Le nuove Phobya Nano-2G Dual Blade uniscono qualità ed estetica senza precedenti. Grazie alle tecnologie NanoFlux Bearing e Dual Blade, Phobya garantisce prestazioni ed affidabilità. Le pale bicolori garantiscono infine riflessi di luce durante il funzionamento ancor più accattivanti. XtremeHardware le ha provate per voi in questa recensione.
Introduzione
Oggi vi presentiamo un modello di ventole che, dal punto di vista tecnologico unisce più punti di forza al fine di migliorare la durata, la silenziosità e l’efficienza, ovvero la quantità d’aria spostata in rapporto al numero di giri. Un accenno al produttore è doveroso visto il livello qualitativo che lo distingue e che noi abbiamo riscontrato in ogni prodotto recensito. Phobya non è il marchio di una singola azienda, ma identifica e rappresenta un consorzio di più aziende. Questo marchio garantisce dei livelli qualitativi di prim’ordine grazie al fatto che le aziende che ne fanno parte vengono selezionate e devono a loro volta rispettare tali standard. Il vantaggio di avere più aziende produttive consente al consorzio sia di mantenere i prezzi bassi, decentrandone i costosi macchinari per la produzione sia di avvalersi dell’esperienza che ogni azienda mette in campo a beneficio del consorzio e quindi del prodotto finale che viene immesso sul mercato.
Presentazione del prodotto e Contenuto
Come potete vedere Phobya non trascura nemmeno la cura nella confezione. Nella parte frontale della scatola balza subito all’occhio l’Avatar Phobya con la frase Fear-it. Si capisce già da questo che siamo di fronte ad un prodotto di grande impatto e livello tecnico con il quale Phobya s’impone sui concorrenti e sul mercato. Al di sotto del marchio dell’azienda è presente una finestra che ci dà un’anteprima del prodotto.
Sul retro della scatola troviamo le specifiche tecniche. Ne rimandiamo l’elenco nella prossima sezione. Esaminiamo invece il contenuto al suo interno. Il bundle è molto ridotto: soltanto 4 viti per l’ancoraggio della ventola al case. La ventola presente un'etichetta che ne indica il modello su entrambi i lati del motore. I cavi di alimentazione dei led sono nascosti nella scocca, mentre i cavi di alimentazioni sono nascosti in modo un po' approssimativo. Il resto del cavo è sleevato in nero ma di solito Phobya è attenta anche a questi piccoli dettagli.
Da quanto mostrato si evince immediatamente che il numero di pale di cui è composta la girante è in numero molto maggiore rispetto a molte ventole di case concorrenti. Questo consente di spostare un flusso d’aria maggiore ad un minor numero di giri, quindi vuol dire meno rumore e più flusso d’aria. Per essere precisi stiamo parlando di ben 14 pale alternate di 2 colori, nero e rosso. Ad esaltarne maggiormente l’effetto ci pensano i led rossi posti ai 4 angoli della ventola. L’effetto è quello che vedete in foto.
Caratteristiche tecniche
Le tecnologie adottate dai progettisti Phobya nel realizzare questo modello di ventola sono di primordine. Le riassumiamo qui di seguito:
- 12 - diametro in cm della ventola misurato sulla diagonale dei fori di fissaggio
- Nano 2G – è la tecnologia con cui è realizzato il motore NanoFlux Bearing che quasi certamente Gelid Solutions ne detiene il brevetto (non abbiamo elementi certi per affermarlo con sicurezza) e con cui Phobya sta portando avanti ormai da svariati mesi la collaborazione. In sintesi grazie a questa tecnologia, il motore è di tipo autolubrificante e l’albero motore è removibile, a tutto guadagno della durata e delle operazioni di pulizia della ventola.
- 14 / Dual Blade – Il n° di pale alternate di colore rosso e nero. Rispetto ad una ventola tradizionale abbiamo un numero doppio di pale.
- Girante removibile - Come abbiamo pocanzi detto la girante è removibile in modo da permetterne una più facile e completa pulizia.
- 25 – Lo spessore in millimetri
- 7 volt - Voltaggio minimo di funzionamento
- 0,45 A - Corrente massima assorbita
- Velocità rotativa nominale: da 600 a 1500 rpm
- 64,3 cfm - Flusso d’aria massimo spostato a 12 volt
- da 10 a 25 dB/A - Livello di rumore
- 100000 - MTBF (25° C)
- Connettore a 4 Pin
- 4 led di colore rosso
- Colori – Nero e rosso alternato per le pale della girante e nero per la scocca.
