemblaggio, con delle nuove tubazioni. Il dissipatore viene fornito con due buone ventole, meno rumorose di quelle fornite nel precedente H100 ed è possibile anche configurare la velocità di rotazione della pompa, oltre a poter inserire altre due ventole creando una configurazione Push/Pull a 4 ventole. Indubbiamente è un modello che ha molte frecce da scoccare, e francamente di difetti ce ne sono davvero pochi guardandolo sommariamente, anche se però ci sono problematiche in fieri che meriterebbero qualche considerazione approfondita, e qualche risoluzione immediata da parte del produttore. Come primo punto di perplessità potremmo trovare il seguente: conviene davvero rispetto alle soluzioni top di gamma ad aria? Questa è una domanda che, similmente all’H100, molti si sono posti. La risposta è mutevole, in base al cabinet utilizzato ed in base alla configurazione che si intende usare. In un banchetto di test si misura l’efficienza di scambio termico indipendentemente da un cabinet, e come vedete nelle recensioni dei case, la situazione varia di molto, ed anche lì è decisamente diversificata. Per esigenze di test è necessario provare questi modelli nell’ambiente che meno di tutti influenza il risultato, ovvero una semplice configurazione aperta. Ci sarebbe da discutere sul posizionamento della piattaforma, se orizzontale o verticale, ma analizzeremo meglio questo argomento con il TPC 800 nel corso della recensione dell’In Win X-Frame, di prossima pubblicazione. . In questo caso abbiamo un dissipatore a liquido, ed i benefici rispetto ai modelli ad aria sono molteplici. Innanzitutto il fatto che c’è una compatibilità massima dentro il cabinet, poi il fatto che non ci sono problemi di peso e deformazioni del PCB della scheda madre (cosa che succede con pesanti dissipatori ad aria), oltre a questo la configurabilità con molte ventole e con diversi orientamenti (che ne migliorano le performance), poi le performance assolute, decisamente elevate in un cabinet e molto meno soggette alla temperatura ambientale. Sul discorso rumorosità , a differenza dei sistemi a liquido custom, le soluzioni AIO non necessariamente portano ad una silenziosità maggiore rispetto al top ad aria anzi, necessitano di ventole generalmente aventi un elevato CFM, a tutto svantaggio della silenziosità; i radiatori classici slim, ed a maggior ragione quelli doppi, non sono studiati per essere utilizzati con ventole aventi RPM contenuti quindi tenete a mente questo.
In termini assoluti i benefici di un H100i rispetto ad un dissipatore enthusiast sono soggetti al giudizio del singolo utilizzatore finale, e nella nostra piattaforma di test la situazione, per come viene fornito, non è entusiasmante. Siamo dinanzi al massimo delle performance per categoria, ma ci saremmo aspettati qualcosina in più. E’ pur vero che ormai siamo abituati a chiedere sempre risultati migliori, a non meravigliarci ed a essere freddi e distaccati anche di fronte a 62 gradi a 4.5GHz. Dato il setting intermedio della pompa, assieme al solo Push di due ventole Corsair, implica che la situazione è ancora migliorabile.
Quanto al prezzo, 110 euro sono molti, e forse analizzando la qualità delle saldature e il rapporto prestazioni/rumorosità viene da pensare che siano forse troppi; per il resto però ci sono tutta una serie di benefici tra cui il Corsair Link, che è un software davvero interessante e promettente, e non escludiamo che possa essere utilizzato a fini lavorativi per le future recensioni. Tutto sommato, tirando le fila da questa matassa, esce fuori che il Corsair H100i è il dissipatore più potente tra quelli testati, il più funzionale, il più costoso ma anche il più poliedrico, sebbene però presenti notevoli problemi di gioventù, perlomeno a livello potenziale. Alla luce di tutto questo; ricordiamoci che acquisti del genere si fanno “vna tantvm” e quindi, perché non osare, per ottenere il massimo?
Pro
Prestazioni elevatissime
Buone ventole in dotazione
2xPush nativo
Sistema di assemblaggio impeccabile
Software Corsair Link di serie!
Contro
Pasta termica preapplicata, avremmo preferito il classico tubetto
Rumoroso al massimo degli RPM
Realizzazione del PCB scarsa
Saldature da potenziare
Qualità complessiva altalenante e problemi di gioventù
Prezzo elevato
Si ringrazia Corsair per il prodotto fornitoci in test.
Trinca Matteo