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Arctic Cooling Hybrid 7970, una piccola rivoluzione

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intestazioneDopo l’accurata analisi di molte soluzioni Arctic Cooling per il raffreddamento delle schede grafiche, oggi vi presentiamo quello che per il marchio svizzero rappresenta la naturale evoluzione delle soluzioni fin d’ora immesse in commercio e, se vogliamo, la prima immissione in commercio del più avanzato sistema attualmente nel mercato. Si tratta dell’Accelero Hybrid, primo dissipatore aftermarket basato su un sistema a liquido all-in-one, nella sua revisione compatibile con l’intera serie AMD: “HYBRID 7970”. Scopriamo insieme le sue potenzialità, la struttura, la compatibilità ed eventuali modifiche che possiamo apportare.

 

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l arctic cooling logo

 

L’azienda svizzera Arctic è molto famosa per aver immesso nel mercato alcune delle soluzioni più interessanti sotto il rapporto prezzo/prestazioni: ricordiamo ad esempio, nel campo dei dissipatori per GPU l’eccellente Accelero S1 oppure la serie Xtreme che tutt’oggi continua a mietere successi. Il dissipatore odierno è na nuova linea produttiva ma si è già classificata ai primi posti in termini prestazionali, e come vedremo ha ben ragione d’essere la nuova punta di diamante nel suo settore di appartenenza. Vi riportiamo la lista dei dissipatori recensiti fin d’ora, del medesimo marchio:

  • Arctic Cooling Accelero S1 + Turbo module
  • Arctic Cooling Accelero Xtreme 7970
  • Arctic Cooling Mono Plus
  • Arctic Cooling Hybrid 7970 (Oggi recensito)

 

Arctic propone anche la versione non 7970, quindi semplicemente la “Hybrid”, che ha una compatibilità estesa anche alle soluzioni NVIDIA, ma non alla serie HD 7900 di AMD.

 

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Vi riportiamo le caratteristiche tecniche principali del prodotto:

  • Performance ai massimi livelli
  • Unità a dissipazione attiva e colla termica per temperature minori delle RAM e VRM
  • Sistema a circuito chiuso, senza la minima necessità di manutenzione
  • Il dissipatore più leggero in commercio: 363g
  • Tutte le ventole sono a controllo di temperatura, PWM, da parte della scheda grafica
  • 2 anni di garanzia della casa
  • Lavoro nel silenzio più assoluto

 

 

Qui di seguito una immagine delle potenzialità del modello, su di una GTX 680 reference (modello “Hybrid” classico, senza “7970”)

 

performance

 

In relazione al modello Hybrid, questa è la lista della compatibilità:

 

compatib HYBRID

 

Riportiamo il link al sito arctic cooling:

http://arctic.ac/en/

ed alla pagina di presentazione del modello:

http://www.arctic.ac/en/p/cooling/vga/569/accelero-hybrid.html?c=2182

 


 

Nuova Procedura del test di carico

 

Al fine dei test è stato scelto un modello di HD 7970 che avesse un ottimo dissipatore, un’ottima dissipazione anche per i VRM e soprattutto dei sensori per gli stessi. Abbiamo optato per il modello Gigabyte 797OC-3GD avente il dissipatore Windforce III, con tre ventole da 80mm, uno dei migliori tra i dissipatori aftermarket.

 

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Ricapitoliamo dunque le specifiche tecniche, i voltaggi ed i settaggi delle schede grafiche che ci serviranno al fine dei test:

 

specifiche tecniche vga uso

 

 


 

Caratteristiche Tecniche Principali

 

Qui analizzeremo le caratteristiche tecnichedell’Hybrid in rapporto all’Accelero Xtreme ed al dissipatore Windforce 3 Gigabyte, oltre a quello AMD Reference:

 

 specifiche tecniche dissipatori

 

 

 

*: nelle successive revisioni, precisamente dall’Arctic Cooling Accelero Xtreme III, la G1 è stata ritirata dal commercio e sostituita con Pad termici.

**: in questo caso ci si riferisce alle due ventole in dotazione, la prima da 80mm direttamente correlata ai VRM, che opera da 900 a 2000RPM, mentre la seconda è una 120mm, da 400 fino a 1350RPM, che invece dissipa il radiatore. Durante i test come vedremo saranno utilizzate anche altre configurazioni, al fine di spremere il dissipatore fino all’ultimo grado centigrado!

 

 

A questo indirizzo potete trovare la precedente analisi dei modelli Accelero Xtreme 7970 e Mono Plus:

http://www.xtremehardware.com/cooling/air/arctic-cooling-accelero-xtreme-7970-e-accelero-mono-plus-per-raffreddare-la-vostra-gpu-201207277353/

A quest’altro invece l’analisi dell’Arctic Cooling Accelero S1 + Turbo Module:

http://www.xtremehardware.com/cooling/air/arctic-cooling-accelero-s1-plus-e-turbo-module-201209067478/

 


 

Accelero HYBRID: confezione e bundle

 

La confezione esterna in questo caso è atipica, rispetto allo standard Arctic cooling, per via del fatto che presenta, strano a dirsi, una scatola di cartone. Generalmente, infatti, le soluzioni di questo marchio erano imballate in una semplice plastica protettiva trasparente; sarebbe opportuno che Arctic Cooling standardizzasse le confezioni a favore della soluzione adottata in questo prodotto, standard ma molto comoda.

