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EIZO EV2750 07Il monitor EIZO EV2750 si è da poco tempo aggiunto alla linea FlexScan, periferiche queste che vengono utilizzate in ambiente domestico o in ufficio e che riescono a offrire buone capacità di riproduzione senza tralasciare tecnologie che assicurano una buona efficienza energetica e un’elevata ergonomia, che non guastano mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

EIZO logo

 

EIZO ha puntato anche al design per gli ultimi prodotti FlexScan, curando in particolar modo lo spessore delle cornici e restituendo un aspetto full flat, senza bordi sporgenti sul piano frontale. Forse però questo ha influito negativamente in altri ambiti, cosa che non dovrebbe accadere per un monitor di questa tipologia. Sappiamo bene che il produttore giapponese è piuttosto preciso e meticoloso nella realizzazione dei propri monitor e inoltre, con un prezzo d’acquisto di 890 euro, è normale partire con aspettative più alte del solito.

EIZO propone il monitor EV2750 in due colorazioni, nero e bianco, riconoscibile dal suffisso: EV2750-BK ed EV2750-WT. Noi per la recensione abbiamo ricevuto la versione nera.

http://www.youtube.com/watch?v=WVuTQsgH-tU


Specifiche tecniche

Specifiche

 


Unboxing e bundle

Per il FlexScan abbiamo la solita confezione di cartone senza fronzoli da parte di EIZO. L’apertura avviene dall’alto, dove sarà possibile estrarre una parte del bundle; il restante si trova sotto il primo blocco di polistirolo insieme al monitor, tutto ben avvolto in buste di plastica.

Il contenuto completo si compone di:

  • un cavo DisplayPort
  • un cavo di alimentazione
  • un cavo USB 3.0 (noi ne abbiamo trovati due, ma uno sembra di troppo)
  • un anello raccoglicavi
  • una guida al rapido utilizzo, avvertenze generiche, CD per il software e quattro viti (per un eventuale montaggio a parete)

EIZO EV2750 01EIZO EV2750 02

La base di appoggio presenta quattro fasci di gomma semi-circolari che assicurano una buona presa sulla scrivania. Il montaggio è piuttosto semplice, anche se forse all’inizio potrebbe non sembrare. Dopo aver inserito i quattro gancetti del braccio di sostegno all’interno dei corrispettivi fori presenti sulla base, basterà ruotare quest’ultima in senso orario per il bloccaggio dove per conferma si sentirà un classico “click”. Questo avviene tramite il sistema presente sul lato destro dei fori. Per il rilascio sarà necessario alzare la linguetta nera e ruotare la base in senso antiorario, come scritto anche sulla base stessa tra i quattro fori.

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Uno sguardo da vicino e analisi ergonomiche

EIZO, per il FlexScan EV2750, ha puntato anche al design con un aspetto full flat, sottile e con cornice frame-less. Il risultato elegante e sobrio ricercato dal produttore è stato ottenuto con successo. Il rivestimento del pannello è opaco con trattamento leggero, ma non come alcuni modelli che potremmo definire “semi-glossy” (principalmente a matrice VA). Le tre cornici più sottili misurano in totale soli 7 mm (compresa la scocca esterna di circa 1 mm), mentre quella in basso arriva a circa 16 mm. Questa cornice integra al centro il sensore che misura la luminosità ambientale, mentre nella parte destra si trovano sei pulsanti touch, il pulsante di alimentazione e l’indicatore LED; la luce rimane bianca in condizioni operative e arancione fissa in stand by, ma può essere disattivata all’interno del menù OSD. Sono presenti dei piccoli segni in corrispondenza dei tasti touch per aiutare l’utente durante la navigazione all’interno del menù stesso.

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Se la parte del display appare molto convincente e curata, la stessa cosa non appare per la base, dato che il braccio di sostegno non ha lo stesso colore; differenza dettata più che altro dalla diversa plastica adottata.

Posteriormente appare piuttosto robusto il braccio di regolazione e l’attenzione ai dettagli utili, vedi in questo caso la comoda maniglia, è una peculiarità che non sfugge al team di EIZO; ve ne saranno diverse per questo monitor.

