Ciao Mondo 3!

intro.jpgLe ventole NoiseBlocker sono senz'altro sinonimo di qualità. Il dissipatore per cpu CoolScraper sfrutta una delle ottime ventole da 120mm prodotte dall'azienda e una tecnologia particolare a singola heatpipe per ottenere delle buone prestazioni nel silenzio caratteristico di NoiseBlocker.

Cenni sull'azienda

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Noiseblocker è un marchio del gruppo tedesco Blacknoise che dal 1998 produce componenti per il raffreddamento e accessori per il modding, ponendo in primo piano l'aspetto della silenziosità. L'azienda di Hilden, piccola cittadina del bacino della Ruhr, produce negli stabilimenti in Cina, Taiwan e Germania, mentre la progettazione e la fase di testing vengono effettuate rigorosamente presso la loro sede tedesca.



Confezione

Il dissipatore si trova in una confezione di cartone che mostra una foto del prodotto e sul retro le specifiche tecniche dello stesso.
All'interno il dissipatore si trova nella classica confezione in plastica con la ventola già montata per mezzo degli specifici gommini anti-vibrazione di colore blu.
In una scatolina in cartone troviamo le staffe per il montaggio su socket 775, è presente inoltre un tubetto di pasta con le seguenti caratteristiche dichiarate:

Conducibilità termica: 0.88W/(m*K)
Resistività termica: 0.06C*in2/W

Le staffe per socket AM2/939/940/754 non sono incluse nella confezione ma costituiscono un kit da acquistare separatamente.

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Caratteristiche tecniche

Le caratteristiche costruttive del dissipatore riprendono in parte quelle del CoolScraper Rev 2.0. Ad una classica struttura a torre con ventola da 120mm e alette in alluminio troviamo associata una soluzione del tutto originale, utilizzata soltanto da NoiseBlocker: una heatpipe unica di dimensioni fuori dal comune (2,5 cm di diametro) conduce il calore in verticale dalla cpu direttamente verso le alette.
Tale soluzione può essere vantaggiosa dal punto di vista del trasferimento del calore dalla cpu alla heatpipe, se non fosse che la heatpipe non è direttamente a contatto con il package della cpu ma attraverso una ulteriore base in rame. Tale base (discretamente lappata) è saldata direttamente alla heatpipe, ma ha un diametro leggermente maggiore ed è stata frapposta probabilmente per ovviare alla possibile rottura della heatpipe stessa (più fragile rispetto a una base di metallo “pieno”). La base aggiuntiva permette inoltre alla staffa di potere ruotare su di essa e quindi di poter orientare il dissipatore a proprio piacimento.
Un possibile effetto collaterale potrebbe essere la cattiva conduzione del calore alle estremità laterali delle alette di alluminio piuttosto lontane dall'unica heatpipe centrale.

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Sicuramente ineccepibile invece la ventola SX1 REV 2.1 da 120mm prodotta dalla stessa NoiseBlocker. La ventola ha un regime di rotazione di 1200rpm a 12V ma può funzionare fino a 700rpm se downvoltata. A pieni giri la ventola emette appena 17dBA di rumore che la rendono in effetti quasi inudibile; è inoltre fissata al dissipatore con 4 gommini che aiutano a ridurre le vibrazioni. Il flusso è di 65m3/h e l'MTBF  dichiarata(tempo medio di rottura) è di 100.000 ore. NoiseBlocker fornisce comunque ben 6 anni di garanzia, sia sulla ventola che sul dissipatore stesso.
La ventola con le sue trasparenze è senza dubbio molto bella e i suoi colori si intonano con i colori del corpo del CoolScraper che risulta davvero accattivante.
Le dimensioni sono di 157mm(H)x129mm(L)x95mm(D), il peso è di 682 grammi.

