Ciao Mondo 3!

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Oggi vi proponiamo la recensione del primo Disco a Stato Solido in versione Sata 6Gb/s (comunemente denominata Sata III) presente sul mercato a tutt’oggi; tale interfaccia presenta un raddoppio di banda passante rispetto al precedente, questo si traduce in un netto miglioramento in termini di velocità di trasferimento dei dati. Il prodotto in questione è il Crucial RealSSD C300 nella versione da 128GB. Come ben saprete gli SSD si basano sulla memoria flash di tipo NAND la quale risulta essere parecchio più veloce in termini di velocità di scrittura e lettura rispetto alle precedenti tecnologie sfruttate dai ‘vecchi’ Hard Disk meccanici.

 

Oltre a questo gli SSD sfruttano il comando TRIM; tale funzione consente al Sistema Operativo (Linux o Windows 7)  di gestire ed ottimizzare il Disco mantenendolo, prestazionalmente parlando, sempre al massimo delle sue capacità tecniche semplicemente eliminando fisicamente dal Drive i files cancellati. Anche  il modello da noi recensito oggi, consente l’abilitazione di questa caratteristica, la quale comprende anche il Garbage Collection, ovvero  una modalità che consente di ottimizzare la memoria quando il Disco è in idle, cancellando definitivamente le celle dell’SSD inutilizzate e massimizzando quindi le prestazioni in scrittura.



Cenni storici sull’Azienda produttrice

Nel 1996, Micron rispose alle sempre più crescenti richieste di produrre memorie performanti per gli utenti finali, che volevano le migliori prestazioni possibili per i loro sistemi. Micron lanciò così la Crucial Technology nel settembre dello stesso anno, in questo modo gli utenti ebbero l’opportunità di comprare direttamente dalla fabbrica le stesse memorie che micron vendeva alle più grosse Aziende produttrici di PC. Nel 1999, venne aperta la filiale Crucial Europa in Scozia, nella città di Kibride, offrendo agli utenti finali al di fuori degli States le stesse opportunità di comprare memorie di altissima qualità ad un prezzo conveniente.

CrucialLogo
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Ora, Crucial Technology fa parte di Lexar Media, la quale è una divisione di Micron Europe Limited. Lexar Media vanta una delle offerte più complete linee di prodotti relative alle memorie DRAM. Produce e fornisce prodotti di alta qualità in tutte le categorie di memoria: flash drive USB, schede di memoria, memorie DRAM per sistemi Win e Mac, e drive storage allo stato solido (SSD).

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Recentemente Micron ha siglato una joint venture con Intel per la fabbricazione di memoria Flash.IM Flash Tecnologies (IMFT) nasce nel 2006, con lo scopo di diventare la più grande azienda di produzione di memoria Flash. Intel, leader nel settore delle CPU, non voleva certo perdersi un mercato come quello delle memorie Flash. Il crescente numero di dispositivi portatili, soprattutto smartphone, e le grandi possibilità nel mondo desktop, dove le prestazioni degli SSD promettono di surclassare i vecchi hard disk a piatti magnetici, costituiscono un mercato in forte crescita fonte di grandi guadagni. Micron, dal canto suo, era già leader nel campo delle memorie, ma la partnership con Intel la mette in una posizione favorevole nei confronti della rivale Samsung.

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Grazie alla collaborazione tra queste due grandi aziende IMFT si appresta a lanciare la produzione di chip di memoria flash MLC (2bit per cella) da 64 Gigabit (8 Gigabyte), costruiti con processo produttivo a 25nm. Samsung è ancora ancorata alla produzione a 34nm e IMFT dichiara di essere in vantaggio di almeno un anno sulla concorrenza. Produrre a 25nm significa ottenere rese maggiori, consumi minori (per i dispositivi portatili non è irrilevante) e soprattutto costi minori. Ovviamente cambiare processo produttivo significa fare un grosso investimento per ammodernare tutti gli impianti. Intel e Micron sono sicuri di rientrare con le spese vendendo un maggior volume di dispositivi grazie al vantaggio accumulato su Samsung.

Presto quindi vedremo grandi quantitativi di memoria sia per SSD (probabilmente prodotti con capacità fino a 600GB), sia per dispositivi portatili come smartphone e lettori mp3. La speranza è che i minori costi di produzione incentivino un calo di prezzi dei prodotti stessi, permettendo finalmente di trovare degli SSD a buon mercato. O almeno a prezzi che ne giustifichino l’acquisto rispetto agli hard disk tradizionali.


