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Kingston_SSD_V100_128GBIl Kingston SSDNow V+ 100 rappresenta un aggiornamento dell’ SSDNow V+, recentemente testato e recensito dalla nostra redazione. A differenza della versione precedente questo SSD monta una versione migliorata del controller Toshiba T6UG1XBG, con un firmware aggiornato per la funzionalità di Garbage Collection, oltre che per performance superiori.

 

Kingston_logo

 

Fondata nel 1987, e con sede principale in Fountain Valley - California, Kingston Technology offre oggi più di 2.000 prodotti di memorizzazione, i quali supportano quasi ogni dispositivo che utilizza la memoria, da computer, server, stampanti, lettori MP3, fotocamere digitali e telefoni cellulari.

Kingston offre prodotti e servizi ad una rete internazionale di distributori, rivenditori, commercianti e clienti OEM in sei continenti. L'azienda fornisce anche servizi di produzione a contratto e gestione della catena di fornitura per costruttori di semiconduttori e produttori OEM di sistemi.

 

Introduzione e Caratteristiche Esclusive Principali

Gli SSDNow V+ 100 risolvono una limitazione presente nella serie precedentemente recensita da questa redazione, ovvero l’assenza della Garbage Collection. Ora questo problema è stato risolto grazie all’adozione di un nuovo controller prodotto da Toshiba con processo produttivo a 32nm, a cui è stata aggiunta la funzionalità di Garbage Collection ‘always on’, cioè sempre funzionante.

Gli SSDNow V+ 100, infatti, introducono questa funzione che svolge automaticamente via hardware quelle operazioni che solitamente vengono effettuate tramite il comando TRIM (supportato dal Sistema Operativo). Il Garbage Collection sarà attivo su qualsiasi sistema operativo e anche in configurazione RAID, permettendo di mantenere le prestazioni al top anche in seguito ad utilizzi prolungati. In particolare si tratta di effettuare quelle operazioni di pulizia ed ottimizzazione del drive, per eliminare i file cancellati dall’utente in modo definitivo, al fine di evitare rallentamenti in fase di scrittura nelle celle occupate dai vecchi dati.

Kingston dichiara inoltre un miglioramento delle prestazioni con questo controller di circa il 25%. Sebbene infatti il Transfer Rate massimo rimane inalterato sui 230 MB/s in lettura e 180 MB/s in scrittura, le prestazioni dovrebbero aumentare drasticamente nel trasferimento di file di piccole dimensioni portando ad un sensibile incremento nei test 4k e random access.

Valuteremo le prestazioni dettagliatamente nelle prossima pagine scorrendo i test che abbiamo effettuato, ma prima di continuare aggiungiamo una piccola nota sull’affidabilità di questi drive che ormai supera di gran lunga quelli tradizionali specialmente dal punto di vista degli stress meccanici. Kingston dichiara infatti un MTBF di ben 1 milione di ore equivalenti a ben 114 anni di utilizzo continuativo!

Altro particolare interessante è lo spazio a disposizione che in questo drive corrisponde a 119GB reali utilizzabili, quindi possiamo evincere che lo spazio dedicato all’overprovisioning è solo del 7%.

 


Specifiche Tecniche

Le specifiche tecniche sono riportate nella seguente tabella:

specifiche

 

Riportiamo infine una tabella comparativa che riepiloga le caratteristiche della gamma SSDNow di Kingston.

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Packaging e Primo contatto

 

L’SSDNow V+ 100  si presenta in una scatola di cartone satinato con stampate tutte le informazioni relative al suo contenuto, alle performance del drive stesso, nonché alla versione del firmware installato. Sulla facciata frontale possiamo altresì vedere il bollino relativo alla garanzia del prodotto (3 anni) ed al fatto che l’assistenza tecnica Kingston per questo genere di prodotti è disponibile 24/7.

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A questo punto procediamo all’un-boxing del nostro SSD: qui possiamo vedere quanto è completo il bundle di questo drive Kingston, infatti esso comprende un cavetto SATA, un adattatore d’alimentazione da molex 4 pin a SATA, un bracket per il montaggio del disco nello  slot da 3.5”, delle viti, un cavo miniUSB->USB, una ‘Box’ per trasformare il drive in unità esterna USB 2.0 e il CD dei Software contenente Acronis True Image. Oltre tutto questo, ovviamente, c’è l’SSDNow V+ 100 confezionato in una busta antistatica.

