be quiet! è un marchio molto conosciuto tra gli addetti del settore, ed oggi abbiamo il piacere di presentarvi il nuovo top di gamma del marchio tedesco nel settore della dissipazione per processori, stiamo parlando del modello be quiet! Dark Rock Pro 3. Sebbene la struttura sia classica a doppia torre ha vinto il prestigioso premio di design Red Dot award 2014, e quindi siamo certi che il successore della famosa versione 2.0, la nuova evoluzione in casa be quiet! sarà certaemnte di forte interesse tra la niccha di utenza interessata. Sarà testato sulla nostra piattaforma con socket Intel 2011, con due preset di frequenza e due settaggi di velocità di rotazione della ventola, a livello termico ed acustico. Buona lettura !
be quiet!! è un’azienda tedesca con sede a Glinde, che dal 2006 detiene la leadership di primo produttore tedesco di alimentatori. La sua gamma di prodotti vanta a listino diverse serie di alimentatori, dissipatori e ventole. Per gli alimentatori vengono proposti i modelli:
- DarkPower Pro, con potenze fino a 1200W e certificazione 80 Plus Gold
- StrightPower, con potenze fino a 700W e certificazione 80 Plus Gold
- Power Zone, da 650W a 1KW 80 Plus Bronze
- Pure Power con potenze fino a 730W e certificazione 80 Plus Bronze
- SFX Power 2 / TFX Power 2 Series, da 300 e 400W 80 Plus Bronze
Per quanto riguarda i dissipatori invece troviamo la serie Dark Rock, recensita oggi, e Shadow Rock. Oltre a questo il produttore tedesco offre un vasto assortimento di ventole di grande qualità ed accessori secondari, tra cui la pasta termoconduttiva DC1. Vogliamo far notare che il modello Dark Rock Pro 3, assieme alle ventole Pure Wings 2, ha vinto il prestigioso premio di design reddot award 2014:
http://red-dot.de/pd/online-exhibition/work/?code=23-00728-2014&y=2014&c=163&a=0&lang=en
Abbiamo testato il dissipatore sulla nostra rodata piattaforma di test con socket Intel LGA 2011. Al fine di garantire una suite di test simile a quella dell’utente finale, è stato utilizzato su un processore della famiglia Sandy Bridge-E ovvero il modello 3930K. Dato che il nostro interesse è replicare le diverse condizioni di utilizzo ed offrirvi un servizio migliore, sono stati eseguiti diversi test approfonditi. Il processore è stato messo sotto carico con il programma Prime95 alle seguenti impostazioni: default ed a 4.2GHz. Sarà analizzata la configurazione stock, comprendente due ventole proprietarie da 120 e 135mm in Push/Pull, le quali sono state testate con due impostazioni di velocità, al massimo ed a 800RPM.
Le dimensioni sono pari a 122 x 132 x 163 mm e il peso è di 1,18 kg; si tratta dunque di un dissipatore imponente e pesante. Il cooler supporta i socket LGA 775 / 1366 / 2011 / 115x e AMD 754 / 939 / 940 / AM2(+) / AM3 / FM1. Con struttura dual tower, ha una capacità dissipante pari a 250W. Dalla base placcata in nichel si distendono le sette heatpipes da 6mm che vengono raffreddate dalle due strutture in alluminio e da due ventole. La ventola frontale è da 120 mm, mentre quella interna è da 135 mm, entrambe PWM.
Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate ed i dettagli. Data la tipologia di dissipatore, sarà consigliabile utilizzarlo in cabinet di grandi dimensioni, ma dato il peso relativamente contenuto, non serviranno schede madri aventi PCB particolarmente elaborati, dotati di un numero elevato di layer.
