Ciao Mondo 3!

Alphacool GPX introCiao a tutti amici di Xtremehardare.com! Oggi andremo a recensire un prodotto molto interessante. Non è un vero e proprio fullcover, ma neanche un semplice waterblock only GPU! Parliamo infatti dei nuovi Alphacool GPX composti da un waterblock only GPU e da una piastra passiva che ricopre interamente la scheda che si occupa della dissipazione di VRM e RAM.

 

 

 

 

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In particolare andremo a testare il modello GPX-A290 M01, compatibile con le schede video AMD Radeon R9 290 e 290X, su una Sapphire Radeon R9 290.Come detto è un prodotto particolare che ha sicuramente nei suoi punti di forza la possibilità di essere montato su schede diverse, cambiando solamente la piastra per adattarla al PCB della nuova scheda video.

 

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Riuscirà questo prodotto a coniugare praticità e prestazioni? Riuscirà a competere con i più costosi fullcover?

Lo scopriremo presto.

Innanzi tutto c’è da precisare che questa buona idea di Alphacool non è sicuramente esclusiva. Fu infatti  Swiftech la prima a presentare il suo MCW82 Universal GPU waterblock al quale si potevano abbinare le diverse piastre passive. Alphacool ha ripreso questa buona idea e ha realizzato un prodotto risolutivo. Quante volte infatti gli appassionati di watercooling si saranno chiesti, di fronte alla necessità di raffreddare a liquido la propria scheda video, se optare per un costoso e performante (nonché bellissimo) fullcover, oppure per un più pratico ed economico only GPU, decidendo di raffreddare passivamente VRM e RAM? Ovviamente dei piccoli dissipatori passivi non sono sufficienti a tenere a bada i VRM, in particolare sotto overclock. Con una piastra di generose dimensioni, invece, si aumenta il buffer e si dovrebbero avere maggiori prestazioni di dissipazione del calore.

 


Confezione e Bundle

La confezione è quella classica Alphacool che ormai abbiamo imparato a conoscere (QUI). Cartone di colorazione nera lucida, scritte e loghi blu e piccolo adesivo che identifica il prodotto contenuto.

 

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Una volta aperta la confezione troviamo il prodotto racchiuso in semplici bustine di plastica. Ci saremmo potuti aspettare un imballaggio un po’ più adeguato, considerando che ci sono oltre al waterblock con la sua piastra anche il backplate e il bundle che potrebbero danneggiarsi durante il viaggio.

 

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Il bundle comprende:

  • Libretto di istruzioni a colori redatto in tre lingue (inglese francese e tedesco)
  • Pad termici di diverse dimensioni (identificati un bustine con un adesivo giallo e rosso=)
  • Viteria e chiave per serrare
  • Pasta termica Alphacool XPX (siringa da 4g)

 


Analisi in dettaglio

Una volta preso in mano il waterblock si può sicuramente dire che a primo impatto risulta abbastanza curato, sicuramente più della precedente serie Nexxxos che abbiamo recensito. Il prodotto si compone di tre parti e andremo ad analizzarle separatamente.

 

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Partendo dal waterblock, ci troviamo di fronte ad un waterblock only GPU universale. La base è in rame elettrolitico e la finitura non è delle migliori, non c’è lappatura a specchio ma il colore è piuttosto opaco. Il top invece è costituito in acetal e ha una piccola finestra in acrilico che lascia intravedere l’interno, con il logo Alphacool stampato in bella vista. Si distinguono chiaramente gli ingressi IN e OUT del waterblock caratterizzati dalle scritte realizzate in rilievo sul top stesso.

 

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Il waterblock è assemblato sulla piastra dissipante tramite delle viti e oltre alla parte che è direttamente a contatto con la GPU ci sono dei lati esterni che, attraverso la pasta termica preapplicata, sono a diretto contatto con la piastra, permettendo così di aumentare lo scambio termico.

 

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Analizzando nel dettaglio il waterblock possiamo osservare come la base a contatto con il die della GPU  non è lappata a specchio, mentre all’interno come vediamo è formata da 17 microcanali orizzontali e 17 verticali che intrecciandosi perpendicolarmente realizzano 16x16 micropin.

 

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Il top invece contiene sia la scanalatura che ospita l’oring e poi un vero e proprio jetplate (dalla forma particolare, circolare con delle insenature) che ha la funzione di indirizzare il flusso in entrata nel waterblock sulla matrice formata dai microcanali.

