Prodotti destinati a un’utenza dedita al settore professionale in genere non annoverano tra le qualità primarie un aspetto ricercato e particolare. Sarà che i professionisti non guardano molto all’aspetto, ma solo alla sostanza? Sarà che per l’ambiente di utilizzo non serve un monitor appariscente? Oppure si pensa che abbiano semplicemente un cattivo gusto? Unire le qualità di un prodotto semi-professionale a un design curato e ricercato, è la sfida che si è prefissata ASUS con l’MX279H.
A catalogo ASUS mette a disposizione un’elevata quantità di monitor, che riescono a coprire quasi ogni tipo di esigenza, e di prezzo, spaziando tra pannelli a matrice TN, VA e IPS, con relative varianti. Con le diverse serie di prodotti, ASUS va a competere anche nel settore professionale tramite la serie ProArt e nei monitor multimediali, o indirizzati ai videogiocatori più esigenti, con la serie VG; questa è dotata di modelli TN da 120 Hz con tecnologia NVIDIA 3D Vision e da pannelli IPS con tecnologia 3D in modalità passiva.
La serie di prodotti MX, che riprende la forma della base di appoggio vista nella serie ML, vanta la presenza di un pannello di tipo AH-IPS ed è composta, oltre che dal 27” che abbiamo in esame, da un 23” dalle caratteristiche analoghe; l’MX239H.
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Di seguito il link alla pagina ufficiale del monitor di casa ASUS.
Caratteristiche tecniche
Facente parte della serie Designo, l’estetica riveste un ruolo di rilievo nel nuovo ASUS MX279H e questo gli ha permesso di ottenere il premio Good Design Award 2012. ASUS ha puntato sul design frameless, cornice esterna di appena 0,8 mm, e sullo spessore, che al minimo raggiunge i 17,5 mm. Tutte le particolarità che riguardano l’aspetto le vedremo meglio in foto, nelle prossime pagine.
Presente già nella serie di monitor ProArt, ASUS include anche in questo monitor con pannello AH-IPS la tecnologia QuickFit Virtual Scale. Questa permette di visualizzare sullo schermo in formato originale documenti, foto e griglie; l’attivazione avviene tramite un tasto funzione sul monitor. Al primo tocco appare una griglia di allineamento (Alignment Grid) che divide la schermata in 9 rettangoli. Al secondo tocco viene mostrato il formato A4, lasciando in grigio chiaro la restante parte dello schermo, che scompare con il terzo tocco; la griglia può essere spostata orizzontalmente con gli appositi tasti freccia. Con i successivi due tocchi avviene la medesima cosa, ma con il formato letter. La successive modalità prevedono invece formati dedicati al mondo fotografico con dimensioni di 8”x10”, 5”x7”, 4”x6”, 3”x5” e 2”x2”.
Adottare un sistema audio di qualità in una scocca molto sottile come quella del monitor ASUS sembra un’impresa, ma grazie alla collaborazione di Bang & Olufsen ICEpower, esperti del settore audio, il monitor MX279H vanta la presenza di due speaker da 3W ciascuno, presenti nella scocca posteriore, dal diametro da 32mm con tecnologia SonicMaster. La tecnologia MobileSound 3 Classe D integrata, riesce a convertire fino al 92% della potenza in ingresso verso l’uscita audio.
Specifiche tecniche
Il pannello adottato, LM270WF6, pur presentando sicuramente diverse analogie, è di una versione differente da quello visto sull’AOC i2757Fm, dotato di un LM270WF5, sempre di produzione LG Display. Anche in questo caso l’ergonomia è l’aspetto che più risulta penalizzato; una base funzionale, oltre che appariscente, avrebbe accontentato un po’ tutti gli utenti.
Unboxing e bundle
ASUS non ha trascurato i dettagli neanche per quanto riguarda la confezione. Da entrambe le parti sono presenti le stesse informazioni con un’immagine differente del monitor, a cui ASUS dà particolare risalto alla base circolare. Le caratteristiche che vengono riportate in basso riguardano la presenza del sistema audio curato da Bang & Olufsen ICEpower, la tecnologia SonicMaster, il design frameless, il pannello IPS, la retroilluminazione a LED, gli angoli di visione di 178°, due ingressi HDMI e la certificazione ENERGY STAR. In cima è presente una maniglia per facilitarne il trasporto e su un lato sono riportate alcune informazioni tecniche.
All’apertura della scatola potremo subito estrarre tutti gli accessori compresi nel bundle, mentre il pannello rimane compreso tra due strati di polistirene espanso e avvolto da una busta di plastica. Gli accessori che troviamo all’interno sono composti da: un cavo D-Sub, un cavo DVI-HDMI, un cavo jack audio con rivestimento in ferrite, l’alimentatore esterno con cavo apposito, una guida quick start e un opuscolo per la garanzia del prodotto.