 

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Passiamo ora ad analizzare il drive; nella facciata principale troviamo applicata l’etichetta con il logo (con la testa rossa) della casa produttrice, la capacità del disco, le informazioni relative al numero del prodotto (SVP100S2/128G), a dove è stato assemblato, in questo caso in Giappone, e il firmware installato (CJRA0202). Sul retro, invece, possiamo rilevare l’etichetta di protezione relativa alla garanzia.

 

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Infine vogliamo segnalare la “solidità” di questo SSD, al tatto, rispetto ai concorrenti, risulta essere parecchio più resistente dato che integra al suo interno un sistema anti-vibrazione e anti-shock che lo rende sostanzialmente indistruttibile.


Sistema di Prova e Metodologia di Test

 

sistema

Per i test abbiamo adoperato le seguenti applicazioni:

  • HDTune 4.60
  • CrystalDiskMark 3.0
  • AS SSD Benchmark
  • ATTO 2.46
  • AIDA64 Extreme Edition

 

E’ importante segnalare altresì, che per i test che abbiamo effettuato, abbiamo dovuto disabilitare TUTTI i risparmi energetici della nostra piattaforma Intel (es. C-State, Intel Speedstep, etc.) in quanto abbiamo potuto notare, nei nostri test preliminari, che le prestazioni del Disco risultavano sensibilmente inferiori a quanto dichiarato dalla Kingston. Questo è ovviamente da imputare ad una limitazione delle piattaforme P55, riscontrata anche in altre occasioni.

 

Relativamente ai drivers che abbiamo adoperato per i nostri test segnaliamo l’ultima release degli Intel Rapid Storage (ver. 10.1), i quali ci hanno consentito di massimizzare i risultati ottenuti in questi test.

 

Oltre a questo abbiamo provveduto a “tweakkare” opportunamente il Sistema Operativo con un paio di semplici modifiche alla portata di ogni utente; tali modifiche consentono di massimizzare i test effettuati e di preservare l’Unità Disco dal degrado futuro. Questi accorgimenti si riferiscono alla disattivazione della deframmentazione del disco da parte del Sistema Operativo, alla disattivazione dell’indicizzazione del Disco stesso (Proprietà del Disco – Generale & Strumenti); infine abbiamo provveduto a verificare le prestazioni del Disco disabilitando la scrittura della cache sul dispositivo (Proprietà del Disco – Hardware), notando però che le prestazioni diminuiscono, conseguentemente abbiamo effettuato i nostri benchmarks lasciandola attivata.

 

A termine comparativo abbiamo provveduto anche ad effettuare i test del Drive sulla nuova piattaforma Intel P67, i risultati che abbiamo ottenuto sono certamente in linea a quelli ottenuti con la piattaforma P55 usata per questa recensione, quindi abbiamo scelto di bypassare qualsiasi comparativa tra le due piattaforme.

 

Facciamo però notare al lettore che nella nuovissima piattaforma P67 a differenza della P55 è stato possibile ottenere gli stessi risultati ottenuti in questa recensione con i risparmi energetici attivi, infatti questo è stato un grosso miglioramento a quello che poteva essere considerato un bug della piattaforma antecedente.


HD Tune 4.60

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Test effettuati con Drive vuoto appena connesso all’interfaccia Serial ATA, senza aver effettuato alcuna formattazione specifica al Disco in test.

 

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Questo test ci ha consentito di verificare che i risultati in scrittura e lettura combaciano quasi perfettamente con quanto dichiarato dalla casa produttrice, c’è semplicemente una piccolissima discrepanza tra la velocità di scrittura (write) dichiarata (180 MB/s) e quanto ottenuto dal test (188 MB/s), viceversa per quanto concerne la lettura (read) notiamo una differenza in negativo di 7 MB/s (230 MB/s dichiarati contro 223 MB/s rilevati).

 

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Il test relativo alle Operazioni di Input/Output (misurate al secondo) in modalità RANDOM sul nostro Drive, ci dicono che sugli algoritmi (pattern) da 1MB c’è un forte calo prestazionale.

