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corsair_vengeance_k60_conclusionCorsair presenta la tastiera meccanica definitiva per i videogiochi FPS. La precisione e la velocità della Vengeance K60 la rendono l’arma perfetta per i collezionisti di frag. Implementa, inoltre, tutte le caratteristiche che un gamer può desiderare, compreso il top in alluminio.

 

 

 

 

 

Corsair Memory è un’azienda che produce componenti hardware e periferiche per personal computer. La sua sede principale è situata a Fremont, in California, mentre i suoi centri di produzione si trovano nell’isola di Taiwan; i centri di distribuzione, come gli uffici di vendita e marketing, sono ripartiti tra l’Asia, l’Europa e gli Stati Uniti d’America.

corsairlogo

La compagnia è stata fondata sotto il nome di Corsair Microsystems nel 1994 da Andy Paul, Don Lieberman e John Beekley. All’inizio l’azienda sviluppava moduli di memoria cache di livello 2, chiamati Cache-On-A-Stick (o moduli COAST), per il mercato OEM. Dopo che nel 1995 l’Intel introdusse i nuovi processori della serie Pentium Pro, che integravano la cache di livello 2 direttamente nel processore stesso, la Corsair decise di concentrarsi sulla produzione di moduli DRAM per la fascia server. Nel 2002, Corsair cominciò a vendere i suoi primi moduli DRAM dedicati alla fascia enthusiast del mercato, ossia per tutti gli appassionati della pratica dell’overclock sul proprio Personal Computer. Da quel momento in poi, Corsair continuò a vendere moduli DRAM e seguitò aggiungendo nuovi componenti al proprio ventaglio di offerte per i consumatori di tutto il globo. Molto apprezzati sono, infatti, anche gli alimentatori ATX, le varie pen drive USB, per non parlare delle varie soluzioni per il raffreddamento del processore e delle memorie; una menzione speciale va ai suoi prodotti all-in-one di sistemi a liquido integrati per il raffreddamento della CPU. In seguito, Corsair si è dedicata anche alla progettazione e alla produzione di case per PC; il lancio del full-tower Obsidian 800D consacrò l’azienda come uno dei punti di riferimento nel campo degli chassis e tuttora sembra non voler smettere di infilare un successo dopo l’altro con l’introduzione incessante di nuovi modelli che vanno ormai a coprire tutte le fasce del mercato consumer. Nel frattempo anche il mercato della componentistica per storage di dati è cambiato e, quindi, Corsair non si è lasciata sfuggire l’occasione d’introdursi in questo mercato presentando delle proprie proposte di solid state drive. E’ nel 2010, però, che per la prima volta quest’azienda si è affacciata all’attraente mondo del gaming, lanciando il proprio primo headset: l’HS1 USB. Oggi, Corsair vanta un’intera linea gaming contraddistinta dalla nomenclatura Vengeance; nel catalogo sono presenti headset, mouse e tastiere studiati e realizzati per soddisfare le esigenze dei gamer più incalliti.


 

Confezione e bundle

La scatola che racchiude la tastiera Vengeance K60 presenta una grafica molto curata e accattivante. Poiché il target di questo prodotto sono i gamer, nel reparto marketing di casa Corsair hanno ben pensato di utilizzare come colori principali il rosso, il nero e il giallo in maniera tale da esprimere l’idea di aggressività che accompagna questa periferica altamente specializzata. Oltre alla scritta a caratteri cubitali “Vengeance”, l’altro dettaglio che salta subito all’occhio sul lato frontale è l’area trasparente che mette in bella mostra il proprio prezioso contenuto. Subito l’occhio cade sui tasti rossi WASD a fianco della tastiera vera e propria.

Sul lato posteriore e quello in alto, sono riportate tutte le caratteristiche principali della tastiera in maniera piuttosto chiara ed esaustiva.

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Non solo la grafica risulta piuttosto curata ma Corsair non ha lasciato al caso neanche l’imballaggio interno, come è possibile vedere nelle foto, la tastiera è ben accudita da un involucro in cartone nero e da un coperchio in plastica trasparente. Il vassoio in plastica nera ha un doppio fondo che cela il resto del bundle.