Specifiche Tecniche e Primo Contatto

 

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Il drive Crucial RealSSD C300 viene fornito in una scatola di cartone di dimensioni ridotte, la quale riporta sulla parte frontale il nome della casa produttrice e il taglioin GigaByte, del Disco in essa contenuto. Nella parte posteriore,nella tabellina a destra, sono riportate le informazioni sommarie relative al prodotto: qui infatti ci vengono ricordate le prestazioni dichiarate dalla casa,  355MB/s in fase di lettura sequenziale e 140MB/s in fase di scrittura sequenziale. Citiamo per ora solo queste, tra le altre, essendo le più interessanti per chi vuole acquistare questo prodotto. Rispetto a questi ultimi due dati è bene sottolineare, onde evitare fraintendimenti, che il modello in nostro possesso non è la versione da 256GB, la quale risulta essere parecchio più prestazionale performante, soprattutto in termini di scrittura, del modello in nostro possesso, e spesso, erroneamente, tali prestazioni (del 256GB) vengono attribuite alla versione del 128GB. La velocità in scrittura del modello da 256GB raggiunge infatti ben 215MB/s contro i 140MB/s del nostro modello.

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Oltre a questo ricordiamo ai lettori che il RealSSD C300 che ci è giunto in test, impiega il processo produttivo a 34 nanometri, quindi i nuovi chip di memoria NAND di tipo MLC (Multi Level Cell), questi chip di nuova generazione oltre ad essere di dimensione inferiore rispetto ai precedenti, offrono prestazioni di trasferimento dati superiori di ben 5 volte rispetto ai precedenti.

Altresì dobbiamo far notare ai lettori, che alla nostra redazione è giunta la REVISIONE 002 del Disco in oggetto,  infatti la prima versione (001) aveva problemi relativi al TRIM (malfunzionamenti) e di compatibilità con alcune schede madri. Tutti i problemi sono stati risolti grazie a questa nuova revisione.

Aperto il package troviamo due libretti multilingua con le istruzioni relative all’installazione del Drive ed il Disco stesso, confezionato in una ‘pellicola’ antistatica e protetto da una schiuma antiurto.

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Scartato il tutto, possiamo osservare il RealSSD C300,  perfettamente conforme alle dimensioni standard dei 2.5’’. Frontalmente riprende i colori e le scritte già viste sulla custodia, mentre sul retro possiamo intravedere tutte le informazioni importanti, cioè numero di serie, numero di revisione del firmware e quant’altro.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test

 

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Per i test abbiamo adoperato le seguenti applicazioni:

  • HDTune 4.60
  • CrystalDiskMark 3.0
  • AS SSD Benchmark
  • ATTO 2.46

 

E’ importante segnalare altresì, che per i test che abbiamo effettuato, abbiamo dovuto disabilitare TUTTI i risparmi energetici della nostra piattaforma Intel (es. C-State, Intel Speedstep, etc.) in quanto abbiamo potuto notare, nei nostri test preliminari, che le prestazioni del Disco risultavano sensibilmente inferiori a quanto dichiarato dalla Crucial.

Quindi abbiamo provveduto, a termine di paragone, a testare il RealSSD C300 anche in modalità Serial ATA II con gli ultimi drivers della Intel (Rapid Storage) nonché con i drivers installati automaticamente dal Sistema Operativo in uso (Microsoft AHCI), così da poter fornire ai lettori un quadro completo della differenza prestazionale del Disco, sfruttando diversi drivers e diverse interfacce. Naturalmente il Crucial RealSSD C300 è perfettamente retro compatibile con la vecchia interfaccia SATA II.

Oltre a questo abbiamo provveduto a ‘tweakkare’ opportunamente il Sistema Operativo con un paio di semplici modifiche alla portata di ogni utente; tali modifiche consentono di massimizzare i test effettuati e di preservare l’Unità Disco dal degrado futuro. Questi accorgimenti si riferiscono alla disattivazione della deframmentazione del disco da parte del Sistema Operativo, alla disattivazione dell’indicizzazione del Disco stesso (Proprietà del Disco – Generale & Strumenti); infine abbiamo provveduto a verificare le prestazioni del Disco disabilitando la scrittura della cache sul dispositivo (Proprietà del Disco – Hardware), notando però che le prestazioni diminuiscono, conseguentemente abbiamo effettuato i nostri benchmarks lasciandola attivata.


Test

HD Tune 4.60

 

Test effettuati con Drive vuoto appena connesso all’interfaccia Serial ATA, senza aver effettuato alcuna formattazione specifica al Disco in test.

 

HD Tune: Lettura e scrittura

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Interessante notare come in scrittura i drivers Intel Rapid Storage (Interfaccia Sata II) risultino più performanti dei Sata 6GB/s, tranne che sul test effettuato relativo al Burst Rate (che null’altro è che la velocità massima espressa in MB/s, dei dati della memoria cache del Drive che vengono trasferiti dall’interfaccia al Sistema Operativo).

