Ciao Mondo 3!

adata_ssdL’ADATA S599 128GB è un Disco allo Stato Solido caratterizzato dal nuovo controller SandForce SF-1222, il quale garantisce velocità fino a 280MB/s in lettura e fino a 270 MB/s in scrittura, oltre a notevoli prestazioni sugli IOPS. L’ADATA S599 garantisce altresì un notevole risparmio energetico rispetto ai drive tradizionali. XtremeHardware lo ha testato per voi in questa recensione.

 

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Fondata nel 2001 da Simon Chen, AData Technology Co. Ltd è impegnata a fornire soluzioni di memoria di prim'ordine. La dedizione dell'azienda all'integrità e alla professionalità hanno reso ADATA leader mondiale nella produzione di memorie, grazie anche a pluripremiati prodotti dal design innovativo.

 

ADATA ha captato fin da subito le tendenze del mercato espandendo la propria gamma di prodotti, includendo memorie flash e soluzioni per l’archiviazione dati. Sostenuta dall'esperienza tecnica, da impianti di produzione all'avanguardia e da un servizio di assistenza clienti eccellente, ADATA offre soluzioni di memoria complete che comprendono moduli RAM, unità flash USB, schede di memoria, dischi allo stato solido e hard disk. Nel maggio 2010 ADATA è diventato leader mondiale, in termini di fornitura, di moduli di memoria e di dispositivi con memoria flash, impadronendosi rispettivamente della 2° e della 3° quota di mercato nel settore dei moduli DRAM e delle memorie Nand Flash.


Introduzione e Caratteristiche Esclusive Principali

Il cuore dell’ADATA S599 è il controller SandForce SF-1222, il quale massimizza le prestazioni di Input/Output per secondo (IOPS) rispetto alle versioni precedenti dello stesso controller; oltre a questo il controller sopracitato supporta nativamente il Garbage Collection ovvero la cancellazione fisica dei dati anche in quei sistemi operativi e configurazioni in cui non è possibile utilizzare comando TRIM, garantendo prestazioni costanti nel tempo. Nel caso dei controller Sandforce, la funzione di Garbage collection  è stata denominata Recycling ed è stata implementeta in modo da avere un minor impatto sulla resistenza nel tempo delle memorie flash. Altra caratteristica molto importante è la tecnologia denominata DuraClass (di cui SandForce è proprietaria esclusiva). Essa integra le funzionalità DuraWrite, la quale ottimizza il numero delle scritture sulle memorie flash e RAISE (Redundant Array of Independent Silicon Elements), dichiara da SandForce simile al Raid 5, consentendo di aumentare l’integrità dei dati scritti e una maggiore correzione degli errori. Tutte queste funzionalità non sono presenti nei dischi concorrenti e quindi garantiscono una longevità fino a 5 volte superiore dei chip di memoria NAND rispetto agli SSD dotati di controller concorrenti.  Altre Feature offerte dal controller SandForce sono il Native Command Queueing per riorganizzare al meglio l’ordine di esecuzione dei comandi di scrittura e lettura su disco e la protezione AES-128bit per permettere la protezione dei dati tramite password.

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Riguardo all’utilizzo di questo drive, dobbiamo specificare una piena ed assoluta compatibilità con il nuovo standard USB 3.0 (ovviamente utilizzando l’apposito alloggio per dischi esterni), ma è altresì perfettamente retro compatibile con il vecchio standard 2.0.

 

Grazie al sensore S.M.A.R.T. è possibile monitorare automaticamente e senza alcuna problematica tutte le temperature del disco in tempo reale. Oltre a questo ADATA ha curato particolarmente i consumi energetici

 

Il disco S599 integra al suo interno due ottime funzionalità: la prima, chiamata ECC, consente la creazione di un report di errori e la correzione degli stessi, il tutto in maniera automatica, la seconda, il wear leveling monitoring, elimina le scritture frequenti sulla stessa cella flash prolungandone la sua durata vitale. Naturalmente l’S599 supporta pienamente la funzionalità/comando TRIM del Sistema Operativo Windows 7, il quale consente una massima ottimizzazione prestazionale del disco in scrittura.

 

Particolare piuttosto curioso è che ADATA ha attribuito al drive giunto oggi in redazione per i test, una dimensione di 128GB, quando in realtà lo spazio massino del disco rimane (come nella versione precedente) di 120GB, quindi non ci si spaventi se una volta partizionato il drive vi mancheranno 8GB all’appello rispetto a quanto scritto sulla confezione.

 

Lo spazio a disposizione reale in questo drive corrisponde a 111,79GB utilizzabili, conseguentemente possiamo evincere che lo spazio dedicato all’overprovisioning è di circa ulteriori 8GB.


Specifiche Tecniche

 

Le specifiche tecniche sono riportate nella seguente tabella:

specifiche

 

 


Packaging e Primo contatto

 

Il disco ADATA S599 giunto in redazione per la recensione odierna si presenta in una scatola di cartone che non è cambiata rispetto alla serie precedente, e sulla parte frontale riporta il logo e le caratteristiche dichiarate dalla casa relativamente al suo contenuto.