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Il bundle, oltre alla tastiera, conta diversi elementi interessanti. A parte un piccolo manuale delle istruzioni (davvero essenziale, con sole immagini) e il libretto della garanzia, nella scatola sono presenti un poggia-polso che funge anche da pratica custodia per i tasti, 10 tasti intercambiabili per il gaming (per la precisione i tasti: 1, 2, 3, 4, 5, 6, W, A, S, D) e uno strumento studiato per rendere più agevole la sostituzione dei tasti. Il poggia-polso, come è già stato scritto, funge anche da custodia dove poter alloggiare i 10 tasti da gaming e l’apposito strumento per smontare i tasti della tastiera.

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Specifiche tecniche

  • Dimensioni: 438 (L) x 163 (W) x 24 (H) mm
  • Materiali: Alluminio spazzolato, plastica e silicio
  • Tecnologia tasti: Meccanica Cherry MX Red
  • Forza di attuazione comando: 45 g
  • Corsa tasto per attuazione comando: 2 mm
  • Corsa tasto massima: 4 mm
  • Vita garantita: 50 milioni di operazioni
  • Contatti: in oro
  • Report Rate: 1000Hz/500Hz/250Hz/125Hz - 1msec/2msec/4msec/8msec risposta nel tempo (selezionabile dall’utilizzatore)
  • Connettore USB: placcato oro
  • Cavo USB: 2 m, con sistema anti-aggrovigliamento

Gaming features:

  • 20-key rollover
  • 100% anti-key ghosting
  • 10 tasti ergonomici e con copertura scolpita anti-scivolo per il gaming
  • Blocco del tasto Windows
  • Poggia-polso anatomico con rivestimento in morbida gomma per la mano sinistra (WASD hand)

Extra features:

  • 6 tasti per il controllo del media player (con cilindro in metallo zigrinato per il volume)
  • Porta USB supplementare
  • Piedini per la regolazione dell’altezza e dell’inclinazione della tastiera

Garanzia: 2 anni


Requisiti minimi

  • PC con porta USB
  • Windows 7, Windows Vista, or Windows XP

 

La tastiera

Quando si scarta la tastiera e la si prende in mano si capisce subito che ci si trova di fronte a un prodotto di alta qualità. Ovviamente, il primo aspetto che colpisce l’attenzione è la copertura in alluminio spazzolato che promette un prodotto costruito per durare nel tempo coadiuvando, però, la robustezza al gradevole impatto estetico della superficie metallica. La presenza dell’alluminio soddisferà non solo il senso della vista ma anche quello del tatto, poiché, oltre a risultare gradevole, il contatto con la superficie di questo materiale trasmette subito la sensazione di professionalità che questa tastiera vuole esprimere. E’ molto difficile, infatti, trovare altre tastiere meccaniche che vedano impiegato l’alluminio per la propria costruzione, soprattutto nel mercato europeo.

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Toccando i tasti si arriva alla seconda esperienza estremamente positiva che questa tastiera riesce a far vivere all’utilizzatore. Tutti i tasti (esclusi quelli che vanno da F1 a F12 e PrtScn, Scroll, Pause, Insert, Home, Page up e down, Delete, ed End) adottano la tecnologia di pressione meccanica Cherry MX Red, che verrà descritta più in dettaglio nel seguito di questa recensione.

Rimanendo sulla parte superiore della tastiera, nella zona all’angolo a destra in alto, si nota con piacere la presenza di 6 tasti per il controllo del lettore multimediale: stop, traccia precedente, play/pause, traccia successiva, il tasto per il mute e, dulcis in fundo, un cilindro in metallo zigrinato per il controllo del volume. Sempre nella stessa area, a sinistra dei LED di stato (Bloc Num - Bloc Maiusc - Bloc Scorr) c’è il tasto dedicato a disabilitare il tasto Windows per evitarne l’attuazione accidentale durante la sessione di gioco. Quando il tasto di blocco è attivo, e quindi il tasto Windows è disattivato, allora l’icona del lucchetto impressa su di esso è illuminata da una luce azzurra.

Continuando l’analisi del prodotto, si può notare che sul lato lungo posteriore c’è una pratica porta USB per le periferiche che l’utente vuole inserire senza dover per forza raggiungere gli ingressi USB presenti sul case.

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La parte inferiore della tastiera è completamente in plastica, meno affascinante quindi della parte superiore, ma la presenza di ben 4 piedini (due sul lato frontale e due su quello posteriore) che permettono di regolare l’altezza e l’inclinazione della tastiera ci può far ricredere su quest’ultima affermazione. In più ci sono anche 4 gommini anti-scivolo.