L’anello raccoglicavi trovato nel bundle va inserito in una fessura presente sulla base e può essere ruotato a seconda di come vi risulta più congeniale. In un incavo alla sinistra del monitor sono presenti due porte USB 3.0 e un’uscita jack audio per le cuffie; non essendo esterne bisognerà ruotare il monitor per averne un rapido accesso, ma questo non è un grande problema per l’EV2750 che gode di un’ampia ergonomia. Gli ulteriori ingressi sono composti da un connettore di alimentazione con interruttore, una porta DVI-D DL, una HDMI, una DisplayPort, una USB type-B e un ingresso jack audio (line-in).

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Dal punto di vista delle regolazioni ci sono alcuni punti da mettere bene in evidenza. Partiamo dai lati positivi. Il pannello può essere regolato con ampi movimenti: 155 mm per la regolazione in altezza, 172° di rotazione per lato (ovvero 344°, praticamente quasi un angolo giro), inclinazione da -5° a +35° e supporta la rotazione in configurazione pivot da ambo i lati. Questo è un aspetto di non poco conto. Avendo a che fare con due monitor ruotati di 90°, e visto il campo di applicazione di questo prodotto non sarebbe un’eventualità così remota, i due EIZO EV2750 potrebbero essere affiancati sfruttando la sottile cornice superiore. Con altri monitor non dotati di questa rotazione su ambo i lati, si avrà necessariamente nel mezzo la cornice inferiore, che è sempre piuttosto spessa. Per i lati che convincono meno dobbiamo precisare che, escludendo la rotazione, tutte le altre regolazioni non sono così semplici da eseguire. Modificare l’inclinazione è un’operazione poco comoda considerando che bisogna eseguirla con due mani e non si ha molta scocca sulla quale esercitare la (troppa) forza necessaria. Il perno di rotazione non è posto come di consueto dietro al pannello nel punto di giunzione con il braccio di regolazione, ma è più in basso e bisogna prenderci un po’ la mano. Per la regolazione in altezza vi sono in pratica due corse; una del pannello e una del braccio di sostegno. La prima è più leggera della seconda (entrambe sono comunque troppo dure) e quindi sarà sempre la prima a muoversi (sia dalla posizione più elevata e sia dalla posizione più in basso). La distanza tra il bordo inferiore del display e la scrivania è di circa 2,5 cm all’altezza minima, per salire fino a circa 18,5 cm al massimo.

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Prima accensione

L’EIZO EV2750 è stato collegato per il test a una scheda video GeForce tramite il collegamento DVI-D DL. Alla prima accensione abbiamo provveduto a resettare i parametri a quelli di fabbrica, ma ha poco senso parlare di luminosità perché il monitor presenta la modalità Auto EcoView attiva. L’aspetto dei colori appaiono con una temperatura un poco calda. Per non falsare i test abbiamo dunque disattivato le modalità di risparmio energetico.

Con le impostazioni di default registriamo una luminosità di 107 cd/mq, luminosità del nero di 0,25 cd/mq, contrasto di 430:1, temperatura del bianco di 6000K e gamma del 2,2. Il valore della luminosità nel menù OSD è di 72, ma l’andamento è tutt’altro che lineare; come si evince dal grafico, la luminosità sale in modo esponenziale rispetto al valore del menù OSD. Il range va da 0 a 100, ma ogni valore ha praticamente due step, offrendo così 200 livelli possibili. Lo spettro della luminosità è davvero molto elevato dato che si va da un minimo di 0,6 cd/mq (valore bassissimo) a un massimo di 328 cd/mq.

Andamento luminosità

La copertura dello standard sRGB è del 100% e per quello Adobe è del 79%, il valore del gamma di default (2,2) ottiene un response perfetto, con temperatura del bianco di 6000K rispetto ai 6500K selezionati nel menù OSD.

Per interpretare e comprendere i grafici qui riportati, se necessario, potete trovare informazioni al seguente link.

Gamut default Gamma default 2.2Temp default

La fedeltà cromatica nelle condizioni out-of-box risulta molto buona, con un Delta-E medio di 1,26.

