Ciao Mondo 3!

swiftech mcrx20 introCiao a tutti amici di Xtremehardware.com! Oggi torniamo a parlare di radiatori e lo faremo andando ad analizzare ben due 360 (120x3) prodotti dall’americana Swiftech, gli MCRx-20 Quiet Power (MCRx-20-QP) ed eXtreme Performance (MCRx-20-XP), caratterizzati entrambi dallo stesso spessore di 35mm (il che li fa rientrare nella categoria dei radiatori slim) e differenziati solo dalla densità lamellare. Ciò permette all’utente di massimizzare le prestazioni con ventole rispettivamente a bassi-medi regimi per il modello QP (sigla che non a caso sta per Quiet Power), oppure ad alte prestazioni, ovviamente per il modello XP.Riusciranno questi radiatori slim a tenere a bada la nostra configurazione di test? O dovranno lasciare parecchia strada ai concorrenti più “spessi” e più costosi?

 

 

 

 

 

Swiftech logo

 

L’americana Swiftech Swiftech, azienda leader nella progettazione e produzione di sistemi di dissipazione a liquido è stata fondata nel 1994 da Gabriel Rouchon. Costituita nel 2001 sotto il nome di Rouchon Industries Inc., ha riscosso fin da subito un notevole successo.
Lavoro pionieristico, innovazione e una dedizione senza compromessi alla ricerca di qualità e prestazioni elevate hanno portato a una notevole quantità di prodotti pluripremiati che hanno segnato uno standard da seguire. Swiftech ha sempre dimostrato di pensare fuori dagli schemi, e rimane ad oggi guidata da un grande spirito competitivo; per questi motivi Swiftech è considerato da molti come uno dei padri fondatori dell'industria del raffreddamento a liquido per personal computer e il suo nome è riconosciuto in tutto il mondo come sinonimo di prestazioni, innovazione, qualità e valore dei suoi prodotti.
I radiatori Swiftech della famiglia MCRx20 sono molto conosciuti tra gli appassionati di liquid cooling, essendo da diversi anni sul mercato ed avendo diverse versioni, ma sempre caratterizzate dallo spessore contenuto; oltre alle due versioni che andremo a recensire oggi, infatti, Swiftech ha creato anche l’MCR-X20-DRIVE, che integra nel corpo del radiatore sia una pompa sia un reservoir!

 


Swiftech MCRx20 “Quiet Power” ed “eXtreme Performance”, confezione e bundle

I radiatori Swiftech MCRx-20 ci vengono recapitati in anonime confezioni di cartone bianco senza alcun riferimento al suo contenuto tranne che per un piccolo adesivo sul quale è stampato un codice a barre e vi è riportato il part number che identifica il prodotto.

 

swiftechmcrx20 0  swiftechmcrx20 1  swiftechmcrx20 2

 

Una volta aperta la confezione troviamo subito il foglietto illustrativo contenente alcune norme precauzionali da osservare durante il montaggio, oltre alla viteria contenuta in una bustina richiudibile.

swiftechmcrx20 3  swiftechmcrx20 4


Il radiatore è contenuto in una bustina bianca in tessuto molto soffice che protegge il radiatore da possibili danni durante il trasporto.
Il bundle comprende:

  • 12 Viti M3,5 x 6mm
  • 12 Viti M3,5 x 30mm
  • Foglietto illustrativo

 

MCRx20-QP

 

swiftechmcrx20 SPECIFICHE QP


MCRx20-XP

 

swiftechmcrx20 SPECIFICHE XP

 

E di seguito il disegno tecnico del radiatore (uguale per entrambi i modelli)

 

swiftechmcrx20 5

 


Swiftech MCRx20 “Quiet Power”, analisi nel dettaglio

Una volta scartato il radiatore possiamo procedere alla nostra analisi in dettaglio del prodotto.

 

SWIFTECH MCR_X20_01  SWIFTECH MCR_X20_02

 

Il radiatore risulta abbastanza leggero ma dà un’impressione generale di essere ben realizzato; presenta una struttura quasi interamente in ottone ad eccezione delle lamelle in rame. La struttura interna è a singola fila di canaline “2-pass” (a due passaggi) e abbiamo 12 canaline in totale (6 per ogni camera).
Il box su un lato riporta in rilievo il logo Swiftech ed è verniciato in maniera impeccabile (vernice acrilica ad alta durabilità) con una finitura in nero-satinato molto elegante.