 

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Le informazioni sono numerosissime ed è apprezzabile anche il fatto che vengano mostrate le modalità di installazione, un discorso che affronteremo meglio in un capitolo dedicato.

 

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L’imballo interno ricorda moltissimo le soluzioni Antec, Asetek e Corsair, per via del fatto che il produttore principale dell’unità è appunto Asetek, che poi conferisce in licenza i propri prodotti nel mercato OEM. C’è un confezionamento interno con del materiale riciclabile e le componenti, a differenza delle precedenti soluzioni, sono ordinate molto bene. In particolar modo ora i piccoli dissipatori passivi sono ben riposti, mentre precedentemente erano inseriti nella confezione di plastica, che una volta rimossa portava alla loro caduta. Il bundle è decisamente ricco e completo; vediamolo in foto:

 

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Comprende:

  • Il backplate
  • Un simulatore di impronta del frontplate
  • Pasta termoconduttiva Arctic Cooling MX-4
  • Colla adesiva per i dissipatori passivi
  • Una fascetta di cablaggio
  • Quattro striscette di materiale plastico adesivo
  • Una griglia posteriore forata
  • Un adattatore Molex con due connettori
  • Tre piccole bustine per le viti e distanziatori
  • 31 dissipatori passivi per le componenti della scheda grafica
  • La struttura di supporto superiore comprendente una ventola da 80mm
  • Un grande manuale molto dettagliato

 

 

A proposito del manuale, ve lo mostriamo di seguito:

 

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Al fine della stesura della pasta termica sarebbe consigliabile utilizzare una piccola spatola del genere:

 

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Accelero HYBRID: analisi strutturale

 

L’Accelero Hybrid appartiene ad una nuova linea produttiva è per questo motivo non si può paragonare direttamente ai precedenti modelli Arctic Cooling. L’Accelero Hybrid non è infatti di produzione Arctic Coolin ma sfrutta una licenza Asetek, applicata per la prima volta ad un dissipatore per schede video. L’Hybrid comunque presenta una struttura identica all’Antec Kühler 620, ovvero un set di tubazioni della migliore tipologia in commercio, un radiatore del formato Slim, una ventola da 120mm (Arctic Cooling), un waterblock nella parte terminale ed una pompa integrata nella stessa struttura.

 

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La capacità dissipativa dell'Accelero Hybrid 7970 è di 320W e offre performance, teoriche, superiori fino al 200% rispetto al sistema reference, risultando 13 volte più silenzioso, secondo quanto riferito direttamente da Arctic Cooling. Per l'installazione, Arctic indica fino a quattro possibili configurazioni all'interno del case, a seconda della posizione del radiatore (fronte o retro) e del flusso d'aria generato dalla ventola da 120 mm (in immissione o estrazione).

 

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In particolare l’Hybrid 7970 supporta le schede video HD 7970, HD 7950, HD 7870, HD 7850, HD 6970, HD 6950, HD 6870, HD 6850, HD 6790, HD 5870, HD 5850 e HD 5830. Questo modello, che coniuga la doppia azione della dissipazione a liquido e quella ad aria, è in grado di raffreddare anche i chip di memoria e la circuiteria di alimentazione, VRM, presente sul PCB, grazie alla ventola da 80mm preinstallata, e termoregolata.

 Procediamo dunque ad una breve analisi strutturale:

 

Struttura

 

Se dovessimo solamente analizzare un prodotto a partire dalla capacità di dissipazione termica teorica, già sulla carta questo dissipatore sbaraglierebbe la concorrenza. Se vogliamo un confronto del genere potrebbe anche essere sleale, per via del fatto che la tipologia, non essendo a heatpipe, è diversa. Ma nel mercato dei sistemi di dissipazione, e come ogni altra cosa nella vita, contano le prestazioni (ed anche quanto dobbiamo sborsare al fine di averle a disposizione). Il dissipatore Hybrid è quindi un peso massimo, il top del top per tipologia, dato che ironia della sorte è anche l’unico modello in commercio per schede grafiche. In passato sono state immesse soluzioni proprietarie, tra cui le serie liquid Cooling di PNY, ma la versione di Arctic Cooling è la prima ad essere venduta separatamente nel mercato retail.