La base ad anello presenta della gomma antiscivolo sull’intera circonferenza e il montaggio risulta semplice e rapido. È sufficiente inserire la stessa nel sostegno del monitor (non removibile) e completare l’operazione utilizzando la vite integrata.
Uno sguardo da vicino e analisi ergonomiche
Se abbiamo elogiato il design dell’AOC i2757Fm, non possiamo non apprezzare quello dell’ASUS MX279H, che in verità si assomigliano fin troppo. C’è poco da dire; il design frameless è di effetto. La barra grigia che riveste il bordo inferiore è più sottile rispetto all’AOC e la levigatura non è in risalto. La vera differenza è rappresentata dalla base di appoggio, che in questo caso ha la particolare forma ad anello e riprende anch’esso la stessa trama del bordo; la parte esterna fa da contrasto alla parte interna lucida. La cornice totale fino all’inizio del display è di circa 11 mm, favorendo quindi una migliore visualizzazione in configurazioni multi-display.
Anche sull’MX279H ritroviamo un rivestimento opaco leggero del pannello AH-IPS, come già visto nell’i2757Fm. Nella barra in basso sono riportate ancora una volta le caratteristiche salienti del monitor, mentre dalla parte opposta troviamo le indicazioni riguardanti i tasti per il controllo del menù OSD, posizionati nella parte inferiore. Presente infine il piccolo LED di stato; lo stesso emana una fioca luce bianca/azzurrina in condizioni operative e arancione quando la periferica è in stand-by.
Nella parte posteriore, con scocca lucida, troviamo le due porte HDMI, una porta D-Sub, un’uscita jack per le cuffie e un ingresso audio per i due speaker da 3W posizionati nella scocca ai lati del rettangolo che racchiude le connessioni audio / video.
Sebbene l’ASUS MX279H offra un’inclinazione del display più ampia rispetto all’AOC, avremmo preferito anche qui l’aggiunta di altre regolazioni, che per un monitor di un certo spessore qualitativo non possono che essere apprezzate.
Prima accensione e installazione driver
Abbiamo collegato il monitor ASUS MX279H a una scheda video NVIDIA GeForce tramite il cavo DVI to HDMI presente nel bundle. All’accensione abbiamo l’impressione di avere una calibrazione di fabbrica già ben più che soddisfacente, sebbene l’intensità della retroilluminazione risulti troppo elevata. Questi sono i valori che il monitor presenta di default.
I driver, anche se non fondamentali per queste periferiche, possono essere scaricati sul sito ufficiale ASUS, dato che non è presente alcun supporto ottico nel bundle.
Il colorimetro Datacolor Spyder4 rileva, con le impostazioni di fabbrica, un gamut in grado di coprire il 99% dello standard sRGB e del 78% quello di AdobeRGB , una luminosità di 310 cd/m2, luminosità del nero di 0,40 cd/m2, contrasto di 770:1 e punto del bianco di 6600K. Il valore della luminanza è persino superiore al dato massimo dichiarato e non utilizzabile in ambiente desktop. Molto buono è invece il valore del punto del bianco, che si avvicina molto ai 6500K di riferimento.
Il test della fedeltà cromatica conferma l’impressione iniziale e con valori davvero molto positivi, persino superiori alle nostre rosee aspettative: l’ASUS MX279H fa segnare un Delta-E medio di appena 1,53.
Potremmo riassumere una scala di giudizio secondo quanto segue:
- Delta-E < 1 il risultato è eccellente;
- Delta-E < 2 il risultato è buono;
- Delta-E < 3 il risultato è sufficiente;
- Delta-E > 3 la riproduzione è inaccurata
Funzioni del menù OSD
Per il controllo delle funzionalità del monitor abbiamo sei pulsanti in rilievo di tipo touch, più uno per l’alimentazione; gli stessi non presentano infatti alcuna corsa.
Senza entrare direttamente nel menù OSD dell’ASUS MX279H i pulsanti presenti sono dotati di funzionalità rapide. Il primo tasto permette di accedere alla modalità QuickFit Virtual Scale già analizzata. Il secondo permette di selezionare rapidamente una delle diverse modalità preimpostate: Scenario, Standard, Teatro, Gioco, Notturna e sRGB. Il primo tasto freccia apre una finestra con la quale si potrà regolare il volume degli speaker integrati, mentre il secondo agisce sull’intensità della retroilluminazione. L’ultimo pulsante consente lo switch tra le tre porte video presenti.
Accedendo al menù OSD si arriva inizialmente alla funzionalità Splendid dove si potrà selezionare una delle modalità di visione. Nel secondo tab, Colore, si potrà agire sui parametri quali la luminosità, il contrasto e il colore, che permette a sua volta le opzioni Freddo, Normale, Caldo e Utente, per una regolazione personalizzata.