 

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Nella parte posteriore della scatola sono presenti le informazioni generali sul prodotto.

 

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Procedendo con l’unboxing notiamo che ADATA ha inserito nel package anche un adattatore per gli slot da 3,5’’, questo facilita l’assemblaggio del nostro disco su qualsivoglia case, ovviamente ci sono anche le viti atte al montaggio dello stesso.

 

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Esternamente il disco si presenta uguale alla versione precedente, lungo la facciata frontale campeggia un adesivo di colore blu riportante tutte le informazioni generali del disco stesso; nella facciata posteriore si possono notare i fori necessari al montaggio del drive stesso sull’adattatore da 3,5’’; infine sul lato sono presenti i fori per le viti di fissaggio con il numero seriale e l’adesivo relativo alla garanzia.

 

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Sistema di Prova e Metodologia di Test

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Per i test abbiamo utilizzato le seguenti applicazioni:

  • HDTune 4.60
  • CrystalDiskMark 3.0
  • AS SSD Benchmark
  • ATTO 2.46
  • AIDA64 Extreme Edition

 

Relativamente ai driver utilizzati, segnaliamo l’ultima release degli Intel Rapid Storage (ver. 10.1), i quali ci hanno consentito di massimizzare i risultati ottenuti in questi test.

 

Oltre a questo abbiamo provveduto a “tweakkare” opportunamente il Sistema Operativo con un paio di semplici modifiche alla portata di ogni utente; tali modifiche consentono di massimizzare i test effettuati e di preservare l’Unità Disco dal degrado futuro. Questi accorgimenti si riferiscono alla disattivazione della deframmentazione del disco da parte del Sistema Operativo, alla disattivazione dell’indicizzazione del Disco stesso (Proprietà del Disco – Generale & Strumenti).

 

Visto e considerato che la piattaforma di test è basata sul chipset P67 sul quale Intel ha dichiarato la presenza di un bug relativo all’interfaccia Sata 3Gb/s che comporta un degrado delle prestazioni dei drive inseriti in esso, abbiamo provveduto a testare il nostro drive sull’interfaccia Sata 6Gb/s, la quale risulta essere immune da qualsivoglia problematica, senza per questo inficiare la veridicità dei test stessi; infatti l’interfaccia Sata 6Gb/s garantisce prestazioni velocistiche EFFETTIVE sino a 600MB/s contro i 300MB/s della vecchia interfaccia Sata 3Gb/s.


HD Tune 4.60

 

Test effettuati con Drive vuoto appena connesso all’interfaccia Serial ATA 6Gb/s, senza aver effettuato alcuna partizione specifica al Disco di test.

 

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Questo test ci ha consentito di verificare che i risultati in scrittura e lettura risultano essere inferiori a quanto dichiarato dalla casa produttrice, ma essi risultano essere sempre molto performanti, anzi c’è da dire che contrariamente ai dischi precedentemente testati da questa redazione, in questo caso non abbiamo rilevato alcuna perdita in termini di performance per quanto concerne il test in lettura.

 

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Il test relativo alle Operazioni di Input/Output (misurate al secondo) in modalità RANDOM sul nostro Drive, ci confermano che sui vari algoritmi (pattern) il numero di IOPS è nettamente superiore alla normalità.

Anche per quanto riguarda i tempi di accesso al disco, questo test effettuato in modalità random rivela le ottime performance di questo drive, che risulta particolarmente rapido rispetto alla concorrenza sino ad ora testata.

L’ultimo test di HD Tune riguarda il transfer rate, che ci rivela la velocità pura di trasferimento dati in scrittura/lettura sul drive che oggi recensiamo, in questo caso i dati in nostro possesso ci dicono che anche se questi si sono rivelati al di sotto di quanto dichiarato dalla casa produttrice, il disco conserva un’ottima performance.

 

 

CrystalDiskMark 3.0.0

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Questo benchmark è utilissimo per misurare la scrittura/lettura sequenziale (sequential) e casuale (random), CrystalDisk Mark supporta infatti pienamente il NCQ (Native Command Queuing) che consente al disco di determinare l’ordine ottimale degli IOPS massimizzando così le prestazioni di Input/Output con una Queue Depth (file in coda) di 32, in questo caso abbiamo effettuato un doppio test, il primo con pattern (algoritmo) fisso, dove il disco  sul test sequenziale riesce a dar il meglio di se sfiorando i valori dichiarati dalla casa, il secondo invece lo abbiamo effettuato con algoritmi casuali e in questo caso, rispetto al test appena effettuato in modalità fissa notiamo un forte degrado prestazionale soprattutto in scrittura.


 

AS SSD Benchmark

 

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Ulteriore conferma a quanto appena visto, la dà questo benchmark che determina la performance generale del disco. AS SSD Benchmark effettua i suoi test sintetici senza adoperare la cache del sistema operativo (cosa che influenza parecchio i risultati del Transfer Rate), oltre a questo determina i tempi di accesso al disco sfruttando l’intera capacità del disco stesso. In ogni caso anche questo benchmark sfrutta gli algoritmi (pattern) casuali, quindi possiamo notare un forte degrado prestazionale sulla scrittura (write) nel sequenziale, e un dato particolarmente basso sul 4K.