 

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Il dissipatore, per chi non conoscesse questa categoria di modelli, ha un radiatore della larghezza ed altezza grossomodo di una singola ventola da 120mm, questo significa che sarà compatibile con la quasi totalità dei case ATX; C’è da fare una precisazione però: bisogna fare attenzione alla piccola porzione superiore, che permette il passaggio delle tubazioni, perché potrebbe collidere con qualche elemento. Fate attenzione all’atto dell’analisi di compatibilità. Lo spessore del radiatore è di soli 27mm, rendendo l’installazione molto agevole, e potenzialmente interessante per via dell’utilizzo di configurazioni in Push/Pull, da preferire rispetto alla singola Push. Dal radiatore partono due tubi contenenti del liquido refrigerante, sostanzialmente acqua e sostanze sia anticorrosive che antibatteriche, che finiscono la loro corsa all’interno di una struttura circolare. Quest’ultima, diversamente dalle soluzioni per CPU fin d’ora introdotte, ha una placca di ritenzione proprietaria e sui generis. La base del dissipatore, infatti, presenta uno spessore rialzato, che invece non è presente nella versione “HYBRID (non 7970)” compatibile con le schede video Nvidia ma non con la serie 7900 AMD.

 

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La base di contatto funziona sia da waterblock che da pompa. Diversamente ad altre soluzioni della concorrenza, perlomeno nel mercato dei dissipatori per CPU, questo modello presenta notevoli punti a favore, che ne hanno reso possibile l’integrazione con le schede grafiche:

  • Base di contatto proprietaria
  • Lunghezza dei tubi molto elevata, ben 370mm
  • Tipologia dei tubi particolarmente flessibile, gommata e dall’ottima resistenza
  • Ventola addizionale da 80mm per la dissipazione attiva dei VRM

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Quest’ultimo aspetto è uno dei più interessanti, se vogliamo, perché uno dei problemi di queste soluzioni era proprio l’assenza di una progettazione tesa anche ad abbassare le temperature sui VRM, cosa che qui è stata conseguita con pieno successo, perlomeno alle frequenze stock; in overclock la situazione è problematica anche con sistemi migliori, quindi non fa testo. E’ questa la ragione per cui molti modelli di 7970 appartenenti alle seconde revisioni sono limitati in overclock, in quanto con voltaggi elevati, le temperature dei VRM salgono letteralmente alle stelle, con buona pace di avanzati sistemi di dissipazione.

 

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L’assemblaggio è di alto livello, la struttura è solida e nient’affatto pesante e permette l’installazione di fino a due ventole da 120mm, anche se nel bundle ne viene fornita soltanto una. Le lamelle non sono eccessivamente spaziate, ciò implica una maggiore superficie dissipante, ma una maggiore resistenza all’attraversamento dell’aria. Il ridotto spessore del radiatore permette comunque un’ottima efficienza anche con ventole a bassi RPM. In fase di test abbiamo infatti rilevato temperature contenute anche a bassi regimi di rotazione, a patto di non scendere sotto i 750RPM perché sotto questa soglia non si riesce a dissipare il radiatore.

 

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I tubi sono davvero realizzati con cura e sono di ottima fattura, non presentano le fastidiose ondulazioni presenti in altri modelli della concorrenza, che ne pregiudicano la flessibilità. Le giunzioni con il radiatore e con il combo pompa-waterblock, sono davvero eccellenti. Asetek ha fatto attenzione a questo particolare, scongiurando ogni possibile perdita di liquido all’interno del computer. Diversamente dai modelli usciti fin d’ora in commercio, Arctic Cooling ha seguito i consigli di numerose testate giornalistiche, tra cui anche la nostra, non preapplicando la pasta termica, che sebbene fosse stata comunque MX-4, tendeva ad avere una consistenza troppo marcata, ma soprattutto uno spessore inappropriato, sconsigliabile. Qualora doveste pulire queste superfici vi consigliamo caldamente l’acquisto dei composti Arctic Cooling Cleaner 1 e 2, che sono davvero utilissimi all’atto della pulizia delle superfici e dell’applicazione delle paste termiche.

 

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La base non presenta una finitura a specchio ma non è un problema funzionale, bensì solamente estetico. La base dell’Accelero Hybrid 7970 presenta un rialzo di pochi mm, che permette la piena compatibilità con la serie 7000 di AMD. Questo piccolo zoccolo non è invece presente con la precedente revisione “Hybrid”, compatibile anche con le soluzioni NVIDIA, da cui deriva la l’incompatibilità tra i differenti modelli. Non è presente nessuna curvatura della base di contatto.

L’obiettivo di questo dissipatore è quello di fornire un prodotto prestazionalmente eccezionale, ma ottenendo anche un profilo di funzionamento che faccia della silenziosità uno dei propri punti di forza. Si tratta, in pratica, del sogno di qualsiasi utente: massime prestazioni e rumore contenuto. Utopia? Lo scopriremo presto.

 

Ventole in dotazione

 

Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordiamo inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10%.

 

specifiche ventole

 

 

A titolo informativo riportiamo il metodo di conversione tra CFM e portata in metri cubi orari (m^3/h) : misura in CFM / 0.589

Le ventole in bundle sono di buona qualità, lo scopo principale, come è solita fare Arctic Cooling, è ideare dissipatori molto potenti ed associarli a ventole dalla rumorosità complessiva molto contenuta quindi ovviamente anche in questo caso si è mantenuta questa filosofia di progettazione. La rumorosità complessiva è molto modesta e ricordiamo comunque che entrambe le ventole sono di natura PWM sono quindi termocontrollate, oppure impostabili manualmente dall’utente tramite appositi programmi di terze parti.