 

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Riguardo i tempi di accesso al disco, balza immediatamente all’occhio, comparando i risultati con gli altri transfert size, un rallentamento del drive sugli algoritmi da 1MB e 4K (random).

 

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Infine passiamo al test ‘puro’ di velocità trasferimento dati sul Disco, in questo caso però dobbiamo segnalare un forte decadimento velocistico sugli algoritmi 4K, ma in generale le prestazioni risultano molto sotto a quanto ufficialmente dichiarato dalla casa produttrice soprattutto per quanto concerne i test effettuati sulla lettura (read).

 


CrystalDiskMark 3.0.0

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cdm

crystal

 

Questo benchmark è utilissimo per misurare la scrittura/lettura sequenziale (sequential) e casuale (random), CrystalDisk Mark supporta infatti il NCQ (Native Command Queuing) con una Queue Depth di 32, sia per i test di scrittura e lettura, balza immediatamente all’occhio proprio il risultato sui test 4K QD32 (Random Read/Write Test (Block Size = 4KB, Queue Depth = 32 per NCQ&AHCI) e sui cluster 4K dove possiamo rilevare che la velocità di scrittura supera quella in lettura.


 

AS SSD Benchmark


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Ulteriore conferma a quanto appena visto la dà questo benchmark, anche qui infatti possiamo vedere che la velocità di scrittura è superiore a quella di lettura sui blocchi 4K.

 

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In generale anche in questo caso possiamo rilevare una lentezza nelle applicazioni.


 

ATTO



atto

atto

ATTO (che è uno dei più vecchi benchmark dedicato alle periferiche storage) contrariamente ai test fino ad ora effettuati, sfrutta al massimo le potenzialità del nostro SSDNow V+ 100, infatti possiamo notare che nei trasferimenti di file piuttosto grossi (da 256kB in su) le velocità sostanzialmente corrispondono a quanto dichiarato dalla casa produttrice.


 

PCMARK

pcmark

 

Il test HDD di PCMark che esegue un benchmark sulle operazioni più comuni che vengono effettuate sul disco (startup, scrittura file, scansione antivirus, etc.) ci ha lasciato vedere un risultato certamente incoraggiante.

pcmark


AIDA64


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In questo test abbiamo potuto verificare le velocità del drive nella scrittura e lettura lineare, con risultati tendenzialmente uguali a quanto dichiarato dalla casa.

aida64

 


Conclusioni

 

argento

 

Prestazioni : 4 stelle
Rapporto qualità/prezzo: 4 stelle
Complessivo : 4 stelle

Prima di tutto dobbiamo assolutamente sottolineare la completezza del bundle che compone il package di questo SSD, veramente completo sotto ogni aspetto.

Per quanto riguarda le prestazioni del controller Toshiba, anche se i drive che montano il controller SandForce probabilmente rimangono tutt’ora la scelta probabilmente più oculata in termini di performance e per il rapporto GB/€ (rimanendo in ambito Sata 3gb/s), c’è da dire controller che proprio quest’ultimi hanno riscontrato svariate problematiche relativamente alla perdita di dati e cali di prestazioni qualora vengano usati come disco boot e soprattutto quando la loro capienza risulta essere satura., problema che non affligge questo disco.

Oltre a questo dobbiamo aggiungere che se l’utente dispone di un Sistema Operativo senza supporto TRIM (es. WinXP) il V+ 100 risulta essere certamente la miglior scelta possibile, addirittura migliore del già recensito Crucial C300, visto che dispone di un sistema Garbage Collection nettamente migliore rispetto ai concorrenti tutt’ora disponibili sul mercato; ovviamente questo vale anche per chi vuole attuare un RAID, in questo caso anche con Sistemi Operativi di ultimissima generazione, visto che in questa configurazione il TRIM risulta essere sempre disabilitato. Il prezzo di questo disco si aggira intorno alle 185€ prezzo più o meno allineato con gli SSD di queste capacità.

PRO

  • 3 anni di garanzia
  • Bundle completissimo
  • Garbage Collection assolutamente performante

 

CONTRO

  • Sequenziale e 4K (write/read) poco prestazionali

Si ringrazia Kingston per l'esemplare fornito per questa recensione.

C.B.

 

 

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