 

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La piastra è realizzata in alluminio ed è molto ben riuscita e verniciata di un bel nero opaco. La sua struttura ad alette di generose dimensioni dovrebbe massimizzare le prestazioni di raffreddamento. Internamente è lavorata in modo da non interferire con condensatori e altre parti elettroniche della scheda e il lavoro è fatto davvero molto bene.

 

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Per quanto riguarda il backplate, come si può vedere dalla foto, è molto semplice ma allo stesso tempo elegante e ben realizzato. Il logo Alphacool in grigio richiama la scritta che identifica il modello ALPACOOL GPX-sulla piastra. Internamente il waterblock ha le sedi delle viti, l’assemblaggio infatti verrà fatto direttamente dal backplate inserendo le viti apposite.

 


Schema di Montaggio

Apriamo il foglio delle istruzioni e ci apprestiamo subito al montaggio. Prima di tutto mettiamo i pad sui chip di VRAM e sui VRM. Utilizzeremo i pad di colore bianco. Mettiamo ovviamente la pasta termica fornita in bundle e posizioniamo il waterblock.

 

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Dopodiché giriamo la scheda e procediamo a mettere i pad termici sul retro del PCB, sulle parti che andranno a contatto con il backplate. Una volta terminato, posizioniamo il backplate e inseriamo le viti nelle sedi apposite, serriamo e avremo concluso.

 

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Possiamo ora inserire la nostra scheda nel loop di test e procedere alla consueta analisi prestazionale.

 

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Sistema di prova e metodologia di test

 

sistema

 

Metologia di Test

Sottoporremo il fullcover  Alphacool GPX-A 290 M01 a dei test per misurarne il valore di portata testandolo prima singolarmente e poi nel loop di prova, valutandone quindi la restrittività in loop complessi.

Effettueremo poi dei test prestazionali, per valutarne le capacità di raffreddamento utilizzando diversi programmi per generare il carico sulla scheda video a due diverse impostazioni di clock per la nostra Sapphire AMD Radeon R9 290.

  • SETTAGGIO DEFAULT : Core Clock 947 MHz /Memory Clock 1250 MHz
  • SETTAGGIO OVERCLOCK :  Core Clock :1150 MHz / Memory Clock 1350 MHz
  •  

Per il monitoraggio delle temperature della scheda e del sistema abbiamo utilizzato i seguenti programmi:

  • MSI AFTERBURNER 4.0.0
  • GPU-Z 0.7.9
  • AQUASUITE 2014 - 2.3


Per quanto riguarda invece i test di portata e restrittività faremo una confronto con i full-cover che abbiamo recensito in precedenza.

Per i test prestazionali invece lo confronteremo con lo Swfitech Komodo R9 LE che abbiamo recensito ultimamente qui (link).

 

 


Risultati dei test

 

Test della portata e restrittività 

Per quanto riguarda il test della portata, abbiamo fatto diverse rilevazioni. Considerando “LOOP A VUOTO”, un circuito composto da pompa, top, flussimetro e vaschetta, dando alla pompa 12 V abbiamo ottenuto un valore medio di 404 L/h (una media tra il valore minimo e quello massimo). Abbiamo poi inserito in questo loop a vuoto ciascun full-cover, subito dopo il flussimetro e prima del rientro in vaschetta, rilevando i seguenti risultati.

 

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Consideriamo poi il nostro circuito di test, cioè l’impianto che utilizziamo per raffreddare la nostra postazione e configurato come riportato nella tabella di cui sopra.

In questo caso i valori di portata rilevati sono i seguenti:

 

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Confrontando questi emerge chiaramente come l’Alphacool GPX-A 290M01 sia di gran lunga il più restrittivo tra i blocks testati.

 

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In particolare volendo quantificare di quanto sia restrittivo il waterblock che testiamo oggi rispetto agli altri, abbiamo fatto questo grafico ricavato attraverso delle semplici proporzioni.

 

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In entrambi i casi il fullcover Alphacool finisce all’ultimo posto della comparativa, dimostrandosi più restrittivo della concorrenza. Eppure ci saremmo aspettati il contrario, essendo un waterblock only GPU e avendo quindi una superficie interna attraversata dall’acqua molto più piccola e meno composta rispetto a quella di un fullcover.

 


Test Prestazionali

Per eseguire i test abbiamo utilizzato i seguenti programmi:

  • Unigine Valley Benchmark 1.0
  • Battlefield 4

 

Per ogni test abbiamo registrato i dati tramite Aquasuite prima dopo e durante l’esecuzione di ogni test e in seguito costruito dei grafici tenendo presente la temperatura ambiente e la temperatura all’interno del nostro case Enthoo Primo e abbiamo adattato le temperature massime rilevate.