 

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Arctic Cooling HYBRID 7970: montaggio

 

Il montaggio dell’unità per alcuni particolari ricorda quelli delle precedenti soluzioni, anche se ovviamente ci sono moltissime differenze. Prima di tutto è presente un sottilissimo foglietto di colore bianco, la cui funzione è quella di fornire uno schema visivo per il corretto posizionamento della base di contatto. Un’altra importante differenza è proprio l’assenza della colla termica G1 precedentemente associata ai dissipatori di questo marchio. La scelta di rimuoverla a nostro avviso è estremamente positiva in quanto il suo utilizzo era oltremodo complesso. Nell’Hybrid 7970 si è scelto di utilizzare sempre della colla termica, ma in questo caso è a presa rapida e non necessita di un tempo di assestamento tanto prolungato quanto la precedente G1. Date le esigenze dei test dei dissipatori e data la nostra necessità di standardizzare le recensioni, non useremo questa colla, bensì sfrutteremo il sistema di Gigabyte, perlomeno per i VRM, che presenta un dissipatore passivo fissato direttamente mediante due Push-Pin ai bordi del PCB.

Il sistema di montaggio prevede l’utilizzo di distanziatori posteriori, che però similmente all’Accelero Xtreme non presentano uno strato preapplicato di colla (che avrebbe permesso certamente un montaggio più agevole, similmente a quanto fatto nell’ottimo Mono Plus). In questo caso è necessario utilizzare i tondini preincollati ed apporli sotto ai distanziatori, di modo che possano aderire. La procedura di montaggio presenta una complessità medio-elevata, anche se inferiore a quella presente nelle GTX 480, che invece risulta più difficile. Ovviamente richiede mani esperte, pazienza e conoscenza delle componenti che si stanno toccando, per evitare danni alla scheda video stessa. Fortunatamente non abbiamo incontrato problemi di sorta, sebbene la procedura risulti essere macchinosa, e quindi da rivedere. Coloro i quali hanno esperienza riusciranno a districarsi, per i neofiti invece sarebbe consigliabile farsi montare l’unità da mani esperte.

 

DISCLAIMER: ATTENZIONE, SE SONO PRESENTI STICKER INVALIDANTI LA GARANZIA DELLA CASA MADRE, ROMPENDOLI LA SI PERDERA’. GENERALMENTE NON SI PERDE RIMUOVENDO UN DISSIPATORE, MA DEVE ESSERE FATTO DA MANI ESPERTE, E SI DEVE ESSERE CONSAPEVOLI SIA DEI RISCHI CHE DELLE CONSEGUENZE. NON CI ASSUMIAMO ALCUNA RESPONSABILITA’ PER EVENTUALI DANNI ARRECATI ALLA SCHEDA VIDEO O AL DISSIPATORE STESSO

 

Vi mostriamo alcune fotografie in sequenza di quello che vi troverete davanti all’atto dell’installazione. Come prima cosa lo smontaggio della scheda video, in questo caso la 797OC-3GD:

 

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Nell’ultima foto si notano la pasta termica utilizzata MX-4 Arctic Cooling (tubetto da 20 grammi), i kit di pulizia Arctic Cooling ed i pad termici aftermarket Akasa, assieme alla placca dissipante dei VRM già montata sulla scheda video, proprietaria Gigabyte.

Qui osservate invece i dissipatori passivi montati e dei particolari della struttura superiore:

 

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Per l’installazione occorre seguire questi passi:

 