 

SWIFTECH MCR_X20_04

 

Dal punto di vista delle connessioni, come detto e come riportato sulla confezione, ne troviamo solo 2, entrambe filettate G1/4”. In bundle sono forniti due tappi in plastica senza o’ring; sicuramente per Swiftech un punto in meno rispetto ad altre case che invece forniscono dei tappi in metallo con o’ring che possono essere anche utilizzati nel loop per chiudere ad esempio eventuali uscite o entrate non utilizzate (come quelle di top o vaschette).

 

SWIFTECH MCR_X20_06


Passando ad osservare la superficie lamellare possiamo dire che la verniciatura è realizzata abbastanza bene e non è troppo coprente, lasciando intravedere il classico color rame delle lamelle. D’altra parte, uno strato troppo spesso di vernice avrebbe potuto compromettere le capacità dissipanti del radiatore. Come si può notare, sotto i fori M3.5 delle viti non sono presenti protezioni fine corsa, anche per questo motivo sul foglio illustrativo si avverte l’utenza di non utilizzare viti diverse da quelle fornite in bundle perché si potrebbe appunto danneggiare il radiatore in maniera irreparabile.

 

SWIFTECH MCR_X20_03

 

Per quanto riguarda la densità lamellare essa è pari a 12.5 FPI e risulta abbastanza regolare.

 

SWIFTECH MCR_X20_05

 


Swiftech MCRx20-XP, analisi nel dettaglio

 

SWIFTECH MCR_X20_01

 

Il modello XP si differenzia solo per la struttura lamellare più densa.

 

SWIFTECH MCR_X20_XP_02  SWIFTECH MCR_X20_03

 

In questo caso il valore di FPI è infatti pari a 20 e, come si può notare dalle foto, le lamelle sono praticamente parallele tra di loro. Questo vuol dire che la resistenza che oppone la superficie lamellare all’aria è molto elevata e per massimizzare le prestazioni bisognerà usare ventole ad alta pressione statica.

 

SWIFTECH MCR_X20_04

 

In queste immagini ravvicinate delle lamelle possiamo notare come ci siano delle irregolarità e la densità di 20FPI non è uniforme.
Questo comunque non andrà ad incidere sulle performance ed è un dettaglio che può essere notato solo da vicino, ma che comunque riportiamo nella nostra recensione.

 


Swiftech MCRx20 Quiet Power ed eXtreme Performance, schema di montaggio

Ogni radiatore verrà installato in un case Phanteks Enthoo Primo e verrà testato con delle ventole Corsair SP High Performance da 120mm montate in PUSH, utilizzando le 12 viti M3.5 fornite in dotazione.
Il radiatore sarà posto sul top del case sfruttando la predisposizione del cabinet Phanteks Enthoo Primo e sarà collegato al loop di prova utilizzando dei comuni raccordi a compressione di misure 13/10 filettati G1/4", posti subito dopo i sensori Aquacomputer utilizzati per rilevare le temperature del liquido in entrata in uscita dal radiatore.
I radiatori Swiftech MCRx20 Quiet Power ed eXtreme Performance sono pronti per essere testati
E’ doveroso riportare una nota di merito per questi due radiatori, poiché dopo aver eseguito il lavaggio dei due radiatori, sono stati praticamente assenti i residui di lavorazione che abbiamo rinvenuto. In effetti, come specificato da Swiftech, i radiatori sono preventivamente puliti ad ultrasuoni e possiamo assicurare che questo è stato fatto in maniera esemplare.

 

montaggio 1  montaggio 2  montaggio 3

 


Sistema di prova e metodologia di test

Per quanto riguarda il test della portata, abbiamo misurato da un lato i valori di portata del radiatore e quindi il livello di restrittività al passaggio del liquido, importante per valutare se è penalizzante nell’utilizzo in circuiti particolarmente restrittivi o dotati di pompe non particolarmente potenti.
Fondamentale anche il test che misura l’efficienza del radiatore nel processo di dissipazione del calore. Per generare il carico abbiamo utilizzato il benchmark Uningine Valley Benchmark 4.0, (lasciandolo in esecuzione per 30 minuti) generando cosi un carico vicino ai 350watt, considerando la potenza scaricata in acqua dalla Zotac Gtx 780 (250watt di TDP dichiarati) e di un Intel Core i7-4770k overclockato a 4,4ghz (a default il TDP dichiarato è di 84watt).

 

sistema

Per monitorare tutte le temperature abbiamo utilizzato l’Aquacomputer Aquaero 5 Pro e il software Aquasuite lasciato in esecuzione in background mantenendo attivo il log dei dati e il relativo generatore di grafici per tutta la durata del test.

