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Piccoli passi per una casa domotica con Arduino - Controllo vocale (Parte 2) - Colleghiamo il tutto al nostro impianto di casa

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thumb Arduino-easyVR-rele-010Salve a tutti ragazzi, sono sempre io, EletroLaix e rieccoci qui per il nostro appuntamento settimanale dedicato al mondo maker. In questa puntata finiremo di realizzare il nostro progetto per il controllo vocale della nostra casa a livello hardware e inizieremo a vedere la parte software per la gestione dell'EasyVR.

 

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Colleghiamo il tutto al nostro impianto di casa

Bene adesso non ci resta che connettere i nostri relè all'impianto di casa. Per fare ciò avremo a disposizione due possibilità. La prima consiste nel creare un circuito in modo tale da sostituire completamente l’interruttore di casa e quindi poter utilizzare solo il nostro sistema di riconoscimento vocale per gestire i nostri elettrodomestici. La seconda invece consiste nel realizzare un circuito dove possiamo comandare la luce (ad esempio) sia dall'interruttore presente già nella nostra stanza, sia dal nostro EasyVR, in modo tale da poter accendere la luce anche quando il nostro vicino di casa sta sentendo la musica a tutto volume. In questa circostanza, infatti, il nostro sistema di riconoscimento vocale probabilmente non funzionerà a dovere.

 

ATTENZIONE: Prima di passare a vedere come realizzare i due tipi di impianti voglio ricordare che durante tutte queste operazioni è necessario staccare completamente la corrente di casa per evitare corto circuiti e, ancora più importante, evitare gravi scosse elettriche.

 

Vediamo come procedere nel primo caso: apriamo la nostra casetta elettrica dove è presente l'interruttore che vogliamo controllare con la nostra voce, ci troveremo difronte ad un normale interruttore bistabile collegato sia in entrata che in uscita allo stesso filo il quale di solito è la fase (cavo marrone) ma può trovarsi anche il neutro (cavo blu).

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Basterà scollegare i due fili e connetterli al nostro relè dove il primo verrà connesso al comune e il secondo sarà connesso al normalmente aperto.

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Una volta fatto tutto ciò avremo praticamente sostituito il tipico interruttore di casa con un sistema di riconoscimento vocale.

 

Adesso passiamo ad analizzare la seconda possibilità: per prima cosa rechiamoci, anche questa volta, alla nostra cassetta elettrica dove è presente l’interruttore da controllare. Ci troveremo difronte alla stessa situazione di prima ma questa volta dobbiamo cambiare un po’ di cose in più: prima di tutto dovremo sostituire il nostro interruttore con un deviatore. A differenza del precedente, il quale apriva o chiudeva un circuito, il deviatore fa la stessa cosa che fanno i relè presenti sul nostro modulo cioè deviano la corrente (dal comune) o sul cavo A o sul cavo B, ma a differenza dei relè può rimanere stabile in tutte e due le posizioni.

 

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Una volta procuratoci un deviatore ci basterà andare a realizzare il seguente circuito:

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dove il primo deviatore (D1) sarà il nostro tasto fisico mentre il secondo (D2) sarà il nostro relè (ovviamente potremo anche invertirli).

 

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In questa maniera abbiamo realizzato un circuito che ci permette di controllare una lampadina da due punti diversi il che è sicuramente un vantaggio ma va a creare l’inconveniente che il nostro Arduino non potrà mai sapere se la lampadina è accesa oppure no (ecco perché nel mio primo video pronunciavo la parola luce sia per accendere che per spegnere il lampadario).

 

Infine, prima di chiudere questa parte dedicata all’aspetto hardware del nostro impianto, voglio illustrarvi due altre possibilità che potrete trovare in casa. Molto spesso, soprattutto quando si parla di luci per stanze molto grandi (corridoio o camera da pranzo), abbiamo già la presenza di più di un “interruttore” per governare le nostre luci e per far questo di solito vengono utilizzati due metodi.

 

Il primo è inserire un relè all’interno della parete che cambi il suo stato solo con un impulso e per questo si vanno a collegare tanti bottoni monostabili in parallelo. Se vogliamo aggiungere il nostro relè a questo circuito dovremo fare la stessa cosa cioè aggiungerlo in parallelo ai bottoni già presenti e poi modificarne il comportamento a livello software rispetto al precedente caso, aprendo e chiudendo velocemente il relè in modo da generare l’impulso. (Vedremo meglio successivamente come realizzare ciò nel codice di Arduino).

Il secondo metodo per controllare la luce da più punti consiste nel realizzare un circuito del genere:

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Come vedete, a differenza dei primi circuiti analizzati si è andato ad aggiungere un altro tipo di pulsante cioè l’invertitore (I1) esso inverte le piste, in pratica collega o i pin sulla stessa fascia orizzontale oppure in diagonale (come in figura) e a differenza dei deviatori che per far funzionare il circuito devono essere per forza due il numero degli invertitori lo possiamo scegliere noi senza alcuna limitazione quindi potremo aggiungere in casa un qualsiasi numero di “interruttori” per governare la stessa luce. Qui sorge però un problema: i relè da me utilizzati hanno la stessa logica di un deviatore quindi bisogna cambiare tipo di relè oppure sostituire un deviatore già presente in casa con il mio relè.

 

Come avete visto, in questa parte sono sceso molto nel dettaglio per farvi capire al meglio il circuito elettrico da costruire per una casa domotica, nella prossima pagina andremo a dare il primo sguardo al lato software quindi accendete i vostri computer e preparatevi…

 

Corsair

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