In Immagine si può agire sull’overdrive chiamato Trace Free, di default impostato a 60, e altre funzioni che vengono abilitate a seconda della modalità “Splendid” selezionata, come la nitidezza e il contrasto dinamico (ASCR). Selezione input ha la stessa funzione della modalità rapida già vista per selezionare la sorgente video da visualizzare e l’ultima opzione, Impostazione Sistema, regola infine alcune funzionalità dello stesso menù OSD (Impostazione OSD), del volume e permette l’attivazione di due modalità secondarie: Splendid Demo Mode e ECO Mode. Quest’ultima regola la luminosità a seconda dell’immagine restituita a schermo; se il monitor sta riproducendo una visuale chiara come ad esempio un foglio di lavoro Word, la luminosità aumenta, mentre se si passa a una schermata sempre più scura, la retroilluminazione scende di conseguenza. Con la funzione Splendi Demo Mode attiva, si sbloccano altre voci del menù prima non selezionabili, quali la saturazione, tonalità pelle, la nitidezza e l’ASCR. Lo schermo viene diviso a metà e da una parte viene riprodotta la visuale con le modifiche apportate dalla modalità Splendid Demo e dall’altra con la funzionalità disattivata, per un rapido confronto.
Creazione del profilo colore
Per il monitor non sono presenti valori di gamma differenti, ma abbiamo comunque valutato la risposta tonale del monitor. Con il valore di 2,4 il monitor presenta un andamento della curva buono e quello della temperatura del bianco risulta costante.
Procediamo ora alla calibrazione impostando come al solito la luminosità di riferimento di 120 cd/m2, gamma di 2,20 e temperatura del bianco di 6500K, dalla quale otteniamo il seguente responso finale.
I buoni risultati raggiunti, sono stati ottenuti riducendo l’intensità della retroilluminazione fino al valore di 23, mantenendo gli altri parametri del menù OSD come da valori di fabbrica.
Il gamut è molto simile alla situazione a default; la copertura AdobeRGB passa dal 78 al 79% e quella sRGB rimane al 99%. La fedeltà cromatica migliora leggermente dal già più che buono risultato di partenza: il Delta-E medio passa da 1,53 a 1,50.
Raccogliamo nelle successive tabelle i risultati dei monitor fin qui recensiti, sia nelle condizioni out-of-box e sia dopo l’avvenuta calibrazione.
L’ASUS riesce a far registrare una luminosità del nero più bassa, primeggiando quindi anche in termini di contrasto statico rispetto all’AOC. La fedeltà è invece analoga all’altro AH-IPS, merito del pannello quasi identico.
ASUS MX279H in test
Colour banding
Come primo test abbiamo verificato la presenza del classico fenomeno del colour banding, ovvero delle bande di colore sulle sfumature con diverse tonalità.
Il comportamento è in linea con le aspettative; trattandosi di un IPS da 6-bit con funzione AFCR, si riescono a distinguere alcune bande.
Uniformità
Suddividendo lo schermo in nove rettangoli, abbiamo misurato con il colorimetro l’uniformità della luminosità e dei colori. La differenza massima registrata è risultata pari al 18%, con una media del 9,3%, per quanto riguarda la luminosità, mentre per il colore, il Delta-E maggiore è stato di 2,4, con una media dell’1,1. Accettabile l’uniformità del colore, ma altrettanto non si può dire per la luminosità.
Abbiamo inoltre catturato due immagini con una schermata nera al buio con diverso tempo di esposizione della fotocamera. L’immagine di sinistra riporta la situazione più simile riscontrabile a occhio nudo, mentre quella di destra ha una sensibilità maggiore alla luminosità.
Nel backlight il monitor ha mostrato qualche problema, che ricordiamo è funzione del singolo esemplare. Oltre a manifestare fasci luminosi ai quattro angoli, nella metà bassa della zona centrale si percepisce come un alone di colore rosso; si precisa che questo è distinguibile solo con schermate quasi completamente nere.
Angoli di visione
Uno dei maggiori punti di forza dei pannelli di tipologia IPS sono gli angoli di visione molto ampi, più di quelli presenti su pannelli VA e, a maggior ragione, dei TN.
Come già visto anche nell’i2757Fm, gli angoli di visione del pannello AH-IPS sono molto buoni, ma presenta il classico IPS glow, ovvero le tonalità più scure tendono a schiarire all’aumentare dell’angolo di visione.
Reattività
ASUS chiama la sua funzione di overdrive Trace Free e può essere regolata da 0 a 100 con intervalli di 20. Come di consueto abbiamo catturato 10 foto per ciascun setting e riportiamo di seguito il valore migliore e peggiore dalla sequenza ottenuta.