 

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Il test Unigine Valley è stato lasciato in esecuzione per 30 minuti e queste sono le temperature massime rilevate sia con le frequenze di clock di fabbrica, sia con il profilo overclockato che ricordiamo oltre a un core clock portato a 1150 MHz ha previsto un aumento del voltaggio fino ad 1,2V, questo per mettere alla prova anche e soprattutto i VRM della scheda video.

 

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Come si può vedere dai grafici l’Alphacool GPX fa registrare ottime temperature sul core GPU, come ci si poteva aspettare essendo un waterblock only GPU. Stesso discorso per la temperature VRM2, risultati praticamente identici a quelli ottenuti dallo Switech Komodo R9 LE.

Tuttavia sui VRM1 perde terreno rispetto a un fullcover come quello prodotto dall’americana Swiftech, ma non poteva essere altrimenti, essendo questi raffreddati solamente da una piastra passiva (e non direttamente dal liquido), seppur unita da interfaccia termica al corpo del waterblock . Rispetto al raffreddamento stock della Sapphire R9 290 utilizzata per i test l’Alphacool GPX  permette di mantenere comunque le temperature sui VRM1 più basse, considerando anche le emissioni acustiche praticamente assenti rispetto invece al rumorosissimo dissipatore reference.

Sottolineiamo che comunque stiamo testando questo Alphacool GPX  su una delle schede più “calorose” sul mercato e quindi ciò non toglie che il progetto sia valido e sufficiente a raffreddare la scheda video anche con un buon overclock.

Abbiamo poi testato la scheda in una sessione di un’ora e mezza con Battlefield 4, cercando quindi di simulare uno scenario daily che si può avvicinare il più possibile a quello di un utente medio, che non passa certo la giornata a fare pesanti stress test oppure benchmark. Per questo motivo abbiamo anche abbassato il regime di rotazione delle ventole a 1000 RPM e anche la velocità della pompa portandola al 75%, in modo da ottenere emissioni acustiche davvero contenute, ma ovviamente con un leggero calo prestazionale del sistema di dissipazione.

 

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I risultati anche in questo caso rispecchiano quanto visto in precedenza. Per quanto riguarda le temperature della GPU, il waterblock si comporta bene anche ad un flow rate più basso e le temperature non risentono più di tanto della diminuzione degli RPM delle ventole sulla superficie dissipante del radiatore, che è praticamente al limite in questa condizione di utilizzo (c’è stato un aumento di 3°C netti sulla temperatura del liquido dell’impianto).

Per quanto riguarda i VRM2, le temperature rilevate sono davvero ottime. Viceversa sui VRM1 la piastra passiva studiata da Alphacool non riesce a garantire temperature più basse da quelle che ci si potrebbe aspettare quando si decide di mettere a liquido la propria scheda video. Seppur rimanendo più basse rispetto al sistema di raffreddamento reference con una notevole riduzione del rumore, per gli utenti appassionati di overclock e per gli utenti più esigenti in particolare non ci sentiamo di consigliare questo Alphacool GPX-A M01. Probabilmente orientando i flussi interni del case, o addirittura riservando una ventola a soffiare aria sulla piastra le temperature dovrebbero abbassarsi ulteriormente, favorendo la dispersione del calore da parte della piastra passiva.

 


Conclusioni

 

argento  best buy

 

Confezione e bundle 4 stelle
Prestazioni 3,5 stelle
Estetica 4 stelle
Materiali 4 stelle
Rapporto qualità/prezzo  4 stelle
Complessivo 4 stelle

 

 

Siamo arrivati alle considerazioni finali sul nuovo Alphacool GPX-A290M01 e cercheremo di riassumere i diversi aspetti della nostra valutazione.

Il packaging esterno è il classico Alphacool, tuttavia per quanto riguarda l’imballaggio ci si potrebbe aspettare maggiore cura rispetto a un semplice blister di plastica che non ci pare in grado di proteggere adeguatamente il contenuto, seppur consegnatoci in perfette condizioni. Il bundle è più che sufficiente, considerando la siringa di pasta termica da 4grammi e soprattutto il backplate (che solitamente è venduto a parte ad un prezzo di 20-30euro).

Come estetica e materiali il “fullcover ibrido” di Alphacool appare curato e ben realizzato nell’assemblaggio, ma siamo lontani rispetto ai materiali utilizzati dalla concorrenza, decisamente più nobili. Il waterblock non è molto rifinito, risultando un po’ spartano. Tuttavia il top è molto carino esteticamente e sia il backplate che la piastra passiva sono realizzati e verniciati molto bene, risultando comunque eleganti. L’Alphacool GPX-A290M01 non è stato realizzato per colpire l’utente finale per il look aggressivo, ma è votato alla funzionalità.