  1. Smontare accuratamente il dissipatore della scheda grafica, mettendo da parte tutte le viti.
  2. Pulire con dovizia di particolari le componenti dove è necessario montare i dissipatori passivi forniti da Arctic Cooling, utilizzando un cotone di cotton-fioc oppure una gomma da cancellare.
  3. Applicare i PAD di isolamento forniti da Arctic Cooling sopra i circuiti di alimentazione della scheda grafica, per prevenire cortocircuiti causati da interferenze tra le RAM ed i VRM.
  4. Bisogna applicare i tre distanziatori sotto lo chassis di plastica superiore, come mostrato nella figura. NOTA di XH: sebbene sia indicato di non usare i fiber washer, usare quelli!
  5. Fatto questo, bisogna prendere il waterblock e posizionarlo correttamente, facendo attenzione a fare la stessa cosa con il connettore della ventola, secondo il posizionamento del PCB (ci sono due posizionamenti diversi in quanto i PCB non sono sempre identici).
  6. Dopo di questo, si deve posizionare correttamente il connettore della ventola da 80mm, evitando che vada ad interferire con le pale della stessa. NOTA di XH: vedi foto, fare come noi.
  7. Ora si comincia ad installare il waterblock sull’unità superiore di plastica e dopo averlo apposto nella fessura bisogna fissarlo con le quattro viti in dotazione, fissandolo correttamente.
  8. Facciamo quindi passare le tubazioni, come mostrato nella figura, e poi le serriamo tramite l’avvitamento dello spacer circolare sopra di esse, di modo che risultino bloccate in posizione. NOTA di XH: consigliamo di far passare i tubi sopra, come è necessario fare per le GTX680.
  9. Fatto questo, bisogna connettere il connettore di potenza della pompa, proprio accanto al waterblock.
  10. Nella fotografia in cui si vede, sul manuale, il foglietto illustrativo numero 6, si notano le viti, le distanze per il corretto montaggio e bisogna tenere a mente che per le 7970 e 7970 non c’è bisogno di installare i distanziatori, che potete trovare nella confezione e che necessitano della preapplicazione dell’adesivo, per il corretto posizionamento degli stessi. NOTA di XH: l’adesivo fornito non è a doppia faccia, quindi un BI-adesivo. Ci chiediamo per quale ragione non sia stato messo, così facendo l’adesivo fornito fondamentalmente è inutile. Potete lasciarlo dov’è, tanto non servirà.
  11. Ora invece è il momento dell’installazione dei dissipatori passivi per i regolatori di voltaggio ed è necessario utilizzare il fogliettino bianco quadrato, che bisogna apporre direttamente sul Core della scheda grafica, per vedere le distanze e farsi un’idea. NOTA di XH: il dissipatore passivo orizzontale e sottile, rivolto verso le piste PCIE, è consigliabile installarlo solo a dissipatore montato altrimenti cadrà più di qualche volta a causa delle collisioni ripetute con il waterblock.
  12. Fatto questo bisogna applicare i dissipatori passivi laddove richiesto (vedi foto) montandone uno per volta e premendo moderatamente per 30-45 secondi, dopo aver preapplicato con una piccola spatola (o una comune carta di credito inutilizzata) un sottile strato di colla termica fornita in dotazione. Se dovesse finire, utilizzate una pinza, per tirarla fuori tutta. Una volta posizionati invertite la scheda grafica e lasciatela così per un’ora. Se in questo lasso di tempo non sono caduti significa che avete lavorato bene. Nella Figura 1 trovate tutte le informazioni necessarie. NOTA di XH: utilizzare pad termici aftermarket, ad esempio quelli di Akasa; è sempre sconsigliabile utilizzare direttamente pasta termica.
  13. Ora bisogna applicare la pasta termica sulla base del dissipatore, connettere il cavo di alimentazione della ventola ed installare il waterblock sul core della scheda grafica. Come prima cosa è necessario capovolgere la VGA e poi posizionare gli spacer da 3.5mm sopra il PCB, dalla parte opposta. Poi è necessario installare il distanziatore gommato posteriormente e levare la pellicola adesiva, per poi apporre il backplate e serrarlo con le quattro viti.
  14. Nell’ultima serie di fotografie osservate alcuni suggerimenti su come posizionare il cavo della ventola e della pompa.
  15. Fatto questo bisogna installare la scheda grafica e posizionare il radiatore in uno dei quattro modi previsti, serrando la ventola al cabinet e posizionandola secondo le proprie esigenze. Suggeriamo di metterla in Push, e quindi buttare aria verso l’interno del cabinet, montandola all’interno dello chassis. In tal caso l’installazione di un filtro magnetico antipolvere è opportuna.

 

 

Vi suggeriamo di verificare le seguenti cose, similmente a quanto detto per i dissipatori recensiti fin d’ora:

  • verificate il posizionamento corretto dei distanziatori
  • verificate che ci sia contatto tra la base del dissipatore e l’IHS/DIE della scheda video
  • verificate che la tipologia dei distanziatori sia corretta, perché ricordiamo che anche qui ce ne sono diversi

 

Arctic Cooling precisa che è possibile montare il dissipatore in quattro orientamenti, in base alle potenzialità del cabinet in esame:

 

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Riportiamo alcune fotografie dirette del montaggio nello stadio avanzato:

 

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Invitiamo Arctic Cooling a fornire in dotazione questo materiale:

  • PAD termici adesivi, facilmente removibili, da tagliare ed applicare sotto i dissipatori passivi, al posto della pasta termica fornita in bundle. Ci sono diversi marchi in commercio, come vedrete nella sessione di test noi abbiamo utilizzato un pad termico di una marca diversa da Arctic Cooling.
  • sistema di distanziatori con BI-adesivi preinstallati, non removibili, dall’applicazione immediata, di modo che sia possibile anche un riutilizzo, perché in questo caso tendono a scollarsi dopo la prima applicazione, oppure fornire semplicemente dei tondini accessori con colla preapplicata, di modo che sia possibile applicarli nuovamente se necessario.

 

Qui c’è il link per il download del manuale:

http://www.arctic.ac/fileadmin/Hybrid/manual_it.pdf

 

Vi alleghiamo un datasheet delle dimensioni:

 

drawings 1

 

Ed anche le modalità di installazione, già menzionate:

 

modalit

 

Il manuale è di buona qualità anche se purtroppo l’installazione potrebbe incidere sulla vostra chioma. Armatevi di santa pazienza, però ricordatevi che il risultato vi sorprenderà. Riteniamo insomma che se si ricerca il top in termini di prestazioni, qualche sacrificio lo si deve pur fare.

