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Trust Urban Exos Plus e Trust Urban Setus: Il VR Budget Friendly - Impressioni di Utilizzo

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Trust Urban Exos Plus Urban Setus 30

In poco tempo la realtà virtuale è diventata sempre più accessibile e diffusa, non solo lato Hardware ma anche ed ovviamente Software. Il trampolino di lancio è stato senza dubbio l’app Cardboard di Google insieme al relativo visore che per poche decine di euro davano la possibilità di immergersi in quella che fino a pochi anni prima era considerata quasi fantascienza. Lo spunto da parte di Google ha dato modo a numerosi brand di creare o ideare la propria versione e variante. Attualmente in commercio esistono Headset VR di tutte le fasce di prezzo e caratteristiche. Le più costose ma anche complete soluzioni sono ad esempio l’HTC Vive, l’Oculus Rift seguito dal nuovo modello Oculus Go, il Razer OSVR HDK2, il PlayStation VR e cosi via. Se da un lato abbiamo visori con display incorporati dall’altro abbiamo i modelli più economici che si basano sul classico set di lenti da abbinare per usufruire della VR al vostro Smartphone. Oggi andremo ad analizzare una delle tante proposte economiche con il Trust Urban Exos Plus ricevuto insieme al controller Trust Urban Setus che ci permetterà di immergerci anche nei videogiochi compatibili e non solo fruire di video in 3D.

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Partiamo dalla fase di ‘’installazione’’. Ci basterà aprire lo sportellino tenuto da supporti magnetici, prendere il nostro Smartphone (che deve rientrare nelle dimensioni massime supportate), allargare il supporto in plastica interno e porlo in sede. Senza richiudere lo sportellino potrete vedere se lo Smartphone è alloggiato bene e il display combacia con il perimetro esterno delle lenti. Inoltre Trust fornisce un set di gommini come ‘’distanziali’’ per evitare che vengano premuti accidentalmente tasti volume o accensione una volta alloggiato lo Smartphone. Nel nostro caso, con un Google Nexus 5, non si è richiesto tale intervento. Come ulteriore prova abbiamo utilizzato anche un Huawei P10 Plus che è entrato e alloggiato senza problemi.

Prima di richiudere lo sportellino conviene avviare magari qualche video di prova in 3D SBS (Side by Side) per far sì che una volta indossato possiate subito regolare secondo le vostre necessità distanza e fuoco delle lenti. Questo perché purtroppo il visore, visto anche il costo, non è dotato di alcun ulteriore tasto per la navigazione in Menù o applicazioni. Sarete dunque costretti ogni volta ad aprire lo sportellino e passare attraverso lo Smartphone. Unica soluzione è il controller Trust Setus (o uno Bluetooth compatibile) che ovviamente abbiamo ricevuto assieme ma che dovrà essere acquistato a parte a meno di non considerare il visore con bundle Trust Gaming GTX 720.

In entrambi i casi il controller fungerà da puntatore multimediale o da gamepad vero e proprio previa piena compatibilità con le app o giochi in esecuzione.

A seguire una volta avviato un video di prova vi conviene subito calzare il visore per controllare se la distanza di default delle fasce sia giusta per il vostro capo o necessità di qualche regolazione. Regolazione possibile, come dicevamo, tramite quadrati di superficie in velcro.

Trust fornisce anche un QR code, sul coperchio removibile per ‘’accedere’’ alla realtà aumentata con fotocamera dello Smartphone, con cui scaricare l’app Google Cardboard che fornisce link diretti ad una serie di video su Youtube, Demo, giochi e molto altro ancora. App che negli anni purtroppo non è stata aggiornata molto.

Diciamo che il grosso del lavoro dovrà essere svolto sul nostro Smartphone come già si sa e sapeva.

Passando alle impressioni relative il visore e controller devo dire che in relazione al prezzo di acquisto svolgono bene il lavoro. Naturalmente sono prodotti che vanno bene per utilizzi saltuari o per qualche oretta di relax e non per chi cerca l’immersione in VR continua o di un certo livello. Parliamo pur sempre di un semplice paio di lenti e relativo Headset.

La qualità complessiva è buona ma si notano subito alcune imperfezioni come ad esempio il meccanismo di regolazione della distanza del visore che non è sempre preciso nell’aprirsi o chiudersi su entrambi i lati e si richiede un aiuto manuale.

Per il controller devo dire invece che il D-Pad seppur funzionale ha forse troppo gioco e l’ho sentito abbastanza ‘’fragile’’. Il controller è stato comunque utilizzato per oltre una settimana di solo gaming e non ha però effettivamente dato segni di cedimento.

A livello di comfort la realizzazione è anche in questo caso buona. Le fasce regolabili cosi come le imbottiture in corrispondenza del viso e il peso offrono un adeguato comfort anche per lunghi periodi di utilizzo. Parlando di lunghi periodi di utilizzo devo dire che i sensi di nausea o mal di testa non li ho avvertiti e ciò perché spesso è un aspetto molto soggettivo e fisiologico.

Complessivamente l’esperienza di realtà aumentata fornita è stata completa e buona. Certo è che doversi munire di un controller a parte anche solo per vedere qualche filmato, senza dover aprire ogni singola volta lo sportellino, è e potrebbe essere una bella scocciatura.

Corsair

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