Le rilevazioni hanno riguardato:

  • La temperatura ambiente
  • La temperatura dell'aria che attraversa il radiatore (AIR IN)
  • Il liquido in entrata dal radiatore
  • Il liquido in uscita dal radiatore
  • CPU (core package)
  • GTX 780 (GPU core)


Alla fine di ogni test abbiamo inserito i dati rilevati in una tabella e abbiamo calcolato i valori che ci servivano per compilare i grafici. Come dato per misurare l’efficienza del radiatore (che sarà poi scelto per effettuare la comparativa) comparare abbiamo scelto il delta tra la media delle temperature massime raggiunte dal liquido in entrata e in uscita dal radiatore e la media della temperatura dell'aria che lo va ad attraversare.
Questo sensore infatti è posto (come si può vedere nella foto dello schema di montaggio) a un paio di cm dalla ventola centrale installata sul radiatore ed essendo questo montato all’interno del case, abbiamo scelto di calcolare il delta rispetto a questo dato, e non alla temperatura ambiente che è giocoforza di qualche grado inferiore.
In questo modo misuriamo semplicemente di quanto la temperatura del liquido s’innalza, al variare degli RPM, rispetto alla temperatura dell'aria che lo attraversa per raffreddarlo.
Per misurare poi l’efficienza del radiatore ai diversi RPM delle ventole abbiamo eseguito il test a 800,1200,1500 e 2000rpm.
In entrambi i test abbiamo fatto una comparativa con il radiatore XPSC RX 360 V.2 e con i radiatori che abbiamo recensito in precedenza su XtremeHardware:

 


Risultati dei test


Test della Portata e Restrittività

Per quanto riguarda il test della portata, abbiamo fatto diverse rilevazioni.
Considerando “LOOP A VUOTO” un circuito composto da pompa , top, flussimetro e vaschetta (privo quindi di altri elementi restrittivi) con tensione operativa della pompa di 12V (11,5v effettivi) abbiamo ottenuto un valore medio di 430 L/h (una media tra il valore minimo e quello massimo).
Abbiamo poi inserito in questo loop a vuoto ciascun radiatore, con ingresso del liquido subito dopo il flussimetro e uscita del liquido con rientro in vaschetta, rilevando i seguenti risultati.

 

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Consideriamo ora il nostro circuito di test, cioè l’impianto che utilizziamo per raffreddare la nostra postazione e configurato come riportato nella tabella di cui sopra.

 

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Confrontando questi dati si nota come entrambi i radiatori Swiftech MCRX-20 non brillino sotto l’aspetto della restrittività, facendo registrare risultati inferiori ai concorrenti Alphacool Monsta e XSPC RX 360, avvicinandosi al Phobya HPC 360, fanalino di coda.

 

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In particolare volendo quantificare di quanto sia in percentuale più restrittivo rispetto ai concorrenti, abbiamo realizzato questo grafico ricavato attraverso delle semplici proporzioni.

 

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Nel loop di test i radiatori Swiftech MCRx20-XP e QP risultano essere meno restrittivi del Phobya HPC di circa il 5%, mentre sono più restrittivi del leader della classifica XSPC RX 360 v.2. Considerati singolarmente nel loop a vuoto fanno rilevare praticamente gli stessi risultati, posizionandosi a metà classifica. Globalmente il modello XP è, seppur di pochissimo, meno restrittivo del fratello QP.
Possiamo quindi affermare di trovarci di fronte a dei radiatori che non sono sicuramente i meno restrittivi sul mercato, ma consentono tranquillamente di mantenere un buon flowrate anche in presenza di impianti con pompe non troppo potenti facendo registrare nel complesso prestazioni più che buone.

 


Test Prestazionali

Per eseguire i test abbiamo utilizzato il programma UNINGINE VALLEY BENCHMARK e lo abbiamo lasciato in esecuzione per 30 minuti. Per ciascun radiatore il test è stato eseguito a 4 differenti regimi di rotazione delle ventole (800,1200,1500 e 2000rpm).
Per ogni test abbiamo registrato i dati tramite Aquasuite prima dopo e durante l’esecuzione di ogni test e in seguito costruito dei grafici rappresentando nei grafici il delta tra la media delle temperature massime raggiunte dal liquido in entrata e in uscita dal radiatore e la media della temperatura interna del case.
Minore è il delta, maggiori saranno le prestazioni fatte registrare del radiatore.