 


 

Confronto con il WINFDORCE 3

 

In questo capitolo analizzeremo sommariamente il dissipatore HYBRID in relazione ad un altro modello, il dissipatore stock della Gigabyte 797-OC-3GD, le cui caratteristiche sono visionabili qui:

http://www.gigabyte.com/microsite/275/home.html

 

Rappresenta uno dei dissipatori migliori in assoluto per questi modelli, surclassando anche l’ASUS DCII e mettendo in seria difficoltà il Twin Frozer III MSI. Oltretutto, è uno dei modelli più silenziosi, leggermente meno di altre soluzioni al massimo del regime, ma comunque fortemente silenzioso. Presenta caratteristiche di tutto rispetto e come vedete è uno dei più possenti:

 

00089 ARCTIC HYBRID7970 WWW.XTREMEHARDWARE.COM

 

Sarà in grado di reggere testa all’HYBRID ? Sarete voi disposti a cambiare questo modello per l’HYBRID? Può sembrare assurdo, ma dinanzi alle potenzialità di quest’ultimo, anche contro il Windforce3, Arctic Cooling è riuscita a farci venire qualche grattacapo. Ovviamente i grattacapi svaniscono quando si tratta di rimpiazzare un dissipatore reference!

Il non plvs vltra della dissipazione per VGA merita rispetto, e nella pagina seguente scoprirete le motivazioni. Dopo tutto questo, le premesse, le analisi, siete pronti per osservare i risultati? Procediamo.

 

EASTER EGGS:

Cosa vi riserva il futuro ? Asus DCII TOP, Corsair H70 e Accelero Hybrid “standard”: analizzeremo queste soluzioni effettuando un confronto diretto tra il windforce III ed il sistema di dissipazione DirectCu II di Asus.

 

00088 ARCTIC HYBRID7970 WWW.XTREMEHARDWARE.COM

 

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Sistema e metodologia di test

 

sistema di prova

 

 

Per valutare le temperature sotto stress della HD 7970 verrà utilizzato Furmark 1.8 in modalità Extreme Burning, alle frequenze 1GHz/1375MHz:

  1. windforce3 @ 25% @ 1000/1375 MHz core – FALLITO (Temperatura elevata)
  2. windforce3 @ 50% (2859 RPM) @ 1000/1375 MHz core – Nessun problema
  3. windforce3 @ 100% (4588 RPM) @ 1000/1375 MHz core – Nessun problema
  4. windforce3 @ AUTO% (3840 RPM) @ 1000/1375 MHz core – Nessun problema
  5. ac hybrid 7970 @ 0% (PASSIVO) @ 1000/1375 MHz – In Ascesa, al limite
  6. ac hybrid 7970 @ 25% (fan) @ 1000/1375 MHz – In Ascesa, al limite
  7. ac hybrid 7970 @60% (fan) @ 1000/1375 MHz – Nessun problema
  8. ac hybrid 7970 @ 100% (1350 RPM) @ 1000/1375 MHz – Nessun problema

 

e di 1.2GHz/1375MHz: 

  1. windforce3 @ 50% (fan) @ 1200/1375 MHz core - FALLITO (Temperatura elevata)
  2. windforce3 @ 100% (fan) @ 1200/1375 MHz core – PASSATO, ma VRM al limite
  3. ac hybrid 7970 @ 25% (fan) @ 1200/1375 MHz - FALLITO (Temperatura elevata)
  4. ac hybrid 7970 @ 60% (fan) @ 1200/1375 MHz -
  5. ac hybrid 7970 @ 100% (1350 RPM) @ 1200/1375 MHz -

 

 

Era nostra intenzione testare la 797OC-3GD anche a 1300MHz, purtroppo una limitazione del BIOS non permette di andare oltre il valore 1200MHz, quindi per esigenze di test ci limitiamo a testare quella frequenza, che comunque rappresenta un incremento del 29% rispetto ad una 7970 reference AMD. Precisiamo che 1300MHz sono un risultato fantastico, e difficilmente ottenibile con soluzioni reference oppure anche custom, come questa. Sicuramente modificando il BIOS è possibile andare oltre questo valore, ma non è questo il nostro fine in quanto come al solito vi mostriamo ciò che anche voi potete osservare nelle vostre piattaforme, senza limitazioni di sorta. Ci teniamo a precisare che i VRM delle 7970 tendono a scaldare moltissimo e già con overclock di 1150/1200MHz, con una soluzione del genere, si arriva a risultati molto elevati. Non consigliamo di andare oltre le frequenze di 1100MHz, per un utilizzo giornaliero. Ad ogni modo c’è da considerare anche il fatto che si è utilizzato uno dei software più impegnativi di tutti quindi a maggior ragione, il nostro test è estremo. Se volete overcloccare controllate le temperature sui VRM e poi sul Core.