Il prezzo proposto ammonta a circa 80 euro IVA compresa e la disponibilità in commercio è immediata.
be quiet! Dark Rock Pro 3 Prodotto recensito da Matteo Trinca in data 28 Agosto 2014. Voto:4. Prezzo medio in Italia 80€
be quiet! Dark Rock Pro 3 : specifiche tecniche e datasheets
Di seguito il datasheet del produttore
NOTA CONDUCIBILITÀ TERMICA: (Al = 260 W·m-1·K-1), (Cu = 350 W·m-1·K-1). Dopo il rame, troviamo l’argento (Ag = 460 W·m-1·K-1 ) e infine il diamante (una delle forme allotropiche del carbonio = 1600). Da notare la poliedricità del Carbonio (C), capace delle seguenti forme allotropiche: grafite, diamante, fullerene, nanotubo, etc, etc. Qualora foste interessati: http://it.wikipedia.org/wiki/Allotropia_(chimica)
Qualche dettaglio sulle ventole in dotazione:
Qui di seguito riportiamo il link al produttore: http://www.bequiet.com/en
La pagina di presentazione del modello: http://www.bequiet.com/en/cpucooler/482
be quiet! Dark Rock Pro 3 : confezione e bundle
Non ci dilunghiamo nella descrizione del confezionamento esterno, sappiate che l' imballo è ottimo ed il numero di specifiche tecniche elevato.
Un particolare dell' imballo, in polietilene espanso.
Il bundle è elementare, però è presente un tubetto di pasta termoconduttiva invece della consueta, e scomoda, bustina di plastica.
Lista del materiale che troverete all’interno della confezione:
- il dissipatore
- il foglio illustrativo
- il backplate per i sistemi Intel / AMD, di nuova generazione
- un tubetto di pasta termoconduttiva proprietaria, generica
- le viti per il montaggio e frontplate di installazione
- rondelle, una piccola chiave inglese
- due fermi addizionali per una ventola aggiuntiva
- due ventole, con relativi fermi, già installate sul radiatore
Segnaliamo che è presente la dicitura RoHS; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
be quiet! Dark Rock Pro 3 : analisi strutturale
Struttura, heatpipes e superficie dissipante
La struttura del radiatore è a doppia torre e le dimensioni complessive sono certamente importanti. be quiet! non ha apportato sostanziali modifiche al classico progetto del doppio radiatore binato, ragion per cui troviamo le consuete due ventole frontale e centrale, assieme ad un robusto dissipatore con numerose alette dissipanti, non eccessivamente spaziate e di uno spessore medio-elevato, rispetto allo standard. La nichelatura integrale certamente aiuta, poiché conferisce al modello una grande estetica e robustezza. Le heatipes sono ben distribuite e presentano ugualmente la medesima finitura in Nickel (Ni). Il fatto di aver installato una ventola da 120mm frontalmente implica che sia possibile migliorare la compatibilità con RAM ad elevato profilo, anche se essendo la tipologia del radiatore classica avremo comunque delle forti complicazioni, ma lo vedremo nei prossimi capitoli.
La parte frontale del radiatore presenta dei motivi funzionali tesi a migliorare il profilo acustico dell' aria in immissione, ed al contempo aumentare la superficie dissipante per via delle rientranze. Questa è una caratteristica di tutti i moderni dissipatori per CPU, presente da ormai 3-4 anni a questa parte. Oltre a questo vorremmo farvi notare la presenza di fermi in gomma laterali che permettono l'abbattimento di eventuali vibrazioni derivanti dal motore delle ventole, una piccola finezza che puo' significare molto.
Nella parte superiore, come possiamo notare dalla fotografia seguente, è stato installato un plate di alluminio spazzolato con il logo del produttore. E' una finezza estetica che permetterà un maggior grado di pulizia cromatica all'interno del case, una volta assemblato.
Potremmo pensare che possa aumentare anche la stabilità del radiatore, ed in parte è vero, ma a conti fatti anche rimuovendolo la sua solidità si attesta su livelli molto elevati. E' quindi una mera finezza a perdere, certamente gradita ma funzionalmente di dubbia utilità.