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Montaggio

Il montaggio è sicuramente la cosa che ci ha più deluso del NoiseBlocker CoolScraper. Oltre all'assenza nella confezione pervenuta di un manuale per le istruzioni abbiamo incontrato qualche difficoltà nell'orientare il CoolScraper che sistematicamente andava a cozzare contro i dissipatori della nostra scheda madre (asus p5k-premium), sia dei mosfet sia del chipset. Dopo aver trovato un compromesso scegliendo di montare la ventola (abbastanza flessibile grazie ai gommini) in un secondo momento, abbiamo trovato contro un inconveniente che sembrava davvero insormontabile. Vediamo perché.
Il CoolScraper prevede un backplate a forma di “x” e dotato di gommapiuma per non rovinare la scheda madre e per non creare possibili corto circuiti. Questa piastra è presente nella confezione con le estremità ravvicinate tra loro due a due e deve essere aperta facendo ruotare quest’ultime intorno al perno centrale in modo da poter prendere le sembianze di una croce di sant’Andrea (o croce decussata). Il dissipatore viene agganciato a questo backplate (posizionato ovviamente dietro alla motherboard) attraverso delle lunghe viti dotate di molle, che devono passare attraverso i fori della staffa e vengono bloccate attraverso degli anelli di metallo. Il problema principale è dovuto al fatto che le molle sono troppo rigide e non si riesce a far arrivare la vite fino al backplate per agganciarle. Ci siamo sforzati pure di cercare di agganciarle, forzando anche troppo la scheda madre che andava a curvarsi in modo preoccupante. Essendo comunque impossibile completare l'installazione in queste condizioni, abbiamo deciso di modificare le molle accorciandole in qualche modo. Le abbiamo quindi piegate eliminando una o due spirali da ogni molla, e alla fine siamo riusciti ad agganciare tutte e quattro le viti.
Questo particolare è abbastanza preoccupante visto che implica un palese vizio di progettazione, o un grave errore di inscatolamento fornendo molle della dimensione sbagliata. Una remota alternativa potrebbe essere un nostro errore di interpretazione del montaggio, comunque indotto dall'assenza di un foglietto illustrativo. Ci auguriamo che questo difetto sia soltanto per questo esemplare fornito alla nostra redazione e non a quelli destinati al mercato.

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Metodologia di prova e test


Abbiamo effettuato dei test misurando le temperature raggiunte dal processore sia in idle che in full, abbiamo poi comparato le temperature con quelle ottenute con il dissipatore stock della Intel. Sono stati effettuati anche test di overclock aumentando il voltaggio della cpu.
Abbiamo successivamente testato lo Zerotherm Zen FZ120 e il ThermalTake Duorb (già recensito). In questa recensione mostreremo il confronto con il DuOrb mentre prossimamente potrete confrontare anche i risultati ottenuti dallo Zerotherm Zen.
I software utilizzati sono CoreTemp per la rilevazione delle temperature e Prime95 per stressare la cpu. Ricordiamo che le temperature rilevate da CoreTemp sono quelle interne ai core e non quelle rilevate dalla scheda madre che solitamente sono notevolmente più basse (dipendentemente da dove si trova il sensore, l’escursione può raggiungere anche i 10 gradi di differenza).

Configurazione di prova:

Cpu

Intel E6700 2,66Ghz 65nm

Scheda Madre

Asus P5k-Premium

Memoria Ram

1GB v-data

Alimentatore

CoolerMaster Greenpower 600w



I test sono stati effettuati su un banchetto a una temperatura ambiente di 24°C.
Le temperature ottenute si sono dimostrate leggermente più alte degli altri dissipatori testati, si è comunque notato un buon decremento rispetto alle temperature ottenute con lo stock di Intel.

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Il CoolScraper in compenso si è dimostrato il più silenzioso dei tre, confermando l'attenzione di NoiseBlocker per le orecchie degli utenti.

Conclusioni

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Prestazioni : 3,5 stelle.gif
Rapporto qualità/prezzo: 3 stelle.gif
Complessivo : 3 stelle.gif



Sicuramente siamo rimasti un po' delusi dal CoolScraper Rev. 3 soprattutto per le difficoltà incontrate nel montaggio. Impeccabile invece la ventola montata da questo dissipatore, che conferma l'ottima qualità delle ventole NoiseBlocker.
Eccessivo comunque il prezzo di circa 60 euro, che non include nel bundle le staffe per AMD che sono  acquistabili separatamente a un prezzo di 5,50€.


Leonardo Angelini, Maurizio Caon

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