Ciao Mondo 3!

introLa potenza di un 8 cilindri a V, con tanto di LED rossi per dare l'idea di un motore incandescente. Tutto sembrerebbe tranne che un dissipatore. In realtà il CoolerMaster V8 si è dimostrato molto freddo, capace di placare gli spiriti bollenti della vostra CPU. Ecco a voi il secondo capitolo della mini-comparativa con il ThermalTake BigTyp14Pro e il ThermalTake MaxOrb EX.

Cenni sull'Azienda

cm_logoCoolerMaster produce sin dal 1992 dissipatori per server e desktop per il mercato oem. La Business Unit Prodotti Retail di CoolerMaster commercializza i suoi prodotti dal 2001. Con sede principale in Taiwan e varie sedi distaccate in tutto il mondo (USA, Brasile, Olanda, Germania, Cina, Giappone) CoolerMaster è ormai una multinazionale affermata. Tra i prodotti principali dell'azienda troviamo un'ampia gamma di case, alimentatori, dissipatori e ventole.




Introduzione

Finora CoolerMaster non aveva puntato molto al mercato retail dei dissipatori, limitandosi a prodotti piuttosto economici, se trascuriamo il gigantesco GeminiII. Tuttavia vista la grande esperienza nel settore del raffreddamento, acquisita con numerose soluzioni per il mercato OEM, non poteva mancare un dissipatore in grado di suscitare un buon successo commerciale tra gli overclockers e quindi apprezzabile sia per prestazioni che per estetica. Abbandonando la soluzione di scarso successo a ventola tangenziale dello Sphere, CoolerMaster ha optato per una più comune ventola da 120mm, posizionata verticalmente al centro del dissipatore con classica conformazione a torre. L'estetica è innovativa e vuole emulare la forma di un motore. In effetti la parte superiore del dissipatore in plastica ricorda molto quella dei motori, e i due LED rossi dietro le feritoie danno l'idea del calore sprigionato dal motore.

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La sigla V8 è stata scelta grazie alla presenza delle 8 heatpipes, che costituiscono un po' il cuore del dissipatore. Un numero davvero elevato per un dissipatore, che nei migliori dei casi vedeva l'impiego di un massimo di 6 heatpipes anche per un vincolo spaziale dovuto alla dimensione della base. La CoolerMaster ha da poco sviluppato anche il dissipatore V10, in cui è facile intuire la presenza di ben 10 heatpipes, ma che stupirà non pochi appassionati per la presenza di un modulo TEC, conosciuto anche come Cella di Peltier. E' stato presentato anche il V12, più simile al V8, ma dotato di due ventole posizionate tra tre corpi in alluminio.


Bundle e confezione

La confezione è molto accattivante prediligendo il colore nero e presentando alcune immagini del dissipatore. All'interno il dissipatore è racchiuso in una confezione di plastica che lo protegge da eventuali urti durante il trasporto. Gli accessori si trovano in una piccola scatolina e comprendono un tubetto di pasta termica, una chiave a brugola per smontare il coperchio del dissipatore a cui è agganciata la ventola, un piccolo adattatore per poter stringere i bulloni con un normale cacciavite e infine un coperchio per slot pci in sui fissare il potenziometro per la regolazione della velocità della ventola.

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Nella scatola troviamo anche le staffe per il socket LGA 775 e per socket AM2/939/940. In entrambi casi è previsto anche un backplate per evitare distorsioni evidenti delal scheda madre a causa del peso del dissipatore. Immancabile il foglietto illustrativo con le istruzioni di montaggio, ovviamente molto dettagliate e precise.


Caratteristiche tecniche

Di solito il peso è uno dei parametri che consente rozzamente di stimare le potenzialità di un dissipatore. I suoi 865 g mostrano che c'è molta “sostanza” in questo dissipatore. Anche se sembra piuttosto compatto grazie alla forma a parallelepipedo, è in realtà un po' ingombrante specie in altezza, dove 16,1 cm sono un po' troppi per permetterne l'installazione nei case più stretti. Le altre due dimensioni di 12 e 12,5 cm non sono invece di alcun impaccio all'interno del case. La base è in rame ed è stata nickelata, come del resto tutte le altre parti del dissipatore (cioè le heatpipes in rame e le alette in alluminio), regalando al dissipatore un aspetto lucente ed elegante. La lappatura è davvero ottima mostrando una superficie praticamente a specchio. Dalla base si dipartono le 8 heatpipes di cui 4 piegate a “U” e altre 4 terminanti nella base. Visto che disporre 8 heatpipes parallelamente alla base sarebbe stato impossibile, la superficie lungo cui sono disposte è leggermente incurvata.