La scudatura finale delle heatpipes è anch’essa nichelata e presenta un cappuccio piatto di grande qualità. Ecco come si presenta una volta rimosso il plate superiore
Base di contatto
La base presenta una leggerissima, e quasi impercettibile convessità. Anche questo elemento è una delle caratteristiche dei moderni dissipatori e trae origine dal Thermalright True Copper 1366, ormai introvabile in commercio. La base è stata lappata a specchio ed è ovviamente di eccellente qualità. Non sono presenti difetti di saldatura, la lavorazione è impeccabile.
NOTA BASE CONVESSA: la base leggermente convessa è stata un marchio di fabbrica della ditta Thermalright. E’ stata adottata in quanto il socket di ritenzione delle moderne CPU, a partire dalle soluzioni aventi socket 775, era solito presentare una curvatura leggermente concava, il che ovviamente era deleterio per l’efficienza massima di scambio termico. Con il dissipatore Thermalright Ultra-120 è stata introdotta in commercio ed è ormai molto comune l’adozione di questo sistema. Precisiamo però che con il moderno socket Sandy Bridge-E non è più presente nessuna concavità nel sistema di ritenzione, che risulta essere perfettamente lineare. La leggera convessità permette di ovviare a problematiche potenziali di contatto con l’IHS della CPU spesso ricurvo a causa del sistema di ritenzione della scheda madre. Sul socket LGA 2011, questo problema non è presente e tale accorgimento non è a nostro avviso necessario: anche i dissipatori con superficie perfettamente planare generalmente riescono ad avere un’ottima impronta e quindi buone prestazioni.
NOTA QUALITA’ BASE: una base di contatto che abbia un’elevata efficienza di dissipazione termica richiede una qualità intrinseca della superficie di scambio molto elevata. Ciò è possibile con procedure di lavorazione della base avanzate, che permettano di minimizzare le discrepanze orizzontali della base, che vengono colmate dalla pasta termoconduttiva. In questo campo viene utilizzato il termine “lappatura”, che quindi rappresenta proprio la qualità finale di questo processo. Con il termine “finitura a specchio” si indica invece una particolare lavorazione che porta ad avere una superficie di contatto perfettamente lucida, che rispecchia quindi la luce senza produrre deformazioni locali. Viene ottenuta con tecniche di lavorazione che utilizzano superfici abrasive molto sottili ed è comune in diversi marchi molto famosi, quali Scythe ad esempio.
Vi mostriamo le fotografie di quella che reputiamo un’ottima stesura della pasta termica, procedete in questo modo (da notare il primo passaggio dell'installazione sul socket 2011):
Ventola in dotazione e rumorosità
Con il dissipatore vengono fornite due ventole, una da 120mm posta frontalmente ed una da 135mm posta tra le due torri di dissipazione. Sono ventole proprietarie, qualitativamente molto valide ma soprattutto potenti e moderatamente silenziose. Sono state testate anche a livello acustico quindi vi consigliamo di leggere l'analisi nei prossimi capitoli. Di seguito le specifiche tecniche e le fotografie dei modelli:
Modello da 120mm: BQT T12025-MF-PWM
Modello da 135mm: BQ SIW3-13525-MF-PWM
Un particolare dello sleeving
Il sistema di aggancio, costituito da due clip metalliche laterali ad innesto, è di buona qualità ed il montaggio non presenta eccessive complicazioni; a tal proposito pero' sarebbe opportuno smontare la placca di alluminio superiore, per una facile estrazione della ventola laterale, una volta montato il dissipatore.
be quiet! Dark Rock Pro 3 : montaggio
Il montaggio del dissipatore purtroppo, similmente alla versione precedente, è un punto debole di questo modello. Viene richiesto l' utilizzo di una piccola chiave inglese per il fissaggio di dadi posti sul sistema di ritenzione basale, e ciò complica non poco le operazioni. Consigliamo di riprogettare integralmente il sistema, ed adottare varianti sullo stile Thermalright, Noctua o Cryorig, le quali rappresentano il massimo attualmente esistente per quanto concerne la procedura di montaggio.