 

HD Tune: IOPS

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Le Operazioni di Input/Output (misurate al secondo) sul nostro Drive ricalcano quanto precedentemente visto, con una variabile sugli algoritmi (patterns) da 4K e 512bytes dove rileviamo un decadimento delle prestazioni con i drivers Microsoft.

 

HD Tune: Tempo di accesso

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Riguardo i tempi di accesso al Disco, l’unica cosa che notiamo è un forte rallentamento prestazionale del Disco in lettura adoperando i Drivers Intel; questo ovviamente influenza la rapidità di caricamento del Sistema Operativo e dei programmi in esso installati.

 

HD Tune: Velocità media

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Infine passiamo al test ‘puro’ di velocità trasferimento dati sul Disco, dove il nostro Drive dà il massimo delle proprie prestazioni sull’interfaccia Sata 6GB/s mentre sulla vecchia Sata II risulta essere ‘castrato’.

 

CrystalDiskMark 3.0.0

 

CrystalDiskMark: Scrittura

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CrystalDiskMark: Lettura

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Sia per i test di scrittura e lettura, balza immediatamente all’occhio il risultato sul test 4K QD32 (Random Read/Write Test (Block Size = 4KB, Queue Depth = 32 per NCQ&AHCI) dove l’interfaccia Sata II esce nettamente ‘vincente’; mentre negli altri test effettuati, come previsto, il Drive dà il suo massimo quando connesso all’interfaccia Sata 6GB/s.

 

AS SSD Benchmark


AS SSD: Scrittura

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AS SSD: Lettura

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Altro risultato interessante lo possiamo evincere sul test 4K-64THRD (tempi di caricamento delle applicazioni), il quale influenza il risultato del test finale/complessivo, dove i drivers Intel la fanno ancora da padrone.

 

AS SSD: Velocità copia

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AS SSD: Durata Copia

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Anche qui, un’ulteriore conferma della bontà dei drivers Intel e della sua interfaccia, oltre a questo ci siamo però sorpresi dal risultato negativo ottenuto con i Drivers Marvell soprattutto su applicazioni di Gioco.

 

ATTO

ATTO: Scrittura

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ATTO: Lettura

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Ultimi test effettuati riguardano il tool ATTO dove sinteticamente possiamo ricevere ulteriore conferma che il nostro Drive dà il meglio in scrittura quando connesso all’interfaccia Sata II (Intel Rapid Storage), mentre per quanto concerne la lettura il Disco dà il proprio meglio sull’interfaccia ‘nativa’ cioè la Sata 6GB/s.


CONCLUSIONI

oro

Prestazioni : 5 stelle - copia
Rapporto qualità/prezzo: 5 stelle - copia
Complessivo : 5 stelle - copia 2

 

E’ vero che ad oggi sul mercato esiste solo questo SSD con supporto all’interfaccia Sata 6GB/s, però dobbiamo notare che questo Disco allo Stato Solido ci ha piacevolmente sorpresi (non che ci fossero dubbi in merito). Prescindendo dai test che abbiamo effettuato, possiamo altresì aggiungere che la nostra configurazione hardware e software è risultata essere più scattante ed agile (non che queste impressioni abbiano valore tecnico ma è opportuno farlo notare al lettore). Notevolissime le prestazioni in lettura (soprattutto con i drivers Marvell), ottime quelle in scrittura (addirittura superiori se connettiamo il Disco alla vecchia interfaccia Sata II); a latere e per scrupolo abbiamo effettuato ulteriori test (che omettiamo nella nostra review) sullo stesso Disco, tali test sono stati effettuati con il Drive riempito al 50% e al 95% della sua capienza effettiva (119GB), con differenze che sono risultate essere insignificanti: da qui la nostra scelta di omettere tali risultati in questa recensione (test effettuati con CrystalDiskMark, AS SSD ed ATTO).

Teniamo a precisare che i test effettuati sull’interfaccia Sata II sono stati effettuati solo ed esclusivamente a titolo comparativo, quindi abbiamo omesso l’esecuzione di test su questa interfaccia adoperando i drivers Microsoft AHCI.

Riteniamo altresì, che allo stato attuale i driver relativi all’interfaccia Sata 6GB/s siano parecchio acerbi, come abbiamo avuto modo di constatare anche nella recensione del Velociraptor 600GB; conseguentemente con un opportuno sviluppo le prestazioni non potrebbero che migliorare (invitiamo i lettori a confrontare i risultati dei nostri test tra le varie interfacce per capire le potenzialità tuttora inespresse in scrittura).

Concludendo, viste le potenzialità, ci sentiamo di consigliare l’acquisto del Crucial RealSSD C300 128GB, ad oggi sul mercato non sembra esserci nulla di superiore, nonostante il supporto acerbo.

 

PRO

  • Sata 6GB/s
  • Impressionate velocità di lettura

 

CONTRO

  • Drivers acerbi (problematica non derivante dal Drive stesso)

 

C.B.

 

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