All’aumentare dell’azione dell’overdrive, già dal valore 60 di default, tende a verificarsi il fenomeno del reverse ghost (fantasma scuro), mentre impostando 0, la presenza del ghost è piuttosto evidente. Le condizioni medio basse, 20 e 40, non presentano grandi variazioni tra loro e risultano le migliori anche nell’estrapolazione media dei risultati; possiamo comunque asserire che 40 sembra il setting che meglio bilanci il tempo di risposta dei pixel senza eccessivi overshoot.
Analisi sul campo
Valutiamo infine il monitor ASUS MX279H anche in modo soggettivo per quanto riguarda la visione di film e l’utilizzo di videogame.
La riproduzione è piuttosto positiva e il monitor può tranquillamente essere utilizzato da appassionati di fotografia e grafica. Anche la visione di film, che presenta le bande nere, non viene compromessa dal bleeding riscontrato.
Nei videogames, con funzione overdrive Trace Free impostata a 40, la giocabilità rimane più che soddisfacente con qualunque titolo, che può spaziare dal genere FPS o ai game sportivi; non si manifestano evidenti effetti ghost o reverse ghost. Nell’utilizzo non si avvertono ritardi dovuti a un eccessivo lag, non compromettendo così le prestazioni con sessioni in modalità multiplayer.
Gli speaker integrati offrono una qualità audio e potenza che non ha molto a che vedere con le soluzioni classiche integrate nella scocca dei monitor. La presenza di un professionista del settore, come Bang & Olufsen ICEpower, si fa notare, o meglio dire, sentire. Se l’adozione di un sistema audio esterno deve essere escluso a prescindere e se un headset di qualità non è un’opzione percorribile, vale la pena valutare l’acquisto dell’ASUS se gli speaker integrati dovranno essere il sistema primario.
Conclusioni
Prestazioni |
Il comportamento dell’ASUS nei game è risultato molto buono per la maggior parte dei videogiocatori. Ognuno potrà trovare il setting preferito grazie ai sei livelli di overdrive. |
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Qualità |
A meno della luminosità, la calibrazione di fabbrica è davvero molto buona e grazie alla presenza del pannello AH-IPS gli angoli di visione risultano piuttosto ampi. È presente però qualche problema di backlight. |
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Ergonomia |
La regolazione dell’inclinazione è buona, ma non si può regolare altro e non presenta i fori per il montaggio a un sostegno. Una porta nativa DVI e/o DisplayPort sarebbe potuta essere utile. Buoni invece gli speaker integrati. |
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Prezzo |
Il prezzo d’acquisto consigliato dell’ASUS MX279H è di 359 euro (IVA inclusa) e rimane un po’ alto rispetto alla concorrenza. |
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Complessivo |
È quindi riuscita ASUS a proporre un monitor che unisca le prestazioni e qualità elevate a un design curato e ricercato? Il design c’è, ma si poteva fare qualcosa di meglio in altri ambiti per distinguersi da altri prodotti. La base ad anello, la cromatura, lo spessore sottile (grazie all’alimentatore esterno) e la cornice frameless, donano all’ASUS MX279H quel tocco di eleganza che non stona in nessun ambiente. La calibrazione di fabbrica è davvero molto buona ed è un gran punto a favore per chi non ha a disposizione un colorimetro per effettuare una calibrazione. Dedicandosi quindi anche a un uso grafico, seppur non di alta fascia, ulteriori regolazioni del pannello, più ingressi video e magari anche un hub USB, avrebbero offerto molti vantaggi ai professionisti. Le casse integrate sono indubbiamente, per questioni di qualità e potenza, superiori ad altri speaker che abbiamo provato su altri monitor, ma non può competere con un set esterno dedicato.
Per i videogames il monitor si comporta bene, specialmente settando l’overdrive Trace Free a valori medio / medio-bassi; alzandone l’azione comincia a notarsi, più nei test che nell’uso pratico, il reverse ghost. Una nota dolente è il backlight non ottimale; oltre ai fasci luminosi, non così evidenti se non in condizioni particolari, ci auguriamo che quell’alone rosso sia un difetto presente solo sull’esemplare che ci è giunto per i test.
Al costo indicato da ASUS, ovvero 359 euro tasse incluse, l’MX279H, pur presentando delle buone dotazioni e particolarità, non aggredisce nettamente altre soluzioni simili. Probabilmente, con la commercializzazione, il prezzo tenderà a scendere e ad avvicinarsi ad altri monitor di pari fattura, dando quindi all’acquirente un’opzione in più per l’acquisto.
Pro
- Ottima fedeltà di fabbrica
- Design
- Angoli di visione
- Buon impianto audio
Contro
- Ergonomia
- Backlight
- Prezzo consigliato non molto competitivo
Si ringrazia ASUS per il monitor fornito in test.
Andrea Fanfani