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Il corpo del dissipatore è composto da 4 blocchi di alette in alluminio. I blocchi centrali, più vicini alla ventola, presentano alette disposte orizzontalmente e raccolgono il calore delle due heatpipes centrali (che presumibilmente saranno anche le più “calde”) e delle due più esterne tutte piegate a “U”. Ai blocchi esterni, che dispongono invece di alette disposte perpendicolarmente alle altre, arrivano le altre 4 heatpipes. Grazie a questa struttura particolarmente elaborata e alla ventola in posizione centrale il flusso d'aria e il calore viene ben distribuito su tutta la struttura, riuscendo a ottenere prestazioni ottime anche con un flusso d'aria piuttosto contenuto.

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Passiamo ora alla ventola da 120mm anch'essa di produzione Coolermaster. La struttura portante è quella classica delle ventole 120x120x25mm, quindi può essere facilmente sostituita smontando l'apposita struttura che la sorregge, cosa che rende il dissipatore molto versatile e soprattutto longevo. Il design particolare a 9 pale permette di raggiungere un ottimo flusso d'aria di 69,7 CFM ma soprattutto una pressione statica di ben 2.94mm H20. Quest'ultima caratteristica permette all'aria di essere ben diretta verso il centro del dissipatore senza fuoriuscire lateralmente, e sfruttando quindi al meglio tutta la superficie delle alette. Il regime di rotazione della ventola va da 800 a 1800 rpm e può essere controllato sia con il potenziometro in dotazione, sia via software grazie al connettore a 4 pin e quindi la possibilità di usare una regolazione PWM. La rumorosità dichiarata va da 17 a 21 dBA.

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Merita una breve nota la tecnologia utilizzata per il rotore della ventola: in luogo dei comuni sleeve bearing e 2-ball bearing, troviamo il rifle bearing che promette rumorosità contenute come lo sleeve bearing ma tempi di vita medi comparabili a quelli del 2-ball bearing (solitamente ben più lunghi di quelli dello sleeve bearing). La tecnologia rifle bearing è utilizzata praticamente soltanto dalla CoolerMaster, benché dalla struttura stessa del rotore si possa capire facilmente i vantaggi che si hanno quando la ventola lavora in posizione verticale. Ricordiamo in breve il funzionamento dello sleeve bearing: è basato su un rotore solidale alle pale che girano (essenzialmente un perno) il quale ruota all'interno dello statore, costituito da un cilindro cavo riempito di lubrificante. Lo spazio in cui deve ruotare il perno è abbastanza più ampio dello stretto necessario e quindi il compito del lubrificante di far galleggiare il corpo rotante è essenziale, specialmente quando la ventola è in posizione verticale in cui il peso tende a schiacciare il lubrificante, ottenendo una rotazione non perfettamente circolare ma ellittica e producendo forti attriti. Ciò causa nello sleave bearing maggiore rumorosità finché il consumo del lubrificante a causa del peso stesso del corpo rotante porta alla morte definitiva della ventola. Il concetto del rifle bearing è essenzialmente identico allo sleeve bearing ma in questo caso lo statore presenta una struttura diversa, che permette al rotore di autosostenersi senza gravare troppo sul lubrificante. Come si può notare nell'immagine il corpo che sorregge il rotore non è continuo ma presenta dei tagli ricurvi, che permettono al lubrificante di fluire attraverso di essi. In questo modo il regime di rotazione della ventola permette di spingere il lubrificante attraverso queste fessure e a farlo rientrare da sotto sostenendo il corpo rotante e limitando al massimo gli attriti.

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Infine una nota di merito per il sistema di fissaggio della ventola, che si trova “sospesa tra i due corpi di alette in alluminio, grazie alla struttura in plastica sovrastante che non ha quindi soltanto un fine estetico. La ventola è infatti attaccata a questa parte con un sistema a incastro, e tra la ventola e il coperchio è presente un piccolo strato di gommapiuma in grado di assorbire tutte le vibrazioni della ventola. In questo modo essa è praticamente isolata dal dissipatore e viene limitata al massimo la rumorosità dovuta alle vibrazioni.