 

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Il test ”copy” di AS SSD Benchmark ci consente di capire le performances del nostro disco nel caso in cui volessimo copiare dei dati compressi tra una partizione e l’altra; in questo caso dobbiamo far notare una tendenziale lentezza nel far ciò.

 

ATTO

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ATTO (che è uno dei più vecchi benchmark dedicato alle periferiche storage) ci consente di osservare quanto dichiarato da ADATA relativamente al miglioramento prestazionale degli IOPS, infatti se osserviamo il dato relativo alla scrittura/lettura del 4K (4.0) possiamo affermare che il drive oggetto di questa recensione è nettamente superiore a qualsiasi altro drive fino ad ora testato da noi; infatti 153MB/s e 119MB/s rispettivamente in lettura e scrittura sono un risultato notevolissimo.


 

PCMARK

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Il test HDD di PCMark che esegue un benchmark sulle operazioni più comuni che vengono effettuate sul disco (startup, scrittura file, scansione antivirus, etc.) ci ha lasciato vedere un risultato certamente notevole, evidentemente questo benchmark risulta essere particolarmente influenzato dalla bontà prestazionale delle operazioni I/O di questo disco.


AIDA64

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In questo test abbiamo potuto verificare le velocità del drive nella scrittura e lettura casuale, con risultati che tendenzialmente ricalcano quanto verificato sino ad ora, infatti come visto precedentemente nel test di scrittura effettuato su HD Tune rileviamo una notevole perdita prestazionale; questo è derivato principalmente dalla tecnologia DuraWrite che preserva lo stato delle celle per un utilizzo maggiore nel tempo.

 


Conclusioni

 

Oggettivamente è un po’ difficile concludere questa recensione esprimendo un giudizio specifico su questo drive basandoci sui risultati dei test effettuati, come molti sapranno, il controller SandForce dà il meglio di sé sui test che sfruttano gli algoritmi (pattern) fissi, mentre risultano poco prestazionali sulle scritture casuali, quindi in scenari di utilizzo reali. 

Affermiamo questo, in quanto il lettore potrebbe rimanere stupito nel rilevare certe discrepanze tra le velocità nominali dichiarate da ADATA per questo SSD e quanto rilevato dalla nostra redazione sui benchmarks random (con scrittura casuale). Nell’uso quotidiano è infatti difficile avere file con pattern ripetitivi e quindi con scarso contenuto di informazione poiché la maggior parte dei formati di file tendono a memorizzare soltanto le informazioni necessarie e a ridurre la ridondanza con una codifica che permetta di scartare i dati superflui e ripetitivi. Si pensi ad esempio ai file mp3, ai codec di immagini e video e ai codificatori entropici come winrar e winzip. L'ipotesi più plausibile in grado di spiegare questo comportamento è che il controller SandForce operi una compressione dei dati in tempo reale in fase di scrittura e pertanto risulti meno oneroso scrivere file facilmente comprimibili. 

Ciò premesso, è pur vero che con buona probabilità l’utente medio non utilizzerà questo disco per lo storage, dedicandolo piuttosto all’installazione del sistema operativo e dei vari programmi.  A tal proposito grazie al controller SandForce, le operazioni di Input/Output risultano essere ampiamente al di sopra della norma, e questo fa si che a beneficiare di tutto ciò siano i file di piccole dimensioni, infatti come si può evincere dal test effettuato sui dati compressi (AS SSD Benchmark) il nostro drive sembra arrancare, ma come precedentemente spiegato, è anche vero che nell’utilizzo per l’installazione del sistema queste operazioni vengono effettuate molto di rado.

Quindi, tendenzialmente l’S599 è un ottimo SSD, probabilmente sconsigliabile a chi usa spesso applicazioni che sfruttano file compressi (es. gaming, copiatura di file immagine, file di grosse dimensioni, etc.), ma per quanto concerne le applicazioni più comuni che necessitano di tempi di accesso rapidi questo disco risulta essere ottimo sotto tutti i punti di vista.

Concludendo, il prezzo medio di questo disco si aggira sui 210€, oggettivamente un po’ caro rispetto a quanto offre al momento il mercato, ma è anche vero che con l’avvento dei nuovi SSD Sata 6Gb/s i prezzi dovrebbero sensibilmente calare e conseguentemente a questo il disco oggetto della recensione odierna potrebbe risultare molto appetibile.

 

PRO

  • Ottime prestazioni Input/Output
  • Superbe velocità rilevate con algoritmi fissi

 

CONTRO

  • Lentezza prestazionale sui test random (casuali)

 

argento

 

Prestazioni : 4 stelle
Rapporto qualità/prezzo: 4 stelle
Complessivo : 4 stelle

 

Si ringrazia ADATA per il sample fornitoci

Christian Battistuta

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