Sempre sul lato inferiore, ci sono due incavi che servono a fissare il poggia-polso. Quest’ultimo è presente nel bundle e ricopre una funzione molto importante poiché la lunga corsa e l’alto profilo dei tasti possono affaticare la mano del video-giocatore. In più, il rivestimento in soffice gomma risulta piuttosto gradevole al contatto con la pelle e la forma ergonomica permette alla zona carpale della mano di adagiarsi in maniera piuttosto confortevole. Questo accessorio permette al polso della mano sinistra (per i gamer “WASD hand”) di non affaticarsi eccessivamente durante le lunghe sessioni di gioco. In più, il poggia polso funge anche da custodia per i 10 tasti intercambiabili.

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Il bundle, infatti, fornisce anche 10 tasti differenti da quelli neri standard che sono presenti sulla tastiera. Essendo questa una tastiera concepita per i gamers che preferiscono i videogiochi FPS (First Person Shooter) si sa che i tasti più importanti sulla tastiera, durante il gioco, sono WASD (per gli spostamenti) e i numeri da 1 a 6 per le armi, quindi Corsair ha ben pensato di produrre un duplicato di ognuno di questi tasti con delle peculiarità che li potessero rendere più efficienti. Questi tasti, infatti, hanno la parte superiore modellata in maniera tale da essere ergonomici (per esempio il tasto A è leggermente inclinato verso destra, il tasto D verso sinistra e il tasto W verso l’utente) e sono scolpiti con un pattern anti-scivolo che serve anche da feedback tattile per permettere il ritrovamento fulmineo della giusta posizione delle dita senza dover guardare. Inoltre, questi tasti sono rossi in maniera tale da risaltare all’occhio del giocatore che può permettersi di individuarli, e usarli come riferimento, anche solo con l’area visiva periferica, rimanendo quindi concentrato sul monitor.

Per smontare i tasti, Corsair fornisce un attrezzo specifico che risulta anche piuttosto efficace e facile da utilizzare; anch’esso trova un alloggio dedicato nel poggia-polso.

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Infine, anche il cavo per la connessione USB riesce a strappare il consenso dell’utente, poiché essendo lungo 2 m è comodo per l’installazione della periferica in maniera piuttosto spensierata. In più, il cavo ha un rivestimento che, oltre a essere isolante, assume anche una funzione anti-aggrovigliamento. I connettori USB sono due: il primo, con il simbolo della tastiera inciso sulla plastica color petrolio, serve a connettere la tastiera vera e propria, quindi è il connettore adibito alla trasmissione dati che vengono dalla matrice dei tasti; questo connettore è placcato oro per ottimizzare la velocità di trasmissione dell’informazione relativa le pressioni dell’utente. Il secondo connettore USB ha come simbolo due frecce divergenti, serve quindi a gestire il traffico di dati della porta USB che si trova sul lato lungo posteriore della tastiera.

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Come si può notare dalle foto, il layout del campione giunto in redazione è quello inglese internazionale ma è doveroso precisare che Corsair produce anche il modello con layout italiano, cosa piuttosto rara nell’ambito delle tastiere meccaniche.

Qui sotto è riportato il layout della tastiera inglese internazionale.

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Questo invece è il più familiare layout italiano.

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Meccanica Cherry MX Red

Corsair ha scelto di ricorrere alla migliore tecnologia per le sue tastiere meccaniche e, infatti, si è rivolta all’azienda di riferimento nel settore: la Cherry Corporation. La Cherry è stata fondata nel 1953 in Illinois da Walter Cherry che, alla sua morte, fu succeduto dal figlio Peter. Nel 1979 la sede centrale è stata trasferita ad Auerbach in der Oberpfalz, Germania. Questa compagnia produce tastiere dal 1967 e per questo motivo dichiarano di essere l’azienda più antica che è ancora in affari nel settore. Nel 2008 la Cherry è stata comprata dalla ZF Electronics GmbH che, nonostante l’abbia completamente assorbita, ne mantiene e ne utilizza il marchio. Per saperne di più, potete visitare il sito dell’azienda al seguente link: http://www.cherrycorp.com/.