 

Questi sono i settaggi alle differenti frequenze:

 

settaggi varie frequenze

 

Giusto per informazione vi mostriamo anche il numero di ventole per ogni dissipatore

 

 

elenco dissipatori

 

I dissipatori quindi verranno testati in load associando le misurazioni in dBA, ma con diversi settaggi fissi, tra cui il 25, 50 e 100% di utilizzo, con una Tamb pari a 24.5 gradi centigradi (più o meno un grado centigrado di scarto). Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software GPU-Z, riportando le temperature del sensore ShaderCore. Le temperature in full load sono state misurate dopo 25-30 minuti di stress con il noto software Furmark (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la GPU, ben più di qualsiasi videogioco. Le misurazioni in idle sono oscillate tra i 32 ed i 34 gradi centigradi, quindi dato il funzionamento del power tuning AMD si sono rese irrilevanti. In merito alle frequenze della GPU abbiamo utilizzato il profilo stock Gigabyte, ovvero 300MHz in IDLE e 1000MHz sotto carico, per quanto riguarda il core.

Le temperature sono state confrontate tra questi tre modelli più il dissipatore Gigabyte Windforce 3 797OC-3GD, oltre all’HYBRID ovviamente. Come abbiamo già detto le misurazioni sono state effettuate con velocità della ventola impostata al 25-50 e 100%, utilizzando le regolazioni da MSI Afterburner, La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4.

 

Nota sulla dissipazione dei VRM e dei moduli RAM:

 

Facciamo presente che per esigenze di test è stato utilizzato il dissipatore dei VRM della 797OC-3GD proprietario Gigabyte, questo sia per facilitare le misurazioni, che standardizzarle. Inoltre, se non fosse stato fatto così, sarebbe stato difficile fornire una comparativa sulla sola efficienza di dissipazione termica dei dissipatori in esame ed inoltre così facendo si mostra il comportamento, a parità di dissipazione, dei differenti sistemi che abbiamo analizzato. Questo per quanto riguarda i VRM, per i moduli RAM invece nel primo caso è stato utilizzato il dissipatore reference Gigabyte e nel caso invece dell’Hybrid, per forza di cose, si sono dovuti utilizzare i dissipatori passivi forniti dalla casa madre, in associazione però agli ottimi PAD TERMICI aftermarket AKASA, che consigliamo per la praticità, le prestazioni e l’applicazione, oltre alla perfetta e facile rimozione senza residui.

 


 

Risultati del test

 

Ricordiamo alcuni punti chiave:

  • La frequenza della GPU in IDLE è pari a 300MHz mentre sotto carico ammonta a 1000MHz
  • La Tamb (Temperatura ambiente) è stata fissata a 24.5 gradi centigradi
  • La rumorosità di fondo è pari a 33.3 dBA per l’intera sessione di test e la distanza di misurazione tra il microfono ed il motore della ventola è pari a 50cm.

 

elenco

 

*: nota, le due percentuali fanno riferimento alla ventola da 120mm e poi “/” alla ventola da 80mm dell’Hybrid, che essendo PWM può essere regolata con MSI Afterburner.

**: in questo test la % della ventola da 80mm si è attestata al 60%, ma anche in questo modo si è giunti a temperature sui VRM superiori a 106 gradi centigradi, in ascesa. Questo significa che con quest’impostazione è sconsigliabile procedere in questo modo e bisogna dissipare i VRM in maniera decisamente migliore. E’ consigliabile montare dissipatori in rame invece che in alluminio, e quindi sostituire quelli forniti da Arctic Cooling.

***: qui invece è stata utilizzata una ventola da 120mm Noctua NF-F12 a 1540RPM, assieme alla ventola da 80mm in dotazione, impostata al 100%.

 

grafico-2

 

grafico-1

 

grafico-3

 

I risultati dell’accelero HYBRID sono semplicemente spaventosi. Non crediamo che servano commenti, se non “costa tanto, vale tantissimo” ! Il fatto che riesca a surclassare il Windforce 3, e di molto, implica che gli sforzi di Arctic Cooling sono stati pienamente soddisfatti, anche perché, sebbene non bellissimo e non originale come concezione, è il capostipite dei dissipatori aftermarket a liquido per schede video e si merita pienamente lo scettro di migliore dissipatore in assoluto, per una scheda grafica. Oltretutto, è anche molto silenzioso, moddabile e potente già a default. Volere di più, senza passare ad un impianto a liquido dedicato, è utopia. Di aspetti da migliorare ce ne sono, in primis il montaggio, che purtroppo è sempre uno dei punti a sfavore delle soluzioni Arctic Cooling. D’altra parte non manca l’altro marchio di fabbrica Arctic Cooling, ovvero le performance da primato, ed anche in questo l’azienda svizzera è riuscita a fornire un prodotto spaventoso. Vogliamo farvi notare un aspetto interessante: come mai al 100% della velocità di rotazione della ventola da 120mm, la temperatura dei VRM è risultata essere superiore a quella dell’impostazione 50%? Perché la ventola da 80mm dedicata alle sezioni di alimentazione, da 80mm, è PWM e termocontrollata sulla temperatura della GPU. In questo caso, dunque, solo quando la temperatura del core sale oltre una certa soglia, preimpostata dal BIOS della scheda video (in questo caso la 797OC-3GD REV 1.0), la ventola da 80mm aumenta la sua velocità di rotazione. Nella parte iniziale dei test infatti troverete il settaggio su AUTO di questa ventola. Nella parte terminale invece è stata impostata al massimo, ed i risultati si vedono, in positivo. Alla luce dei risultati ottenuti, l’Accelero Hybrid si è rivelato un prodotto da acquistare ad occhi chiusi, se volete il massimo delle prestazioni. In merito ai VRM a default non ci sono problemi, ma se volete overcloccare di molto la vostra scheda grafica, consigliamo l’acquisto di dissipatori passivi in rame per i VRM, in associazione a Pad termici di qualità e non a pasta termica. Vi mostriamo gli screenshot dei test:

 

GB [email protected] Hybrid 100% STOCK FAN

Hybrid 79701  

GB [email protected] Hybrid 100% STOCK FAN (80mm 100%)

Hybrid 79702 

GB [email protected] 1.25V Windforce100% 

 Hybrid 79703

 

GB 7970@ def Windforce 50%

  Hybrid 79704

GB 7970@ def Windforce 100%

  Hybrid 79705

GB 7970@ def Windforce Auto

  Hybrid 79706 

 GB 7970@ def Hybrid 25% STOCK FAN

Hybrid 79707 

 GB 7970@ def Hybrid 50% STOCK FAN

Hybrid 79708

GB 7970@ def Hybrid 100% STOCK FAN

  Hybrid 79709

  GB 7970@ def Hybrid 25% STOCK FAN (80mm@100%)

 Hybrid 797010

GB 7970@ def Hybrid 50% STOCK FAN (80mm@100%)

  Hybrid 797011 

GB 7970@ def Hybrid Fanless (80mm auto) 

 Hybrid 797012

 GB [email protected] 1.25V Hybrid NF-F12 100% 

  Hybrid 797013

 

Potenziali modifiche

 

Come lo vedete un Push di una delle migliori ventole da 120mm in commercio, la Noctua NF-F12 a 1540RPM? Noi non aspettavamo altro. Purtroppo, o meglio per fortuna, la tipologia della ventola in dotazione risulta più bilanciata, e per una ragione: non c’è nessun bisogno di focalizzare il flusso d’aria verso il centro. La ventola Arctic Cooling sposta l’aria verso l’esterno e quindi per un radiatore slim come questo, è perfetta. Questo significa che al massimo sarà possibile migliorare, di poco, le già eccellenti performance con un semplice Push/Pull, a velocità tra l’altro contenute, per via del fatto che l’efficienza di dissipazione è già ai massimi livelli.

 

Rumorosità

 

I dissipatori sono perfettamente gestibili con MSI Afterburner quindi la regolazione è ottima.  Già a default, come vedete, non c’è nessun problema. I valori in dBA sono evidenti nei grafici precedenti quindi ogni commento è superfluo. In merito all’Hybrid c’è qualche rumorino derivante dal movimento dell’acqua, ma nulla di sostanziale o problematico, specialmente se all’interno di un cabinet.

 


 

Conclusioni

 

oro  performance  design

 

Prestazioni  5 stelle  Eccelse, da integrare però una barra di dissipazione per i VRM 
Prezzo  4 stelle  Bilanciato 
Design  5 stelle  Il migliore waterblock AIO sulla piazza  
Bundle  5 stelle  Completo 
Ventola  5 stelle  Ottime ventole 
Montaggio  2,5 stelle - copia  Da rivedere  
Complessivo  4,5 stelle - copia 2 

 

 

Avevamo già fatto presente nel corso delle passate recensioni che da parte di una ditta specializzata in soluzioni di raffreddamento, con sede in svizzera, non ci si poteva aspettare altro che risultati di spessore, ma qui andiamo persino oltre le aspettative. L’Arctic Cooling Accelero Hybrid 7970 è la soluzione aftermarket più potente in assoluto e la prima di questa tipologia. E’ silenzioso, il montaggio tutto sommato non è eccessivamente complesso, e sebbene presenti molti passaggi, non è problematico. Il prezzo di circa 135€ è decisamente elevato ma è bilanciato rispetto alle prestazioni, top di gamma.

 

PRO

prestazioni superlative

struttura solida della base e componenti di qualità

qualità costruttiva ottima, eccetto forse la struttura superiore in plastica, ma è ben studiata

2 anni di garanzia

molto silenzioso

overclock fantastico con questo modello, ma attenzione ai VRM !

non c’è più la colla termica G1

Temperature dei VRM finalmente sotto controllo, una ventola dedicata allo scopo

bundle ricco

pasta termica MX-4 in dotazione, una delle migliori in commercio

 

CONTRO

da rivedere i distanziatori, è opportuno un adesivo sotto di essi

da facilitare l’installazione

sistema di dissipazione dei VRM da migliorare, possibilmente in rame oppure una placca passiva di maggiori dimensioni, con installazione mediante un sistema Push Pin, senza l’adesione derivante dalla sola pasta termica.

   

Ringraziamo Arctic Cooling per il sample inviato in test..

Trinca Matteo

Corsair

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