Potremmo riassumere una scala di giudizio secondo quanto segue:

  • Delta-E < 1 il risultato è eccellente;
  • Delta-E < 2 il risultato è buono;
  • Delta-E < 3 il risultato è sufficiente;
  • Delta-E > 3 la riproduzione è inaccurata 

Fedeltà default

 


Funzioni del menù OSD

I comandi touch sono sempre stati piuttosto comodi e precisi. La scocca presenta dei piccoli intagli per aiutare l’utente, ma più che altro sono presenti le apposite indicazioni a display che permettono di agire sulla regolazione senza sbagliare anche se la stanza non è particolarmente illuminata.

OSD 01

Alla pressione di un qualunque tasto appare il menù rapido; non vi è un sensore di prossimità. Le prime opzioni subito disponibili riguardano la selezione della sorgente video (inclusa la funzione picture by picture), la modalità di visione tra User1, User2, sRGB, Paper, Movie e DICOM (Digital Imaging and Communication in Medicine, in pratica per la visione di radiografie), le funzionalità ECO, la regolazione del volume degli speaker, della luminosità e infine si può accedere al menù completo.

OSD 02 OSD 03

Nel menù ECO è presente la funzione Auto EcoView ed EcoView Optimizer2. La prima regola la luminosità in base a quella presente nella stanza; nelle funzioni avanzate si può scegliere un valore minimo e massimo nel quale il range può variare. La seconda funzione invece regola la luminosità in base al livello del bianco ricevuto dalla scheda video.

OSD 04

Per tutte le altre funzioni bisogna accedere al menù completo. Nella prima voce sarà possibile agire sui parametri della riproduzione e nei setting avanzati si potrà regolare l’overdrive, la tinta, la saturazione e il guadagno (in pratica agire sui valori RGB).

In Segnale si potrà selezionare la sorgente video, quella audio e agire sulle funzioni mapping; si può mappare il segnale a schermo intero, mappare l’aspect ratio oppure 1:1. In Preferenze si può cambiare la posizione del menù OSD, la rotazione (in caso si voglia ruotare il monitor di 90°), l’indicatore LED di alimentazione e la possibilità di mandare il monitor in risparmio energetico.

Sul sito ufficiale si possono scaricare i software EIZO ScreenManager Pro (per gestire con il mouse le funzioni presenti nel menù OSD) ed EIZO ScreenSlicer (per ottimizzare la collocazione delle finestre operative sul desktop).

 OSD 05 OSD 06 OSD 07

 


Creazione del profilo colore

Prima di procedere alla calibrazione dell’EIZO EV2750 tramite la sonda colorimetrica Datacolor Spyder 4, abbiamo analizzato il risultato degli altri setting disponibili per quanto riguarda il gamma e la temperatura del bianco. Il response del valore del gamma è sempre perfetto, mentre per la temperatura del bianco misuriamo un valore sempre inferiore a quello selezionato. 

Gamma OSD

Temp OSD

Con i valori di riferimento impostati come al solito, luminosità di 120 cd/mq, gamma di 2,2 e temperatura di 6500K, abbiamo ottenuto il seguente risultato, selezionando la luminosità al valore di 74 e temperatura del bianco di 7000K, che da misurazione era il valore più vicino a quello voluto.

È possibile installare il profilo colore scaricando il file dal seguente link

Calibrazione

Con la calibrazione andiamo a migliorare la temperatura del bianco (passando anche dal valore di 6500K a quello di 7000K nel menù OSD), aumenta di un punto percentuale la copertura gamut dello standard Adobe RGB e il valore medio del Delta-E passa da 1,26 a 0,74. 

Gamut calib Gamma calib 2.2Temp calib

Fedeltà calib

 


Confronto tra i monitor testati

Raccogliamo nelle successive tabelle i risultati dei monitor fin qui recensiti, sia nelle condizioni out-of-box e sia dopo l’avvenuta calibrazione.

Nero 01 defNero 02 calib

 Contrasto 01 defContrasto 02 calib

Fedeltà 01 defFedeltà 02 calib

 


EIZO EV2750  in test

Colour banding

Come primo test abbiamo verificato la presenza del classico fenomeno del colour banding, ovvero delle bande di colore sulle sfumature, con diverse tonalità. Il monitor ha color depth di 8-bit (16,7 milioni di colori) e il risultato è in linea con la media dei prodotti analoghi. Nella sfumatura del verde sembra esserci qualche difficoltà in più, ma è solo un problema della foto dato che di persona il gradiente è simile agli altri.