Compatibilità con RAM ad elevato profilo
La compatibilità con RAM ad elevato profilo sulla carta è discreta, anche se purtroppo il primo slot qualora fossero usate RAM Corsair Dominator sarebbe inutilizzabile, su una piattaforma con socket 2011. Il dissipatore presenta un’altezza del radiatore bassa rispetto alla scheda madre, quindi si consiglia l’utilizzo di RAM a basso profilo nella parte posteriore e frontale. Grazie all' adozione della ventola da 120mm e grazie al sistema di montaggio regolabile è possibile rialzare la ventola frontale, però ciò comporterà un aumento dell' altezza complessiva ed una leggerissima perdita di efficienza di dissipazione termica, ragion per cui sconsigliamo di utilizzare questo metodo.
Prima di procedere vi invitiamo a rileggere la compatibilità nei capitoli precedenti.
La procedura d’installazione, in questo caso inerente a sistemi Intel con socket LGA 2011, si articola nei seguenti passaggi:
- montaggio delle viti sul sistema di ritenzione basale
- installazione dei due fermi laterali, con le viti in dotazione, sulla base del dissipatore
- applicazione della pasta termica
- apposizione del dissipatore
- fissaggio dei dadi con la chiave inglese
- ricontrollo dell'impronta termica
- test veloce di carico per controllare il corretto montaggio
Il sistema di ritenzione, una volta fissato, è molto stabile, ma soprattutto è di qualità. Peccato per la complessa metodologia di fissaggio dei dadi, che inficia moltissimo sulla facilità di utilizzo di questo modello, specialmente in case angusti. Si consiglia infatti di montarlo fuori dal case!
Sistema e metodologia di test 2011
Abbiamo testato il dissipatore sulla nuova piattaforma Intel X79, con socket LGA 2011. Il tutto è stato montato su di un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 24°C. Abbiamo scelto di utilizzare come CPU il nuovissimo Core i7 3930K da 130W di TDP, in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore. La massima temperatura sostenibile dalla CPU, prima di entrare in Thermal Throttling è 90°C. La superficie di contatto dell’IHS della CPU è pari a 38x38mm:
Qui potete osservare in cosa consiste la piattaforma di test per il socket 2011:
ps: per ragioni puramente termiche, non sono stati eseguiti gli ultimi due test a 4.5 GHz.
Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load;
NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.
NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO spesso viene spalmato un sottile strato pre-applicato nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.
Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.
Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.
NOTA NUMERO TEST: precisiamo che se non doveste trovare dei test ad 800RPM ripartiti per le tre frequenze campione, questo significherebbe che il test termico è fallito, e che quindi non è consigliabile utilizzare questo preset; facciamo presente questo perché altrimenti potrebbe sembrare che il test non sia stato fatto, ma è vero l’opposto. In casi del genere consigliamo di elevare il regime di rotazione e controllare direttamente le temperature, per evitare danni da surriscaldamento della CPU.