 

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Come si può vedere dal grafico che riassume i nostri test prestazionali, il radiatore Swiftech MCRx20-QP fa registrare ottimi risultati a 800 e 1200rpm, mentre aumentando gli RPM le sue prestazioni calano come era da immaginarsi, facendo registrare il delta maggiore a 2000rpm.
Viceversa il suo fratello XP, grazie al suo elevato FPI, restituisce delta molto bassi a 2000 e 1500rpm, risultando invece, per forza di cose, il fanalino di coda a bassi regimi.
In ogni caso ci sembrano risultati notevoli per dei radiatori slim. Non dimentichiamoci infatti che i concorrenti sono due tra i radiatori più performanti sul mercato (Monsta e XPSC RX 360) caratterizzati rispettivamente da 80mm e 60mm di spessore contro i 35mm dei sue Swifech che analizziamo oggi. Allo stesso modo il Phobya HPC 360 ha uno spessore di 50mm.
Ricordiamo che comunque i nostri test sono eseguiti con un TDP di circa 300watt, che sono praticamente il limite per un radiatore slim, mentre per altri radiatori da 60mm e oltre c’è ancora del margine; in pratica in presenza di un TDP più elevato (come una configurazione multi-GPU magari pesantemente overclockata) il radiatore slim mostrerà distacchi molto più grandi, risultando meno performante dei concorrenti.
In ogni caso siccome i nostri test sono improntati a restituire risultati quanto più vicini a quelli che possono interessare l’utente medio, non testiamo questa eventualità escludendo che un liquid cooling user possa pensare di raffreddare una CPU e una configurazione multi-GPU con un singolo radiatore 360 da 60 o 80mm che esso sia. E’ bene ad ogni modo precisare che a questo TDP di 300watt non saranno comunque evidenziabili differenze più elevate, che sicuramente si registrerebbero a TDP maggiori.
C’è poi da dire che l’hardware con la sua evoluzione sta diventando sempre più potente riducendo però di gran lunga i consumi, per questo motivo ci sembra sempre più appropriato utilizzare questo carico per i nostri test.

Per dare un’impronta ancora più reale ai nostri test, durante l’esecuzione del benchmark ai diversi RPM abbiamo comunque registrato le temperature di CPU e GPU, per apprezzarne le differenze, e rappresentato nei grafici la media di queste temperature per ogni test.

 

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Per quanto riguarda le temperature della CPU il modello Quiet Power di Swiftech mostra un comportamento abbastanza lineare lungo la scala degli RPM utilizzati per i test (mostrando infatti meno di 2° di differenza tra 800 e 2000rpm, contro i 4-5° dei concorrenti) con la migliore performance di raffreddamento a 800RPM, difendendosi molto bene a 1200rpm e non facendo registrare apprezzabili diminuzioni di temperature a 1500 e 2000RPM.
Il modello eXtreme Performance invece, al contrario, non brilla a 800 e 1200rpm, mentre a 1500 recupera terreno e si posiziona al secondo posto (seppur distaccato di ben due gradi dal Monsta) e arrivando ai risultati dei migliori concorrenti a 2000rpm, dimostrando quindi le sue potenzialità accoppiato a ventole ad alte prestazioni.

 

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Per quanto riguarda le temperature rilevate dalla GPU, sicuramente il componente più stressato durante l’esecuzione del benchmark di test, possiamo vedere come il modello QP prenda a bassi RPM circa 2 gradi di distacco dai concorrenti XSPC e Alphacool, allineandosi come prestazioni al Phobya HPC 360 a 1200 e perdendo invece terreno a 1500 e 2000rpm, seppur parlando di variazioni davvero minime (mezzo grado).
Il modello XP invece a 800 e 1200 non brilla, con 38 e 35 gradi rilevati (temperatura comunque ottima) contro i 36 e 34 del leader della classifica XSPC RX 360. Tuttavia a 1500 la sua densità lamellare incomincia a farsi sentire riducendo il distacco e pareggiando i concorrenti a 2000rpm.


In linea di massima quindi questi due radiatori Swiftech nonostante il loro spessore contenuto possono tranquillamente tenere a bada una configurazione come quella utilizzata per i nostri test. Nel caso in cui si voglia overclockare anche la scheda video, si dovrà mettere in conto che le prestazioni potrebbero risentirne.
Il modello Quiet Power risulta più equilibrato mentre il modello eXtreme Performance ha bisogno di ventole prestanti per tirare fuori il meglio di sé.