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Tornando alla tecnologia che si cela dentro questa splendida tastiera, per il lettore attento, specificare che si tratta della meccanica Cherry MX assume tutto un altro valore. Quelli della serie MX, infatti, sono i meccanismi per tastiera più quotati dai gamer professionisti. Di seguito le specifiche tecniche.


Specifiche componente elettrica  

  • Tensione: 12 VAC/DC max. 2 VDC min.
  • Corrente: 10mA AC/DC max. 10µA DC min.  
  • Resistenza d’isolamento: 100MΩ at 100V
  • Resistenza iniziale del contatto: 200mΩ (tipicamente 25mΩ)  
  • Bounce Time: ≤5msec (at 16 in/sec. velocità d’attuazione)  
  • Capacità: <2pF (at 1kHz)  
  • Temperatura operativa: da -10°C a +70°C  
  • Temperatura non in funzione: da -40°C a +70°C
  • Indice d’infiammabilità: UL94HB  


Materiali

  • Case: Termoplastico
  • Contacts: Argento-Oro (AuAg 10)  
  • Molla: Acciaio inossidabile
  • Saldatura: saldatore ad onde, 5 secondi a 500°F


Nella serie MX della Cherry sono disponibili 4 modelli differenti denominati Red, Black, Brown e Blue. La scelta effettuata da Corsair su quale modello adottare per il proprio prodotto era completamente rivolta a ottimizzare le performance nel gaming, senza nessun compromesso. Per questo motivo hanno scelto il sistema meccanico Cherry MX Red. Le tastiere con tecnologia Cherry MX Red sono estremamente rare ma agognate da ogni gamer che comprende il valore di questo agevole meccanismo di pressione caratterizzato da una risposta perfettamente lineare e da una forza di attuazione incredibilmente leggera: pari solo a 45 g. Questo significa che la pressione di questi tasti è perfetta per la velocità di esecuzione necessaria negli FPS, mentre possono fare la differenza anche negli MMO (Massively Multiplayer Online game) e nei giochi RTS (Real-Time Strategy) che necessitano di particolare precisione. I tasti con meccanica Cherry MX Red sono attivati, quindi inviano il segnale al controller della tastiera, quando effettuano uno spostamento di 2 mm della propria corsa totale, la quale è di 4 mm. Ciò può essere tradotto come velocità estrema negli FPS o come un alto numero di APM (Actions-Per-Minute o azioni per minuto) nei giochi RTS.

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Nella tabella qui sotto sono riportati i giudizi sulla qualità dei diversi modelli in relazione all’utilizzo nel gaming professionistico.

 

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Per limitare il costo di produzione e, quindi, limitare il prezzo di immissione di questo prodotto nel mercato, gli ingegneri di Corsair hanno scelto di utilizzare il sistema meccanico Cherry MX Red non proprio per tutti i tasti, infatti quelli meno utilizzati (ossia da F1 a F12, PrtScn, Scroll, Pause, Insert, Home, Page up e down, Delete, ed End) adottano il più economico e diffuso sistema a membrana (Dome-Switch). Nella figura in basso sono evidenziati i tasti con meccanica Cherry MX Red.

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Per maggiore informazione potete visitare la pagina dedicata alla serie MX nel sito della Cherry Corporation (http://www.cherrycorp.com/english/switches/key/mx.htm) oppure potete leggere il manuale tecnico (http://www.cherrycorp.com/english/switches/pdf/mx_cat.pdf).


 

Gaming Professionistico

E’ vero che nel gaming professionistico al 99% conta l’abilità del gamer ma Corsair si è domandata: perché lasciare quel restante 1% al caso? Per questo nel produrre le periferiche dedicate agli eSports si sono impegnati affinché potessero risolvere tutti i problemi più importanti che affliggono i Pro-Gamer di tutto il mondo.