 Colour banding 01 Colour banding 02Colour banding 03 Colour banding 04

Uniformità

Suddividendo lo schermo in nove rettangoli, abbiamo misurato con il colorimetro l’uniformità della luminosità e dei colori. La differenza massima registrata è risultata pari al 14%, con una media dell’8%, per quanto riguarda la luminosità, mentre per il colore, il Delta-E maggiore è stato di 5,7, con una media del 2,6. Risulta sotto tono l’uniformità del colore per il nostro esemplare.

 Uniformità luminosità Uniformità colore

Abbiamo inoltre catturato due immagini con una schermata nera al buio con diverso tempo di esposizione della fotocamera. L’immagine di sinistra riporta la situazione più simile riscontrabile a occhio nudo, mentre quella di destra ha una sensibilità maggiore alla luminosità.

Backlight 01 Backlight 02

Il risultato non è affatto soddisfacente, soprattutto considerando il livello del monitor in esame. Tutti gli angoli del pannello, chi più e chi meno, soffrono dei classici fasci luminosi e risultano evidenti anche in altri ambiti meno estremi.

Angoli di visione

In questo test andiamo a valutare la deviazione colorimetrica all’aumentare dell’angolo di visione per i quattro lati. In questo test prevalgono in genere i display a matrice IPS / PLS / AHVA; seguono i VA e infine i TN.

Angoli di visione

Trattandosi di un pannello a matrice IPS, gli angoli di visione sono piuttosto ampi, ma il modello in test soffre particolarmente il cosiddetto “IPS glow”. Questo fenomeno, comune nei pannelli di tipo IPS e varianti, sta a indicare che le tonalità più scure tendono a schiarire all’aumento dell’angolo di visione. L’effetto è davvero molto evidente.

IPS Glow

Reattività

Per testarne la reattività abbiamo utilizzato il tool presente su TestUfo.com. Per i vari setting dell’overdrive disponibili nell’EIZO EV2750, Off, Standard e Avanzato, sono state catturare dieci foto con la fotocamera impostata con ISO 3200 e tempo di esposizione di 1/350 sec, e ne abbiamo riportato il risultato medio.

OD 01 off OD 02 standard OD 03 Avanzato

Non è un monitor pensato per i videogames, ma il setting Standard non si comporta poi male. Con l’opzione Off la scia si fa un poco più pronunciata e con il valore più spinto (Avanzato) si incorre facilmente nel reverse ghost (fantasma scuro), indice di un’azione repentina dell’elettronica (overshoot di segnale).

  


Analisi sul campo

Nel corso dei nostri test andiamo a valutare anche il comportamento generale del monitor nelle classiche funzioni di utilizzo e quindi a stilare un piccolo resoconto che non può essere immune da considerazioni anche soggettive.

In ambito desktop è difficile trovare un punto debole. La riproduzione è accurata (il contrasto però è un po’ basso), la risoluzione WQHD su un 27” permette la giusta combinazione tra spaziosità e dimensione dei caratteri e le cornici sottili permettono ottime configurazioni multi-display. Da non trascurare il fatto che due monitor affiancati in posizione pivot (ognuno ruotato di 90° da un lato diverso) avranno una cornice totale inferiore a 1,5 cm. Comoda è anche la rotazione quasi completa (344° totali) e piuttosto ampie sono le restanti regolazioni, anche se più difficoltose come discusso nel corso della recensione. Durante la scrittura di testi o con alcuni colpi leggeri, il display non tende a oscillare e la struttura del monitor appare dunque del tutto convincente.

Movie

Come già mostrato nel capitolo precedente, l’uniformità del nostro esemplare non è risultata affatto buona e qui, grazie a qualche immagine, ne mostriamo l’entità in altri ambiti. Durante la visione dei film, a causa della presenza delle bande nere per il diverso aspect ratio, il risultato non è positivo e capita, a seconda della scena riprodotta, di venire distratti dai fasci luminosi. In game, guardando la foto catturata all’interno dell’abitacolo dell’auto da corsa, non sarà difficile notare ancora gli stessi fasci e soprattutto nell’angolo in alto a sinistra; quello opposto è in parte peggiorato per via degli effetti della luminosità nello stesso game.