Montaggio

Il montaggio non è concettualmente complicato anche se potrebbe diventarlo nella pratica, richiedendo l'ausilio di un'altra persona. Il montaggio per socket LGA 775 consiste nell'applicazione di 2 staffe alla base del dissipatore in cui vanno avvitate 4 viti che devono fuoriuscire dalla parte posteriore della scheda madre. Quattro gommini hanno la funzione di spessore e di assorbi-vibrazioni, oltre che di protezione per la scheda madre. Nella parte posteriore va applicato il back-plate per irrigidire la struttura. Fare attenzione a non rimuovere lo strato plastico che funge da isolante elettrico. A questo punto occorre avvitare i 4 bulloncini ai perni che dovrebbero fuoriuscire dal backplate magari con l'ausilio dell'apposito adattatore per il cacciavite. La difficoltà maggiore si trova in questa fase, in cui è complicato avvitare i bulloncini ai perni che fuoriescono poco dal backplate. E' comunque possibile effettuare il montaggio senza il backplate, posizionando soltanto 4 rondelle protettive prima dei bulloncini. In questo modo però si compromette un pochino la rigidità della struttura.

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Il montaggio per AMD prevede staffe e backplate diversi anche se è concettualmente simile. La staffa è unica sia per 939 che AM2, ma vanno utilizzati fori diversi a seconda del socket. Le staffe per LGA 1366 (processori core i7) sono optional e non presenti in questa confezione. Ovviamente ricordiamo di sostituire la pasta termica presente sulla cpu con quella presente in dotazione nel tubetto, per altro presumibilmente di ottima qualità visto il colore grigio. Importante infine menzionare la possibilità di installare il potenziometro in dotazione in uno degli slot posteriori del case, cosa che permette di modificare il regime di rotazione agevolmente e in qualsiasi momento.
Metodologia di prova e test Abbiamo effettuato dei test, misurando le temperature raggiunte dal processore sia in idle che in full load, abbiamo poi comparato le temperature con quelle ottenute con il dissipatore stock della intel. Sono stati effettuati anche test di overclock aumentando il voltaggio della cpu. Abbiamo testato anche il ThermalTake BigTyp14Pro (già recensito) e il ThermalTake MaxOrb EX per ottenere una comparazione attendibile. I risultati del MaxOrb EX e la relativa comparativa verranno mostrati nella prossima recensione (Stay Tuned!). I software utilizzati sono CoreTemp per la rilevazione delle temperature e Prime95 per stressare la cpu. Ricordiamo che le temperature rilevate da CoreTemp sono quelle interne ai core e non quelle rilevate dalla scheda madre che spesso sono notevolmente più basse.

Configurazione di prova:

Cpu: Intel E6700 2,66Ghz 65nm
Scheda Madre: Asus P5k-Premium
Ram: 2GB a-data extreme vitesta
Alimentatore: CoolerMaster Greenpower 600w
Scheda video: HD4870 by Prokoo.com

I test sono stati effettuati su un banchetto a una temperatura ambiente di 18°C. Abbiamo effettuato i test con la ventola al massimo regime di rotazione e infine abbiamo misurato anche le temperature nella situazione più difficile (3,6ghz) con la ventola al minimo per poter capire l'incidenza sulle temperature della velocità della ventola.

G_default G_3ghz G_3.3ghz G_3.6ghz

I risultati ottenuti confermano la bontà di questo dissipatore. Incredibile il testa a testa con il BigTyp14Pro che manifesta temperature del tutto identiche fino a 3,3Ghz andandosi a discostare di 1 solo grado a 3,6ghz. Ciò mostra che siamo al limite della capacità dei dissipatori ad aria. L'efficienza della struttura del CoolerMaster V8 si mostra abbassando il regime di rotazione della ventola in cui l'innalzamento di temperatura dovuto al minore flusso d'aria è più contenuto (3 gradi) rispetto al dissipatore della ThermalTake (5-6 gradi). Buona la rumorosità del CoolerMaster V8, molto silenzioso e quasi inudibile al minimo dei giri, mentre risulta inevitabilmente un po' più rumoroso al massimo dei giri. D'altra parte anche con la ventola al minimo le temperature rilevate sono ottime quindi non c'è pericolo di preoccuparsi della rumorosità.


Conclusioni
Gold BestBuy

 

Prestazioni : 5 stelle
Rapporto qualità/prezzo: 5 stelle
Complessivo : 5 stelle



Ancora una volta CoolerMaster ci ha stupito con un prodotto davvero eccezionale, sotto tutti i punti di vista. Bello esteticamente, ottime prestazioni, rumorosità contenuta, qualità costruttiva ineccepibile Buono il bundle e anche se la staffa per socket LGA 1366 è assente, è possibile acquistarla separatamente. Un tubetto di ottima pasta termica bilancia questa mancanza. Il prezzo, un po' elevato, di 55 euro, è in conclusione ampiamente giustificato dalle qualità del CoolerMaster V8.

Maurizio Caon Leonardo Angelini

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