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Per cominciare i progettisti Corsair hanno voluto risolvere il famigerato problema del key-ghosting. La Corsair Vengeance K60, infatti, riconosce ogni tipo di combinazione di tasti senza eccezioni; questa caratteristica può risultare di fondamentale importanza per i gamer più esperti che eseguono molteplici azioni in parallelo, come muoversi diagonalmente mentre di apre una porta, si comunica via voce e si getta una granata.  Le tastiere standard non riconoscono tutte le combinazioni di tasti. Nella tecnologia a membrana, infatti, ogni tasto premuto è riconosciuto acquisendo il segnale in una matrice stampata sulla scheda che si trova sotto i tasti. Premere un tasto chiude un circuito che corrisponde a una certa posizione nella matrice e quest’ultima è utilizzata per decodificare quale tasto è stato attivato. Questa tecnica, che funziona bene se viene battuto un tasto alla volta, potrebbe sovraccaricarsi facilmente se vengono premuti più tasti insieme. A seconda di quali circuiti vengono chiusi durante l’attivazione della combinazione di tasti, il microcontrollore potrebbe non essere in grado di identificare correttamente i tasti premuti. Spesso potrebbero venir riconosciuti dei tasti in più che in verità non sono stati attivati e questi vengono chiamati in gergo “ghost” o “phantom” key. Per prevenire questo tipo di problema (ossia l’attivazione di un tasto indesiderato) i controller delle tastiere sono programmate in maniera tale da bloccare l’insorgere di questi tasti fantasma, quindi c’è una limitazione sulle combinazioni che possono essere premute simultaneamente. Alcune combinazioni come ASWE, QRB o WASDNK non sono riconosciute su alcune tastiere. L’accurata progettazione eseguita dallo staff di Corsair, impiega un sofisticato microcontrollore e la tecnologia meccanica Cherry MX Red in maniera tale da eliminare questa limitazione. Quindi il ghost key è solo un vecchio spettro del passato che non può spaventare i gamer di oggi che scelgono Corsair per le proprie periferiche.

Un’altra caratteristica importante che è stata studiata per la Corsair Vengeance K60 è il 20-Key rollover. Il rollover è un termine inglese che in questo ambito sta a indicare quanti tasti possono essere premuti insieme e riconosciuti dalla tastiera. La maggior parte delle tastiere USB hanno un 6KRO (6-Key rollover), il che significa che vengono riconosciuti fino a 6 tasti premuti simultaneamente. La Corsair Vengeance K60, invece, ha un 20KRO (20-Key rollover) ossia riesce a riconoscere fino a 20 tasti premuti simultaneamente, uno per ogni dito delle due mani.

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Risolvere queste questioni tecniche non è stato abbastanza per i progettisti Corsair che hanno anche puntato alla massima velocità di risposta di questa tastiera. Per i gamer premere i tasti in rapida successione o ripetere velocemente diverse combinazioni di tasti è molto importante e per questo motivo il ritardo che il microcontrollore della tastiera introduce può essere cruciale. Per questa ragione, la Corsair Vengeance K60 supporta un’estrema velocità di riconoscimento del tasto premuto che può addirittura arrivare a 1 ms.                             

Infine, altre accortezze come il poggia-polso per la mano sinistra, i tasti ergonomici rossi per il gaming, il blocco del tasto Windows (il quale, se pigiato inavvertitamente, potrebbe determinare l’uscita accidentale dal gioco con le disastrose conseguenze che tutti i gamer conoscono bene) e i contatti in oro rendono questa tastiera l’arma perfetta da scegliere per qualsiasi gamer, che sia professionista o che aspiri a diventarlo.


 

Test

Per testare la Corsair Vengeance K60, che è notoriamente una tastiera per FPS, abbiamo scelto due dei titoli più celebri e attuali in quest’ambito, ossia “Call of Duty: Modern Warfare 3” e “Battlefield 3”.

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L’aspetto che per primo potrebbe impressionare un utente che non ha mai utilizzato una tastiera meccanica è la rapidità e la precisione di azionamento del comando; invece, all’utente più esperto che ha già usufruito di questa tecnologia, rimane impressa la sua relativa silenziosità (con relativa s’intende in riferimento alle altre tastiere meccaniche che risultano sempre e comunque più rumorose di quelle a membrana). Durante il test, il poggia-polsi si è rivelato essere un prezioso accessorio che, coadiuvato alla possibilità di poter configurare l’altezza e l’inclinazione della tastiera per mezzo dei piedini, garantisce tutto il comfort di cui un gamer ha bisogno. Questa tastiera non è illuminata, quindi finché si limita il suo impiego per giocare con gli FPS non si sente il bisogno di una fonte di luce; infatti, come era stato precedentemente detto, il colore rosso aiuta la vista periferica a individuare i tasti anche con la sola illuminazione riflessa del monitor, in più la sagomatura anti-scivolo scolpita sui tasti da gaming fornisce il giusto feedback tattile. Se si utilizza questa tastiera per un gioco MMO o RTS (dove sono necessarie combinazioni di tasti più complesse), allora la mancanza dell’illuminazione si manifesta quasi subito ma è doveroso precisare che per quei giochi Corsair produce la Vengeance K90 che oltre all’illuminazione dei tasti presenta anche i tasti per le macro e un comodo poggia-polsi lungo quanto la tastiera.