Altro aspetto interessante è l’uso parziale di materiali idro repellenti ereditati dal modello Nanoflux Bearing che proteggono le parti interne della ventola da piccoli spruzzi d’acqua ma che ribadiamo la ventola non è resistente all’acqua come lo è il modello Nanoflux Bearing, ma lo è solo parzialmente. Le dimensioni del motore purtroppo sono quelle che troviamo anche in altre ventole di altre case, di 4 cm. Questo genera un consistente cono di vuoto d’aria andando a diminuire quindi la superficie radiante. Per supplire a tale inconveniente si possono adottare i convogliatori che distanziano la ventola dal radiatore e che quindi ne diminuiscono l’area conica di vuoto di contatto sulla superficie d’impatto dell’aria ossia quella del radiatore.
Di seguito riassunte le caratteristiche tecniche:
Schema di montaggio
Lo schema di montaggio in un case è semplicissimo grazie anche alle viti provviste nel bundle e che non sempre si trovano in altre marche. Per il verso di montaggio ossia dell’aria verso il quale si vuole soffi, quindi in gergo tecnico Push o Pull ossia in estrazione oppure in immissione, per capirlo senza accenderla basta guardare le frecce che sono indicate sulla fascia laterale del corpo ventola. Di seguito il particolare.
Per il montaggio in un case dei gommini antivibrazione non possono che migliorare la silenziosità di queste ventole. Peccato che Phobya abbia deciso di non includerli nel bundle. D’altra parte queste ventole e in generale tutti i prodotti Phobya sono espressamente pensati per il liquid cooling. Per il montaggio in un radiatore dovremmo perciò utilizzare delle viti lunghe, specifiche per il radiatore, da acquistare separatamente.
Sistema di prova e metodologia di test
Le ventole sono state testate sulla seguente piattaforma hardware:
Con il seguente impianto:
I test sono stati condotti eseguendo per 100 cicli il torture test LinX per la durata di 100 cicli. Abbiamo atteso l’intervallo di 30 minuti tra un test ed il successivo per stabilizzare le temperature del liquido all’interno del circuito. Come programma per la rilevazione delle temperature sui core del processore ci siamo avvalsi di HWMonitor versione 1.16.1
Le Phobya Nano-2G sono state inoltre comparate con le Nanoxia FX12-2000 e le Alphacool 12 2000. Ne abbiamo regolato la velocità tramite un rheobus Zalman ZM-MFC3. La rumorosità è stata misurata a 15cm di distanza.
Risultati del test
Il risultato esposto nel grafico di seguito, mostra che le ventole Phobya Nano-2G 12 PWM 1500 rpm RED LED riescono tranquillamente a smaltire il calore generato dal processore sia a frequenza di default che in regime di Overclock. Ricordiamoci che stiamo parlando di una CPU dotata di 6 core fisici e 12 core logici. Il test è stato infatti svolto con l’Hyper-Threading attivato.
Interessante la comparazione delle nostre Phobya nano-2G 12 PWM 1500 rpm RED LED con ventole più potenti, cioè costruite per lavorare a regimi di rotazione superiori. E’ evidente che ne escono vittoriose le Nanoxia seppur con un distacco minimo a frequenza di default di 1 grado, mentre con il processore in overclock riescono a guadagnare 2 gradi sulle nostre Phobya. Ma prendiamo in esame un aspetto non meno importante, il rumore prodotto e vediamo in questo caso come si comportano. Di seguito i risultati delle ventole fatte girare a regime di rotazione controllato, cioè tramite un Rheobus Zalman Zalman ZM-MFC3 digitale, a 1500 rpm.
Come potete vedere le Phobya Nano-2G riescono a distinguersi particolarmente se comparate ai loro regimi.
Di seguito riportiamo invece la rumorosità delle ventole Phobya Nano-2G comparate con le Nanoxia e le Alphacool a velocità di rotazione come da specifica del costruttore (1500 rpm per Phobya e 2000 per le concorrenti).
Conclusioni
Prestazioni : | |
Rapporto qualità/prezzo: | |
Complessivo : |
PRO:
- Silenziosità
- Lunga durata
- Effetto ottico (Led Rossi)
- Facile pulizia
CONTRO:
- Prezzo
Un ringraziamento va ad Aquatuning.de per l’invio del materiale
Valter d'Attoma