Analisi acustica, fonometro Lutron
In questo capitolo analizzeremo brevemente la procedura di test e l’hardware utilizzato per le passate, presenti e future misurazioni fonometriche. Al fine di darvi un prodotto finale professionale, nei limiti imposti dall’assenza di una camera anecoica, è stato scelto il modello Lutron SL-4013, avente le seguenti caratteristiche tecniche:
- Sonda separata, facile da usare
- Pesatura A & C, a norme IEC 651 tipo 2
- Microfono standard da 0.5"
- Tempo di pesatura dinamico (Fast & Slow)
- Uscita AC per espansione del sistema
- Interfaccia seriale RS-232
- Selezione portata automatica o manuale
- Disponibile per regolazione calibrazione esterna
- Microfono a condensatore per un'alta precisione e stabilità termica
- Funzione memoria per registrare il valore minimo e massimo
- Ritenuta e massima ritenuta dati
- Ampio display LCD per una basso consumo e facile lettura anche in ambiente luminoso
- Componenti a lunga durata ed involucro in plastica ABS leggero e robusto, manovrabile con una sola mano
- Fornito con sonda, custodia per sonda e manuale
Lo strumento si è rivelato davvero molto buono per queste misurazioni, ed ha offerto valori comparabili e interessanti, il tutto nella completa riproducibilità dei test e nel rispetto delle procedure standard di misurazione, che nel nostro caso risultano essere le seguenti:
utilizzo di un cavalletto per il montaggio diretto dell’unità
posizionamento della sonda a 30cm dal campione di test
test eseguito in un ambiente a dBA fisso di circa 33.2
settaggio dell’unità in “Slow mode” e pesatura “A”, con un range da 30 ad 80 dBA
Lo strumento è quindi in classe 2 ed è dotato di un’uscita RS-232. La rumorosità viene registrata in relazione agli RPM, derivanti da un Fan controller dedicato della marca Lamptron, il modello FC5-V2.
Risultati del test di carico termico
Analizzando le performance nel complesso, con carichi standard, la situazione è molto simile ai modelli top di gamma a doppia torre della concorrenza. Elevando leggermente il carico la situazione tende a livellarsi su livelli più alti, ma nulla di preoccupante. In sostanza è un modello completo, perfettamente capace di dissipatore CPU potenti nella tranquillità e silenziosità. Ci saremmo aspettati un leggero miglioramento, ma tant'è.
Modifiche e test accessori
Non consigliamo modifiche alla situazione standard.
be quiet! Dark Rock Por 3 : conclusioni
Prestazioni | Valide nel complesso, leggermente sottotono rispetto alle attese | |
Prezzo | Forse troppo elevato, 80/85 euro IVA compresa | |
Design | Molto avanzato e indubbiamente elegante | |
Bundle | Completo, anche per via delle due ventole nel bundle di ottimo livello | |
Ventola | Ottima tipologia | |
Montaggio | Purtroppo insoddisfacente | |
Complessivo |
Il Dark Rock Pro 3 ha dimostrato l' essenza di be quiet, allo stato attuale. Il design dei modelli di questo produttore è molto valido, non a caso è questa la ragione per cui ha riscosso un discreto successo con il modello precedente, e la testimonianza è stata anche l' aver vinto in diverse occasioni premi di design. Il modello presenta un design del radiatore classico, senza rivoluzioni o forti miglioramenti a livello di progettazione, nonostante ciò però integra tutte le migliorie fin d' ora prodotte dal know how a livello mondiale. E' perfettamente capace di reggere CPU potenti nel silenzio, ed è questo ciò che importa in questo settore. Le dimensioni sono importanti, il prezzo sicuramente e le prestazioni, per quanto valide, non riescono ad attestarsi su livelli migliori dei più fieri competitor. Il problema principale però è la procedura di montaggio, del tutto insoddisfacente, avevamo avuto modo di testare la seconda revisione e non possiamo che confermare quanto detto in precedenza: è uno degli elementi da riprogettare.
C'è poco da obiettare e ci spiace farlo presente in maniera tanto schietta ma le esigenze di assoluta serietà, trasparenza e rispetto della nostra utenza ci impongono di essere ferrei, e fornire valutazioni basate sull'esperienza, sul know-how e su una forte onestà intellettuale, che rivendichiamo fortemente. Be Quiet è un produttore interessante, e capace, quindi confidiamo che nelle prossime revisioni si cercherà di migliorare questo aspetto. Per il resto è un modello valido quindi l' acquisto è consigliabile. La disponibilità in commercio è immediata.
Punti di forza
- prestazioni elevate nel complesso, anche se leggermente sottotono
- lavorazione eccellente
- finitura in Nickel
- pasta termica in tubetto
- Contro
- sistema di montaggio della base da riprogettare
- prezzo leggermente troppo elevato
Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.
Si ringrazia be quiet! per il prodotto fornitoci in test.
Trinca Matteo