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La Corsair Vengeance K60 è stata testata anche per scrivere (tanto è vero che è stata impiegata anche per scrivere questa recensione). Ovviamente, essendo stata progettata per il gaming, i dattilografi non troveranno in questo prodotto quello che cercano. Il profilo alto dei tasti, infatti, costringe l’utente a tenere i polsi sospesi e poiché il poggia-polso presente nel bundle è studiato per la sola WASD hand, un utilizzo intensivo di questa tastiera conduce a un inevitabile affaticamento. Una soluzione sarebbe potuta essere quella di fornire un poggia-polsi lungo quanto la tastiera, il che avrebbe senz’altro garantito un’esperienza d’utilizzo più confortevole. Rimane il fatto che il meccanismo Cherry MX Red esalta anche la pratica della scrittura anche se, per quanto questo modello di tastiera meccanica sia tra i meno rumorosi, il ticchettio della tastiera durante la stesura di un testo risulta piuttosto insistente. Una nota positiva va di diritto anche ai tasti per controllare il media player, soprattutto risulta piuttosto pratico il controllore del volume che è sotto forma di cilindro in metallo zigrinato.


 

Conclusioni

oro  performance

Performance 5 stelle Questa tastiera rimane uno strumento di velocità e precisione perfetto, soprattutto nei videogiochi FPS. In più il 20-key rollover e l’essere 100% anti-ghost key fanno la differenza.
Design 4 stelle Per quanto riguarda la linea, diciamo che rimane molto classica senza particolari fronzoli ma di sicuro non seduce per il suo aspetto. Molto apprezzati rimangono i tasti intercambiabili per gaming e l’ergonomicità del poggia-polso.
Qualità Costruttiva 5 stelle Meccanica Cherry MX Red e alluminio. Dobbiamo aggiungere altro?
Bundle 5 stelle Oltre alla tastiera si trovano il poggia-polso per la WASD hand (che funge anche da custodia), i tasti intercambiabili per il gaming e lo strumento specifico per sostituire agevolmente i tasti. Verrebbe quasi da dire: full optional.
Prezzo 4 stelle Il prezzo è di poco superiore alle 100 € negli shop on-line italiani. Ovviamente non è poco, neanche in confronto ad altre tastiere meccaniche, ma la qualità costruttiva fa dimenticare questo dettaglio.
Giudizio Complessivo 4,5 stelle  


La Vengeance K60 è uno strumento studiato accuratamente da Corsair in collaborazione con dei gamer professionisti per i videogame FPS e che, infatti, vanta delle performance strabilianti. La velocità e la precisione della pressione dei tasti sembra ineguagliabile, grazie soprattutto all’adozione della meccanica Cherry MX Red. In più, le feature come il 20-Key rollover, l’anti-ghost key e il blocco del tasto Windows sembrano fare di questa tastiera la soluzione a tutti i problemi degli hardcore gamer. Da mettere in evidenza anche il valore aggiunto costituito dalla presenza nel bundle del poggia-polso e dei tasti intercambiabili studiati per il gaming (con tanto di strumento per sostituire i tasti). Il prezzo leggermente superiore ai 100€ non è proprio popolare ma è giustificato dalla qualità costruttiva e dalle performance che il prodotto offre. Ovviamente tutte queste considerazioni vanno fatte solo in relazione all’ambito gaming. Utilizzare questa tastiera anche per scrivere non comporta problemi particolari, a parte un leggero affaticamento dei polsi causato dall’alto profilo e dall’assenza di un poggia-polsi lungo; dopotutto non è stata progettata per questo scopo.


Pro

  • Meccanica Cherry MX Red
  • 20-Key rollover
  • 100% anti-ghost key
  • Bundle completo
  • Alluminio


Contro

  • Prezzo un po’ alto

 

Si ringrazia Corsair per il sample utilizzato per questa recensione.
Maurizio Caon

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