 


Conclusioni

 

argento  best buy

Confezione e bundle 3,5 stelle Confezione anonima e bundle essenziale.
Prestazioni 4 stelle Entrambi i radiatori fanno registrare prestazioni soddisfacenti.
Estetica 4,5 stelle Radiatori molto ben realizzati e curati.
Materiali 4 stelle Camere e canaline in ottone (e non in rame come alcuni concorrenti).
Prezzo 5 stelle Ottimo rapporto prezzo-prestazioni per il TDP di riferimento.
Complessivo 4 stelle  

 

 

Swiftech con la serie di radiatori MCRx20 è da anni presente in questo settore del liquid cooling con i suoi radiatori slim.
I radiatori con spessore di 30mm permettono di essere integrati in quasi tutti i cabinet aventi una predisposizione sul mercato e facilmente anche in mid tower o case microATX che in questi ultimi tempi si stanno diffondendo sempre più tra gli utenti.
Complice infatti l’ottimizzazione lato consumi-prestazioni dell’hardware (basti pensare che una Gtx 580 aveva un TDP di 244 e oggi una GTX 980 appena 145watt) lo sviluppo di queste soluzioni slim è importante e trova comunque largo impiego tra gli utenti che preferiscono limitare gli ingombri sapendo di prendere qualche grado in più sui componenti e sul liquido del loop (a patto di avere sempre una superficie dissipante adeguata).
I radiatori MCRx20 Quiet Power ed eXtreme Performance vengono recapitati con un bundle ridotto all’osso (ma in fondo è solo un radiatore, l’importante è che ci siano le viti per montarlo, anche se un paio di tappi con o’ring fanno sempre comodo!) ma ciò nonostante il contenuto è di ottimo livello.
I radiatori infatti sono infatti ben costruiti e davvero ben rifiniti, e la scelta di differenziarli per FPI permette di soddisfare le richieste dei diversi utenti. Hanno un look elegante e la verniciatura (in particolare delle lamelle) è davvero ben fatta e li rende quindi integrabili in tutti i cabinet, anche quelli dei fanatici del modding.
Dal punto di vista dei materiali sicuramente radiatori full copper sono più prestanti e più costosi, in ogni caso entrambi i modelli testati prestazionalmente parlando si sono dimostrati molto validi, segno che comunque la progettazione e le varie soluzioni adottate dalla casa americana, frutto di anni di esperienza, fanno la loro parte (anche se non brillano in quanto a restrittività).
A livello di prezzo sono entrambi disponibili a circa 60euro, ottimo prezzo considerando che i concorrenti dei nostri test costano dai 90euro in su e che come detto in fase di test, le differenze prestazionali sono comunque contenute in questa configurazione di test. Ad un TDP da dissipare più elevato i distacchi sarebbero molto più elevati.
Un vero concorrente di questi Swiftech MCRx20 è sicuramente l’Alphacool NeXxXoS ST30 che abbiamo recensito qui (http://www.xtremehardware.com/cooling/liquid/alphacool-nexxxos-st30-full-copper-radiator-360-un-pieno-di-rame-in-poco-spessore-201208037367/), di pari spessore e prezzo.
In conclusione possiamo dire che per chi intende integrare un radiatore slim (per motivi di budget o di spazio) può tranquillamente optare per questi MCRx20 di Swiftech.
Il modello QP lo consigliamo per gli utenti che non intendono utilizzare ventole molto performanti (e rumorose ad alti regimi), preferendo il silenzio a qualche grado in più.
Il modello eXtreme Performance invece a coloro che non potendo optare per un radiatore di spessore maggiore, non vogliono comunque rinunciare alle performance, e cercano la migliore soluzione possibile da dare in pasto alle loro potenti ventole, rinunciando alla silenziosità del sistema; dettaglio forse trascurabile per gamers che utilizzano un headset per immergersi nel loro videogame preferito e avere le ventole a 2000rpm a pochi centimetri non gli dà alcun fastidio.
Per questi motivi diamo ad entrambi i radiatori Swiftech MCRx20 Quiet Power ed eXtreme Performance un silver award e un award best buy.

 


Pro

  • spessore contenuto (integrabile in molti cabinet)
  • assenza residui di lavorazione
  • buone prestazioni a 800 e 1200rpm ( modello QP)
  • buone prestazioni oltre 1200rpm (modello XP)

 

Contro

  • restrittività
  • bundle essenziale

 

Si Ringrazia Swiftech per i sample fornitici.

Liberato De Vincenzo

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