A livello di prestazioni per alcuni aspetti non ci ha entusiasmato, anzi. Dal punto di vista della restrittività Alphacool non ha lavorato molto bene; il GPX risulta infatti decisamente più restrittivo dei concorrenti che ricordiamo, sono dei fullcover, e non degli only GPU come quello che siamo oggi a recensire. Dal punto di vista delle prestazioni, le temperature sulla GPU e sui VRM2 sono ottime, mentre quelle dei VRM1 sono decisamente alte e non di molto inferiori rispetto a quelle del sistema di raffreddamento reference della scheda video utilizzata per il test. Ma ovviamente c’è da considerare che le emissioni acustiche sono praticamente assenti, mentre il dissipatore stock è tra i più rumorosi mai realizzati.

Si potrà utilizzare questo sistema di raffreddamento e anche operare un po’ di overclock senza correre alcun rischio. Ma se siete dei patiti dell’overvolt oppure volete spendere per raffreddare nel miglior modo possibile i VRM1 della vostra scheda video, allora forse questo Alphacool non fa per voi a meno che non vorrete rimediare al problema generando un buon flusso d’aria in prossimità della piastra di dissipazione, cosa che è comunque obbligatoria se si ha intenzione di utilizzare un waterblock only gpu abbinato a dei piccoli dissipatori passivi (che non ventilati raggiungono facilmente i 100gradi ed oltre, questo a testimoniare comunque l’ottimo lavoro svolto dalla piastra passiva che ricordiamo è che anche a contatto con il waterblock attraverso pasta termica.

Personalmente ho avuto modo di provare diverse schede con dei waterblock onlygpu, ma per quanto riguarda la dissipazione dei VRM e delle RAM, oltre ad essere decisamente scomodo l’assemblaggio (i pad termici non tengono e c’è il rischio che i dissipatori cadano, viceversa se si sceglie una colla termica si hanno non pochi problemi quando devono essere tolti) e inoltre prestazionalmente parlando

Per quanto riguarda il prezzo, l’Alphacool GPX è disponibile sullo shop ufficiale Alphacool ad un prezzo di 79,95 €, il che lo posiziona proprio metà tra i waterblock GPU universali concorrenti (come ad esempio l’EK-VGA Supremacy, in vendita a circa 50euro, così come lo stessol Alphacool NexXxos GPX Solo, venduto a 50euro, ai quali va comunque sommata la spesa per l’acquisto di pad termici e dissipatori passivi

(sicuramente meno efficaci di una piastra di generose dimensioni come quella realizzata da Alphacool ) e un waterblock fullcover vero e proprio, in vendita mediamente sui 90-100euro (backplate escluso).

Non dimentichiamo però la vera caratteristica di questo waterblock, cioè la sua funzionalità e la possibilità di essere montato su diverse schede video, acquistando a parte la piastra dedicata. L’idea di Alphacool è comunque vincente nella “diatriba” tra waterblock only GPU universale e fullcover dedicato, andando quindi a soddisfare coloro che cambiano spesso scheda video, oppure che hanno una scheda video con un PCB custom e per la quale non vogliono spendere più di 80euro per raffreddarla liquido (ritrovandosi poi con un costoso waterblock difficile da rivendere per via del ristretto pubblico al quale è rivolto, nella già ristretta nicchia di coloro che montano un impianto a liquido custom) e soprattutto non vogliono perdere tempo ad acquistare dissipatori passivi e ad applicarli sulla propria scheda video (con tutti i relativi problemi descritti in precedenza).

Per questo motivo diamo il silver award per le prestazioni (che pur avendo un punto debole sui VRM1 potranno essere ulteriormente migliorate ventilando la piastra) e l’award value for money per  premiare l’idea funzionale di Alphacool per aver comunque realizzato un alternativa per gli utenti, offrendo un buon prodotto ad un prezzo giusto.

 

Pro

  • Possibilità di montarlo su schede video diverse, comprando solo la piastra a parte
  • Compatibilità con diversi modelli di schede video con PCB custom
  • Backplate molto elegante incluso nel prezzo
  • Ottime temperature sul GPU core


Contro

  • Temperature sui VRM1, migliorabili però ventilando la piastra
  • Molto restrittivo

 

Si Ringrazia  Alphacool per il sample fornitoci

Liberato De Vincenzo

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