Game 01 Game 02

Senza considerare quanto detto, la giocabilità rimane comunque soddisfacente. Non abbiamo di certo intenzione di paragonare un monitor di questo tipo ai più prestanti prodotti per gamers (a cui la stessa casa EIZO dedica la serie Foris), ma qualche sessione videoludica per passare un po’ di tempo è ovviamente godibile, senza che si vengano a evidenziare particolari scie o ritardi di lag.

Il monitor integra due speaker audio da 1W, ma sono talmente mediocri che è il caso di utilizzarli solo per i suoni e avvisi del sistema operativo.

Per quanto riguarda la tecnologia flicker-free, la retroilluminazione dell’EIZO EV2750 non ha un completo funzionamento continuo, ma sfrutta un sistema ibrido. Un azionamento di tipo continuo dei LED non farebbe infatti arrivare ai valori bassissimi di luminosità che abbiamo misurato al minimo (inferiore a 1 cd/mq) ed ecco che EIZO ha adottato anche su questo monitor un sistema ad alta frequenza (18 kHz) per ovviare ai problemi di sfarfallio che alcuni utenti potrebbero notare.

 


Conclusioni

 silver new

 

Prestazioni 4 stelle   copia L’EIZO EV2750 può essere utilizzato senza problemi anche per qualche sessione gaming anche se il suo settore di appartenenza è ben altro. Buona la gestione dell’overdrive con i tre setting che mostrano una reattività diversa.
Qualità 4 stelle   copia Buona la riproduzione di fabbrica (magari un po’ calda) e ottiene un miglior risultato dopo la nostra calibrazione; il contrasto rimane però tra i più bassi registrati. Bene gli angoli di visione, ma soffre molto l’IPS glow. L’uniformità non è all’altezza del livello del monitor. La struttura è solida e convincente.
Ergonomia 4 stelle   copia Complete e ampie sono le regolazioni (compreso il “doppio pivot”), ma alcune sono davvero poco comode da sfruttare. Troviamo tre ingressi video, due porte USB 3.0, speaker audio (più che mediocri), sensore di luminosità e software a corredo.
Prezzo 3,5 stelle   copia Il prezzo sul sito ufficiale è di 890 euro, ma nonostante alcune buone peculiarità, si fatica a trovare una giustificazione per un costo così elevato.
Complessivo 4 stelle   copia  

 

Come anticipato nell’introduzione, le aspettative erano alte visto che non è il primo monitor della casa giapponese che ci capita tra le mani, ma questa volta il prodotto ha mostrato alcuni punti poco brillanti. Seppur in ambiente desktop l’EIZO EV2750 si destreggia senza problemi (utilizzo primario per questo prodotto), alcune caratteristiche avrebbero dovuto offrire migliori performance. Dato il funzionamento ibrido dei W-LED, si riesce a raggiungere una luminosità bassissima e grazie ai diversi step non sarà difficile trovare un valore soddisfacente per qualunque ambiente di utilizzo. Alcune regolazioni sono poco regolari e/o troppo dure. Altri colleghi hanno riportato simili considerazioni per i modelli FlexScan EV2455 ed EV2450.

Sullo store ufficiale EIZO, il monitor ha un prezzo di 890 euro, qualche decina di euro superiore ad altri eshop che offrono la garanzia italiana, ma chi lo acquista direttamente da EIZO Store godrà anche della garanzia “0 pixel difettosi”. Entro sette giorni dall’arrivo, il cliente potrà verificare l’integrità dei pixel e procedere, eventualmente, alla restituzione. Non è facile spendere simili cifre per un monitor non orientato prettamente alla grafica se poi tutto il resto non soddisfa completamente; EIZO, infatti, dedica alla grafica la linea ColorEdge. Il FlexScan EV2750 è più indicato all'utilizzo da ufficio (o multitasking) data la risoluzione WQHD, color depht da 8-bit e copertura sRGB. Bisogna però sperare di ricevere un esemplare con un'uniformità migliore.

 

Pro

  • “doppio pivot”
  • design frameless e full flat
  • elevato range di luminosità
  • 5 anni di garanzia

 

Contro

  • alcune regolazioni sono difficoltose
  • uniformità
  • IPS glow pronunciato
  • prezzo

Si ringrazia EIZO per il sample fornito.

Andrea Fanfani

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